La cooperazione allo sviluppo in Italia Dal “Libro Bianco sulle politiche pubbliche di cooperazione allo sviluppo” Campagna Sbilanciamoci! www.sbilanciamoci.org.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Mappatura europea degli aiuti allo sviluppo
Advertisements

IL NO INGLESE SALTA LACCORDO A 27 9 dicembre 2011 a cura di Renato Brunetta 13.
Gli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM)
A Arte de Felicidade para viver. Agenda Timmagini Onlus: chi siamo A Arte de Felicidade para viver: attività e obiettivi Allegati.
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
La manovra di bilancio Orientare le risorse pubbliche a crescita, equità sociale, stabilità Presentazione del Ministro dell’Economia e delle.
Consiglio di Amministrazione 13 gennaio 2009 Presentazione del PROGRAMMA PROMOZIONALE 2009 PROGRAMMA PROMOZIONALE 2009 * * * * * Strategie di intervento,
Osservatorio del Credito in provincia di Palermo
Le traiettorie dello sviluppo locale
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
PROGRAMMA INTEGRATO ___________________
Valutazione delle modalità e del contributo delle Fondazioni ed Enti di Erogazione alla promozione e al sostegno dellinclusione sociale Bernardino Casadei.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
La Cooperazione allo sviluppo oggi Tipologie – Strumenti - Attori.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Environmental Legal TeamEnvironment and Beyond Centro Interdipartimentale REPROS Università degli Studi di Siena Corso di Perfezionamento, 12 maggio 2009.
MILLENIUM SUMMIT Nel Settembre 2000, i 189 Stati delle Nazioni Unite (NU) hanno valutato la situazione di squilibrio mondiale e si sono impegnati a eliminare.
Corso di Contabilità Pubblica
Credibilità Competitività Sviluppo Linee guida per il Dpef
EIE 0607 V / 1 sussidio unitario fisso allesportazione si avrà commercio se e solo se | P B AUT - P A AUT | > tc - P B = P A + tc – (A è il paese esportatore)
EPA 02/03 XIII / 1 LUnione Europea e le sue Istituzioni: unintroduzione un po di storia… alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni dellUE.
Problemi di produttività e competitività nellindustria italiana Salvatore Rossi Bologna, 15 marzo 2007.
DEBITO PUBBLICO Il debito pubblico in Italia Paolo OnofriDalle promesse alle scommesse Paolo Onofri, Dalle promesse alle scommesse il Mulino,
Definizione La globalizzazione è un fenomeno per il quale il mercato e la produzione di differenti paesi diventano sempre più interdipendenti attraverso.
La principale istituzione internazionale per lo sviluppo
1 Le province lombarde e il commercio internazionale. Brescia A cura di Prometeia per Unioncamere Lombardia 10 Maggio 2004 PROMETEIA.
ESERCITAZIONE 2.
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO RUOLO DELLA COOPERAZIONE DECENTRATA.
Infrastrutture, risorse e consenso Emma Marcegaglia Vice Presidente di Confindustria Milano, 28 gennaio 2008 Mobility Conference 2008.
Liniziativa italianaPag.1 LIniziativa italiana Impegni di Giustizia. Rapporto sul debito Maggio 2005.
Torino - 16 febbraio Il successo passa dal porta a porta 1 Giuseppe Gamba Vicepresidente della Provincia di Torino Assessore allo Sviluppo Sostenibile.
Trattati e conferenze internazionali sul clima e sull’ambiente:
Andrea Stocchiero CeSPI
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci - Italia Slide 1/15 Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci - Italia Jesi, 6 Aprile 2006Seminario Formazione finanziata,
Area Programmazione e Controllo
Che cos’è la globalizzazione
AMBASCIATA DITALIA UFFICIO DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Tirana.
Le tendenze della cooperazione allo sviluppo italiana, europea e internazionale Carlotta Aiello, CeSPI.
Finanza e cooperazione per lo sviluppo: proposte innovative a livello internazionale Marco Zupi, CeSPI Roma, 21 giugno 2005.
La politica italiana ed europea di Cooperazione allo sviluppo Marco Zupi, CeSPI.
Globalizzazione: la “governance” dello sviluppo economico
LA CRISI ECONOMICA: SITUAZIONE E PROSPETTIVE Luigi Campiglio Università Cattolica del S. Cuore 6 febbraio 2010.
Daniela invernizzi Convenzione internazionale sui diritti dellinfanzia e delladolescenza O-18 ANNI Uno strumento di lavoro.
L’importanza della tutela dell’infanzia
Limpatto del commercio di armi sullo sviluppo e sulla povertà Limpatto del commercio di armi sullo sviluppo e sulla povertà Sabato 12 Febbraio 2005 Il.
Comune di Ponte San Nicolò 1 Rendiconto Comune di Ponte San Nicolò 2 NOTE Nessun nuovo mutuo; Nessun nuovo mutuo; Bilancio e quindi Avanzo influenzato.
COCIS - Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo - 23 Ong di media grandezza, nel panorama.
La cooperazione in ambito economico- finanziario: accordi di Bretton Woods, International Monetary Fund, World Bank (Lezione del )
RTE prioritarie Tratta finanziata Altre RTE
L’UNIONE EUROPEA LA STORIA.
Strumenti finanziari per linternazionalizzazione delle imprese italiane Gian Carlo Bertoni Responsabile SIMEST Area Promozione e Sviluppo Roma, 24 maggio.
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
L’UNIONE EUROPEA OGGI LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere: le priorità generali dell'UE.
Giornata nazionale Erasmus Roma, 12 luglio 2006 Daniela Giacobazzi Mi.U.R. DGU – Ufficio IV Ministero dell’Università e della Ricerca.
Armi Contro Sviluppo Parrocchia della Trasfigurazione 19 marzo 2005 KOINONIA – Umberto De Matteis.
Capitolo III. Il mercato dei beni.
T. Padoa-Schioppa, Tendenze di finanza pubblica, Roma 25 settembre Tendenze di finanza pubblica alla vigilia della manovra di bilancio Presentazione.
UN PATTO CONTRO LA POVERTA’
Azione esterna dell’Unione europea – Come rafforzare il ruolo dell’Europa Elisabetta Capannelli, Commissione Europea
I NUOVI STRUMENTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE SESSIONE I: CONTESTI, POLITICHE e STRUMENTI ITALIANI ED EUROPEI PER RAFFORZARE IL PARTENARIATO TRA SOCIETÀ.
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento.
1.che cosa si intende per farmaci essenziali? 2. che cosa si intende per malattie trascurate? 3. i farmaci essenziali sono gli stessi in tutto il mondo?
LEGGE 11 agosto 2014, n La «cooperazione allo sviluppo» è: parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia. Essa si ispira:
Un’Alleanza per un’Italia sostenibile e più giusta.
1.che cosa si intende per farmaci essenziali? 2. che cosa si intende per malattie trascurate? 3.i cittadini dei diversi Paesi del mondo hanno tutti la.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
Transcript della presentazione:

