(una interferenza nel caso di una sola fenditura)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ricerca di Chiappori Silvia & Ferraris Sonia
Advertisements

A. Martini INTERFERENZA.
Cap. VI La diffrazione 1. Il Principio di Huygens
sviluppo storico della spettroscopia
Fisica 2 18° lezione.
Interferenza Diffrazione (Battimenti)
Onde elettromagnetiche
LUCE CARATTERISTICHE E FENOMENI Elisa Bugossi Elena Curiale
Diffrazione della luce ed esperienza di misura
Esperimenti di ottica mediante l’uso del banco ottico
Realizzazione grafica Vincenzo M. Basso -
Lo spettro della luce LASER
Misura del passo del reticolo di un CD.
L’esperimento delle due fenditure con i sensori online
Il PRINCIPIO DI A. Martini. Supponiamo che due impulsi, di uguale ampiezza e di fase opposta,
A. Martini. Generatore donda Specchio Generatore donda Specchio.
(una interferenza nel caso di una sola fenditura)
INTERFERENZA A. Martini Supponiamo di avere due sorgenti di onde, puntiformi, in fase, di uguale lunghezza donda.
Misura della lunghezza d’onda della luce rossa
Gli Integrali.
II Prova in itinere corso di Fisica 4 A.A. 2000/1

Corso di Fisica B, C.S.Chimica, A.A
Diffrazione di Fresnel
ALLA RICERCA DELLETERE A. Martini. Perché le equazioni dellelettromagnetismo non seguono il principio di relatività di Galileo?
INTENSITA SU UNO SCHERMO IN UNA INTERFERENZA TRA DUE SORGENTI PUNTIFORMI Alberto Martini.
LE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE
Richiami di ottica fisica: interferenza tra 2 sorgenti coerenti
Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC.
Diffrazione di Fraunhofer e di Fresnel
Fenomeni di interferenza. Sorgenti luminose coerenti
Il reticolo di diffrazione
Luce Cremaschini Claudio D’Arpa Maria Concetta Gallone Giovanni Jordan Julia Macchia Davide Parziale Gianluca Punzi Danila De Rose Francesco.
LUCE Serafino Convertini Alessandra Forcina Paolo De Paolis
Interferenza L’interferenza Il principio di Huygens
FENOMENI INTERFERENZIALI
RIFLESSIONE E RIFRAZIONE DELLE ONDE E.M.
FENOMENI DIFFRATTIVI •Il principio di Huygens;
Ottica di base per la spettroscopia
Il fenomeno dell’ interferenza si osserva in vari campi della Fisica:
In riferimento alla barchetta e al disegno che tu stesso hai ideato, avrai certamente notato che B C D.
OTTICA Ottica geometrica Ottica fisica Piano Lauree Scientifiche
Interferenza due o piu` onde (con relazione di fase costante)
Onde Piane: i punti in fase stanno su piani paralleli
La luce Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni)
IL MOTO DI UN PROIETTILE
PITAGORA GENERALIZZATO
Interferenza e diffrazione
LA NATURA DELLA LUCE Di Claudia Monte.
La luce Gruppo 1: Maurilio Fava, Chiara Maranò, Marina Pellegrino, Michela Ponzo. Gruppo 2: Amelia Caretto, Giorgia De Virgiliis, Elisa.
5. Le onde luminose Diffrazione e interferenza.
La natura duale della luce
Unità Didattica 2 La natura duale della luce
Diffrazione da singola fenditura in approssimazione di Fraunhofer
Fenomeni ondulatori Interferenza prof. Franco Bevacqua.
OTTICA Ottica geometrica Ottica fisica Progetto Lauree Scientifiche
Esercizi numerici Corso di Fisica 4 II prova in itinere 28/04/2008 S’
ELETTROMAGNETICHE E LA LUCE
sviluppo storico della spettroscopia
FENOMENI D'INTERFERENZA FENOMENI ONDULATORI D.S. giu FENOMENI D'INTERFERENZA - INTERFERENZA - ONDE STAZIONARIE - FENOMENI DI RISONANZA - BATTIMENTI.
Ottica geometrica Ottica.
I0 n I Prova in itinere corso di Fisica 4 A.A. 2001/2
LE ONDE.
14/11/15 1. La luce Teoria corpuscolare (Newton): la luce è composta da particelle che si propagano in linea retta Teoria ondulatoria (Huygens-Young):
L’interferenza Determinazione sperimentale della lunghezza d’onda della luce rossa utilizzando la figura di interferenza prodotta su uno schermo da un.
1 Interferenza. 2 Interferenza: Introduzione L’interferenza è un fenomeno che riguarda i fenomeni ondulatori. Le onde coinvolte possono essere sia meccaniche.
Effetto Doppler L.Pietrocola. L’effetto Doppler è un fenomeno che riguarda la propagazione delle onde meccaniche e delle onde elettromagnetiche. Il fenomeno.
Di Matteo Arenga Manuela Bonaccorso Giulia Diprossimo.
In questo caso la sola differenza di fase che puo’ nascere e’ dovuta alla differenza dei cammini delle due onde sovrapposizione di onde progressive originate.
Transcript della presentazione:

