Matematica e statistica Versione didascalica: parte 3

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Metodo di Calcolo Numerico per Equazioni differenziali Ordinarie
Advertisements

INTEGRAZIONE NUMERICA
DISTRIBUZIONE BINOMIALE (cenni) DISTRIBUZIONE NORMALE
8) GLI INTERVALLI DI CONFIDENZA
Appunti di analisi matematica: Integrale Definito
Equazioni differenziali
Le distribuzioni di probabilità continue
Appunti di analisi matematica: Integrale Definito
Equazioni non lineari Gabriella Puppo.
Laboratorio Processi Stocastici
Marco Riani STATISTICA A – K (60 ore) Marco Riani
Metodi numerici in Matlab
MATLAB.
MATLAB. Outline Grafica 2D Esercizi Grafica 3D Esercizi.
Dipartimento di Matematica
Integrazione Corso: Analisi Numerica Anno Accademico:
ODE PROBLEMA DI CAUCHY IN 1-D Sia f : I x RR, I  R.
LA DISTRIBUZIONE NORMALE
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
Gli Integrali.
* Notazioni di algebra e di analisi matematica utilizzate

Matematica e statistica Versione didascalica: parte 1
Matematica e statistica Versione didascalica: parte 2 Sito web del corso Docente: Prof. Sergio Invernizzi, Università di.
Matematica e statistica Versione didascalica: parte 4
Matematica e statistica Versione didascalica: parte 0
Matematica e statistica Versione didascalica: parte 8 Sito web del corso Docente: Prof. Sergio Invernizzi, Università di Trieste
Matematica e statistica Versione didascalica: parte 7 Sito web del corso Docente: Prof. Sergio Invernizzi, Università di Trieste.
Soluzione FEM di problemi parabolici
Metodi FEM per problemi ellittici
Interpolazione polinomiale
Metodi FEM per problemi ellittici lineari a tratti Gabriella Puppo.
CONTINUITA’ Una funzione continua e’ una funzione il cui grafico non presenta interruzioni CONTINUA DISCONTINUA.
Corso di biomatematica lezione 4: La funzione di Gauss
STATISTICA a.a DISTRIBUZIONE BINOMIALE (cenni)
STATISTICA a.a METODO DEI MINIMI QUADRATI REGRESSIONE
Cenni di teoria degli errori
Studente Claudia Puzzo
Marco Panella MATLAB Marco Panella
l' algoritmo di Bresenham
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°3 Le distribuzioni di frequenza e le misure di sintesi univariate.
Radix-Sort(A,d) // A[i] = cd...c2c1
SCHEMA A BLOCCHI DEL CALCOLO INTEGRALE
ESERCIZI: CONVOLUZIONE
AREA DEL TRAPEZIO
Metodi matematici per economia e finanza. Prof. F. Gozzi a.a. 2009/10
Cominciamo a parlare di tangenti.
IL CALCOLO APPROSSIMATO DI AREE
Unità 2 Distribuzioni di probabilità Misure di localizzazione Misure di variabilità Asimmetria e curtosi.
Metodi matematici per economia e finanza. Prof. F. Gozzi
TRASFORMATA DI FOURIER
Metodi di integrazione numerica
Calcolo delle probabilità a cura di Maurizio Brizzi
PRIMI ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE
Rappresentazioni a lunghezza fissa: problemi
Intervallo di Confidenza Prof. Ing. Carla Raffaelli A.A:
La variabile casuale (v.c.) è un modello matematico in grado di interpretare gli esperimenti casuali. Infatti gli eventi elementari  che compongono lo.
L’integrale definito di una funzione
Introduzione al Calcolo integrale 5ATC – 5Btc 2015/16
Integrali definiti I parte
L’integrale definito di una funzione
1 Lezione IX seconda parte Avviare la presentazione col tasto “Invio”
Liceo Scientifico “Ven. A. Luzzago” Liceo Scientifico “Ven. A. Luzzago” L’integrale definito e sue applicazioni A.S. 2014/2015.
Breve trattazione della Serie di Mac – Laurin ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.Medi” Galatone di Michele Caprio Classe 5 A st Liceo Scientifico.
1 DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÁ. 2 distribu- zione che permette di calcolare le probabilità degli eventi possibili A tutte le variabili casuali, discrete.
1 VARIABILI CASUALI. 2 definizione Una variabile casuale è una variabile che assume determinati valori in modo casuale (non deterministico). Esempi l’esito.
La distribuzione normale. Oltre le distribuzioni di frequenza relative a un numero finito di casi si possono utilizzare distribuzioni con un numero di.
STATISTICA ASSISTITA Esercitazione dott.ssa Clelia Cascella.
Psicometria modulo 1 Scienze tecniche e psicologiche Prof. Carlo Fantoni Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste Test di ipotesi.
Gli Indici di VARIABILITA’
Transcript della presentazione:

Matematica e statistica Versione didascalica: parte 3 Sito web del corso http://www.labmat.it Docente: Prof. Sergio Invernizzi, Università di Trieste e-mail: inverniz@units.it

2.8. Il problema dell’area Supponiamo che una funzione sia positiva (o zero) f(x)  0 per tutti i valori x di un intervallo [a, b], con a < b. L’integrale della funzione f da a a b è l’area della parte di piano compresa fra l’asse X ed il grafico di f, entro le ascisse a e b

Simbologia area ( ) = Esempi:

2.9. Calcolo numerico degli integrali I metodi per il calcolo di integrali che qui trattiamo sono: Metodi di interpolazione: il metodo dei rettangoli, ed il metodo dei trapezi, basati sulla interpolazione di Lagrange; Metodi probabilistici: il metodo di Monte-Carlo, un metodo molto generale basato sulla simulazione di variabili aleatorie; Metodi esatti (o metodi formali), basati sul Teorema Fondamentale del Calcolo.

2.9.1. Metodi di interpolazione Si supponga di conoscere una tabulazione della funzione f(x)  0 a passo costante h sull’intervallo [a, b], con a < b.

2.9.2/3. Metodi dei rettangoli e dei trapezi La funzione può essere interpolata con la interpolazione costante o con la interpolazione lineare può essere approssimato con le aree verdi Sommando aree di rettangoli (metodo dei rettangoli), oppure Sommando aree di trapezi (metodo dei trapezi)

Regole Regola dei rettangoli: Regola dei trapezi: Qui salta l’ultimo punto Regola dei rettangoli: qua no Regola dei trapezi:

La regola dei rettangoli qui definita può essere detta dei rettangoli destri, in quanto tali rettangoli stanno a destra della ascissa in cui sono calcolate le loro altezze. Chi studia può ricavare le regola dei rettangoli sinistri, che stanno a sinistra della ascissa in cui sono calcolate le loro altezze: viene conseguentemente saltato il primo punto: In questo corso utilizziamo di default i rettangoli destri.

Cenno storico

Etimologia di “trapezio” trapezio = banco, tavolo τραπεζα = banca (Τραπεζα τησ Ελλαδοσ, Banco di Napoli, Banco Monte dei Paschi di Siena)

Regola dei rettangoli su R > f <- function(x) 2*(1+exp((-1/5)*(x-4)^2)) > a <- 1 > b <- 5 > n <- 100 > h <- (b-a)/n > xtab <- a + h*c(0:n-1) > h*(sum(f(xtab))) -> integrale > integrale

Regola dei trapezi su R > f <- function(x) 2*(1+exp((-1/5)*(x-4)^2)) > a <- 1 > b <- 5 > n <- 100 > h <- (b-a)/n > xtab <- a + h*c(0:n) > h*(sum(f(xtab))-(f(a)+f(b))/2) -> integrale > integrale

Regola dei rettangoli su TI-82 ClrHome Input "A= ",A Input "B= ",B Input "N= ",N Input "F(X)= ",Y1 (B-A)/ N -> H Y1(A)-> S For(K,2,N,1) S+Y1(A+(K-1)*H) -> S End S*H -> S Disp "Integrale= ",S

Regola dei trapezi su TI-82 ClrHome Input "A= ",A Input "B= ",B Input "N= ",N Input "F(X)= ",Y1 (B-A)/N -> H (Y1(A)+ Y1(B))/2 -> S For(K,2,N,1) S+Y1(A+(K-1)*H) -> S End S*H -> S Disp "Integrale= ",S