La cooperazione allo sviluppo in Italia Dal “Libro Bianco sulle politiche pubbliche di cooperazione allo sviluppo” Campagna Sbilanciamoci!

La cooperazione Tendenza inversa tra situazione mondiale e pratiche di cooperazione Rapporto tra 20% più ricco e 20% più povero  30:1 nel 1960  74:1 nel 1998 Volume globale Aiuti in diminuzione  55 mld $ (in $ 2001)  54 mld $

 Cooperazione allo sviluppo diventa lotta alla povertà. Gli obiettivi si abbassano negli anni  2001 Obiettivi del millennio  1 Povertà e fame  2 Educazione primaria  3 Pari opportunità  4 Mortalità infantile  5 Salute materna  6 AIDS, Malaria, Tbc  7 Sostenibilità ambientale, acqua, slums  8 Associazione Mondiale per lo Sviluppo (Commercio, Debito, APS, Lavoro, Farmaci, ICT)

Cooperazione e aiuto Cooperazione: Insieme di attività, fondi, possibilità che i PS mettono a disposizione dei PVS per facilitare un progresso economico e sociale Aiuto: concetto più ristretto, facile da delimitare e misurabile. APS: Aiuto Pubblico allo Sviluppo Definito dal DAC (Development Assistance Comitee)

APS (1973) Insieme di trasferimenti di risorse (tecniche e finanziarie) da un paese A verso  Un PVS B  Un’istituzione multilaterale Con tre requisiti simultanei  Concesso dal settore PUBBLICO del donatore  Finalità esplicita di contributo a fini di SVILUPPO  Condizioni CONCESSIONALI (al meno 25%) Si aggiungono: Costi amministrativi (10%), Borse di studio, Assistenza a rifugiati, Cancellazione del debito.

