Ricerca e innovazione sono motori di crescita e di sviluppo. Ricerca e innovazione non nascono solo da menti illuminate, ma da un contesto stimolante. E’ necessario, quindi, che si affermi nel Paese una cultura moderna pro-scienza e pro-innovazione che premi la meritocrazia e faccia crescere la voglia di competere a livello globale. Bisogna quindi porsi l’obiettivo di diffondere in modo capillare nel territorio una cultura favorevole alla ricerca, all’innovazione, alla competitività, costituendo – per esempio – “centri o poli di innovazione”.
Insediamenti in AREA Science Park
L’innovazione è sempre rivoluzionaria perché rimette in discussione pratiche e soluzioni già sperimentate. Ogni nuova tecnologia è una tecnologia rivoluzionaria. Innovazione e nuove tecnologie debbono perciò affrontare e superare la sfida del cambiamento i cui tempi non sono quelli tecnici, ma quelli umani.
Dialogo società – ricerca Così come i fornitori e/o i clienti determinano innovazioni di processi o prodotti nelle imprese, così la società può avere un forte impatto sulle scelte programmatiche dei ricercatori, che diventano via via più attenti ai bisogni della società stessa.
Vi è una complessità crescente nella società moderna: non esistono più linee di demarcazione precisa fra la “scienza” universitaria e la “scienza” delle imprese industriali, fra la ricerca di base, la ricerca applicata e lo sviluppo di nuovi prodotti. Molte Università hanno ormai avviato “industrial liason offices”, curano il trasferimento tecnologico, brevettano le invenzioni dei propri ricercatori, promuovono la creazione di imprese spin off della ricerca. Contemporaneamente cresce il numero delle “knowledge companies” che immettono nel mercato conoscenze e competenze dei propri dipendenti piuttosto che impegnarsi nella produzione di beni o servizi.
Entrare o creare nuovi mercati e accumulare un patrimonio di esperienze, relazioni e “talenti” rappresenta una valida strategia per ri/vitalizzare il tessuto industriale e far crescere il valore dei centri di ricerca.
Album foto ELI BBMRI di carlo.rizzuto Elettra (Eurofel) Elettra: la rete di rapporti nell’Europa centro-orientale Album foto di carlo.rizzuto ELI Elettra (Eurofel) BBMRI
Nel 2009 hanno utilizzato Elettra oltre mille ricercatori di 39 paesi con circa 800 progetti riguardanti settori quali: archeologia, biologica, chimica, fisica, geologia, ingegneria, medicina
Nel 2004-2005 Monitor Group, società di consulenza che opera in circa venti paesi, ha condotto nella nostra regione l’indagine “Verso una visione economica condivisa” I “pilastri” – ad alta rilevanza economica e competitività attuale già elevata, anche se migliorabile: assicurazioni, ICT, trasporti e logistica, meccanica generale e di precisione, componentistica meccanica, alimentare Le “promesse” – a bassa rilevanza economica attuale ma alta crescita attesa: bio-nanotecnologie, servizi di sanità avanzata, nautica da diporto, ottica e strumentazione ottica, caffè, utensileria, turismo
Nel 2007 la Commissione Europea ha prodotto un Rapporto noto come “Lead Market Initiative”/LMI, che mette in risalto quali saranno nei prossimi anni i settori trainanti per l’economia, in termini di creazione di valore e di numero di occupati
eHealth: medical imaging, diagnosi assistita dal computer, telemedicina, monitoraggio remoto del paziente Sustainable construction: efficienza energetica, sicurezza, domotica Bio-based products: bio-plastica e bio-polimeri, bio-solventi, bio-lubrificanti, prodotti farmaceutici, cosmetici Recycling: trattamento differenziato dei rifiuti, efficienza energetica, dismissione autoveicoli, trattamento della plastica Renewable energy: produzione di energia eolica, pannelli solari, biomassa Technical textiles: abiti con effetto protettivo per impiego nella protezione civile o in ambienti ospedalieri