Istituto per la Ricerca Sociale Buoni e voucher sociali in Lombardia Sintesi dei risultati della ricerca Milano, 5 luglio 2007 Sergio Pasquinelli Istituto per la Ricerca Sociale spasquinelli@hsn.it
Obiettivi della ricerca: Descrivere la situazione effettiva di buoni e voucher sociali Valutare il loro funzionamento, in relazione ai bisogni e in relazione al sistema dei servizi Indicare direzioni di sviluppo, per i soggetti coinvolti
Gruppo di Coordinamento: DG Famiglia e Solidarietà Sociale: Cristina Colombo Cesarina Colombini Maria Luppi Davide Sironi Irer: Daniela Gregorio Irs: Sergio Pasquinelli
Con interviste a: funzionari, operatori, utenti (30), enti accreditati Percorso di ricerca: Analisi dei dati regionali Approfondimento su sette casi studio* Realizzazione di alcuni focus group * Casalmaggiore, Garbagnate Milanese, San Donato Milanese, Seriate, Vigevano, Valcamonica, Varese Con interviste a: funzionari, operatori, utenti (30), enti accreditati
Alcuni numeri (2006): Spesa sostenuta: 25,2 milioni di euro per i buoni, 8,6 milioni per i voucher Spesa media per beneficiario: 1.300 per i buoni, 1.450 per i voucher Utenti: 19.400 dei buoni, quasi 6.000 dei voucher Prevalenza utenza anziana, soprattutto per i buoni (62%) Nota bene: i dati di spesa al 2006 sono da ritenersi provvisori e tuttora in corso di verifica.
Effetti positivi riscontrati: Buoni e voucher: hanno esteso la copertura dei bisogni Voucher: hanno reso più flessibile la tipologia di risposte Voucher: hanno aumentato la possibilità di “chiedere di più” Voucher: hanno favorito un sistema più “aperto” per le cooperative più piccole Buoni e voucher: hanno favorito una gestione sovracomunale dei servizi Buoni e voucher: i benefici sono apprezzati se le somme si affiancano ad azioni di sostegno e accompagnamento
Criticità: Buoni: spesso percepiti come semplici erogazioni monetarie Buoni: difficoltà a verificare l’uso del denaro ricevuto, valori economici molto diversi... Voucher: la libertà di scelta spesso non è una priorità Voucher: limitate possibilità di scelta, scarsa propensione alla concorrenza Voucher: Non c’è una prospettiva stabile: rischio di una precarizzazione dei rapporti di lavoro Buoni e voucher: scarso collegamento con il fenomeno “badanti”
Criteri di organizzazione dei titoli: Accesso alla misura Percorso assistenziale Governo e regolazione
Accesso (1) Mission dei titoli: sostenere il lavoro di cura delle famiglie In molti distretti i buoni sono ancora erogati come i vecchi buoni socio-sanitari I limiti dei buoni come “prestazioni a domanda individuale” Dalla valutazione amministrativa del bisogno alla valutazione professionale della fragilità
Centrato sul bisogno Centrato sulla fragilità Accesso (2) Centrato sul bisogno Centrato sulla fragilità Reddito, Età Grado di non autosufficienza Carico di cura Rete di supporto
Buoni: strumenti del sistema dei servizi Accesso (3) Buoni: strumenti del sistema dei servizi A bando o a sportello? Quale valore Isee di riferimento? Quanto a chi? (valori esigui…) Oltre ad anziani: sostegno delle famiglie, conciliazione dei tempi, assistenza prima infanzia, attività di socializzazione…
Gestione e percorso assistenziale (1) Il beneficiario lasciato solo esprime scarsa soddisfazione e scarsa propensione al cambiamento Il PAI qualifica i titoli come “strumenti” della rete dei servizi: uso del denaro ricevuto modalità di comunicazione utente/ente locale risultati attesi tempi certi di durata, verifica ed eventuale rinnovo
Gestione e percorso assistenziale (2) Case management: Con i titoli cambia il ruolo del “responsabile del caso” Sostenere la capacità di scegliere Decidere insieme: il ruolo del Pai Assistenti familiari: limitato uso dei titoli in questa direzione Tendenza alla “voucherizzazione” dei buoni Risorse organizzative dedicate alla programmazione A volte manca una distinzione tra gestione e programmazione degli interventi
Cosa impedisce il case management? Regole di accesso definite in modo solo amministrativo (domande prestampate…) Un uso del titolo sociale non collegato alla rete dei servizi, pubblica e privata L’assenza di un confronto professionale, un lavoro di equipe, attività di supervisione Un aumento dell’utenza non accompagnato da un coerente aumento delle risorse professionali dedicate Un conseguente aumento di utenti che percepiscono le somme come “un reddito in più”
Governo e regolazione Voucher: equilibrio tra numero enti accreditati e volumi di mercato Voucher: difficoltà del “doppio binario” Buoni e voucher: Importanza di una regia distrettuale / Asl Importanza di passare dal micro dei saperi degli operatori al macro di una informazione complessiva Importanza di monitorare e valutare gli effetti in relazione ai bisogni di cura