La scontro tra papato e impero: LA LOTTA PER LE INVESTITURE
Durante l’Alto Medioevo il potere del papa (potere spirituale) e quello dell’imperatore (potere politico o temporale) erano considerati assoluti e universali, ma indipendenti uno dall’altro. Con OTTONE I , il potere imperiale cercò di sottomettere quello papale - controllando l’elezione del papa, (962: PRIVILEGIO DI OTTONE) - scegliendo i vescovi (investitura dei vescovi) - utilizzandoli come feudatari dell’imperatore. I vescovi, infatti, non potendo avere figli, non avrebbero potuto lasciare il FEUDO assegnato dall’imperatore in eredità, ma esso sarebbe ritornato all’imperatore stesso.
Alla metà dell’XI secolo la CHIESA si ribellò a questa condizione di inferiorità. Iniziò così un DURO SCONTRO tra i due poteri universali della società medievale, lungo 50 anni e chiamato LOTTA PER LE INVESTITURE, poiché sia il PAPA sia l’IMPEATORE pretendevano il diritto di « investire », cioè di nominare/scegliere i vescovi. Questo scontro durerà circa 50 anni e si risolverà solo nel 1122 con il CONCORDATO DI WORMS.
LO SCONTRO TRA PAPA GREGORIO VII e L’IMPERATORE ENRICO IV In particolare, dopo che venne nominato PAPA GREGORIO VII (1073-1085) lo scontro di fece molto acceso. In quel periodo, l’IMPERATORE del Sacro Romano Impero Germanico era ENRICO IV (1056-1106). PAPA GREGORIO VII condannò per SIMONIA i vescovi-conti che erano stati nominati dall’imperatore ed emanò nel 1075 il DICTATUS PAPAE dove dichiarò che l’AUTORITA’ DEL PAPA, derivando direttamente da Dio, ERA SUPERIORE AL POTERE DELL’IMPERATORE - che SOLO IL PAPA POTEVA NOMINARE I VESCOVI.
Ma fin dal tempo di OTTONE I, gli imperatori erano profondamente persuasi di aver ricevuto da Dio un potere universale, in quanto protettori della Cristianità. Questa era la convinzione dell’imperatore ENRICO IV, che continuò come prima a nominare i vescovi e, anzi, nominò un altro papa al posto di GREGORIO VII !!!!!! Il papa, allora, lo SCOMUNICO’. La scomunica permetteva ai sudditi di NON OBBEDIRE Piu’ all’imperatore.
A questo punto ENRICO IV teme di perdere tutto il suo potere A questo punto ENRICO IV teme di perdere tutto il suo potere. Allora si reca dal PAPA per chiedergli perdono. E’ il gennaio del 1077. Il PAPA GREGORIO VII in quel momento si trova in ITALIA, nel castello della CONTESSA MATILDE DI CANOSSA. Egli non vuole accettare le scuse dell’IMPERATORE, che è costretto a rimanere per 3 giorni e 3 notti in ginocchio sulla neve, in abito da penitente. Alla fine il papa gli concede l’assoluzione.
Matilde di Canossa L’imperatore Enrico IV Papa Gregorio VII
In realtà, assolto dal papa, ENRICO IV continuerà la sua lotta per il potere, nominando un nuovo antipapa, CLEMENTE III. Lo scontro si concluderà solo con nuovi protagonisti: il PAPA CALLISTO II e l’IMPERATORE ENRICO V. Nel 1122 essi giungeranno ad un accordo, il CONCORDATO DI WORMS, con il quale si stabilisce che: al papa spettava la consacrazione dei vescovi all’imperatore spettava l’investitura feudale.
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