ITALIA  Legge 49/1987 sulla cooperazione  Legge 209/2000 sul debito estero (HIPC – Highly Indebted Poor Countries)  Moltitudine di accordi internazionali e bilaterali.  Finanziaria:  600 milioni alla l.49  29 milioni per il MDRI (Multilateral Debt Reduction Initiative)

Distribuzione Geografica degli Aiuti Uganda82.Eritrea57. Mozambic o446 R.D. Congo428 Madagasc ar43. Etiopia25.Somalia28.Tanzania132 Guinea Bissau70. Afghanist an37. Zambia24. Afghanist an22.Etiopia49.Etiopia47. Mozambi co26. Benin19.Etiopia13. Afghanist an28. Afghanist an38. Sierra Leone24. Eritrea18. Mozambic o13.Uganda26.Angola28. R.D. Congo23. Senegal15.Angola11. Sierra Leone20.Zambia27.Sudan16. Mozambic o13.Guinea10.Eritrea8. Mozambic o15.Eritrea16. Burkina Faso8.Sudan5.Somalia7.Eritrea10.Somalia16. Angola7.Senegal4.Sudan7.Sudan8.Etiopia11.

Distribuzione settoriale: Italia 2004 Social and administrative infrastructure 21,6 Education a 8,4 of which: Basic education 2,0 Health 4,7 of which: Basic health 2,8 Population and reproductive health 0,4 Water supply and sanitation 0,6 Government and civil isociety 3,9 Other social infrastructure/service 3,7 Economic infrastructure 3,3 Production 5,5 Multisector 24,2 Programme assistance 6,4 Action relating to debt c 11,9 Emergency aid 7,5 Administrative expenses 6,3 Unspecified 13,3 TOTAL 100,0

Multilaterale Table 12: Comparison of flows by type in 2004 USD million Total DAC% ODAItaly% ODA NET DISBURSEMENTS Countries I. Official Development Assistance (ODA) (A + B) ODA as % of GNI0,26 0,15 A. Bilateral Official Development Assistance (1 + 2) , ,29 1. Grants and grant-like contributions Development lending and capital B. Contributions to Multilateral Institutions , ,71 II. Other Official Flows (OOF) net (C + D) C. Bilateral Other Official Flows (1 + 2) D. Multilateral Institutions III. Grants by Private Voluntary Agencies IV. Private Flows at Market Terms (long-term) (1 to 4) V. Total Resource Flows (long-term) (I to IV) Total Resource Flows as a % of GNI0,48 0,19

APS gonfiato: percentuali sul PIL di: APS, APS scontata delle operazioni debito, APS Bilaterale scontata delle operazioni sul debito Fonte: OCSE – DAC, International Statistics Online

La crisi della cooperazione in Italia  Assenza di una strategia  Assenza di coordinamento e coerenza con le altre politiche  Aiuto legato  Rifugio nel multilaterale anche per clientelismo (ma ritardi sul GFAMT)  Scarsa trasparenza, necessità di un bilancio previsionale e di consuntivo

LA DGCS Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri (MAE)

La carenza di organico Fonte: MAE 2005  Nel 1993 _ 580  UTC UTL Ambasciate  Fuga dei tecnici TOTALE Diplomatici Esperti Comandati118126

Assenza di monitoraggio e valutazione  Attenzione agli aspetti finanziari e non all’impatto  Spese deliberate quando si sa di non essere in grado di esercitare alcuna forma di controllo

Lentezza delle procedure  90 milioni di debiti verso le ONG Disagio ONG  Utilizzo incrociato dei fondi  Indebitamento di lungo periodo Eccessiva rigidità formale (block grants)

Aiuti Umanitari  Non separazione Sviluppo – Emergenza  Attrazione ONG sulle emergenze  Incapacità di gestione:  Tsunami  Darfur  Commistione umanitario - militare

APS italiano verso Iraq e Afghanistan (1990 – 2006, milioni di dollari) Fonte. DAC *stima sulla base delle leggi di rifinanziamento della missione per il 2005 e il 2006

Alcune provocazioni sul ruolo delle ONG  Le ONG funzionano con denaro dei governi  Governi e istituzioni spesso hanno imposto politiche economiche le cui “esternalità negative” vengono palliate dalle ONG  Coincidenza crescita delle ONG e della miseria nel mondo  ONG apolitiche. È possibile definirsi apolitici in un mondo con tali differenze?  Alcuni progetti limitano la forza dei movimenti locali per i diritti civili

Crisi Politica  C’è, alla base, il perseguimento di un’idea rozza, moralmente inaccettabile: quella che identifica a livello governativo la politica della cooperazione allo sviluppo come un’attività minore, marginale, da usare in senso strumentale quando l’opportunismo politico lo richieda o da scartare qualora si presentino difficoltà materiali.