Stima dell’errore Metodo dei rettangoli Metodo dei trapezi Ad esempio per il calcolo di si può assumere M1 = M2 = 1 per cui con “sole” n = 250 suddivisioni si ha | - Rn |  0.0197392 (NB: si divide per n ) | - Tn |  0.00024805 (NB: si divide per n² )

Esercizio Calcolare con il metodo dei trapezi con n = 250 e fornire una stima dell’errore esaminando graficamente la derivata seconda con R (o con la funzione TRACE della TI-82) Suggerimento: I matematici hanno dimostrato che per questo integrale (di una funzione importantissima: la gaussiana) non esistono metodi esatti.

> f <- function(x) 2*(1+exp(-(1/5)*(x-4)^2)) > a <- 1 > b <- 5 > n <- 250 > h <-(b-a)/n> x<-a+c(0:n)*h > y <-f(x) > plot(x,y) > (sum(y)-(y[1]+y[n+1])/2)*h [1] 13.60861 > f2 <- function(x) (4/25)*(27-16*x+2*x^2)*exp(-(1/5)*(x-4)^2) > curve(abs(f2(x)),1,5) > M2 <- 0.8 > (1/8)*M2*(b-a)^3/n^2 [1] 0.0001024 >

2.9.4. Metodo Monte-Carlo Calcolare l’area della parte di piano definita dalla disuguaglianza Fissiamo un rettangolo [a, b] × [c, d ] che contenga tutto il “pesce” e spariamo n = 50000 (cinquantamila) punti a caso nel rettangolo. Contiamo il numero k dei punti che colpiscono il pesce (bordo del pesce compreso). Allora sarà: area cercata = (k / n ) × area totale del rettangolo

Esempio {{a, b}, {c, d}} = {{-0.15, 1.37}, {-0.35, 0.35}}; area totale = (b - a) (d - c) = 1.064; n = 50000; k = 34280; Integrale (o area) = 0.729478 Formalmente sarebbe (ma gli estremi sono comunque calcolati numericamente!)

Metodo Monte-Carlo su R ycaso (insuccesso) ycaso (successo) xcaso xcaso

Metodo Monte-Carlo su R Il comando which > x <- c(1,3,4,1,3,5,6,3) > z <- which(x < 4) > z [1] 1 2 4 5 8 x[1]=1 x[8]=3 x[5]=3 x[2]=3 x[4]=1 z ha 5 elementi, che non sono i cinque elementi di x minori di 4, bensì i cinque indici di tali elementi, ordinati come lo sono in x. La lista c(1,3,1,3,3)degli elementi di x minori di 4 è x[z].

Metodo Monte-Carlo su R > f <- function(x) formula di f(x) > a <- valore di a > b <- valore di b > c <- valore di c > d <- valore di d > prove <- numero delle prove > xcaso <- runif(prove,min=a,max=b) > ycaso <- runif(prove,min=c,max=d) > z <- which(ycaso < f(xcaso)) > successi <- length(z) > p <- successi/prove > integrale <- p*(b-a)*(d-c) > plot(xcaso[z],ycaso[z], col="red") > plot(f,0,b, add=TRUE, col="blue")

Metodo Monte-Carlo su TI-82, I (in blu i comandi essenziali) ClrHome ClrDraw PlotsOff FnOff Disp "----------------" Disp "Integrazione" Disp "di f(x)  0 " Disp "Met. Monte Carlo" Input "A= ",A Input "B= ",B Input "N= ",N Input "f(x)= ", Y1 Esempio:

Metodo Monte-Carlo su TI-82, II (B-A)/100 -> W max(seq(Y1(X),X,A,B,W) -> D A -> Xmin B -> Xmax C -> Ymin D -> Ymax AxesOff DrawF Y1(X) 0 -> S Text(55,1,"Successi =") Text(47,1,"Prove =")

Metodo Monte-Carlo su TI-82, III For(K,1,N) Text(47,28,K) A+rand*(B-A) -> X C+rand*(D-C) -> Y If Y  Y1(X) Then Pt-On(X,Y) S+1 -> S Text(55,40,S) End Text(5,60,"[ ENTER ]") Pause ClrHome (B-A)*(D-C)*S/N -> I Disp "Integrale =",I