Indice 1)Il segnoIl segno 2)Il simboloIl simbolo 3)L’allegoriaL’allegoria 4)Dal latino all’italianoDal latino all’italiano
IL SEGNO Nel Medioevo si usava interpretare il mondo invece di osservarlo. Tutto ciò che accadeva era considerato un segno, cioè una manifestazione di volontà divine o anche sataniche, che doveva essere decifrata. Alcuni eventi che si ripetevano più volte, come la peste, erano considerati una punizione da parte di Dio per i peccati umani. Questa ‘ostilità’ poteva essere fermata con penitenze o preghiere.
IL SIMBOLO Il simbolo è ciò che rappresenta una somiglianza immediata con altro a cui rimanda. Non sempre la somiglianza è immediata e richiede un ragionamento per poterne cogliere il significato.
L’ALLEGORIA Si parla di allegoria quando un concetto astratto viene mostrato come immagine concreta. Un esempio di allegoria è presente nella Divina Commedia, dove Dante all’inizio racconta di essere in una foresta buia e circondato da animali feroci. Questa storia può essere interpretata i due modi: o con il significato vero, o come un’allegoria (dal greco àllos agoreùein «dire altro»).
CARATTERISTICHE DELL’ALLEGORIA L’allegoria: È un concetto astratto che viene espresso con immagini concrete ed ha uno sviluppo narrativo. Ha un significato letterale plausibile. Per capirla bisogna avere conoscenze ampie sull’epoca e sull’autore.
DAL LATINO AL VOLGARE Il volgare rappresenta l’evoluzione del latino: deriva dal latino parlato che risentiva dell’influenza delle lingue di SUBSTRATO (parlate dai popoli prima dell’arrivo dei Romani) alla quale si aggiunse, a causa dell’arrivo di nuovi popoli, l’influenza di altre lingue dette di SUPERSTRATO. Il latino parlato, diverso da quello scritto (classico), era la lingua quotidiana. Da questo sarebbero nate le lingue romanze o neolatine, tra cui l’italiano.