TRIAGE OSPEDALIERO A 5 CODICI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Al servizio di gente unica Campagna informativa nazionale sul corretto uso dei servizi di emergenza urgenza DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA.
Advertisements

Candidata: Alice Perfetti
5 febbraio 2005Conferenza dei Servizi U.R.P.: ascoltare per migliorare Dott.Roberto Rossi Responsabile U.R.P. A.O. San Paolo.
Giunta Regionale LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO DI GESTIONE DELL’ATTESA IN PRONTO SOCCORSO.
1 Palermo giugno 2006 Dott. Rosanna Giaramidaro MCAU e Pronto Soccorso P.O. Ingrassia Direttore Dr. Stefano La Spada IL CODICE ROSANNA.
Definizione, evoluzione storica ed obiettivi del Triage
Catanzaro Biblioteca Azienda «Pugliese Ciaccio» dicembre 2015 Coordinatore del corso Daniele Marchisio Daniele Marchisio Responsabili scientifici.
Grafici per presentazione Bilancio di Missione 2013
Mestre 19 novembre CONCERTAZIONE. Piano Regolatore Generale Piano Strategico Le linee strategiche città internazionale; città della cultura; città della.
I Progetti Integrati di Sviluppo Locale Processo di attuazione.
Padova, 11 marzo 2009 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): Legislazione, sviluppi e carenze a seguito dell’introduzione del Testo Unico Padova,
Riunione SICR Enrico Pasqualucci. Supporto Stato support Stato PCSupport.
Piano della formazione aziendale Linee strategiche triennio 2017/2019
Ospedale Sant’Andrea.
nuovo ospedale della zona orientale di Napoli “ospedale del mare”
Le figure professionali dell’emergenza urgenza: competenze, autonomia e responsabilita Anna Maria Ferrari Direttore Dipartimento di Emergenza Urgenza di.
Lo specializzando nel pronto soccorso di Napoli
Nuovo modello assistenziale territoriale
EUROPA DONNA Coalizione Europea di lobby per la prevenzione
Direttiva Derivazioni
REGIONE LAZIO Programmazione Asse I – Occupazione - Priorità di investimento 8 ii) Obiettivo specifico 8.1 Asse III - Istruzione e formazione.
I protocolli Regione - Ministero
per lo sviluppo regionale: della Regione del Veneto
I CODICI COLORE (TRIAGE)
POR Toscana CRO FSE CdS 15 giugno 2010
Presidente nazionale SIMEU
Consigliera Regionale di Parità
SYRMA-3D MEETING 17 FEBBRAIO 2017.
REGIONE LAZIO Programmazione Asse I – Occupazione - Priorità di investimento 8 ii) Obiettivo specifico 8.1 Asse III - Istruzione e formazione.
Sperimentazione Fattore Famiglia Lombardo Stato di avanzamento lavori
SETTORI FUNZIONALI La strutturazione dell’ospedale per settori funzionali consente di accorpare per macro-funzioni tutte le aree sanitarie e non sanitarie.
1° Fase: Definizione del campo di applicazione
Gruppo di Studio Radioterapia Metabolica PROGRAMMA 2015
Istruzioni per il nuovo sistema di acquisizione dati
VIVAIO SUD Napoli, 22 Novembre 2014
Aggiornamento 03 gennaio 2018
Presidio per la Qualità
15/09/2018 POR I Grandi Progetti 1.
Politiche di Sviluppo Rurale 2014/2020: stato di attuazione e prospettive Luigi Servadei – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali/DISR.
Regionale per le Aree Interne
Lunedì Pomeriggio della Qualità
Emergency Department Wait Time Prediction
Presidio Ospedaliero Ravenna
TAVOLO TEMATICO NUMERO 2A CLUSTER QUALITA’ E APPROPRIATEZZA
Piano di Rafforzamento Amministrativo
LA POSIZIONE delle regioni Luciano Marchiori – roberto agnesi
SERVIZI DI DIAGNOSI E CURA
I percorsi clinico-assistenziali aziendali Ilaria Panzini
La Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS)
Classe di rischio in base alle lesioni rilevate all’esame TAC
Piano di iperafflusso AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI FERRARA
XV CONGRESSO REGIONALE SIMEU CAMPANIA, OTTOBRE 2018, CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE IN MEDICINA GENERALE : ESPERIENZA.
Ruolo ed obiettivi delle AFT e UCCP
Pronto Soccorso Villa Scassi
LA QUALITA’ DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio 2007, n. 178
Prof. Daniele Baldissin
Piano di iperafflusso AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI FERRARA
Dipartimento scienze Economiche , Aziendali e statistiche
L’IMBUTO FORMATIVO Dott. Fabio Ragazzo
Progetti Quadro Legge 236/93 – Anno 2008 Bando 277
CLUSTER INTERNAZIONALIZZAZIONE RELATORI: LEONARDINI, MAIELLARO
BIM INDUSTRIALIZZAZIONE DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
Torino, 28 novembre 2018 Cosa è cambiato nell’edilizia scolastica: risultati raggiunti, responsabilità e impegni per scuole più sicure Ing. Marco Armeni.
SCOPO DEL PIANO Individuare le misure necessarie a garantire tempi di attesa congrui con la classe di priorità indicata dal medico prescrittore, attraverso.
44° Congresso Nazionale ANMDO novembre 2018 Padova
L’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella progettazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici Dott. Giuseppe.
Dott.ssa Deborah Grilli
Fast Track: percorsi veloci a gestione infermieristica
Requisiti strutturali, organizzativi e formativi per il triage
Transcript della presentazione:

