A seguito del congresso di Vienna ( ), si verificheranno i moti del ,

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Transcript della presentazione:

A seguito del congresso di Vienna (1814-1815), si verificheranno i moti del 1820-21, durante i quali, sia in Italia che in Spagna, assistiamo a violente reazioni popolari, in nome della libertà. I moti mettevano in discussione l’ordine viennese, contestualmente venivano richieste Costituzioni e limitazioni al potere assoluto. Nel 1830-1831 si verificherà un’altra ondata di moti, in Francia, dove il popolo insorse contro il re Carlo X per aver emanato ordinanze che sospendevano la libertà di stampa e limitavano il voto in base a parametri censitari. Carlo x abdico’, ma le cose cambiarono ben poco con la nomina del nuovo sovrano L. Filippo D’Orleans. Il fallimento di queste rivoluzioni spinse G.Mazzini a elaborare un programma per affrontare i problemi dell’Italia che dal congresso di Vienna usci’ frammentata in diversi stati: -Lombardia e Veneto sotto l’Austria -D. di Parma, D. Di Modena, Grand. Di Toscana retti da famiglie imparentate con gli Asburgo -Gli altri stati (Regno 2 Sicilie, Stato della Chiesa , Regno di Sardegna) erano governati da sovrani assolutisti. Dalle Soc. segrete alla Giovine Italia(1831)…………x un ‘Italia unita, democratica e repubblicana……. Giovine Europa (Berna 1834) Ma i tentativi insurrezionali promossi dalla Giovine Italia finirono pure per fallire, in quanto non risolvevano i problemi sociali nell’immediato (altri tentativi fallimentari furono fatti dai fratelli Bandiera nelle 2 Sicilie e Carlo Pisacane in Campania) CONCETTO DI MARTIRE E CAMPAGNA DI PROMOZIONE….

Nel 1848 scoppio’ ulteriore moto a Palermo e si diffuse nell’Italia Meridionale. Fu cosi’ che Il re delle 2 Sicilie, Ferdinando II, fu costretto a concedere la Costituzione, cosi’ come Leopoldo II in Toscana, Papa Pio 9 nello Stato Pontificio e Re Carlo Alberto di Savoia. Quest’ultimo concesse lo Statuto Albertino, che nel 1861 sarebbe diventato Costituzione del Regno di Italia, fino al 1946. Sempre nel ‘48, in Francia, l’ennesimo tumulto, determinò la nascita di un regime repubblicano e democratico, si ottenne l’abolizione della pena di morte, e si giunse a una nuova costituzione e alla nomina di L. N. Bonaparte come Presidente della Repubblica Francese, quest’ultimo, con un colpo di Stato si autorpoclamo’ imperatore col titolo di N. III.

LA PRIMA G. DI INDIPENDENZA=un FALLIMENTO ! Su esempio degli eventi Parigini del 1848 , a Venezia, un mov. Rivoluzionario riusci ‘ a espellere gli austriaci, anche a Milano seguirono 5 giornate di furiosi combattimenti (in seguito al boicottaggio delle sigarette…)che costrinsero gli austriaci a ritirare le truppe dalla zona. Per evitare rivoluzioni pure a Torino, Carlo Alberto prese l’iniziativa di dichiarare guerra all’Austria. All’esercito si unirono volontari provenienti da tutt’Italia. Il Papa, poco dopo, ritiro’ le proprie truppe poiché non riteneva giusto combattere contro un paese cattolico come l’Austria. Anche altri re si ritirarono i per evitare di rafforzare troppo il Piemonte di C. Alberto. Fu cosi’ che C. Alberto subi’ la drammatica sconfitta di Custoza (Verona) e abdicherà in favore di V. Emanuele II.

