Specialista in Genetica Medica e Scienza dell’Alimentazione

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Transcript della presentazione:

Specialista in Genetica Medica e Scienza dell’Alimentazione Presenza di Arsenico e Uranio238 e nelle acque della Tuscia quali strategie intraprendere per limitare il bioaccumulo nella popolazione e le conseguenze per la salute Dr. Prof. Ezio Gagliardi Specialista in Genetica Medica e Scienza dell’Alimentazione 25/03/2017

Arsenico ed Uranio238 nelle acque di rete di Ronciglione e Capranica Presenza di metalli pesanti nelle acque di rete Bioaccumulo di metalli pesanti nell’organismo umano Utilità del Mineralogramma Cosa si può fare per ridurre i livelli dei due metalli nell’acqua potabile. Cosa dice la Legislazione Italiana ed Europea 25/03/2017

Curriculum vitae - Ha conseguito la laurea in Chimica il 25.07.1970 presso l'Università di Roma. - Ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche presso l'Università di Roma il 12.X.1976. - Si è specializzato in Genetica Medica con tesi sperimentale il 16/11/1979 presso l'Università "La Sapienza" di Roma. - "Si è specializzato in Scienze dell'Alimentazione con tesi sperimentale il 16/11/1989 presso l'Università "la Sapienza" di Roma. - Ha partecipato a gruppi di ricerca sulla "Fisiopatologia steroidea" dal 1976 al 1979 presso la V Clinica Medica dell'Università "La Sapienza di Roma. - Collaboratore didattico nell'anno accademico 1979-80 presso la cattedra di Analisi Biologiche e di laboratorio presso l'Università degli Studi di Urbino. - Docente di tecnica di laboratorio negli anni accademici 1982-83 e 1983-84 presso la scuola speciale per tecnici di laboratorio e ricercatore presso la facoltà di Scienze Biologiche dell'Università degli Studi di Urbino. - Collaboratore scientifico dell'Unione Nazionale Consumatori dal 1977 a tutt'oggi. - Direttore tecnico del laboratorio chimico-microbiologico della società "Alimentazione Ambiente" srl di Roma dal 1983 a tutt'oggi. 25/03/2017

Curriculum vitae -)Coautore delle seguenti pubblicazioni e comunicazioni: Dosaggio Radioimmunologico del 17-alfa- OH-Progesterone plasmatico con metodica cromatografica su microcolonna", Laboratorio di Patologia Clinica-Maggio 1977; valutazione della frazione libera nel testosterone plasmatico nella diagnosi e in corso di trattamento della sindrome adreno-genitale nell'infanzia" Minerva Pediatrica V.30, N.14 (1978); Valutazione del testosterone libero e della capacità legante plasmatica nei soggetti in menopausa", 59 Congresso della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia; "Valutazione della capacità legante plasmatica per il testosterone e della sua frazione libera in soggetti di sesso maschile dializzati per insufficienza renale cronica. Aspetti di fisiopatologia" XIII Giornate Mediche Internazionali del Collegium Biologicum Europa" 1978; "Plasma sex hormone binding globuline and corticosteroid-Binding globuline capacity in normal neybord and congenital adrenal hyperplasia". "Problems in pedriatic endocrinology" 1 International Symposium Serono 1979; Trasporto plasmatico del testosterone e del cortisolo nei diversi stadi puberali. Correlazioni interormonali. II Congresso della Società Italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica, Serono symposia. 1979 ( 10-11-IX); 25/03/2017

Curriculum vitae “Trasporto plasmatico del testosterone a livello placentare", Giornate endocrinologiche Pisane, Serono symposia international. 23-24 IX 1979; "Aumento dei nitriti negli spinaci surgelati conservati" Rassegna di diritto e tecnica della alimentazione, 1980. N.1 gennaio 1980; "Modello di determinazione degli intervalli di riferimento a livello regionale" XXX Congresso Nazionale dell'associazione Italiana Patologi Clinici. 29-IX 1980; "Ricerca sulle condizioni igienico-sanitarie delle carni trite vendute al dettaglio" Ministero della Sanità/Unione Nazionale Consumatori convenzione 19.12.1985. 25/03/2017

Curriculum vitae “Nutrizionista con esperienza decennale maturata presso mense aziendali, con società sportive e atleti professionisti. Assistenza tecnico-legale di importanti industrie alimentari per eventuali problemi igienico-sanitari messi in evidenza dalle autorità competenti. Membro della commissione italiana del CODEX Alimentarius per gli additivi, Igiene degli alimenti, Contaminanti e Acque minerali. Membro del comitato scientifico dell’istituto “Ricerca della Coscienza” di Roma. Esperto e ricercatore psichico presso l’istituto prima menzionato con specializzazione nel campo della cardioenergetica psichica. 25/03/2017

