VERSO IL SISTEMA NAZIONALE DI E-GOVERNMENT LINEE STRATEGICHE

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VERSO IL SISTEMA NAZIONALE DI E-GOVERNMENT LINEE STRATEGICHE

SOMMARIO Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale La strategia per favorire l’innovazione Gli obiettivi Le azioni La governance dell’e-government

fonte Relazione annuale Cnipa Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale I sistemi e i servizi di base fonte Relazione annuale Cnipa Numero di Postazioni di lavoro fisse: 260 mila rapporto tra postazioni e dip. > 1 nelle sedi centrali 0,8 nelle sedi periferiche Collegamento in rete delle Pdl LAN: 81%; WAN: 65%; Accesso a Internet: 43% Banda larga: 27%; Reti wireless: marginale Disponibilità e traffico di rete Banda disponibile (tutta la PAC): 43 Gbps (107 M €) Traffico HTTP (su RUPA): 213 TB Posta elettronica Numero caselle: 247.000 0,84 per dipendente 85% caselle individuali Messaggi interni: 142 milioni - circa 580 all’anno per casella Messaggi esterni: 135 milioni - circa 550 all’anno per casella Posta elettronica certificata (30 settembre 2006) 11 Ministeri e 352 caselle di posta certificata Firma digitale rilasciati circa 30.000 Certificati

fonte Area Progetti Cnipa Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale Back office - Stato di attuazione DPR 445/2000 protocollo informatico e gestione documentale Documenti protocollati e archiviati elettronicamente sul totale dei documenti gestiti 58,5% 39,8% 37,1% 22,9% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% fonte Area Progetti Cnipa 30 Giugno 2006 30 aprile 2005 Documenti protocollati Documenti archiviati

Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale I servizi esterni (il front office) (1/2) Siti web Tutti i Ministeri hanno almeno un sito Il numero totale dei siti è 617 (300 Esteri e 211 Beni culturali) Numero annuo di visite ai siti “principali”: 226 milioni Accessibilità dei siti principali dei Ministeri: 4 conformi - 9 non conformi -1 in adeguamento - 2 in ristrutturazione Servizi on-line Numero servizi: 68 (totale PAC 243) Area tematica (vedi grafico) Livello di interazione (vedi tabella) Contact center 11 sui 16 soggetti considerati (totale PAC 28 contact center)

Livello di interazione (*) Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale I servizi esterni il front office) (2/2) Livello di interazione (*) Area tematica (*) Livello di interazione Numero di servizi erogati di cui con intermediario Informazione e interazione a una via 111 7 Interazione a due vie 103 43 Transazione 29 16 Totali 243 66 (*) Dati intera PAC

Più reti informatiche nella PA Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale Lo stato attuale dell’innovazione nella PA maggiore possibilità di accesso alle informazioni più attiva partecipazione alla vita sociale del Paese Più reti informatiche nella PA TUTTAVIA limitata disponibilità di servizi, sia per produrre istanze che per controllare in trasparenza lo stato di avanzamento di una pratica. è in aumento il livello d’esclusione dovuto alla difficoltà d’accesso alle informazioni per problemi culturali, economici e/o territoriali.

Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Centrale Lo stato attuale dell’innovazione nella PA Integrazione dei sistemi informatici delle PA non realizzata Procedimenti inter-amministrativi prevalentemente cartacei. Servizi on-line richiedono flussi cartacei interni all’Amministrazione. In definitiva la fila allo sportello si è trasformata in fila d’attesa telematica. Con il mantenimento di notevoli costi dovuti a produzione di certificati da parte della PA, conservazione di certificati cartacei tempo speso dal cittadino/impresa per la richiesta e la prestazione degli stessi.

La strategia per favorire l’ innovazione E’ necessaria una costante azione di regia della Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica per: indirizzare e guidare la definizione di strategie condivise volte alla realizzazione della rete integrata dei servizi amministrativi della PA basata sulla cooperazione, preservando i livelli di autonomia relativi alle rispettive competenze dei diversi Enti; effettuare investimenti mirati e equilibrati; monitorare la spesa e lo stato di avanzamento delle diverse iniziative.

