La controversia ariana e il Concilio di Nicea IV secolo
Arianesimo A Nicomedia, comunità spaccata dalle idee del presbitero Ario 318-319: Concezione del Logos e del suo rapporto col Padre Il Figlio è creato dal nulla Ci fu un tempo in cui non c’era È una creatura, non eterna
Controversia ariana 319: il vescovo Alessandro convoca un sinodo egiziano ad Alessandria in Egitto…. Lettera di espulsione per Ario 320 Eusebio di Nicomedia convoca un sinodo in Bitinia e Ario si difende bene Alessandro non cede e informa il papa Silvestro
Irrigidimento delle due parti Costantino invita alla riconciliazione. Non ha compreso. Da 50 anni c’erano due scuole teologiche che si confrontavano: Alessandria ed Antiochia Problema: termini teologici
Paolo di Samosata (260) La dottrina Secondo P., il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo erano una sola persona (prosopon), ma il Figlio e lo Spirito Santo, essendo rispettivamente il Verbo (Logos) e la Saggezza (Sophia), erano senza ipostasi (stato): in pratica l'unica persona era il Padre, mentre le altre figure erano degli attributi o appellativi impersonali del Padre. Gesù Cristo, a sua volta, era sostanzialmente un uomo con una sua personalità, nato senza peccato dalla nascita. In lui dimorava il Logos, che lo ispirava, essendosi unito a lui non in sostanza, ma solo in qualità. Origene: tre ousiai (sospetto di triteismo) Atanasio (di Alessandria) dice ad Ario che il clima alessandrino è influenzato da idee gnostiche Costantino manda come mediatore Ossio di Cordova. Fallisce. Convocazione di un concilio generale
Disputa sui termini teologici Gran parte della disputa riguardava la differenza fra l'essere nato o creato, e l'essere generato dal Padre. Gli Ariani dicevano che i due concetti erano la stessa cosa, i seguaci di Alessandro no. In effetti, molti dei termini usati nel concilio di Nicea erano abbastanza oscuri per coloro che non parlavano il greco; le parole del greco koinè, come "essenza" (ousìa), "sostanza" (ipostasi), "natura" (physis), "persona" (prosopon) contenevano una varietà di significati che venivano direttamente desunti dai filosofi pre-cristiani, e che non potevano che introdurre gravi incomprensioni se non spiegati adeguatamente. La parola homooùsion (= della stessa essenza) in particolare, che tra l'altro viene approssimativamente tradotta nel latino del Credo con consubstantialem, fu inizialmente poco apprezzata dai vescovi convenuti, per la sua vicinanza formale con gli eretici gnostici, che ne facevano uso abbondante nella loro teologia.
Icona russa che raffigura Costantino fra i Padri conciliari al primo Concilio di Nicea: il rotolo contiene il testo del Simbolo Niceno.
Concilio di Nicea 325 Convocato dall’imperatore. Papa rappresentato e pochi vescovi latini. Forse 318 in tutto Obiettivo: l’unità della Chiesa Fonte: Vita di Costantino scritta da Eusebio Due partiti: - Atanasio,Marcello di Ancira, Eustazio di Antiochia; - Filoariani: Eusebio di Nicomedia ed Eusebio di Cesarea Sedute dal 20 maggio al 25 luglio nel palazzo imperiale. Costantino presiede la seduta iniziale
Ario si difende Ma prevale il partito ortodosso Base: un simbolo battesimale della Chiesa di Cesarea, con integrazioni Si esclude che il Logos sia subordinato al Padre: è omousios to Patri, della “stessa sostanza”
Altri canoni disciplinari del Concilio Dove si trovano i documenti? Conciliorum Oecumenicorum Decreta (COD): I decreti dei Concili ecumenici Raccolta del “Denzinger” per quanto riguarda argomenti di fede e di morale