(una interferenza nel caso di una sola fenditura) A. Martini La DIFFRAZIONE (una interferenza nel caso di una sola fenditura)

Quando un fronte d’onda raggiunge una sottile fenditura, accade un fenomeno particolare, giustificato dal principio di Huygens

Quando un fronte d’onda raggiunge una sottile fenditura, accade un fenomeno particolare, giustificato dal principio di Huygens:

Quando un fronte d’onda raggiunge una sottile fenditura, accade un fenomeno particolare, giustificato dal principio di Huygens: I PUNTI DI UN FRONTE D’ONDA SI COMPORTANO COME SE FOSSERO SORGENTI TUTTE UGUALI E IL FRONTE D’ONDA SUCCESSIVO E’ GENERATO DALL’INVILUPPO DI TUTTE LE ONDE PRODOTTE DA QUESTI PUNTI.

ECCETERA ...

è come se al posto della fenditura ci fosse un numero enorme di sorgenti tutte uguali e tutte in fase

è come se al posto della fenditura ci fosse un numero enorme di sorgenti tutte uguali e tutte in fase

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Ognuna di queste sorgenti manda onde coerenti ed in fase verso lo schermo

Dato che in alcuni punti le onde giungeranno in fase ed in altri in opposizione di fase, sullo schermo si formerà una figura di interferenza, che verrà chiamata “di diffrazione” s c h e r m o

Cerchiamo di capire bene questo fenomeno

Dividiamo la fenditura in due parti s c h e r m o

Dividiamo la fenditura in due parti s c h e r m o

Supponiamo che lo schermo sia all’infinito (condizione di Fraunhofer) e consideriamo un punto P

Supponiamo che lo schermo sia all’infinito (condizione di Fraunhofer) e consideriamo un punto P

In P arriveranno le onde provenienti da ogni sorgente, percorrendo cammini diversi h e r m o P

In P arriveranno le onde provenienti da ogni sorgente, percorrendo cammini diversi h e r m o P

Poiché P è all’infinito possiamo considerare che tutti questi percorsi siano paralleli tra loro

Poiché P è all’infinito possiamo considerare che tutti questi percorsi siano paralleli tra loro

Poiché P è all’infinito possiamo considerare che tutti questi percorsi siano paralleli tra loro

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase  s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase E saranno in fase anche le onde provenienti dalle due sorgenti verdi s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase E saranno in fase anche le onde provenienti dalle due sorgenti verdi Così come quelle provenienti dalle due blu s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase E saranno in fase anche le onde provenienti dalle due sorgenti verdi Così come quelle provenienti dalle due blu e così via... s c h e r m o P

Quando questo segmento è uguale a nin P si avrà un massimo dato che le due sorgenti rosse faranno arrivare in P onde in fase E saranno in fase anche le onde provenienti dalle due sorgenti verdi Così come quelle provenienti dalle due blu e così via... s c h e r m o P Quindi nel punto P ci sarà un MASSIMO

Se invece il segmento rosso corrisponde a (n+1/2), allora in P si avrà un minimo perché le onde provenienti dalle sorgenti rosse interferiranno distruttivamente come quelle provenienti dalle altre coppie di sorgenti s c h e r m o P

Se invece il segmento rosso corrisponde a (n+1/2), allora in P si avrà un minimo perché le onde provenienti dalle sorgenti rosse interferiranno distruttivamente come quelle provenienti dalle altre coppie di sorgenti s c h e r m o P

Se invece il segmento rosso corrisponde a (n+1/2), allora in P si avrà un minimo perché le onde provenienti dalle sorgenti rosse interferiranno distruttivamente come quelle provenienti dalle altre coppie di sorgenti s c h e r m o P Quindi nel punto P ci sarà un minimo

