La soddisfazione degli utenti Il gruppo di lavoro 17 dirigenti scolastici, uno studente (L. Goga), due genitori (M. Ruggeri, M. Zappella) I. Lizzola, Università degli Studi di Bergamo G. Lanzi, CSA Bergamo
Come abbiamo lavorato Dalla relazione di esperienza… ….alla presa di distanza….imparando a rispondere e a non reagire….. ….provando a mettere in rete persone, realtà, esperienze. Elaborando progetti
Utenti? Nel mondo della scuola nessuno è utente, e tutti siamo in ricerca….. ….non cè dualità di rapporto, se non in prestazioni specifiche…. …pur riconoscendo lasimmetria educativa e funzionale rispetto al luogo dellazione
Soddisfazione? La scuola soddisfa le esigenze degli interlocutori – in particolare delle famiglie – quando riesce ad elaborare le loro domande. La domanda è il campo di lavoro della scuola: la domanda dei genitori e degli studenti è un semilavorato che occorre completare Scuola come luogo di elaborazione di domande individuali e sociali
Soddisfazione? La scuola prova a mettersi in condizione di fare emergere le singole domande, prova a mettersi in condizione di fare emergere le singole domande, senza aspettarsi solo quelle per cui è attrezzata e dispone di risposte predefinite Una scuola che si apre alle storie che la attraversano. Sa riconoscere il patrimonio umano che la attraversa e lo fa interagire con le sue procedure
Soddisfazione? Lesperienza della diversità… La capacità di ricomporre situazioni: molte storie nascono e muoiono nella scuola, e sempre si riparte… La capacità di riprogettare il senso Le discipline come canale di collegamento, strumento per avvicinare ragazzi e mondo adulto
Soddisfazione? Una scuola che si sottrae al rischio di vivere e diffondere passioni tristi, quelle che nascono dal rischio di vivere il futuro come minaccia Diamo ai nostri interlocutori lidea di essere realtà aperta che tiene lontane queste passioni! Fare scuola è aprire cantieri: per gestire al meglio le situazioni conflittuali occorre passare dagli umori alla parola.
Soddisfazione? La scuola è valorizzata quando NON lascia soli docenti, genitori e studenti nella rielaborazione delle proprie fragilità Le relazioni affettive: nel rispetto del ruolo il leader è anche chi sa coinvolgere nel flusso delle relazioni calde Diamo le competenze ad apprendere: aiutiamo le famiglie a capire che i ragazzi sono attrezzati a non restare soli