-psicoterapeuta,pedagogista- formatore Avulss)

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Transcript della presentazione:

-psicoterapeuta,pedagogista- formatore Avulss) Conoscere e superare lo stress ed il burnout nel volontariato Una ricerca nell’Avulss delle Marche Dott.Mauro Mario Coppa -psicoterapeuta,pedagogista- formatore Avulss)

Volontariato ed autoefficacia Scopo: valutare l’Autoefficacia personale e collettiva (sentirsi capace di svolgere attività specifiche ed interagire con gli altri volontari Risultati : Sentirsi aiutato dall’organizzazione a gestire i problemi Consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza Capacità di comprendere gli altri Aspetti critici: Dubbio nel mantenere nel tempo il proprio impegno Incertezza rispetto alla forza delle proprie motivazioni

Particolarità del volontario Avulss Non ha divise identificabili e riconoscibili Non salva la vita delle persone Fa un servizio oscuro e spesso poco gratificante Il giovane volontario non soddisfa il suo protagonismo e non ha molti coetanei nel gruppo

Che cos’ è il burnout? È un crollo psicofisico, uno stato di esaurimento fisico, psichico e mentale Si manifesta con alcuni sintomi: Esaurimento emotivo: sentirsi svuotato,pensare di non offrire nulla agli altri Depersonalizzazione: atteggiamento di allontanamento/rifiuto verso chi richiede cura Ridotta realizzazione personale: percezione di inadeguatezza, caduta dell’autostima

Volontariato e burnout Il fenomeno è più contenuto, in quanto il volontario: non ha condizionamenti economici e professionali È disponibile per qualche ora,con possibilità di ricaricarsi, circoscrivere e stemperare situazioni di angoscia e drammaticità Non ha la responsabilità delle scelte terapeutiche e di possibili insuccessi Ma non per questo è presente, e spesso in maniera subdola

Quali cause? Eccessiva idealizzazione del ruolo di aiuto (es pensare “io ti salverò!”) Eccessivo impegno e sovraccarico lavorativo (“hanno bisogno sempre di me”) Scarso riconoscimento dei propri meriti personali (“nemmeno un grazie da quel malato”) Mancata realizzazione delle aspettative (“avrei voluto aiutare tutti, e invece..)

Burnout e stress: primi segnali di crisi Eccessivo distacco ed impoverimento della relazione con il malato Forte criticismo verso gli altri volontari e l’organizzazione Assenze frequenti Demotivazione

La ricerca Scopo: analizzare possibili elementi di stress e burnout tra i volontari Utenti: volontari dell’Avulss delle 18 federazioni della Regione Marche Strumenti: il test Maslach Burnout Inventory Il test è un questionario con affermazioni relative a quanto spesso si provano alcuni sentimenti e stati d’animo

Volontariato Avulss nelle Marche: le caratteristiche anagrafiche 86% ha più di 50 anni Solo il 5% ha un’età tra i 18 ed i 30 anni Titolo di studio prevalente: scuola superiore (41%): laurea (19%) La maggioranza (80%) si dedica equamente all’assistenza di malati ed anziani Il 15% assiste minori e disabili

Risultati della ricerca Fattori positivi Non si evidenziano fattori stressanti: il 93% è contento del proprio servizio Livelli di stress emotivo (11%) e fisico (18%) molto bassi Aumentano gli anni di volontariato, cresce la stanchezza, ma migliora e diventa più convinta la motivazione al servizio Il volontariato aumenta la sensibilità verso gli altri (85%) e la convinzione di essere d’aiuto agli altri Maggiore senso di autoefficacia nel lavoro con gli anziani

Risultati della ricerca Aspetti critici: Stress nelle riunioni organizzative (36%)(es. manca un ordine del giorno, indecisione, sensazione di perdere tempo) e nel rapporto con i responsabili (17%) Più stress per i volontari non coinvolti nella relazione diretta con il malato (es. servizio in segreteria) Scarsa efficacia percepita nella relazione con disabili,malati gravi e minori (es difficoltà di entrare in comunicazione,relazioni difficili con le famiglie dei disabili) 4 I più giovani di servizio sono più esposti emotivamete allo stress

Interventi preventivi e di supporto contro il burnout del volontario Accurata analisi delle motivazioni al servizio Stimolare la funzione psicologica del gruppo come contenitore emozionale e supporto Mantenere la giusta distanza emotiva con chi soffre per non venire risucchiato dalle sabbie mobili del dolore e della sofferenza Stimolare una costante riflessione di autosservazione delle proprie emozioni e coscienza critica

Le emozioni come risorsa nel lavoro di cura e contro lo stress “….pensate a quando un medico entra nella stanza del paziente: i disturbi scompaiono, e se poi il medico sorride e lo accarezza, il malato si sente davvero meglio…. “……il buon medico è quello che sa entrare non solo nel corpo, ma anche nella mente del paziente, sa sviluppare un legame con il suo profondo, e condividere con lui il peso psicologico della malattia, senza perdere la lucidità del sapere” Umberto Veronesi

Interventi preventivi e di supporto contro il burnout del volontario Stabilire obiettivi possibili e non aspettative irrealistiche (es. io ti salverò!) Mantenere sempre viva una piccola aspettativa di cambiamento Garantire al volontario un costante servizio di ascolto ed aiuto psicologico

Sportello di supporto psicologico e consulenza per volontari e responsabili AVULSS Obiettivo Aiutare il volontario nei momenti di crisi Supportarlo psicologicamente nella relazione di aiuto e nel servizio in collaborazione con gli altri Far crescere nel volontario la consapevolezza delle sue possibilità, ma anche dei propri limiti Formato degli incontri A cadenza mensile Incontri individuali per i singoli volontari e Responsabili

i giovani e l’educazione alla solidarietà il progetto “CareCard” L’aggancio del giovane nei progetti di volontariato è difficile, e la scuola può fare molto per coinvolgerlo Il giovane ha bisogno di progetti chiari e motivanti, ed impegnarsi per un tempo definito Il progetto formativo dell’Avulss è orientato a “corrompere” “sedurre” il giovane con proposte motivanti, come la clown therapy La CareCard è una proposta per gli studenti delle scuole superiori Il servizio viene riconosciuto inizialmente con benefits (es, sconti in piscina, cinema,acquisto di beni ecc.)

Percepire il dono della reciprocità come antidoto allo stress …il vero volontario è quello che, dopo l’incontro con una persona che soffre, dice a se stesso e confida agli altri volontari: “ …sono tornato arricchito, ..ho ricevuto più di quello che ho donato!”

aiutare senza farsi (troppo) male Concludendo…. aiutare senza farsi (troppo) male in sintesi....

farsi del bene è ancora meglio fare del bene fa bene, ma farsi del bene è ancora meglio

Una volontaria racconta… …Milly ha 6 anni,è piccola e magra. Da qualche giorno non riesce più a parlare e comunica con la mamma con pochi e deboli gesti e sguardi. Ha lampi di vivacità, che accendono i suoi occhi scuri come fari, e scariche di dolore, che riescono ad offuscarglieli sino a chiuderli. Mi fa vedere la sua foto di carnevale con una piccola Barbie, e gli dico “sei più bella tu di Barbie”; lei sorride e poi di colpo si addormenta, sfinita. Rimango a parlare con la sua mamma, così giovane e spaventata che mi viene quasi tenerezza. Ha paura che la sua bambina possa non farcela a guarire. Dopo poche ore Milly muore, serena, con la sua piccola foto ancora vicina.