I Francescani Lordine monastico
La regola Osservate il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità. Frate Francesco promette obbedienza e ossequio al signor papa Onorio e ai suoi successori canonicamente eletti e alla Chiesa Romana. E gli altri frati siano tenuti a obbedire a frate Francesco e ai suoi successori.
LOrdine Con molta determinazione Francesco rifiutò di adottare per il suo Ordine religioso una delle Regole antiche, come invece voleva una recente norma del Concilio lateranense IV (1215). Alla presenza del cardinal Ugolino dei Segni, futuro Gregorio IX, egli ebbe a dire con decisione ai frati riuniti in capitolo: «Non voglio che mi nominiate altre Regole, né quella di S. Agostino, né quella di S. Bernardo o di S. Benedetto. Il Signore mi ha rivelato essere suo volere che io fossi un pazzo nel mondo...» (Leggenda perugina, 114). Segni di tempi nuovi ispiravano al Santo un nuovo tipo di Ordine religioso, più evangelicamente dinamico. Le nuove norme di convivenza proposte da Francesco venivano a creare una fraternità a regime domestico non monastico, retta da un Ministro-Servo eletto a tempo, e deponibile in caso di incapacità, fondata sulla povertà individuale e comunitaria, non localmente stabile, ma itinerante e aperta apostolicamente al mondo dei saraceni e degli altri infedeli. La grande pergamena, munita da Onorio III del sigillo con le figure degli apostoli Pietro e Paolo, e datata 29 novembre 1223, costituisce lamagna charta del Francescanesimo, che diverrà uno dei fattori fondanti della civiltà occidentale. Oltre che dai frati Minori conventuali, essa è seguita da altre famiglie francescane del Primo Ordine. Con molta determinazione Francesco rifiutò di adottare per il suo Ordine religioso una delle Regole antiche, come invece voleva una recente norma del Concilio lateranense IV (1215). Alla presenza del cardinal Ugolino dei Segni, futuro Gregorio IX, egli ebbe a dire con decisione ai frati riuniti in capitolo: «Non voglio che mi nominiate altre Regole, né quella di S. Agostino, né quella di S. Bernardo o di S. Benedetto. Il Signore mi ha rivelato essere suo volere che io fossi un pazzo nel mondo...» (Leggenda perugina, 114). Segni di tempi nuovi ispiravano al Santo un nuovo tipo di Ordine religioso, più evangelicamente dinamico. Le nuove norme di convivenza proposte da Francesco venivano a creare una fraternità a regime domestico non monastico, retta da un Ministro-Servo eletto a tempo, e deponibile in caso di incapacità, fondata sulla povertà individuale e comunitaria, non localmente stabile, ma itinerante e aperta apostolicamente al mondo dei saraceni e degli altri infedeli. La grande pergamena, munita da Onorio III del sigillo con le figure degli apostoli Pietro e Paolo, e datata 29 novembre 1223, costituisce lamagna charta del Francescanesimo, che diverrà uno dei fattori fondanti della civiltà occidentale. Oltre che dai frati Minori conventuali, essa è seguita da altre famiglie francescane del Primo Ordine.
Il fondatore:San Francesco. San Francesco: nato Francesco Giovanni di Pietro Bernardone, è stato un religioso italiano. Fondatore dellordine mendicante che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica (festa in Italia; solennità per la Famiglia francescana). È stato proclamato, assieme a Santa Caterina da chiesa,patrono principale dItalia il 18 giugno 1939 da papa pio XII. San Francesco: nato Francesco Giovanni di Pietro Bernardone, è stato un religioso italiano. Fondatore dellordine mendicante che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica (festa in Italia; solennità per la Famiglia francescana). È stato proclamato, assieme a Santa Caterina da chiesa,patrono principale dItalia il 18 giugno 1939 da papa pio XII. Conosciuto anche come "il poverello d'Assisi", la sua tomba è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i due grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da Giovanni Paolo II nel 1986 e nel Oggi, S. Francesco d'Assisi è uno dei santi più popolari e venerati del mondo. Conosciuto anche come "il poverello d'Assisi", la sua tomba è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i due grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da Giovanni Paolo II nel 1986 e nel Oggi, S. Francesco d'Assisi è uno dei santi più popolari e venerati del mondo. Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come l'iniziatore della tradizione letteraria italiana. Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come l'iniziatore della tradizione letteraria italiana.
