Le regole TV incontrano la rete: incontro o scontro?

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Le regole TV incontrano la rete: incontro o scontro? Prosperetti e Associati studio legale Le regole TV incontrano la rete: incontro o scontro? Avv. Anna Alessi Avv. Eugenio Prosperetti ISIMM Prosperetti e Associati/ISIMM

La Direttiva Servizi Media Audiovisivi interviene in riforma della precedente “TV senza frontiere” (89/552/CEE mod. 97/36/CE) La necessità di una riforma chiarificatrice della normativa televisiva dipende da una serie di nuove possibilità tecnologiche che cambiano la natura stessa del fenomeno televisivo: servizi video-on-demand e “pull” penetrazione banda larga e prospettive servizi IPTV maggiore facilità di prestazione servizi televisivi senza stabilimento territoriale nuove tecniche pubblicitarie interattive servizi di “time-shifting”, “place-shifting” ed interattività evoluta

il mantenimento dello status quo legislativo avrebbe: Impact Assessment del 13.12.2005 a seguito di processo di studio e consultazione triennale; Documento COM(2005)646 final il mantenimento dello status quo legislativo avrebbe: avuto conseguenze negative per la maggioranza degli stakeholders; procurato vantaggi a una ristretta minoranza. Fine di risoluzione del “Digital Content Divide” Misura nell’ambito delle politiche i2010 per la società dell’informazione

La Direttiva SMAV avvicina per la prima volta le regole televisive alle logiche della rete Si tratta di un impatto che avrà conseguenze permanenti e, la cui trasposizione nell’ordinamento è un momento fondamentale per l’industria delle tlc, televisiva e dei contenuti Dalla esatta determinazione del perimetro applicativo della Direttiva possono dipendere i futuri modelli modelli di business dei contenuti sulla rete

Punti principali: scopo di un servizio media audiovisivo è fornire immagini in movimento esistono servizi media av “lineari” e “a richiesta” complesso minimo di norme che si applicano a tutti i servizi media audiovisivi norme di dettaglio per i soli servizi lineari responsabilità editoriale per chi aggrega palinsesto/organizza libreria contenuti principio dello Stato di origine ampliato e modernizzato

Servizi lineari sono: Esempi: fornitura di immagini in movimento, eventuale audio ed elementi testuali (es. epg, sottotitoli) associati sulla base di un palinsesto organizzato (utente non controlla ora inizio) Esempi: tv analogica e digitale live streaming/webcasts video a richiesta in differita (nVod) la finalità principale del servizio è la fornitura per la visione simultanea e semi-simultanea

Servizi a richiesta sono quelli su cui l’utente pieno controllo e possibilità di scelta i servizi a richiesta verranno sottoposti a disciplina opere europee secondo una delle opzioni previste dalla Direttiva: prelievo di quota di fatturato operatori previsione di una percentuale obbligatoria library interventi promozionali opere europee in EPG Le misure saranno applicate appena ragionevole In ogni caso, la disciplina tecnica dell’on-demand che ecceda quanto prevista dalla Direttiva deve essere notificata (ai sensi art. 8 Dir. 98/34/CE)

principi base applicabili a servizi lineari/non lineari: tutela dei minori; prevenzione delle discriminazioni basate sul sesso, sulla razza o sulla religione; identificazione del prestatore del servizio nei confronti dell’utente; promozione del prodotto audiovisivo europeo; disciplina delle comunicazioni commerciali; divieto di pubblicità di sigarette e prodotti del tabacco; divieto di incitamento all’odio

Considerando 16: ambito applicazione: servizi media audiovisivi che sono mezzi di comunicazione di massa (comprese imprese di servizio pubblico) escluse attività “precipuamente non economiche e che non sono in concorrenza con la radiodiffusione televisiva” (es. siti internet privati e servizi consistenti nella fornitura/distribuzione di contenuti audiovisivi generati da privati a fini di scambio nell’ambito di comunità di interesse) Da leggere probabilmente assieme al Considerando 18 che esclude i servizi la cui finalità principale non è la fornitura di programmi: giochi in linea, lotterie, motori di ricerca, quotidiani e riviste elettronici, siti con elementi audiovisivi “accidentali” ma NON trasmissioni dedicate a giochi d’azzardo/fortuna

Responsabile editoriale è chi: è in grado di determinare l’organizzazione cronologica di un servizio lineare è in grado di aggregare la libreria di un servizio a richiesta responsabilità editoriale non coincide con giuridica esclusi i terzi che si “occupano solo della trasmissione” (cons. 19) I “servizi testuali” autonomi non rientrano nell’ambito di applicazione e ricevono autonoma disciplina (diversamente se legati ad un contenuto)

Pubblicità: soppresso limite giornaliero rimane limite 20% orario spot (pubblicità/televendita) hanno durata max di dodici minuti in programmi a richiesta il regime è liberalizzato per “palinsesti” forniti sia lineari che on-demand sembra prevale la disciplina dei contenuti lineari

Alcune aree di primo impatto: contratto di servizio RAI art. 72 della Finanziaria 2008: obbligazioni di finanziamento/sostegno per emittenti e “fornitori di contenuti televisivi” gradualità contribuzione operatori comunicazioni elettroniche su reti/fisse e mobili con ricavi da “traffico” audiovisivi pay-per-view (sembra di dover escludere il mero trasporto) norme pubblicità in DDL Gentiloni regole DVB-H

Prime impressioni (presto per conclusioni...): il regolatore ha compito importante davanti delicato compromesso da raggiungere per meccanismi di incentivazione opere europee, è importante il meccanismo di coregolamentazione proposto dalla direttiva stessa perimetro applicativo effettivo cruciale al buon funzionamento (né troppo ristretto né troppo ampio) la Direttiva lascia troppo margine sui nuovi sistemi pubblicitari dovrà essere ora tenuta in conto anche nelle riflessioni sulle dinamiche della rete NGN in grado di veicolare audiovisivi

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