LEADERSHIP E INTELLIGENZA EMOTIVA Workshop esperienziale Per i Giovani Imprenditori ANCE
Presentazione del workshop Le conoscenze specifiche, il know-how, le abilità strumentali, pur così importanti, non hanno la capacità di dare al leader la forza dell’autorevolezza; occorrono cose in più: competenze umane ed emozionali che prendano in considerazione il modo di rapportarsi con se stessi e con gli altri. Se è vero che il compito fondamentale di un leader è di innescare sentimenti positivi nelle persone che gestisce, ecco allora che le doti di conoscenza e consapevolezza di sé, di fiducia, di entusiasmo, di flessibilità e di empatia fanno parte del suo corredo personale. Sappiamo oggi che tali doti derivano dalla nostra intelligenza emotiva, cioè dalla corretta gestione del personale bagaglio di emozioni e sentimenti. Conoscere se stessi, essere consapevoli delle proprie risorse e dei propri punti deboli, accettare pienamente i propri sentimenti e le proprie emozioni, avere fiducia nelle proprie e altrui potenzialità, mostrarsi flessibili al cambiamento, possedere motivazione ed entusiasmo, ottimismo, prontezza nel cogliere le occasioni, empatia ed abilità relazionali: sono queste le basi dell'intelligenza emotiva e della vita piena, nuovo criterio e nuova frontiera della professionalità. Oggi il successo delle organizzazioni e il miglioramento delle performance manageriali richiedono talenti di tipo emozionale e relazionale.
Tali requisiti producono la capacità di formare un team, di stabilire rapporti costruttivi, di sviluppare la creatività, di diventare catalizzatori del cambiamento. L'intelligenza emotiva può essere sviluppata e potenziata. Ma conoscerla e coltivarla richiede un processo formativo diverso da quello tradizionale, occorre vivere situazioni di apprendimento dall'esperienza. Nel laboratorio esperienziale proposto sarà principalmente il teatro a costituire il territorio formativo per esplorare ed allargare i confini dell'intelligenza emotiva. Ciò sarà possibile attraverso la preparazione di un'azione teatrale vera che i partecipanti dovranno in seguito rappresentare in un luogo reale. Attraverso un percorso di sopravvivenza in una foresta molto particolare quale una esperienza teatrale, i partecipanti saranno guidati ad affrontare sfide personali e di gruppo e ad avanzare in un terreno a loro poco conosciuto, ad assumere dei rischi, a confrontarsi con le proprie ansie e paure, ma anche ad esprimere volontà e passione, a mostrare autocontrollo e motivazione, entusiasmo ed ottimismo. A misurarsi, insomma, con le radici dell'intelligenza emotiva per coltivarne e utilizzarne i possibili frutti.
Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza, padronanza e motivazione nella gestione delle proprie emozioni attraverso un’esperienza che favorisce: - il riconoscimento delle emozioni stesse e dei loro effetti; - la conoscenza delle personali risorse interiori e dei propri limiti; - una accresciuta percezione della fiducia in se stessi, del proprio valore e delle proprie capacità; - il dominio dei propri impulsi, l’ apertura alle novità, l’ adattabilità; - la spinta alla realizzazione e al raggiungimento degli obiettivi Sperimentare una situazione di grande coinvolgimento emotivo, relazionale, energetico e fisico, che consente ai partecipanti di toccare e superare i propri “limiti emozionali” uscendo dalla personale “zona di comfort” Riflettere su come le competenze di intelligenza emotiva stimolate ed attivate attraverso l’azione formativa possano essere utilizzate e trasferite nel proprio contesto professionale e sociale di provenienza
Programma Dopo una prima fase di riscaldamento, i partecipanti svolgeranno processi di autovalutazione e conoscenza di sé attraverso l'utilizzo di esercitazioni, giochi analogici e vissuti. Successivamente il gruppo verrà inserito e coinvolto in un’esperienza a carattere teatrale che lo vede impegnato dapprima in una situazione laboratoriale e poi nella preparazione e costruzione di una "azione scenica" da rappresentare in seguito. Infine i partecipanti saranno invitati ad una fase di analisi, revisione e rielaborazione dell’attività svolta (debriefing), rapportandola alle capacità richieste dalla propria professionalità. Nel corso del laboratorio verranno utilizzati anche brani cinematografici e letture teatrali.
Durata Docente Due giornate e mezzo in struttura residenziale. Roberto Grandis: psicologo del lavoro, formatore e consulente di direzione. Presidente di Empatheia Srl.