La politica d’informazione e comunicazione dell’Unione europea

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La politica d’informazione e comunicazione dell’Unione europea Daniela Lanzotti - IPE Modena Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Accesso ai documenti Art. 255 del Trattato che istituisce la Comunità europea 1. Qualsiasi cittadino dell’Unione e qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di accedere ai documenti del parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, secondo i principi e alle condizioni da definire a norma dei paragrafi 2 e 3. Il Regolamento (CE) n.1049/2001 del 30 maggio 2001 fissa i principi generali e i limiti che disciplinano l’esercizio di questo diritto Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Accesso ai documenti Altri testi regolamentari che organizzano il diritto di accesso Parlamento europeo Decisioni del 13 novembre 2001 (GU C 140 del 13.6.2002) e del 14 maggio 2002 Decisione dell’Ufficio di presidenza sull’accesso al pubblico ai documenti del PE (GU C 347 del 29.12.2001) Consiglio dell’Unione europea Decisione 2001/840/CE del Consiglio del 29 novembre 2001 (GU L 313 del 30.11.2001) Commissione europea Decisione del 5 dicembre 2001 C(2001) 3714 (GU L 345 del 29.12.2001 Non bisogna confondere l’accesso ai documenti con l’accesso alle informazioni. Nel pomeriggio vi verra’ illustrato dove trovare i documenti direttamente accessibili. Da questo punto vista sono stati fatti enormi passi in avanti rispetto a 10 anni fa…in termini di trasparenza e facilitazione all’accesso. Via Internet è possibile accedere ai registri delle Istituzioni. L’Istituto universitario di Firenze è depositario degli archivi storici delle Istituzioni, resi accessibili al pubblico. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Accesso ai documenti L’accesso e’ in linea di max gratuito, per più di 20 pagine possono essere fatturate spese di copia e di spedizione… La richiesta può essere fatta in una delle lingue ufficiali, via email, posta, fax termine di risposta 15 giorni Le istituzioni rifiutano l’accesso a un documento quando si arrechi pregiudizio alla tutela di (Art.4 Reg. 1049/201): a) interesse pubblico b) vita privata e integrità individuo Ricorsi: presentare denuncia al Mediatore europeo adire al Tribunale di primo grado (via avvocato) Le Isituzioni rifiutano l’accesso a un documento la cui divulgazione arrechi pregiudizio alla tutela di: a) interesse pubblico - sicurezza pubblica; - difesa e questioni militari; - relazioni internazionali; politica finanziaria, monetaria o economica della Comunità o di uo stato membro. B) la vita privata e l’integrità dell’individuo (protezione dati personali Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa per quanto riguarda la trasparenza dei lavori delle istituzioni, l'articolo I-50 stabilisce chiaramente che il Parlamento, così come il Consiglio dei ministri, si riunisce in seduta pubblica allorché esamina e adotta un progetto di atto legislativo. Il medesimo articolo estende il diritto di accesso ai documenti degli organi e delle agenzie dell'Unione, laddove l'articolo equivalente del trattato CE contemplava espressamente solo i documenti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio. ( I lavori della Convenzione sono stati un esempio di trasparenza) In merito al principio di trasparenza nei lavori delle Istituzioni sono stati fatti passi in avanti. Lo stesso Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa amplia questo principio. Altro discorso dicevamo riguarda la politica d’informazione, sulla cui efficacia in effetti ci sarebbe qualcosa da dire visti i risultati di diversi sondaggi di Eurobaromentro, vista la scarsa partecipazione al voto per il Parlamento europeo, visto il senso diffuso di diffidenza nei confronti dell’Unione europea. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa ARTICOLO I-50 Trasparenza dei lavori delle istituzioni, organi e organismi dell'Unione 1. Al fine di promuovere il buon governo e garantire la partecipazione della società civile, le istituzioni, organi e organismi dell'Unione operano nel modo più trasparente possibile. 2. Il Parlamento europeo si riunisce in seduta pubblica, così come il Consiglio allorché delibera e vota in relazione ad un progetto di atto legislativo. 3. Qualsiasi cittadino dell'Unione o persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di accedere, alle condizioni previste nella parte III, ai documenti delle istituzioni, organi e organismi dell'Unione, a prescindere dal loro supporto. La legge europea stabilisce i principi generali e le limitazioni a tutela di interessi pubblici o privati applicabili al diritto di accesso a tali documenti. In merito al principio di trasparenza nei lavori delle Istituzioni sono stati fatti passi in avanti. Lo stesso Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa amplia questo principio. Altro discorso dicevamo riguarda la politica d’informazione, sulla cui efficacia in effetti ci sarebbe qualcosa da dire visti i risultati di diversi sondaggi di Eurobaromentro, vista la scarsa partecipazione al voto per il Parlamento europeo, visto il senso diffuso di diffidenza nei confronti dell’Unione europea. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