La strategia per favorire l’ innovazione Alcuni principi basilari per l’individuazione delle linee strategiche d’intervento La semplificazione amministrativa non si ottiene con la sola tecnologia Una PA efficiente deve gestire in modo integrato i propri servizi e dati Gli interventi da attuare devono essere strutturali e quindi sostenibili a livello economico e gestionale L’innovazione dei processi della PA deve contribuire a qualificare l’offerta delle imprese per aumentarne la competitività

Sono necessarie le seguenti azioni: La strategia per favorire l’ innovazione l’innovazione dei processi nella PA Sono necessarie le seguenti azioni: Condivisione degli obiettivi e definizione della programmazione di breve e lungo termine con le Amministrazioni Individuazione delle linee prioritarie d’intervento, delle modalità di attuazione e di controllo Diffusione delle diverse esperienze e iniziative settoriali già attive Ottimizzazione degli investimenti per un incremento di qualità ed un contenimento complessivo della spesa pubblica Spinta allo sviluppo della società dell’informazione attraverso la valutazione dello stato di attuazione degli interventi nell’ambito di una strategia condivisa (monitoraggio)

La strategia per favorire l’ innovazione Le scelte per un modello percepibile di semplificazione Coniugare la massima semplicità per i cittadini e le imprese con un’efficace tutela degli interessi pubblici Ridurre i tempi delle procedure e delle decisioni Ridurre drasticamente gli oneri burocratici Semplificare la gestione degli atti Ridurre significativamente la documentazione cartacea Rendere multicanale l’accesso ai servizi.

La strategia per favorire l’ innovazione Il monitoraggio e la valutazione degli interventi Superare il concetto di buone pratiche, utile in una prima fase dell’applicazione delle nuove tecnologie, per arrivare ad interventi permanenti e strutturali. Definire modelli di valutazione quantitativi e qualitativi valutabili per ogni fasi di un intervento Determinazione di criteri condivisi per il monitoraggio delle iniziative e per la valutazione degli impatti in termini di costi ed efficienza sul sistema complessivo.

Gli obiettivi Interventi e risultati attesi Applicazioni in larga banda, infrastruttura applicativa e sicurezza informatica Infrastrutture e tecnologie abilitanti Riqualificazione ed omogeneizzazione degli interventi Modernizzazione innovazione Abilitazione per l’accesso ai servizi Strumento unico di identificazione Integrazione banche dati, ontologie descrizione di servizi e dati Ridurre inconsistenze nelle banche dati Gestione elettronica dei documenti Dematerializzazione Pagamenti on-line e E-procurement Velocità e trasparenza nei pagamenti e negli approvvigionamenti Portali Integrazione e formazione e punto di accesso ai servizi on line Accessibilità Riduzione barriere e aumento “inclusione” Ulteriori linee d’azione proposte dalla Conferenza permanente

L’innovazione della P. A L’innovazione della P.A. allo sviluppo della società e del sistema produttivo Il divario digitale La promozione dello sviluppo nei settori dell’innovazione Politica per lo sviluppo del software Il ruolo in ambito internazionale

Gli obiettivi Il divario digitale Nuove tecnologie opportunità per aumentare la trasparenza, la partecipazione l’efficienza Potenziare le azioni volte alla riduzione del divario digitale Potenziare la fruibilità dei servizi ed informazioni mediante diversi sistemi di comunicazione (Internet, telefonia mobile e fissa, televisioni, chioschi etc.), la formazione dei cittadini, la divulgazione dei servizi in forma accessibile ai cittadini e la semplificazione nella descrizione delle procedure e delle modalità di presentazione delle informazioni. osservatorio per il monitoraggio delle iniziative volte alla riduzione del divario digitale.

Gli obiettivi La promozione dello sviluppo nei settori dell’innovazione L’innovazione dei processi della PA deve concorrere a qualificare l’offerta delle imprese per aumentarne la competitività L’applicazione delle tecnologie in settori strategici (trasporti, sanità, ambiente, etc.) di rilevante interesse individua un campo di sviluppo per nuovi prodotti e servizi e può concorrere a fornire nuovo stimolo alla ricerca ed al mondo industriale. Un ambiente favorevole all’innovazione offre un contesto nuovo per gli investimenti ed è di stimolo per la nascita di nuove imprese.