URANIO in natura Si trova sotto forma di metallo pesante sotto diverse forme chimiche nel sottosuolo, nelle rocce, nel mare e negli oceani; si trova anche nei cibi e nell’acqua da bere. 66% si trova nello scheletro, 16% nel fegato, 8% nei reni e 10% in altri tessuti. La miscela isotopica naturale dell’Uranio è costituita dallo 0,0055% di Uranio234, da 0,71% di U235, mentre l’Uranio238 rappresenta il 99,2845%. 25/03/2017

URANIO in natura Per la sua caratteristica di bruciare spontaneamente a contatto dell’aria, a circa 160 °C, l’Uranio è utilizzato nei proiettili di cannone, oltre che per appesantirli, anche perché genera frammenti incandescenti. L’Uranio è radioattivo, anche quello impoverito, ed emette principalmente particelle alfa (nuclei di elio), che possono essere fermate da un foglio di carta spessa. Con l’emissione di particelle alfa, l’Uranio naturale diventa un altro elemento e via via, per assorbimento dei neutroni della radiazione cosmica e con emissioni successive di elettroni (radiazione beta), si trasforma successivamente in altri radioisotopi naturali, sino a diventare piombo stabile. Per tutto questo "iter", perché la metà degli atomi presenti di U238 si trasformi, sono necessari 4,4 miliardi di anni. 25/03/2017

Contaminazione da Uranio L’Uranio può entrare nel corpo attraverso 3 vie: INALAZIONE INGESTIONE CONTATTO DIRETTO Fortunatamente molto dell’Uranio che entra nel corpo non viene assorbito, ma eliminato con le feci; dell’Uranio assorbito nel sangue, circa il 67% viene filtrato dai reni ed escreto con le urine nelle 24 ore; Lo scheletro e i reni sono i siti principali dove l’uranio si accumula. Complessivamente, circa il 90% dell’uranio inalato o ingerito viene escreto con le urine nel giro di 3 giorni; 25/03/2017

Contaminazione da Uranio Nello scheletro lo ione uranile UO2HCO3+ rimpiazza il calcio nel complesso idrossiapatite presente nelle ossa. La U. S. Environmental Protection Agency (EPA) ha stabilito un livello Massimo di contaminazione per l’uranio nell’acqua potabile (MCL) di 30 microgrammi per litro (μg/l) L'OMS, l'organizzazione mondiale della sanità, consiglia invece un limite molto più basso, 2 microgrammi per litro 25/03/2017

Contaminazione da Uranio: Conseguenze Oltre ai problemi allo scheletro, tra cui la possibilità di sviluppare cancro osseo, l’uranio può produrre seri danni ai reni come la nefrite. L’uranio può essere inoltre responsabile di linfomi: un studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un incremento di linfomi di Hodgkin nei militari impiegati in missione di pace nei Balcani ed esposti all’uranio impoverito. L'uranio non viene assorbito attraverso la pelle perché le particelle α che emette non sono in grado di penetrarla  25/03/2017

Contaminazione da Uranio: Conseguenze Tuttavia in esperimenti di laboratorio su cavie è stato dimostrato che gran parte dell'uranio ingerito o inalato si concentra sui reni. Catena (principale) di decadimento dell'Uranio (U-238) Uranio-238 (emivita: 4.46 miliardi di anni) (decadimento alfa) Torio-234 (emivita: 24.1 giorni) (decadimento beta) ProtoAttinio-234 (emivita: 1.17 minuti) (decadimento beta) Uranio-234 (emivita: 245000 anni) (decadimento alfa) Torio-230 (emivita: 75400 anni) (decadimento alfa) Radio-226 (emivita: 1600 anni) (decadimento alfa) Radon-222 (emivita: 3.82 giorni) (decadimento alfa) 25/03/2017

Contaminazione da Uranio: Conseguenze Polonio-218 emivita: 3.11 minuti decadimento alfa Piombo-214 emivita: 26.8 minuti decadimento beta Bismuto-214 emivita: 19.9 minuti decadimento beta Polonio-214 emivita: 16.3 microsecondi decadimento alfa Piombo-210 emivita: 22.3 anni decadimento beta Bismuto-210 emivita: 5.01 giorni decadimento beta Polonio-210 emivita: 138 giorni decadimento alfa Piombo-206 stabile: non radioattivo 238g di Uranio238=6,02x1023 atomi 50mg/l di Uranio238 = 1,2x1017 atomi, corrispondenti a un litro di acqua di questi: in un anno decadono 1,2x1017/2x4,5x109=1,33x107 In un giorno: 3,65x104/10 nel caso venga assorbito 1/10 dell’Uranio ingerito avremo 3650 proiettili alfa in più per ogni litro di acqua che noi beviamo………………. 25/03/2017