Le politiche incoerenti  Le politiche commerciali  Le politiche migratorie  Gli aiuti legati  Le missioni militari  Le politiche finanziarie (FMI, BM) e commerciali (OCM) globali

Gli impegni non rispettati  marzo 2002 a Barcellona, Consiglio dei Ministri della Unione Europea, rapporto APS/PIL dello 0,33 % entro il 2006  11 aprile 2002, chiudendo con il suo intervento la Conferenza di Palermo sull’e-government, Berlusconi promette l’1% del PIL  DPEF nel 2003 lo 0,19-0,20%; nel 2004 lo 0,23- 0,24%; nel 2005 lo 0,27-0,28%; nel 2006 lo 0,33%  Nel 1995, vertice mondiale per lo sviluppo sociale di Copenaghen, i paesi donatori si impegnarono ad investire il 20% dei loro aiuti nei servizi sociali di base (attualmente l’Italia non raggiunge il 5%).  aprile 2001, durante l’Annual High Level Meeting del DAC fu adottata la Raccomandazione per lo slegamento degli aiuti ai paesi meno avanzati, entrata in vigore il primo gennaio 2002 (93%)

 Attraverso la legge 209/2000, il parlamento ha deciso di cancellare il 100% dei debiti bilaterali verso i 42 paesi più poveri e maggiormente indebitati (HIPC), nonché verso tutti gli altri paesi a basso reddito. Finora l'Italia ha cancellato circa 4 miliardi di euro sui 6 miliardi stabiliti dalla legge del Sui 42 paesi eleggibili all’iniziativa HIPC solo 24 hanno sottoscritto accordi con il nostro paese, mentre gli altri paesi poveri non hanno ricevuto nessuna cancellazione.  4 e 5 settembre 2005 durante la conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale per la Lotta all’Aids, la Malaria, la Tubercolosi, l'Italia si è impegnata a versare 130 milioni di euro l'anno al Fondo Globale per il 2006 e 2007.

Il futuro della cooperazione

Le cooperazioni  Le Regioni  Gli enti locali  Le università  Le organizzazioni non governative  I sindacati  Le Chiese  I movimenti sociali  Le fondazioni a carattere umanitario e le fondazioni bancarie  Le associazioni professionali  Le imprese  L’opinione pubblica e mass media

Ruolo del Governo e del Parlamento  Rispettare gli impegni finanziari  Garantire la coerenza delle politiche settoriali interne e delle politiche globali  Dimostrare l’efficacia degli interventi  Contribuire ad allargare il consenso dell’opinione pubblica attorno al tema della lotta alla povertà

Gli strumenti  La nuova legge sulla cooperazione  Sostituzione dettaglio su sussidi con impostazione strategica  Slegamento degli aiuti  L’Agenzia:  Autonomia organizzativa, finanziaria e amministrativa  Sviluppo ed Emergenza  Piani paese pluriennali  Priorità settoriali  Valutazione  Qualità (requisiti di accreditamento o similari per accedere al finanziamento pubblico)  Decentramento e partenariato con altre agenzie  Reti e Cooperazione tra territori  Sostegno società civile locale  Ricerca e formazione  Nuove forme di finanziamento

Finanza per lo Sviluppo   Monterrey, marzo 2002 (aps, debito, commercio, governance e rappresentanza delle IFI  Necessità di risorse, certe, per gli MDGs  Gruppo Lula – Chirac (Leading group on solidarity levies to fund development)  Air Ticket Levy – UNTAID (International Drug Purchase Facility, IDPF) Francia vs Brasile Primo passo in un nuovo paradigma  IFFIm (International Financial Facility for Immunization)

TASSE INTERNAZIONALI  Sovranità dello Stato nazione e Beni Pubblici Globali  Redistribuzione e profitti globali  Limitare o compensare esternalità negative Rapporto Landau 2004 Risoluzione Assemblea Generale 2004  CTT (Jetin, Denys “Ready for Implementation” 2005 WEED)  Tasse ambientali (Air ticket levy, CO2, cherosene, trasporti marittimi, stretti, corridoi aerei)  Tassazione delle multinazionali  Segreto bancario e centri offshore  IDE  Spazio per satelliti o uso di spettri elettromagnetici

Schopenhauer “Ogni buona idea passa attraverso tre fasi. Nella prima è considerata completamente folle. Nella seconda incontra aspre opposizioni. Nella terza è realizzata.” Sulle tasse globali possiamo dire di essere da qualche parte tra la seconda e la terza fase.