Gli obiettivi Politica per lo sviluppo del software Lo sviluppo ICT è uno dei volani dello sviluppo della società. È rilevante lo sviluppo del software per settori strategici della vita del paese (logistica, trasporti, sanità, giustizia, formazione). promozione e sostegno alla innovazione di prodotto attraverso la qualificazione della domanda e l’integrazione tra la rete delle conoscenze e il mondo produttivo. utilizzo e sviluppo di software open source attraverso la promozione di iniziative per diffondere la conoscenza in materia, lo scambio di esperienze tra amministrazioni la realizzazione di un ambiente collaborativo che definisca una metodologia standard per lo sviluppo e la gestione di progetti con i necessari requisiti di qualità open source per la PA. Rete delle “eccellenze” e degli innovatori Centri di Competenza Universitari e Centri di Ricerca ma anche PA e imprese

Gli obiettivi Il ruolo in ambito internazionale Rilanciare la cooperazione bilaterale tra i Ministri responsabili per l’ammodernamento amministrativo e l’innovazione; sfruttare le potenzialità di progetti transfrontalieri; rafforzare e coordinare la presenza italiana nei gruppi di lavoro sulla società dell’informazione e sull’analisi e definizione degli indicatori per valutare l’impatto delle politiche volte allo sviluppo dell’ICT; aiutare le nostre imprese a competere in maniera più incisiva in programmi specifici quali il VII Programma quadro di ricerca e sviluppo e il Programma per la competitività e l’innovazione; partecipare ai programmi europei di cooperazione allo sviluppo nel settore ICT; contribuire ai “gemellaggi amministrativi”, per fornire assistenza ai Paesi candidati all’adesione nell’adeguamento amministrativo e normativo delle loro amministrazioni all’acquis comunitario. Osservatorio sui bandi europei per l’innovazione

Le azioni Interventi a supporto dello sviluppo dei servizi per la PA A titolo esemplificativo alcune linee di intervento: Consolidamento infrastrutture e tecnologie abilitanti Riqualificazione ed omogeneizzazione degli interventi Abilitazione per l’accesso ai servizi: carta d’identità elettronica Integrazione delle banche dati, ontologie per la descrizione di servizi e dati Dematerializzazione Pagamenti on-line e E-procurement I portali nazionali L’accessibilità Ulteriori linee d’azione proposte dalla Conferenza permanente

Le azioni Un esempio per tre diverse tipologie di interventi: Infrastrutture telematiche: l’interoperabilità procedimento interno: la dematerializzazione e la gestione elettronica dei documenti servizi verso terzi: i sistemi di pagamento on line

Le azioni Interoperabilità AZIONE Realizzazione del sistema nazionale di cooperazione applicativa per la condivisione di servizi telematici INTERVENTO Erogazione dei servizi tra le PA utilizzando le infrastrutture telematiche: Porte di domino dell’amministrazioni e domini di cooperazione Accessibilità e tracciabilità dei servizi Definizione di ontologie per la descrizione di dati e servizi Supporto tecnologico all’attivazione dei processi FINALITA’ Realizzazione della rete telematica integrata dei servizi della PA operante in modo sicuro ed affidabile

Le azioni: la dematerializzazione e la gestione elettronica dei flussi documentali Attuazione normativa sul Protocollo informatico,e automazione dei procedimenti amministrativi e conservazione elettronica dei documenti INTERVENTO Reingegnerizzazione dei procedimenti amministrativi e loro completa automazione basata su flussi documentali elettronici Regole tecniche in applicazione del Codice della PA Digitale Incremento dell’utilizzo di documenti informatici, firma digitale e PEC Definizione di procedure e manuali operativi Supporto tecnologico all’attivazione dei processi FINALITA’ Rendere efficiente la gestione documentale interna ed esterna all’Amministrazione: tracciabilità delle pratiche e riduzione della documentazione cartacea comprensibilità e semplificazione degli atti