Possiamo determinare con esattezza l’intensità di energia in ogni punto dello schermo mediante la relazione: I() = sen2x x2 IMAX s c h e r m o P

sen2x IMAX I() = x2 a sen P X =  Possiamo determinare con esattezza l’intensità di energia in ogni punto dello schermo mediante la relazione: I() = sen2x x2 IMAX s c h e r m o a sen P X = dove è:  essendo: a = ampiezza della fenditura

sen2x IMAX I() = x2 a a sen P X =  Possiamo determinare con esattezza l’intensità di energia in ogni punto dello schermo mediante la relazione: I() = sen2x x2 IMAX s c h e r m o a a sen P X = dove è:  essendo: a = ampiezza della fenditura

X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX

X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MINIMO

I() = sen2x x2 I() = sen2x x2 IMAX a sen  a sen  X = X = condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando:

I() = sen2x x2 IMAX I() = sen2x x2 I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 a sen  I() = sen2x x2 IMAX I() = sen2x x2 X = a sen  condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0

I() = sen2x x2 IMAX I() = sen2x x2 I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 a sen  I() = sen2x x2 IMAX I() = sen2x x2 X = a sen  condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando:

I() = sen2x x2 IMAX I() = sen2x x2 I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 a sen  I() = sen2x x2 IMAX I() = sen2x x2 X = a sen  condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè:

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 sen2x x2 a sen  x = n condizione di MINIMO Il valore di I() è il più piccolo possibile (cioè 0) quando: I() = sen2x x2 IMAX sen2x x2 = 0 quando: x = n cioè: a sen = n 

X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX

X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO

sen2x IMAX I() = x2 a sen  X = condizione di MASSIMO Il valore di I() è il più GRANDE possibile quando:

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x X = condizione di MASSIMO Il valore di I() è il più GRANDE possibile quando: I() = sen2x x2 IMAX MAX sen2x = 1

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x X = condizione di MASSIMO Il valore di I() è il più GRANDE possibile quando: I() = sen2x x2 IMAX MAX sen2x = 1 In questo caso si ha:

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x I() = x2 condizione di MASSIMO Il valore di I() è il più GRANDE possibile quando: I() = sen2x x2 IMAX MAX sen2x = 1 In questo caso si ha: Imax I() = x2

sen2x IMAX I() = x2 sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x I() = x2 condizione di MASSIMO Il valore di I() è il più GRANDE possibile quando: I() = sen2x x2 IMAX MAX sen2x = 1 In questo caso si ha: Imax I() = x2 sen2x = 1 Ci chiediamo: in quali casi si ha ( ) ?

Qui la discussione è un po’ più complessa di prima X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Il valore di I() è il più GRANDE possibile quando: I() = sen2x x2 IMAX MAX sen2x = 1 In questo caso si ha: Imax I() = x2 sen2x = 1 Ci chiediamo: in quali casi si ha ( ) ? Qui la discussione è un po’ più complessa di prima

sen2x IMAX I() = x2 a sen  X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi:

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x X = condizione di MASSIMO = 1 Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 quando

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 = /2 I()= IMAX /4

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX /4 

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4 

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  quando x = 3/2

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 x 1 4 quando = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  quando x 1 = 3/2 I()= IMAX /4

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX /4 

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  x 1 4 0,4 IMAX quando = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 quando x = 5/2

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 quando x 1 = 5/2 I()= IMAX /4

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  0,4 IMAX quando x 1 4 = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 x 1 4 quando = 5/2 I()= IMAX = IMAX /4 

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 x 1 4 quando = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 1 4 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  x 1 4 0,4 IMAX quando = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 0,4 IMAX quando x 1 4 = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 quando x = 7/2

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 x 1 4 quando = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  x 1 4 0,4 IMAX quando = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 0,4 IMAX quando x 1 4 = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 quando x 1 = 7/2 I()= IMAX /4

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  x 1 4 0,4 IMAX quando = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 x 1 4 0,4 IMAX quando = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 quando x 1 4 = 7/2 I()= IMAX = IMAX /4 

