Il binomio carbone-sviluppo industriale: un’analisi storica presentazione a cura di: Roberto Barcella
Agenda L’industria carboniera in Gran Bretagna; L’industria carboniera negli Stati Uniti d’America: i) dal XVII secolo alla guerra di secessione; i) dalla guerra di secessione al XX secolo; Un’analisi controfattuale; Conclusioni; Bibliografia; Domande.
Domanda di ricerca Nell’immaginario collettivo, la Rivoluzione Industriale si ‘traduce’ nel carbone. È giustificata questa stretta relazione?
L’industria carboniera: Gran Bretagna [1] metà XIII secolo: primi minatori, mercato puramente locale; inizi XVII secolo: modesta espansione di diverse manifatture, prime innovazioni tecnologiche; fattore incentivante: carenza di legname. decollo produttivo, su base annua: i) 1550: 210 mila tonnellate; ii) inizi XVIII secolo: 3 Mln. di tonnellate. mercato geograficamente limitato alle aree estrattive; destinazione d’uso: i) 1/3 combustibile industriale; ii) 2/3 impiego domestico.
L’industria carboniera: Gran Bretagna [2] inizi XIX secolo: i) continui progressi tecnologici; ii) elevati tassi di crescita del prodotto; iii) nuovo ‘spirito’ imprenditoriale. elevata CONCORRENZIALITÀ fattore trainante: ampia rete fluviale navigabile; i) economicamente conveniente; ii) possibilità di ampliare l’area di mercato.
L’industria carboniera: Stati Uniti d’America [1] XVII secolo: scarso interesse al carbone; [legname, acqua, forza motrice animale] crescita demografica east-coast: carbone combustibile industriale; i) carbone d’importazione inglese; ii) nascite prime imprese estrattive in Virginia e Pennsylvania. dal 1776 in poi: crollo importazioni da UK, sfruttamento giacimenti carboniferi locali; [Ohio, Maryland, Illinois, Missouri] ruolo trainante di personaggi della vita politica ed economica statunitense; efficiente sistema commerciale; [rete fluviale e ferroviaria] decollo produttivo forte CONCORRENZA.
L’industria carboniera: Stati Uniti d’America [2] dal 1861 in poi: forte incremento domanda di carbone; [produzione 1865: 24 Mln. di tonnellate] progressi infrastrutturali e tecnologici: i) estensione aree commerciali; ii) introduzione forza vapore ed energia elettrica. albori XX secolo: livelli produttivi di prim’ordine; prime imprese di grandi dimensioni.
Un’analisi controfattuale È possibile ipotizzare una Rivoluzione Industriale in assenza del carbone inglese? ipotesi: assenza di giacimenti carboniferi in: i) Gran Bretagna; ii) tutta Europa.
Gran Bretagna priva di carbone localizzazione alternativa: Irlanda, Scozia, Olanda, regioni europee nord-occidentali; [arco temporale considerato: 1740-1869] costi d’importazione = costo per il consumatore; incidenza marginale: - 4% PIL; ruolo ancora predominante dell’industria tessile; NO ripercussioni negative per lo sviluppo economico britannico.
Europa priva di carbone [1] quali energie sostitutive? idroelettrica, eolica, legname come combustibile industriale; dato rilevante: UK, carbone ad uso domestico: 20 Mln. di tonnellate. 25 Mln. di acri di terra all’anno; conseguenze: i) energie ‘alternative’ del tutto insufficienti; ii) crescita repentina dei costi ≠ sviluppo economia inglese.
Europa priva di carbone [2] soluzione alternativa: Paesi baltici ampie disponibilità di legname; fabbisogno energetico inglese soddisfatto; costi di trasporto decisamente elevati; [costo quasi raddoppiato per il consumatore finale] perdita annua: ≈ 6% PIL: ‘decollo’ economico inglese ridimensionato.
Conclusioni sfruttamento del carbone ha origini antiche; settore produttivo altamente prolifico: i) elevati tassi di crescita del prodotto; ii) mercato in costante espansione; [trasporto fluviale e ferroviario] iii) forte concorrenzialità e fermento imprenditoriale; iv) continuo avanzamento tecnologico. analisi controfattuale: indispensabile bisogno della risorsa carbone; carbone ‘leader’ indiscusso della Rivoluzione Industriale: i) nuovo assetto economico; ii) matrice socio-economica capitalistica.
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