TRIAGE OSPEDALIERO A 5 CODICI regione lazio TRIAGE OSPEDALIERO A 5 CODICI AGGIORNAMENTO TRIAGE MODELLO LAZIO DA 4 A 5 CODICI DI PRIORITA’ 4 – 5 GIUGNO 2019 SALA TIRRENO - Regione Lazio Dott. Massimo Magnanti Gruppo di Lavoro regionale TML

Il TML dal 2007 ad oggi: perché da 4 codici colore a 5 codici numerici regione lazio Il TML dal 2007 ad oggi: perché da 4 codici colore a 5 codici numerici Linee d’indirizzo per il triage in pronto soccorso di AGENAS (Monitor n. 29 del 2012) Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013, che prevede la separazione dei pazienti in percorsi ad alta intensità di cura e a medio-bassa intensità di cura, Gruppo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute «Triage e OBI» il cui documento è in fase di revisione e approvazione. In Regione Lazio: Istituzione di un Gruppo di Lavoro sul Triage (DCA 412 del 26.11.2014) per “l’avvio della revisione dei protocolli regionali di Triage Ospedaliero del Lazio volto al superamento del sistema codice colore con il passaggio ad una nuova codifica con 5 livelli di urgenza.

regione lazio

Il TML dal 2007 ad oggi: perché da 4 codici colore a 5 codici numerici regione lazio Il TML dal 2007 ad oggi: perché da 4 codici colore a 5 codici numerici Progressivo incremento della percentuale di codici rossi e gialli con corrispettiva riduzione di quelle dei codici verdi e bianchi a fronte della sostanziale invarianza del numero complessivo degli accessi ai servizi di emergenza. Il gruppo di pazienti in codice verde rimane quello più numeroso (circa il 65-70%). Tra i pazienti con codice verde si rileva il maggior rischio di errore nella determinazione del livello di priorità alla visita medica mentre cresce l’attesa per la visita dei codici gialli

Il TML dal 2007 ad oggi: perché da 4 codici colore a 5 codici numerici regione lazio Il TML dal 2007 ad oggi: perché da 4 codici colore a 5 codici numerici Hanno contribuito a vario titolo alle attività: Fabrizio Coccia, Antonella Cocorocchio, Marianna Dascoli, Assunta De Luca, Maria Cristina De Santis, Emiliano Fanicchia, Eartha Feller, Enrico Ferri, Deborah Grilli, Anna Santa Guzzo, Lorenza Iachettini, Lelia Lorusso, Ernesta Lucani, Massimo Magnanti, Milena Marcangelo, Fabio Migliorelli, Luciana Moschettini, Carla Paganelli, Antonino Reale, Sergio Ribaldi, Maria Pia Ruggieri, Silvia Scelsi, Salvatore Scommegna, Rocco Stelitano, Beniamino Susi, Sergio Timpone, Caterina Tranne, Valeria Tromba. QUATTRO AREE DI INTERVENTO: AMBIENTE E PERSONALE DEL TRIAGE MODALITA’ DI TRIAGE (passaggio da codici colore a codici numerici) PERCORSI E FLUSSI FORMAZIONE: manuale – corso FAD

2016 2017 Il TML a 5 codici: attività del Gruppo di Lavoro Regionale regione lazio Il TML a 5 codici: attività del Gruppo di Lavoro Regionale Costituzione di 3 sottogruppi di lavoro Revisione della letteratura internazionale e italiana e normativa nazionale ed esperienza TML Lazio Aggiornamento del Manuale TML del 2007 mediante incontri periodici tra i sottogruppi e in riunioni in plenaria per discussione e condivisione sul lavoro in corso Richiesta osservazioni ai Gruppi Aziendali Triage Lazio sulle schede specialistiche (giugno 2017) Le schede triage per condizione patologica per adulto e per bambino sono state messe a punto durante una «FASE DI FATTIBILITA’» in alcuni PS della RL A seguito dello studio sono state ulteriormente aggiornate e integrate le schede per condizione patologica L’intero manuale (parte generale e parte speciale) è stata inviata a revisori esterni con questionario delphi. Conclusione lavori – formazione gruppi triage. Modifiche GIPSe Avvio triage 5 codici nei PS Regionali Marzo 2015 2016 2017 Maggio 2018 Giugno 2019 Sett/DIc 2019

regione lazio Il Manuale TML a 5 codici

CODICE 1 CODICE 2 CODICE 3 CODICE 4 CODICE 5 regione lazio TRIAGE 5 CODICI CODICE 1 CODICE 2 CODICE 3 CODICE 4 CODICE 5