La politica d’informazione Nella sua volontà di trasparenza, l'Unione europea fornisce al pubblico l'accesso a numerose fonti di informazione: le reti d'informazione presenti in tutti gli Stati membri dell'Unione europea che permettono al cittadino un contatto diretto con l'informazione europea; il server Europa, il portale dell'Unione europea con oltre un milione e mezzo di pagine; Le pubblicazioni, edite da EUR-OP l'Ufficio delle pubblicazioni, a carattere generale e specialistico, i documenti ufficiali, il tutto sia su formato elettronico che cartaceo; I dati statistici raccolti ed elaborati dall'Ufficio statistico delle Comunità europee Eurostat disponibili sia sotto forma di pubblicazione sia su Internet. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Documenti chiave COM (2001) 354 - Un nuovo quadro di cooperazione per le attività di politica dell’Informazione e della Comunicazione nell’UE.  Cooperazione fra le istituzioni comunitarie e stati membri: verso un decentramento dell’informazione Cooperazione tra Commissione e Parlamento: a livello politico - gruppo interistituzionale sull’informazione, a livello operativo - DG stampa e DG 3 Informazione e relazioni pubbliche, a livello decentrato Rappresentanze e Uffici per il PE Cooperazione tra Commissione, Consiglio e Comitati Cooperazione tra Istituzioni Comunitarie e autorità degli stati membri a livello nazionale, regionale, locale: - ruolo fondamentale hanno le rappresentanze e gli uffici PE - reti e i centri d’informazione. Alla base della politica di informazione e comunicazione sta l'obbligo di avvicinare l'Europa ai suoi cittadini. E’ quanto afferma la Commissione europea nella sua Comunicazione del 27 giugno 2001 “Un nuovo quadro di cooperazione per le attività di politica dell'informazione e della comunicazione nell'Unione europea” (COM(2001)354). La Commissione europea ha delineato la sua strategia di informazione e comunicazione con il (COM (2002) 350) e con la successiva Comunicazione di aprile 2004 sull’implementazione di tale strategia. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Documenti chiave Libro Bianco sulla governance europea adottato dalla Commissione europea nel luglio 2001  “la democrazia dipende dalla possibilità di tutti di partecipare al dibattito pubblico. A tale scopo, tutti devono avere accesso a una buona informazione sulle questioni europee e devono essere in grado di seguire il processo politico nelle sue varie fasi”. Tra le finalità della politica di informazione, afferma la Commissione, vi è anche il cercare sostegno a obiettivi che consistano nell'instaurare un autentico dialogo con il pubblico, colmare la distanza fra l'Unione e i cittadini, garantire che questi abbiano accesso alle giuste informazioni, diffondere contenuti chiari. Le strutture e le stesse istituzioni devono fare in modo che l'Europa sia "a portata di mano" con informazioni chiare, adeguate e sintonizzate su problemi reali. Tale aspetto è legato al dibattito sulla governance dell'UE, soprattutto per quanto riguarda la necessità che le istituzioni adempiano più efficacemente al dovere di informare e comunicare. Tale concetto è chiarito dall’applicazione dei principi dell’apertura e della partecipazione, entrambi enunciati nel Libro bianco. Il principio dell’apertura, prevede che le istituzioni operino in modo più aperto, assieme agli Stati membri, e che si adoperino attivamente per spiegare meglio, con un linguaggio accessibile e comprensibile al grande pubblico, che cosa fa l’Unione europea e in che cosa consistono le decisioni che essa adotta. Questo principio riveste particolare importanza se si vuole accrescere la fiducia dei cittadini in istituzioni complesse. Il principio della partecipazione prevede invece che la qualità, la pertinenza e l’efficacia delle politiche dell’Unione dipendano dall’ampia partecipazione che si saprà assicurare lungo tutto il loro percorso. Con una maggiore partecipazione sarà quindi possibile aumentare la fiducia nel risultato finale e nelle istituzioni da cui emanano tali politiche. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Documenti chiave COM (2002) 350 - Una strategia d’informazione e di comunicazione per l’Unione europea.  