Contaminazione da Uranio: Parere dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) L'acqua del rubinetto e l'acqua in bottiglia hanno concentrazioni medie di uranio leggermente al di sopra di 2 ug/L, mentre le bevande analcoliche hanno concentrazioni inferiori. Le stime di esposizione all'uranio più basse e più alte variano tra 0,23 e 1,39 mg/kg di peso corporeo al giorno, sia per l'acqua di rubinetto che per quella in bottiglia. La biodisponibilità orale è limitata, e solo l‘1-2% dell'uranio solubile e lo 0,2% dell'uranio insolubile viene assorbito. Circa un terzo dell'uranio assorbito è conservato nel corpo, inizialmente nel rene e nel fegato, poi ridistribuito allo scheletro. 25/03/2017

Contaminazione da Uranio: Parere dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito una dose giornaliera tollerabile (DGA) per l'uranio solubile di 0,6 mg/kg di peso corporeo al giorno, sulla base del livello più basso in cui è osservabile l'effetto nocivo (LOAEL) per la nefrotossicità dell'uranio di 0,06 mg/kg di peso corporeo al giorno stabilito in uno studio di 91 giorni in ratti maschi. Nei paesi più esposti non si dovrebbe superare il valore di 0,51 mg/kg di peso corporeo al giorno. Nel caso uno beva 2l di acqua, in cui la concentrazione di U238 sia pari a 49mg/l senza considerare le introduzioni dovute a cibi cotti in acqua (pasta, brodo, bevande, tisane, etc..) si arriva a 98mg che per una persona di 60kg corrisponde 1,63 mg/kg di peso corporeo al giorno, arrivando quindi a un valore più alto di quello previsto dagli esperti dell’EFSA (1,39) e più del doppio della DGA prevista dall’OMS per l’Uranio. 25/03/2017

Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Viterbo Civita Castellana Capranica anno 2001 25/03/2017

Decr. L.vo 2.2.01 n°31 All.1 25/03/2017

Presenza di Arsenico e Uranio nelle macque della Tuscia con la DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 28.10.2010 la Commissione Europea respinse la richiesta di concedere deroghe a 128 comuni italiani di cui 91 nel Lazio E’ scaduta la deroga il 31.12.2012 per l’Arsenico fino al limite massimo di 20 milligrammi/litro. 25/03/2017

Valori di riferimento dell’ Arsenico e dell’U238 25/03/2017

Valori di riferimento dell’ Arsenico 25/03/2017

Valori di riferimento dell’ Arsenico 25/03/2017

Valori di riferimento dell’ Arsenico 25/03/2017

Valori di riferimento dell’ Arsenico 25/03/2017

Valori di riferimento dell’ Arsenico 25/03/2017

Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Civita Castellana Capranica Ottobre-Novembre 2009 25/03/2017

Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Civita Castellana Capranica Ottobre-Novembre 2009 25/03/2017

Valori dell’ Arsenico e dell’U238 nelle acque di sorgente nell’area Ronciglione Capranica Ottobre-Novembre 2009 e Gennaio 2010. 25/03/2017

Valori dell’ Arsenico e dellU238 nelle acque di sorgente nell’area Ronciglione Capranica 2010. 25/03/2017

Quali conseguenze per le popolazioni I valori trovati nei campioni prelevati nel 2001 per l’Arsenico nei comuni di Capranica, Civita Castellana e Ronciglione (11-170mg/l) superano abbondantemente i valori limite previsti dal Decr.L.vo n°31/2001 per i quali bisognava attenersi dal 25.12.2003, salvo proroghe. Abbiamo constatato dalla letteratura scientifica come concentrazioni dell’Arsenico comprese tra 10 e 50mg/l può determinare l’aumento di diverse patologie, di cui purtroppo non se ne conosce il meccanismo; WHO Int "United Nations Syntesis Report on Arsenic in Drinking Water" - Charter 3 - Exposure and health effect. Prendendo in esame i dati sulla mortalità nel periodo 1993-96 pubblicati dall'Agenzia di Sanità Pubblica Regione Lazio, risultano interessanti i dati relativi ad alcuni comuni della provincia di Viterbo che presentano una mortalità più alta rispetto a quella attesa (SMR*-t asso di mortalità standardizzato Bayesiano). 25/03/2017