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x 1 4 = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 x 1 4 0,4 IMAX quando = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 1 4 0,4 IMAX quando x = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Il seno di un angolo è uguale ad 1 quando l’angolo è 90° o un suo multiplo quindi: sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  0,4 IMAX quando x 1 4 = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 1 4 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 0,4 IMAX quando x 1 4 = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  0,4 IMAX quando x 1 4 = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 1 4 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 0,4 IMAX quando x 1 4 = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  0,4 IMAX quando x 1 4 = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 1 4 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 0,4 IMAX quando x 1 4 = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di  sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  0,4 IMAX quando x 1 4 = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 1 4 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 0,4 IMAX quando x 1 4 = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di  sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 0,4 IMAX quando x 1 4 = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 x 1 4 0,4 IMAX quando = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 1 4 quando x = /2 I()= IMAX = IMAX = 0,4 IMAX /4  1 4 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= IMAX = IMAX = /4  9 0,4 IMAX quando x 1 4 = 5/2 I()= IMAX = IMAX = /4  25 x 1 4 0,4 IMAX quando = 7/2 I()= IMAX = IMAX = /4  49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2 I()= = 0,4 IMAX 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= = 9 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= = 25 0,4 IMAX quando x = 7/2 I()= = 49 e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2 I()= = 0,4 IMAX = 0,4 IMAX 9 25 49 quando x = 3/2 I()= quando x = 5/2 I()= quando x = 7/2 I()= e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2 I()= = 0,4 IMAX = 0,4 IMAX 9 25 49 quando x = 3/2 I()= quando x = 5/2 I()= quando x = 7/2 I()= e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2 I()= = 0,4 IMAX = 0,4 IMAX 9 25 49 quando x = 3/2 I()= quando x = 5/2 I()= quando x = 7/2 I()= e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2 I()= = 0,4 IMAX = 0,4 IMAX 9 25 49 quando x = 3/2 I()= quando x = 5/2 I()= quando x = 7/2 I()= e così via ...

sen2x IMAX I() = x2 a sen  sen2x senx senx x x x x X = condizione di MASSIMO Come si vede, all’aumentare di X , cioè di , l’intensità del massimo diminuisce sen2x = 1 senx = 1 quando senx = 1 quando x = /2 I()= 0,4 IMAX 0,4 IMAX quando x = 3/2 I()= 9 0,4 IMAX quando x = 5/2 I()= 25 0,4 IMAX quando x = 7/2 I()= 49 e così via ...

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0 si ha anche X = 0

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0 si ha anche X = 0 per cui: I = Imax (0/0)

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0 si ha anche X = 0 per cui: I = Imax (0/0) (0/0) è una forma indefinita. Questo significa che il suo valore cambia al cambiare della formula da cui proviene e dalle particolari condizioni.

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0 si ha anche X = 0 per cui: I = Imax (0/0) (0/0) è una forma indefinita. Questo significa che il suo valore cambia al cambiare della formula da cui proviene e dalle particolari condizioni. In questo caso si può dimostrare che vale: (0/0) = 1

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0 si ha anche X = 0 per cui: I = Imax (0/0) (0/0) è una forma indefinita. Questo significa che il suo valore cambia al cambiare della formula da cui proviene e dalle particolari condizioni. In questo caso si può dimostrare che vale: (0/0) = 1 quindi:

Un caso particolare si ha quando è  = 0 X = a sen  I() = sen2x x2 IMAX condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 Se = 0 si ha anche X = 0 per cui: I = Imax (0/0) è una forma indefinita. Questo significa che il suo valore cambia al cambiare della formula da cui proviene e dalle particolari condizioni. In questo caso si può dimostrare che vale: (0/0) = 1 quindi:

sen2x IMAX I() = x2 a sen  condizione di MASSIMO Un caso particolare si ha quando è  = 0 AL CENTRO DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE L’INTENSITA’ E’ MASSIMA Se = 0 si ha anche X = 0 per cui: I = Imax (0/0) è una forma indefinita. Questo significa che il suo valore cambia al cambiare della formula da cui proviene e dalle particolari condizioni. In questo caso si può dimostrare che vale: (0/0) = 1 quindi:

QUESTO E’ IL GRAFICO DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE

QUESTO E’ IL GRAFICO DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE

QUESTO E’ IL GRAFICO DELLA FIGURA DI DIFFRAZIONE

MISURA DELLA LARGHEZZA DI UNA FENDITURA MEDIANTE LA DIFFRAZIONE (tutte)

Possiamo misurare la larghezza “a” della fenditura A in questo modo:

Possiamo misurare la larghezza “a” della fenditura A in questo modo: tan  = y D

Possiamo misurare la larghezza “a” della fenditura A in questo modo: tan  = y D la condizione per il 1° minimo è: a sen = n  n = 1 a sen = 

Possiamo misurare la larghezza “a” della fenditura A in questo modo: tan  = y D  a = sen la condizione per il 1° minimo è: a sen = n  n = 1 a sen = 

Possiamo misurare la larghezza “a” della fenditura A in questo modo: tan  = y D  a = sen la condizione per il 1° minimo è: a sen = n  n = 1 a sen = 