La sfida democratica  La necessità di una nuova strategia  Un sistema di riferimento comune a tutte le Istituzioni “ Le istituzioni devono operare in modo più aperto: assieme agli Stati membri, devono adoperarsi attivamente per spiegare meglio, con un linguaggio accessibile e comprensibile al grande pubblico, che cosa fa l'Unione europea e in che consistono le decisioni che essa adotta. Questo principio riveste particolare importanza se si vuole accrescere la fiducia dei cittadini in istituzioni complesse.” “ Associare i cittadini al processo decisionale” La sfida è immensa e i mezzi a disposizione limitati. La Commissione propone quindi un approccio realistico e graduale, che poggia su due grandi assi portanti: – la capacità dell'Unione europea di elaborare e diffondere messaggi adattati e mirati sui diversi settori prioritari di informazione; – un partenariato responsabile ed operativo con gli Stati membri che consenta di sviluppare un'effettiva messa in sinergia delle strutture e delle capacità degli Stati membri, a complemento delle azioni dell'Unione europea. Affinché l'Unione europea possa arrivare a controllare la propria immagine e quindi i suoi messaggi occorre concepire una specie di trama narrativa - un "filo conduttore"- intorno ad alcuni concetti generali e omogenei che enuncino chiaramente la ragion d'essere dell'Unione e diano alle istituzioni e agli Stati membri un quadro tematico di riferimento per la trasmissione coerente di messaggi. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Il filo conduttore  Punti – l'Unione europea è garanzia di maggiore libertà, prosperità e sicurezza per gli Europei; – l'Unione europea promuove un modello di società solidale, dinamico, rispettoso delle diversità; – l'Unione europea ci permette di svolgere a livello mondiale un ruolo consono ai nostri valori e alla nostra importanza. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Temi prioritari  L’Ampliamento;  Il futuro dell’Unione europea;  Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia;  Il ruolo dell’Unione europea nel mondo. Partendo da questi temi prioritari, i messaggi principali dovranno essere definiti ed elaborati in modo da rispondere alle esigenze e alle preoccupazioni dei cittadini. Questi messaggi dovranno essere inoltre espressi nella lingua di questi ultimi: una comunicazione efficace deve essere necessariamente concepita dal punto di vista del cittadino e non da quello delle istituzioni. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

I destinatari dei messaggi Comunicazione mirata (opinion leader e grande pubblico) “Le informazioni e i messaggi devono poi essere adattati alle realtà, alle lingue e alle percezioni locali nonché agli interessi e alle preoccupazioni specifiche dei diversi gruppi destinatari prescelti. La scelta di questi gruppi dovrà essere fatta sulla base di appositi piani di comunicazione concordati con gli Stati membri su ciascuno dei settori prioritari considerati (M.of U.” Giovani e settore istruzione vengono individuati come destinatari prioritari Partendo da questi temi prioritari, i messaggi principali dovranno essere definiti ed elaborati in modo da rispondere alle esigenze e alle preoccupazioni dei cittadini. Questi messaggi dovranno essere inoltre espressi nella lingua di questi ultimi: una comunicazione efficace deve essere necessariamente concepita dal punto di vista del cittadino e non da quello delle istituzioni. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Il coordinamento Il coordinamento generale della Politica d’informazione è affidato al Servizio Comunicazione e Stampa della Commissione europea che agisce con “funzione di prestazione di servizi e di coordinamento nei riguardi delle altre direzioni generali, delle altre istituzioni e degli Stati membri”. A livello nazionale tale ruolo è affidato alle Rappresentanze della Commissione europea http://europa.eu.int/comm/dgs/press_communication/index_it.htm Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Documenti chiave COM (2004) 196 - Attuazione della strategia d’informazione e di comunicazione per l’Unione europea. (Comunicazione destinata al grande pubblico) Obiettivi:  Comunicazione + strutturata e ordinata gerarchicamente  Sinergia tra gli strumenti d’azione Cooperazione interistituzionale Partenariato e decentramento Settori prioritari Programmazione pluriennale Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Strumenti  Memorandum of understanding (protocollo d’intesa tra Stati membri e Istituzioni comunitarie)  Programma PRINCE (gestione centralizzata delle linee d’informazione - bandi)  Centri e Reti d’informazione (convenzione con strutture ospitanti - nuova rete 2005-2008)  Grandi centri (Lisbona,Parigi,Roma)  Altri mezzi e strumenti (EbS, coofinanziamento programmi sull’UE, Europa II generazione, Eurobarometro, Europe Direct) MoU = ha l’obiettivo di cooridnare le strategie d’informazione e di comunicazione, si sviluppa sulla diffusione di una informazione di tipo generale sull’Ue e sui grandi temi prioritari. Channel Europe, valutazione di una cooperazione multilaterale tra i vari canali parlamentari o politici EU25 Europa seconda generazione= servizi web avanzati ai cittadini, alle imprese e agli altri utenti professionali Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005  MoU = ha l’obiettivo di cooridnare le strategie d’informazione e di comunicazione, si sviluppa sulla diffusione di una informazione di tipo generale sull’Ue e sui grandi temi prioritari. Channel Europe, valutazione di una cooperazione multilaterale tra i vari canali parlamentari o politici EU25 Europa seconda generazione= servizi web avanzati ai cittadini, alle imprese e agli altri utenti professionali Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - IPE Modena La politica d’informazione e comunicazione dell’Unione europea : la DG Press e i servizi Daniela Lanzotti - IPE Modena Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

