Scuola dell’Infanzia Via Orvietana sez. A

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Transcript della presentazione:

Scuola dell’Infanzia Via Orvietana sez. A LUCI E OMBRE

Come farà Peter Pan a riprendersi la sua ombra? COSA È L’OMBRA? Cosa è? (BRAINSTORMING) PARTIAMO CON LA STORIA DI PETER PAN E DELLA SUA OMBRA … Durante la visione del filmato stoppiamo le immagini e domandiamo che cosa ha trovato la bambina? Che cosa è l’ombra? Come farà Peter Pan a riprendersi la sua ombra? Si può prendere secondo voi l’ombra?

L’insegnante propone al bambino di disegnare l’ombra di Peter Pan

Gli elaborati grafici dell’ombra di Peter Pan di tutti i bambini

Ora scopriamo la nostra ombra: Nel giardino LUCE In classe BUIO

Giochiamo con le ombre di oggetti costruiti dai bambini esempio CASTELLI CON LE COSTRUZIONI

Puntando una lampada elettrica con braccio mobile sugli oggetti i bambini non solo scoprono l’ombra,……ma scoprono che abbassando la lampada l’ombra si allunga, se si alza la lampada l’ombra si abbassa, se si sposta la lampada a destra l’ombra si sposta ecc………

I bambini hanno scoperto che l’ombra non si acchiappa, …… I bambini hanno scoperto che l’ombra non si acchiappa, …….ma si può disegnare

Riaprendo le tapparelle e facendo entrare la luce i bambini scoprono le ombre disegnate nel foglio

Le insegnanti propongono un racconto che servirà poi a giocare con le proprie ombre LE OMBRE BIRICHINE Era un sabato sera come tutti gli altri. Tommy, Rebecca e Matteo erano andati a dormire a casa di Serena. Dopo che i genitori erano venuti a dare la "buonanotte", i bambini fecero finta di dormire, poi si alzarono per giocare. Accesero la luce e incominciarono a raccontare storie di fantasmi. Quando fu il turno di Tommy, i bambini sentirono dei rumori strani. Impauriti si girarono e videro con stupore che le loro ombre, invece di seguirli in ogni movimento, giocavano, si muovevano, correvano per conto loro. Rebecca cominciò ad urlare per lo stupore. I bambini increduli seguirono per qualche minuto, con gli occhi sbarrati, il continuo e frenetico muoversi delle ombre. Poi incominciarono ad implorare: - Tornate subito qui! Cosa state facendo? Vi prego tornate ad essere quelle di sempre!- . Ma nulla, le ombre continuavano imperterrite. Matteo disse: - È inutile, si sono ribellate ed ora è impossibile fermarle. Dobbiamo farci venire un'idea. Serena ad un tratto s'illuminò: - Venite, andiamo in soffitta, io ho molti libri, magari lì troveremo una soluzione -. I bambini salirono di corsa le ripide scale . Arrivati in cima, entrarono in una stanza e  si trovarono davanti a tantissimi libri impolverati, d'ogni tipo. Dopo molte ricerche trovarono un libro di scienze e sotto la voce “ombre” c'era scritto: “determinate da una fonte di luce che illumina un corpo opaco, che non la fa passare”. Matteo disse: - Basterà, dunque, spegnere la luce!-. I bambini scesero di sotto spensero la luce e … puff tutte le ombre sparirono, ma si sentivano ancora le loro voci che si lamentavano: - Accendete, accendete! Fateci rivivere!-. I bambini allora si fecero promettere che non si sarebbero più ribellate. Le ombre accettarono anche se a malincuore.  Da allora le ombre riproducono la nostra immagine fedelmente e per mantenere la promessa fatta non si staccano e non fuggono più da noi. ALICE RONDANA      

Dopo aver letto il racconto è stata proposta non solo la sua rielaborazione verbale ma anche grafica, ciascun bambino ha disegnato se stesso e la propria ombra

Osservando alcuni oggetti e sperimentando giochi di luci su di essi abbiamo visto che tutti gli oggetti possono produrre un’ombra

FIGURE PIANE E SOLIDI INIZIA COSI’ UN NUOVO PERCORSO Nell’osservare le ombre dell’armadio della sezione, del tavolo, del mobiletto dei colori, del televisore………….i bambini hanno cominciato a chiederci perché l’ombra è piatta e non è “grande come…..” (non è un solido) da qui sono partite una serie di attività per dare risposte concrete alle loro domande INIZIA COSI’ UN NUOVO PERCORSO FIGURE PIANE E SOLIDI

Abbiamo cominciato nell’osservare bene alcuni mobili, contando quante facce hanno e di che forma

Dopo aver osservato i mobili, presentiamo ai bambini dei solidi costruiti precedentemente dalle insegnanti invitandoli ad indicarci i riferimenti di uguaglianza ( somiglia a……. Al mobile, al tavolo ecc….)

Di seguito invitiamo i bambini a smontare i solidi per poi osservare cosa accade………………..mostrando loro che un solido è formato da tante figure piane, iniziamo un percorso di costruzione di un castello ( richiesta fatta dai bambini)

Disegnando, Colorando, ritagliando e incollando i bambini hanno scoperto come si costruisce un solido e le figure piane che servono per comporlo

Mettendo insieme tutte le forme costruite…………….

…….Mettendo a loro disposizione un pezzo di cartone e colla in un lavoro di collaborazione e condivisione hanno costruito…………

……….il loro Castello

Proponiamo ai bambini di costruire delle forme con altro materiale: pongo Stecchini di legno

Con grande soddisfazione dei bambini è stata allestita una parete dell’aula con alcuni dei lavori fatti

FINE