Quali conseguenze per le popolazioni Si pone l’ipotesi verosimile che alcuni di questi tassi (SMR*) elevati (>130) riscontrati per alcune patologie, anche se non statisticamente significativi, in riferimento a quanto descritto in letteratura si potrebbero correlare con le concentrazioni dell’Arsenico riscontrate nelle acque di rete. In questo caso la presenza dell’Uranio238 in concentrazione >30mg/l non può che sinergizzare con gli effetti negativi dell’Arsenico. 25/03/2017

Quali conseguenze per le popolazioni: SMR Quali conseguenze per le popolazioni: SMR* per gli uomini : mortalità 1993-98 Tutte le cause: 160 Tutti i tumori: 139 Tumori dello stomaco: 165 Tumori della trachea, dei bronchi e dei polmoni:143 Diabete mellito: 163 Malattie del sistema circolatorio: 164 Ipertensione: 208 Infarto: 133 Disturbi circolatori dell’encefalo: 146 Malattie dell’apparato urinario: 128 25/03/2017

Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli 25/03/2017

Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli 25/03/2017

Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli 25/03/2017

Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli 25/03/2017

Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli 25/03/2017

Concentrazioni dell’Arsenico e dell’Uranio238 nell’acqua di rete e nei capelli 25/03/2017

mineralogramma Perché il capello? Il mineralogramma (TMA), è una biopsia di un tessuto molle; in questo caso serve a determinare i livelli dei metalli. Il capello è classificato come tessuto molle del corpo. L'analisi minerale del capello fornisce una lettura del deposito dei minerali nelle cellule e negli spazi interstiziali del capello in un periodo di due-tre mesi (a seconda della lunghezza). Questa analisi è considerata uno screening test. Perché il capello? la campionatura è semplice e non traumatica (indolore); il capello è un materiale stabile che non richiede particolari trattamenti; i livelli dei minerali nel corpo sono circa 10 volte maggiori di quelli del sangue i metalli tossici si concentrano nei tessuti molli fra cui anche il capello, non nel sangue e nelle urine. L'analisi del capello è conosciuta come uno dei pochi mezzi per scoprire l'intossicazione da metalli tossici (cadmio, mercurio, piombo, arsenico, alluminio). 25/03/2017

BIOACCUMULI DOVUTI: Utensili da cucina e pentole (Rame e Alluminio). Vernici e Pitture (Piombo, Arsenico). Deodoranti (Alluminio). Fumo di sigaretta (Cadmio). Acqua (Arsenico, Uranio 238, Alluminio, Piombo). Pesci di grossa taglia (Mercurio). Funghi e tartufi: (Arsenico, Piombo, Uranio 238) 25/03/2017

mineralogramma L'EPA (Environmental Protection Agency) americana: Tra i primi a riconoscere un possibile uso in ambito sanitario sono stati l'Agenzia per la Protezione Ambientale degli SU (EPA) e subito dopo l' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prima considera il capello come il miglior tessuto da analizzare per il monitoraggio dei metalli pesanti tossici. 25/03/2017

Sostante chelanti Gli agenti chelanti attualmente impiegati comprendono: Acido etilendiaminotetracetico (EDTA) Deferoxamina mesilato (deferoxamina) Acido dimercaptosuccinico (DMSA) negli SU (Pb, As e Hg) Acido Lipoico (ALA) (Hg e As) L’EDTA è uno dei più usati attraverso cicli di flebo assieme a Calcio e Magnesio, metalli eliminati con la chelazione. Vengono eseguiti esami sulle urine prima e dopo chelazione che si correlano con i dati del mineralogramma La quantità di piombo contenuto nel nostro corpo è 500 volte superiore rispetto a quella presente 100 anni fa !  25/03/2017

Sostante chelanti 25/03/2017

Sostante chelanti 25/03/2017

Sostante chelanti 25/03/2017

Sostante chelanti La zeolite clinoptilolite a struttura silico-alluminato ha una struttura cristallina composta da numerosi canali con carica (-) che hanno la capacità di intrappolare i metalli pesanti (Hg, Pb, As ed altri). Non essendo assorbita a livello intestinale, viene espulsa completamente con le feci 25/03/2017

Sostante chelanti 25/03/2017

DISPOSITIVI casalinghi di depurazione Caratteristiche: - Basso costo - Abbattimento dei metalli pesanti >90% - Presenza dei carboni attivi per eliminare il cloro e le sostanze organiche. - Abbattimento delle cariche batteriche. 25/03/2017

DISPOSITIVI casalinghi di depurazione Con Accademia Kronos testeremo due dispositivi 1) Depuratore d’acqua a osmosi inversa a 6 stadi computerizzato. 2) Sistema a microfiltrazione che eroga acqua pura, alcalina e ionizzata. 25/03/2017

SISTEMI DI DEPURAZIONE 25/03/2017