A.T.C. BARI Per una nuova strategia di gestione faunistica e venatoria della piccola selvaggina stanziale.

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Transcript della presentazione:

A.T.C. BARI Per una nuova strategia di gestione faunistica e venatoria della piccola selvaggina stanziale

Limiti del modello basato sul ripopolamento La cattura comporta sovente danni fisici La manipolazione comporta sempre danni fisiologici L’immissione in territori senza contenimento predatori Soggetti adulti allevati con nessuna capacità antipredatoria Un’attività venatoria ridotta ai primi giorni di caccia

La predazione annulla gran parte dei pochi risultati Ripopolamento e predazione La predazione annulla gran parte dei pochi risultati

Vantaggi del modello basato sull’irradiamento L’ambientamento di soggetti giovani meno influenzati dall’allevamento L’ambientamento in aree soggette a controllo dei predatori L’ambientamento in aree con miglioramenti ambientali La caccia lungo confini su soggetti ambientati e/o selvatici Un prelievo venatorio per l’intera durata della stagione venatoria

La caccia lungo i confini Prelievo di fagiani e lepri nell’A. T. C La caccia lungo i confini Prelievo di fagiani e lepri nell’A.T.C. Siena 17 nella stagione venatoria 1999-2000

Funzioni essenziali delle ZONE di RISPETTO VENATORIO ASSICURARE: RIPOPOLAMENTO CONTINUO TERRITORI CACCIA IRRADIAMENTO SELVAGGINA “GOCCIOLATOI ” PRELIEVO VENATORIO PROLUNGATO RIPRODUZIONE NATURALE COSTITUIONE PATRIMONIO FAUNISTICO

Caratteristiche essenziali ZONE di RISPETTO VENATORIO pianura coltivata con cereali e foraggere No estese superfici boscose (predatori: volpe,corvidi, cinghiale) boschetti ripariali e presenza acqua (fagiano) modesta presenza antropica (case, strade, serre) dimensioni minime 150 ha; distanza non inferiore a 500 metri una dall’altra recinti mobili 1-2 ettari per leprotti e fagianotti Voliere o recinti per starne

Per una nuova organizzazione territoriale dei cacciatori della piccola selvaggina stanziale Costituzione di locali Gruppi Piccola Selvaggina G.P.S. e loro organizzazione interna in Gruppi di lavoro Compiti dei Gruppi di lavoro del G.P.S. Gestione dei recinti di ambientamento Miglioramenti ambientali con agricoltori Contenimento predatori Foraggiamento fagiani Vigilanza volontaria