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Daniela Lanzotti - IPE Modena La politica d’informazione e comunicazione dell’Unione europea : le Reti d’informazione Daniela Lanzotti - IPE Modena Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Documenti chiave - storia 1993 - Comunicazione del Commissario Pinheiro SEC (93) 916/9 “L’informazione e la comunicazione non possono rimpiazzare la politica ma sono indispensabili per qualsiasi politica efficace” Una politica d'informazione e comunicazione si fonda sui seguenti principi: Trasparenza. L'informazione fa parte integrante della comunicazione e deve essere franca, completa, semplice e chiara. Adattamento alla domanda. La politica d'informazione e di comunicazione deve essere pertinente alla domanda, cui deve adattarsi, tenendo conto delle richieste di un pubblico chiaramente identificato Coordinamento. L'approccio deve essere coerente, ciò richiede il coordinamento tra i diversi fornitori d'informazione; Semplicità e disponibilità. L'informazione deve essere semplice e rapidamente disponibile, sia in risposta alla domanda sia su iniziativa della Commissione. Creata una DG apposita la X…poi sciolta con la Commissione Prodi nel 1999. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Documenti chiave - storia 1994 - Comunicazione del Commissario Pinheiro SEC (94) 488  “Politica di reti e relay” tendenza verso il decentramento accesso rapido del cittadino a qualsiasi tipo di informazione specializzata o generale maggiore coerenza e efficienza = coordinamento flessibilità e ascolto del cittadino (quindi feed-back) Creata una DG apposita la X…poi sciolta con la Commissione Prodi nel 1999. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Documenti chiave - storia 1994 - Comunicazione del Commissario Pinheiro SEC (94) 488  “Politica di reti e relay” tendenza verso il decentramento accesso rapido del cittadino a qualsiasi tipo di informazione specializzata o generale maggiore coerenza e efficienza = coordinamento flessibilità e ascolto del cittadino (quindi feed-back) Creata una DG apposita la X…poi sciolta con la Commissione Prodi nel 1999. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Documenti chiave COM (2004) 196 - Attuazione della strategia d’informazione e di comunicazione per l’Unione europea. (Comunicazione destinata al grande pubblico) Obiettivi:  Comunicazione + strutturata e ordinata gerarchicamente  Sinergia tra gli strumenti d’azione Cooperazione interistituzionale Partenariato e decentramento Settori prioritari Programmazione pluriennale Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Le Reti d’informazione  Info Point Europa (IPE) Gli Info point Europa sono la rete più giovane e nascono con l’obiettivo di portare l'informazione comunitaria alla portata del grande pubblico. Si trovano sempre in luoghi molto centrali e di facile accesso.  Centri di docuemntazione europea (CDE) I centri nascono generalmente all’interno delle Università a supporto dell’attività di ricerca di docenti e studenti. Dispongono di tutti i documenti ufficiali dell’Unione Europea.  Carrefour - centri d’informazione e animazione rurale I centri portano l'informazione comunitaria nel cuore della comunità rurali ed hanno una competenza specifica in materia di sviluppo rurale.  Team Europe Rete di conferenzieri Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Rete Europe Direct - Antenne di informazione Bando "Creazione di strutture ospitanti le antenne di informazione della rete EUROPE DIRECT 2005-2008” scaduto il 22 novembre 2004. Selezione di una nuova generazione di antenne in sostituzione di Info-point Europa e Carrefours. La Rappresentanza in Italia ha provveduto alla selezione delle 39 antenne italiane che saranno operative secondo la nuova convenzione a partire da metà Aprile (?) Creata una DG apposita la X…poi sciolta con la Commissione Prodi nel 1999. Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - IPE Modena La politica d’informazione e comunicazione dell’Unione europea : Europa II generazione Daniela Lanzotti - IPE Modena Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Politica interattiva Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Consulenza e informazione personalizzata Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Consulenza e informazione personalizzata Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005

Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005 Servizi on-line Daniela Lanzotti - Trieste 5/4/2005