SECONDA G. DI INDIPENDENZA 1859 Per mutare l’assetto dell’Italia si capi’ che era necessario trovare alleati tra le grandi potenze Europee. L’occasione fu offerta dalla questione d’Oriente: La Russia voleva strappare alla Turchia Il controllo dello stretto del Bosforo e Dardanelli. Ai Turchi si allearono FRANCIA, INGHILTERRA (preoccupate dell’espansionismo Russo) E PIEMONTE ! Le operazioni di guerra si svolsero principalmente in Crimea (Russia Sud). Il primo ministro piemontese Cavour, pensava di aver trovato un nuovo alleato nella Francia, tanto che i 2 paesi strinsero gli accordi di Plombieres con cui si stabiliva che, in caso di aggressione austriaca, la Francia sarebbe intervenuta in difesa del Piemonte. Cavour inizio’ una fase di provocazione delle truppe austriache: incarico’ il comandante Giuseppe Garibaldi di organizzare un corpo di volontari, I cacciatori delle alpi. Obiettivo raggiunto: nel 1859 l’Austria dichiarò guerra all’Italia. E Napoleone III intervenne come da accordi. Tra le piu’ sanguinose battaglie vanno ricordate quella di San Martino e Solferino (Piemonte). Intanto si verificavano anche delle insurrezioni in Emilia Romagna e Toscana che si conclusero con la loro volontaria annessione al Regno di Sardegna. Napoleone III capì che il suo sogno di sostituire il dominio Austriaco in Italia a quello francese, stava svanendo, per tanto si affrettò a stipulare in gran segreto l’Armistizio di Villafranca (Verona) con l’Austria =la Lombardia si univa al Regno di Sardegna, ma il Veneto restava sotto l’Austria. Dardanelli =Mar della Marmara/Egeo; Bosforo= Mar della Marmara/Mar Nero

Nel 1860* scoppiò un’insurrezione popolare a Palermo, e Garibaldi penso’ di estenderla a tutto il Meridione, col fine di liberarlo dagli stranieri e unirlo al regno di Sardegna. Radunò, a questo fine, oltre 1000 volontari a Quarto(Genova) e con questi approdo’ a Marsala (Sicilia). L’intento di Garibaldi era risalire lungo la Penisola ed entrare a Roma. Vittorio Emanuele temeva che questo gesto avrebbe scatenato la dura reazione della Francia, Per tanto ando’ in contro a Garibaldi e fermo’ la sua marcia……(Teano - Caserta) Nel 1861 v. Emanuele II assunse il titolo di Re del nascente Regno D’Italia. Per Grazia di Dio e volontà della nazione. (mix di potere Ascendente e discendente). Solo Veneto e Lazio restavano sotto il dominio l’uno dell’Austria, l’altro del papa. qui si fa l’Itàlia o si muòre. – Frase attribuita dallo scrittore G. C. Abba a Giuseppe Garibaldi, il quale durante il sanguinoso combattimento di Calatafimi (15 maggio 1860) l’avrebbe rivolta a N. Bixio, in risposta al timore da lui espresso che fosse impossibile resistere alla preponderanza dei Borbonici. L’espressione, divenuta proverbiale, è ripetuta, con diverso tono e significato, in varie occasioni (anche, figuratamente, senza alcun riferimento politico, per esprimere la necessità di una condotta decisa).

TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA 1866=un disastro! La Prussia voleva unirsi alla frammentata moltitudine di staterelli della Germania a danno dell’impero asburgico che li presiedeva. Il primo scontro (Prussia /Austria)fu presso Sadowa(cecosl) e fu la Prussia ad avere la meglio, ma nel frattempo interveniva Napoleone III in difesa dell’ordine Viennese. Segui’ lo scontro Francia /Prussia presso Sedan(Francia). Napoleone perse e fu fatto prigioniero. A Parigi venne proclamata la Repubblica. La Prussia era riuscita nei suoi intenti. L’Italia in queste vicende si era alleata alla Prussia, ma non riporto’ grandi successi, anzi subi’ la sconfitta di Custoza (Verona)e nella b. navale di Lissa (Adriatico-Croazia), tuttavia , grazie alla Prussia ottenne la liberazione del Veneto. Restava da annettere il Lazio, pertanto, nel 1870, dopo aver forzato la breccia di Porta Pia Roma divenne capitale del Regno. Il Papa….