Le azioni: Sistema di pagamento AZIONE Pagamenti a favore della PA centrale da parte delle imprese per la fruizione di servizi e pagamenti della PA verso suoi creditori (dipendenti, fornitori ecc) INTERVENTO Realizzazione di un sistema per la gestione dei pagamenti della PA e di una piattaforma tecnico-organizzativa generalizzata, atta a consentire alla imprese di accedere a servizi online con pagamento di un corrispettivo a favore delle amministrazioni centrali FINALITA’ Estendere l’informatizzazione dei pagamenti dalla e verso la P.A. attraverso soluzioni che riducano i costi di realizzazione e che: coprano gli ambiti non ancora informatizzati (contabilità speciali e funzionari delegati) supportino in maniera omogenea ed integrata le amministrazioni nei processi di predisposizione e gestione della contabilità finanziaria e di quella economica utilizzino, in un circuito integrato, gli strumenti di pagamento del sistema bancario già noti ai beneficiari. BENEFICI Ottimizzazione dei processi di pagamento per una maggiore rapidità dei pagamenti a favore dei beneficiarie ; Migliorare il monitoraggio dell’andamento dei flussi di cassa della finanza pubblica

La governance dell’e-government D. lgs La governance dell’e-government D.lgs.82 (Codice dell’Amministrazione Digitale) - sezione III art.12-19 Art. 117, secondo comma, lettera r) della Costituzione La governance dell’e-government E’ importante definire le regole tra Stato Centrale e nuove regole federali anche nell’ambito dell’ICT. I rapporti con gli utenti (digital divide). La semplificazione amministrativa informatica. Le strutture per l’innovazione tecnologica nelle PP.AA. Le funzioni (cfr Art.17 – Strutture per l’organizzazione, l’innovazione e le tecnologie: il centro di competenza delle amministrazioni) La conferenza permanente per l’innovazione tecnologica.

La governance dell’e-government: l’attuazione degli artt La governance dell’e-government: l’attuazione degli artt. 15, 16 e 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale L’art. 15 stabilisce che la riorganizzazione strutturale e gestionale delle pp.aa. avviene anche attraverso il migliore e più esteso utilizzo dell’ICT e della commissione nell’ambito di una coordinata strategia che garantisce il coerente sviluppo del processo di digitalizzazione L’art. 16 prevede che il Ministro per le riforme e l’innovazione nella P.A. definisca con direttive le linee strategiche dell’innovazione tecnologica. L’art 17 stabilisce che le P.A. attuano le predette linee strategiche per l’innovazione tecnologica, unitamente a quelle di riorganizzazione, attraverso un centro di competenza cui afferiscono compiti relativi al coordinamento strategico dello sviluppo e della diffusione dei sistemi informativi, dei relativi servizi, della sicurezza e dell’accessibilità informatica, dell’analisi della coerenza tra l’organizzazione dell’amministrazione e l’utilizzo dell’ICT e la cooperazione alla revisione organizzativa dell’amministrazione. .

La governance dell’e-government : Il centro di competenza delle singole amministrazioni “Le PAC garantiscono l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo. A tale fine individuano un centro di competenza cui afferiscono i compiti relativi a:…” (art 17 Codice Amministrazione Digitale) E’ preliminare approfondire: come vada intesa la descritta funzione; cosa si intenda per centro di competenza; quali rapporti sussistano tra tale funzione e quella del responsabile dei sistemi informativi.

La governance dell’e-government : Il centro di competenza delle singole amministrazioni 1/2 La funzione per l’organizzazione, l’innovazione e le tecnologie. L’utilizzo delle nuove tecnologie e la riorganizzazione strutturale e funzionale devono essere considerate in modo unitario e strategico. La rilevanza centrale di questo concetto trova applicazione nell’accorpamento, nella figura unitaria del Ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione, delle funzioni prima di competenza di due diversi Ministri (Funzione pubblica e Innovazione e tecnologie).

