Stomie urinarie ed intestinali: professionisti ed esperienze a confronto Cesena 16 ottobre 2004 La preparazione psicologica, l'elaborazione dell'accaduto, l'ospedalizzazione: l'esperienza di Cesena Laura Briganti
Teorie di riferimento Stomia Psicosessuologia Psicologia di comunità Psicologia familiare Psicologia dell’anziano Psiconeuroimmunologia Stomia Psicologia ospedaliera Psicosomatica Psicologia delle situazioni di crisi Psicologia della salute Psiconcologia
Tecnica e modalità I La tecnica utilizzata è quella della narrazione, rivelatasi negli ultimi anni estremamente convincente in ambito scientifico come paradigma di conoscenza della realtà e del suo significato (Bruner, 1990) e della costruzione e della cura del Sè (Smorti, 1997; Demetrio, 1995; Veglia, 1999). La narrazione ha il pregio inoltre di essere molto adatta al lavoro con gli anziani (Bartolini, 2000; Viney, 1994) ovvero la quasi totalità dei pazienti visti a Cesena (età media degli enterostomizzati 65 anni, età media degli urostomizzati 75 anni), al lavoro in ambito oncologico (Bartoli, 2000) e alla malattia in genere (Good, 1999; Greehalgh, Hurwitz, 1998). Anche l’antropologia medica (Good, 1999) recentemente ha riconosciuto l’importanza della narrazione dell’esperienza della malattia, non solo in chiave rappresentativa e culturale, ma in quanto attraverso il racconto autobiografico avviene una ricostruzione delle rappresentazioni del Sè incrinate dalla malattia e dal dolore. Il libro della Tissot è in effetti una raccolta di storie, Nicastro (2001), risponde da anni a lettere sulla rivista Contatto che raccontano storie oltre a porre domande, la stessa cosa avviene ad esempio per il tumore al seno delle donne, per cui esistono protocolli più consolidati di assistenza psicologica in reparto (Medina, 1997), che a livello di mutuo aiuto (Bartoli, 2000) e studi e pubblicazioni su storie di vita, diari e lettere rivoltre agli altri e a se stessi (Bartoli, 2000).
Tecnica e modalità II Attraverso il counseling narrativo (Milner, O’Byrne, 2002) l’esperienza passata e presente del paziente rispetto alla malattia vengono ripercorse in un’ottica centrata sulle soluzioni da mettere in atto per superare il difficile momento della stomizzazione. La narrazione può aprire nuove strade cognitive per affrontare la situazione (Veglia, 1999) e può schiudere un futuro positivo al sofferente che riesce ad immaginare un modo per superare le avversità e impegnarsi in ciò che può rendere l’esperienza vissuta il riflesso di una storia progettata (Cini, 1999)
Protocollo Colloquio in fase diagnostica Colloquio pre-operatorio durante la degenza ospedaliera Colloqui post-operatori durante la degenza Colloqui individuali in fase riabilitativa Partecipazione a gruppi di sostegno Partecipazione alle attività dell’associazione
Colloquio in fase diagnostica Serve al paziente ed ai familiari per: Contenere le ansie relative alla diagnosi infausta Sviluppare precocemente strategie emotive ed operative per affrontare la situazione Acquisire maggiore consapevolezza
Colloquio pre-operatorio I Quando: primo giorno di ricovero Come: paziente da solo o insieme al parente più vicino che lo seguirà durante la degenza Dal febbraio 2003 all’Ospedale Bufalini sono stati realizzati 13 colloqui pre-operatori
Colloquio pre-operatorio II Obiettivi Contenimento ed elaborazione dell’ansia e dei timori suscitati da malattia, intervento chirurgico ed eventuale esito mutilante Identificazione delle modalità reattive del paziente e dei familiari Narrazione del percorso terapeutico che ha portato all’intervento chirurgico: primi sintomi, esami invasivi, dolore, timori Narrazione di altre esperienze traumatiche al fine di sottolineare le risorse che hanno permesso di superarle e verificare se possono essere rimesse in atto.
Primo Colloquio post-operatorio Quando: in terza giornata insieme al parente di riferimento Dal febbraio 2003 ad oggi sono stati effettuati 58 colloqui post operatori Tematiche affrontate Narrazione dell’intervento chirurgico, degli effetti dell’anestesia (delirium post-operatorio?), del dolore e del vissuto post operatorio
Secondo colloquio post-operatorio Quando: dopo il primo incontro con l’infermiera del Centro Stomizzati Obiettivi Esplorare insieme le prime reazioni di fronte alla stomia e alle modalità di gestione della stessa Rinforzo delle risorse di paziente e care-giver Elaborare un progetto riabilitativo specifico che tenga conto di risorse e carenze da colmare con aiuti esterni (servizi del territorio, associazione)
Colloqui in fase riabilitativa Pazienti seguiti durante l’intervento chirurgico che hanno bisogno di continuare il percorso intrapreso con lo psicologo Pazienti stomizzati da tempo o operati presso altro Ospedale Colloqui in fase riabilitativa Parenti in difficoltà nel prendersi cura del congiunto ammalato
Colloqui in fase riabilitativa Difficoltà di adattamento alla nuova condizione Ansia, somatizzazione o depressione legati al proprio stato Solitudine Ulteriori complicanze della malattia Problematiche affettive e sessuali Difficoltà a riprendere il lavoro e la vita quotidiana Disagio relativo allo stare fra la gente (timore che il sacchetto si veda o si stacchi o che si sentano rumori e odori)
Cartella clinica Cartella n……..... Data di presa in carico:.......................... Cognome………………………….Nome……………………………………….. Nato a:…………………….il:………………………………… Età………... Via……………………………....…Città…………………………...Tel………….. INFORMAZIONI GENERALI Reparto:.......................Ospedale:........................................Camera:............ Segnalazione:..........……….........Medico di base:........................................ Data di ricovero: Data intervento chirurgico: Data di dimissioni:
Cartella clinica CONDIZIONI SOCIO-CULTURALI CONDIZIONE MEDICA Stato civile: Figli: Nipoti: Genitori: Fratelli: Vive con: Altri parenti/amici: Titolo di studio: Professione: CONDIZIONE MEDICA Diagnosi: Tipo di intervento: Precedenti problemi di salute e ricoveri: Precedenti disturbi psicologici: Psicofarmaci: Altro: ITER TERAPEUTICO: aspetti psicologici Vissuto pre-operatorio: Vissuto post-operatorio: Consapevolezza e vissuto: Difese utilizzate: Progettualità: Sessualità:
Cartella clinica TONALITA’ DELL’UMORE Ansia: Depressione: Altro: REATTIVI UTILIZZATI: Data Diario CONSIDERAZIONI CLINICHE: FOLLOW UP:
Prospettive future Gruppi di sostegno per stomizzati e loro familiari Maggiore integrazione fra le cure mediche e infermieristiche e il sostegno psicologico Ulteriori momenti di scambio fra volontariato e professionisti Ampliamento dei progetti dell’ACISTOM