I Membri Membri dell'ordine mendicante fondato da san Francesco d'Assisi. I primi fratelli si raccolsero intorno al santo nel 1208, avendo l'approvazione orale della Formula Vitae, o protoregola, da Innocenzo III (1210 ca.). Ritornato dall'Oriente, Francesco approntò una nuova regola (Regola non bollata, 1221) e infine una terza versione approvata da Onorio III, la Regola bollata (1223). Era stato intanto fondato il secondo ordine, femminile (di clausura), guidato da Chiara d'Assisi (le clarisse); nel 1221 fu infine creato il terzo ordine, di laici, che si impegnavano a vivere nel mondo secondo lo spirito del francescanesimo. Morto il fondatore, nell'ordine si aprì una contesa tra spirituali, che volevano il rispetto letterale della regola (specialmente quanto alla povertà), richiamandosi fra l'altro alla volontà testamentaria del santo che ne vietava l'interpretazione, e conventuali, che volevano attenuarne il rigore introducendo la possibilità di possedere beni in comune. La contesa fu infine risolta da Roma a favore dei secondi. Questi contrasti non affievolirono però l'energia dell'ordine che fu attivo nel campo della predicazione itinerante e in quello dell'assistenza, sia con la fondazione di Monti di pietà sia con opere di soccorso a malati e diseredati.Membri dell'ordine mendicante fondato da san Francesco d'Assisi. I primi fratelli si raccolsero intorno al santo nel 1208, avendo l'approvazione orale della Formula Vitae, o protoregola, da Innocenzo III (1210 ca.). Ritornato dall'Oriente, Francesco approntò una nuova regola (Regola non bollata, 1221) e infine una terza versione approvata da Onorio III, la Regola bollata (1223). Era stato intanto fondato il secondo ordine, femminile (di clausura), guidato da Chiara d'Assisi (le clarisse); nel 1221 fu infine creato il terzo ordine, di laici, che si impegnavano a vivere nel mondo secondo lo spirito del francescanesimo. Morto il fondatore, nell'ordine si aprì una contesa tra spirituali, che volevano il rispetto letterale della regola (specialmente quanto alla povertà), richiamandosi fra l'altro alla volontà testamentaria del santo che ne vietava l'interpretazione, e conventuali, che volevano attenuarne il rigore introducendo la possibilità di possedere beni in comune. La contesa fu infine risolta da Roma a favore dei secondi. Questi contrasti non affievolirono però l'energia dell'ordine che fu attivo nel campo della predicazione itinerante e in quello dell'assistenza, sia con la fondazione di Monti di pietà sia con opere di soccorso a malati e diseredati. Importanti furono anche le missioni extraeuropee nel tardo Medioevo e nella prima età moderna. L'ordine ebbe un ruolo di primo piano anche nel mondo culturale ottenendo le cattedre di teologia a Parigi, Bologna e Oxford: fra i suoi più celebri intellettuali vanno ricordati Bonaventura da Bagnorea, Ruggero Bacone, Duns Scoto e Guglielmo di Occam. Il declino vissuto nel XIV e XV secolo fu combattuto con l'introduzione di osservanze miranti al ripristino della regola nella sua interezza. Tale movimento, che ebbe uomini di spicco in Bernardino da Siena in Italia, G. Brugmann nei Paesi bassi, Diego da Alcalà in Spagna, ruppe con i conventuali, tanto che Leone X ne sancì ufficialmente il distacco (1517). Per opera di Matteo da Bascio nacquero nel XVI secolo i cappuccini, anch'essi desiderosi di restaurare l'antica regola. Le varie osservanze ebbero diverse costituzioni pur facendo capo al ministro generale degli osservanti; da Leone XIII furono riunite nell'Ordo fratrum minorum (Ofm): ne consegue che la famiglia francescana è divisa in conventuali, Ofm e cappuccini.Importanti furono anche le missioni extraeuropee nel tardo Medioevo e nella prima età moderna. L'ordine ebbe un ruolo di primo piano anche nel mondo culturale ottenendo le cattedre di teologia a Parigi, Bologna e Oxford: fra i suoi più celebri intellettuali vanno ricordati Bonaventura da Bagnorea, Ruggero Bacone, Duns Scoto e Guglielmo di Occam. Il declino vissuto nel XIV e XV secolo fu combattuto con l'introduzione di osservanze miranti al ripristino della regola nella sua interezza. Tale movimento, che ebbe uomini di spicco in Bernardino da Siena in Italia, G. Brugmann nei Paesi bassi, Diego da Alcalà in Spagna, ruppe con i conventuali, tanto che Leone X ne sancì ufficialmente il distacco (1517). Per opera di Matteo da Bascio nacquero nel XVI secolo i cappuccini, anch'essi desiderosi di restaurare l'antica regola. Le varie osservanze ebbero diverse costituzioni pur facendo capo al ministro generale degli osservanti; da Leone XIII furono riunite nell'Ordo fratrum minorum (Ofm): ne consegue che la famiglia francescana è divisa in conventuali, Ofm e cappuccini.
Ricerca effettuata da: Emanuele Parlascino e Simone Piacentino Classe 2H anno scolastico 2010/2011
Fonti: WikipediaWikipedia Dizionario di storia moderna e contemporanea.Dizionario di storia moderna e contemporanea. Francescani.itFrancescani.it