Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali

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Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali Terza Lezione F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Struttura della disoccupazione F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Disoccupazione giovanile e discriminazione Non c’è più discriminazione nei paesi in cui c’è più disoccupazione (ipotesi della maggiore concorrenza) Non c’è più discriminazione nei paesi in cui i giovani sono più presenti sul MdL (ipotesi dell’eccesso di offerta di lavoro) I giovani sono meno discriminati nei paesi che creano più occupazione (IT, GR esempio a contrario) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

La questione giovanile Resistenza delle imprese a assumere giovani privi di esperienza (certificazione competenze) ma… esistono contratti per “prova lunga” meno produttivi (differenza salariale non compensa) ma… i confronti internazionali non lo dimostrano inoltre… secondo la teoria del capitale umano i giovani, più istruiti, dovrebbero essere più produttivi la minor produttività è uno “stereotipo” con competenze non corrispondenti alle attese (ruolo della formazione scolastica) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Ancora... Nei sistemi a bassa innovazione, poco dinamici, le imprese chiedono “esperienza”, “affidabilità”, disponibilità sono i sistemi che creano meno occupazione Temono le eccessive pretese e la bassa motivazione dei giovani troppo scolarizzati La lunga permanenza in famiglia e la bassa protezione sociale riducono l’intensità della ricerca del lavoro, mantengono elevate le aspettative F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Eurosclerosi - la rigidità dei MdL europei non crea occupazione L’Europa ha creato più occupazione degli Usa negli anni ‘60 e ‘70 (golden age) Alcuni paesi europei hanno crescita dell’occupazione comparabile agli Usa Livelli di produttività più elevati e modelli di welfare più protettivi consentono in Europa di sostenere i disoccupati (negli Usa crescono gli working poors) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

I sistemi di protezione del lavoro Un’ipotesi diffusa ritiene che troppa protezione riduca la mobilità e faccia crescere il volume della disoccupazione Valutazioni oggettive sono state elaborate in sede OCDE (indici di protezione del lavoro) Spesso la valutazione soggettiva non coincide (problema della “percezione”) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Sussidi di disoccupazione Principio assicurativo - risarcimento del danno indennità proporzionale (per ammontare e durata) ai contributi versati, all’ultimo salario, a termine (a scalare) Principio assistenziale - stato di bisogno di minore entità, ma legati allo stato di bisogno (verificato), non a termine reddito minimo - sussidi allo scadere dell’indennità assicurativa e al permanere dello stato di disoccupazione (inferiore al sussidio) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

I sistemi di protezione del lavoro Le procedure Norme che regolano assunzioni, licenziamenti, indennità, relazioni industriali Bassi indici di protezione: USA, GB, IE, CA, DK Indici di protezione intermedi: AT, SE, BE, NL Alti indici di protezione: IT, ES, GR, PT, FR, DE In riduzione ovunque negli anni ‘90 (eccetto FR) La percezione dei lavoratori italiani circa la sicurezza del posto di lavoro è simile a quella dei canadesi e irlandesi F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

I sistemi di protezione del lavoro L’estensione (copertura) Grado di copertura della protezione (numero di persone disoccupate e/o in cerca di lavoro che percepiscono indennità) Non si applica ai lavoratori indipendenti Spesso nemmeno a quelli delle piccole imprese Non c’è relazione tra grado di protezione e mobilità dei lavoratori (turnover, passaggi da un posto di lavoro all’altro, job to job) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

La copertura in Europa 65-80% 43-52% <25% AT, DE, FI, IE, SE BE, DK che coprono anche i giovani in cerca di primo lavoro 43-52% FR, GB NL che copre parzialmente anche i giovani in cerca di primo lavoro <25% GR e IT che non hanno sussidi assistenziali ES e PT che li hanno, ma a termine F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

I sistemi di protezione del lavoro La generosità Si misura attraverso rapporto tra sussidio e retribuzione (tasso di rimpiazzo) durata dell’erogazione condizioni di accesso (lavoro svolto, durata) condizioni di comportamento (ricerca lavoro) Paesi più generosi DK, SE, NL Paesi meno generosi IT, GR, G F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Generosità del sistema italiano Il sistema è il meno generoso, anche con l’aumento dell’indennità di disoccupazione dal 30 al 40% dell’ultimo salario (2001) Nel 1968: indennità di disoccupazione speciale (66% ultimo salario), per 6 mesi Sostituita nel 1991 con l’indennità di mobilità (80% il 1° anno), da 12 a 36 mesi (“mobilità lunga” vicino all’età pensionabile) Regimi speciali: stagionali agricoli, edili, dal 1988 estesa a turismo, commercio, trasformazione agricola LSU Reddito minimo di inserimento F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Polarizzazione del sistema italiano Fascia protetta: lavoratori delle imprese più grandi (CIG, liste di mobilità) lavoratori stagionali (indennità di tipo assistenziale) Fascia non protetta giovani e donne in cerca di primo lavoro lavoratori delle Pmi e con lavori a termine F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Effetti positivi dei sussidi sul MdL riducendo il rischio di perdere il lavoro riducono la resistenza al cambiamento consentono una ricerca più mirata evitando lo spreco delle competenze individuali riducono il rischio della povertà associata alla perdita/mancanza del lavoro riducono il rischio della rottura dei legami sociali e del malessere psicologico associato alla mancanza del lavoro F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Effetti negativi dei sussidi sul MdL allungando la durata della disoccupazione ne aumentano il volume ma… la motivazione al lavoro non cala (Solow; Gallie e Paugam) aumentando la generosità cresce il volume della disoccupazione ma… manca evidenza empirica (Sjöberg), le donne restano attive invece di ritirarsi dal MdL inoltre… spesso la generosità si accompagna a controlli più severi F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Generosità e copertura F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Tendenze europee Le donne e i giovani sono le categorie meno “coperte” Il rapporto tra grado di copertura e durata: “U rovesciata” Tendenziale diminuzione della generosità (importo e durata) Restrizione delle condizioni di accesso Verifica delle condizioni di comportamento (obblighi di ricerca di lavoro - welfare to work) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione

Quattro modelli di disoccupazione Da inserimento - prevalenza di giovani, alla ricerca del primo lavoro (GR, IT, PT) o con occupazioni temporanee (ES), ancora in famiglia Industriale - prevalenza di maschi adulti, già occupati, capifamiglia (GB, IE) Femminile - prevalenza di donne adulte, già occupate, coniugate (BE, FR, NL) Equidistribuzione - non ci sono categorie più svantaggiate (DE, DK, SE) F.Alacevich - Corso di Sociologia del Lavoro e delle Relazioni Industriali 2009_2010 Terza lezione