L’ Apprendimento Cooperativo nella scuola del FARE - prof L’ Apprendimento Cooperativo nella scuola del FARE - prof.ssa Paola Mozzato - … E LA SCUOLA DEL FARE? Associazione Dino Zanella – Mareno di Piave 2/3/2013
Centralità della persona Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione Settembre 2012 Centralità della persona Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione Settembre 2012 Per una nuova cittadinanza Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. […] L’obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO L’ambiente di apprendimento Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione Settembre 2012 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO L’ambiente di apprendimento Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni […] Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità […] Favorire l’esplorazione e la scoperta […] Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo, all’apprendimento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse […] Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere […] Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
Interdipendenza positiva Elementi caratteristici Interdipendenza positiva Apprendimento Cooperativo Revisione e valutazione autentica Interazione promozionale faccia a faccia Insegnamento diretto abilità sociali Responsabilità individuale
Interdipendenza positiva Elementi caratteristici Interdipendenza positiva Equa partecipazione Eterogeneità e controllo status Apprendimento Cooperativo Revisione e valutazione autentica Interazione promozionale faccia a faccia Interazione simultanea Prodotto complesso Insegnamento diretto abilità sociali Responsabilità individuale Contesto
L’apprendimento cooperativo: i modelli Jigsaw Slavin Group investigation Sharan & Sharan Complex Instruction Cohen Learning together Johnson & Johnson Structural approach Kagan
Le strutture Campi di utilità delle strutture Structural approach - Kagan - prof.ssa Paola Mozzato
Sono modi di dar forma alla interazione degli studenti a prescindere dal contenuto Sono modi per strutturare l’interazione per ottenere esiti desiderati Sono come i giochi, facili da imparare e ricordare Le strutture prof.ssa Paola Mozzato
Padronanza di conoscenze E’ essenziale padroneggiare lo scopo per cui si utilizzano le strutture. Si sono identificati 6 campi di utilità Teambuilding Classbuilding Padronanza di conoscenze Competenze cognitive Competenze comunicative Scambio di informazioni prof.ssa Paola Mozzato
Jigsaw Gruppo base 1 Gruppo base 2 Gruppo base 3 Gruppo base 4 Esperto “bruco” Esperto “mix” Esperto “gettone” Esperto “intervista” Gruppo base 1 Gruppo base 2 Esperto “bruco” Esperto “mix” Esperto “gettone” Esperto “intervista” Gruppo base 3 Esperto “bruco” Esperto “mix” Esperto “gettone” Esperto “intervista” Esperto “mix” Esperto “gettone” Esperto “intervista” Gruppo base 4 Esperto “bruco”