La governance dell’e-government : Il centro di competenza delle singole amministrazioni 2/2 In tale prospettiva va data attuazione all’art. 17 del CAD e valorizzare l’unitarietà della funzione per l’organizzazione, l’innovazione e le tecnologie. Ogni Amministrazione dovrà operare per gestire con una governance unitaria e coerente i processi di reingegnerizzazione e lo sviluppo strategico dei sistemi informativi con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, trasparenza ed economicità ed assicurare il migliore e più esteso utilizzo delle nuove tecnologie. Non si tratta, dunque, di informatizzare l’esistente, ma di innovare, profondamente, l’agire amministrativo. Questi obiettivi necessitano di un centro di competenza forte e ben individuato.

La governance dell’e-government : Il centro di competenza delle singole amministrazioni La rilevanza strategica della funzione è tale da ricondurla alle funzioni di indirizzo politico-amministrativo del Ministro, ai sensi dell’art. 14 del decreto legislativo n. 165 /2001. L’affermazione trova conferma nell’art. 12, comma 1 bis, del C.A.D. Art. 12, comma 1 bis - Norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa. 1-bis. Gli organi di governo nell'esercizio delle funzioni di indirizzo politico ed in particolare nell'emanazione delle direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione ai sensi del comma 1 dell'articolo 14 del decreto legislativo n. 165 del 2001, promuovono l'attuazione delle disposizioni del presente decreto.

Caratteristiche e collocazione del Centro di competenza e rapporti col Responsabile dei sistemi informativi E’ essenziale per l’esercizio della funzione la stretta correlazione con l’organo di vertice politico. Non dovrà, necessariamente, essere istituito ad hoc, ben potendo incardinarsi all’interno di strutture o organi collegiali/individuali già esistenti. La collocazione varia in relazione alla struttura organizzativa di ogni singola Amministrazione: Conferenza dei Capi Dipartimento, Conferenza dei Direttori generali, Segretario Generale o, più in generale, uffici di diretta collaborazione del Ministro con la conseguente modifica dei regolamenti degli uffici di diretta collaborazione emanati ai sensi dell’art. 2 del decreto legislativo n. 165/2001. E’ di tutta evidenza, sulla base delle funzioni proprie che il responsabile del centro di competenza non si identifica con il responsabile dei sistemi informativi che rappresenta la componente attuativa, con il supporto delle infrastrutture tecnologiche dei processi di riorganizzazione ed in tale veste, partecipa.

La Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica “E’ istituita con funzioni di consulenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, o al Ministro per l’innovazione e le tecnologie, in materia di sviluppo ed attuazione dell’innovazione tecnologica nelle amministrazioni dello Stato.” (art. 18 c1. del Codice dell’Amministrazione Digitale) Ministro per l’innovazione e le tecnologie PRESIDENTE Presidente CNIPA Componenti del CNIPA, Capo del dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, Responsabili delle funzioni di cui all’articolo 17. si riunisce ogni 6 mesi per la verifica dello stato di attuazione dei programmi IT e del piano triennale

La governance dell’e-government: La Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica Il Governo, ed i singoli Ministeri, devono avviare le seguenti azioni: 1) il Ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione emana le direttive su linee strategiche, pianificazione ed aree d’intervento dell’innovazione tecnologica nelle P.A. centrali; 2) la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed i vari Ministeri individuano tempestivamente un centro di competenza, secondo i modelli organizzativi e funzionali più consoni alla struttura di ciascuno di essi; in particolare, tra l’altro, nominano un responsabile della funzione, che rappresenta il Ministero nella Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica; 3) il Presidente del Consiglio dei Ministri, o il Ministro per le riforme e l’innovazione nella Pubblica Amministrazione, nomina il Presidente della Conferenza permanente; 4) la Conferenza permanente si forma, ricevendo la comunicazione dei Ministeri circa i rispettivi responsabili, ed avvia tempestivamente la propria attività.

La governance dell’e-government: La Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica L’insieme di queste azioni positive, da porre in essere con tempestività, avvia il processo strategico e coordinato di digitalizzazione e di riorganizzazione strutturale e procedimentale dei Ministeri, al fine di far percepire entro il breve periodo ai cittadini i benefici di una P.A. più efficiente, trasparente e meno costosa.