Le disposizioni Sia ora k un intero, k ≤ n

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Esercizi combinatorio 1
Advertisements

DISTRIBUZIONE BINOMIALE (cenni) DISTRIBUZIONE NORMALE
Calcolo Combinatorio.
Una trattazione elementare esposta in modo essenziale e funzionale.
CALCOLO COMBINATORIO: DISPOSIZIONI
Variabili aleatorie discrete e continue
La probabilità.
Sistemi di numerazione
Capitolo 8 Sistemi lineari.
CALCOLO COMBINATORIO Principio fondamentale del calcolo combinatorio
Simulazione del lancio di una moneta
Calcolo combinatorio.
Definizioni Chiamiamo esperimento aleatorio ogni fenomeno del mondo reale alle cui manifestazioni può essere associata una situazione di incertezza. Esempi:
Metodi Probabilistici, Statistici e Processi Stocastici Università Carlo Cattaneo Emanuele Borgonovo Metodi Probailistici, Statistici e Processi Stocastici.
Marco Riani STATISTICA A – K (60 ore) Marco Riani
STATISTICA A – K (60 ore) Marco Riani
Calcolo delle Probabilità
Torna alla prima pagina Sergio Console Calcolo Combinatorio e cenni di calcolo delle Probabilità Istituzioni di Matematiche Scienze Naturali.
1 Corso di Laurea in Biotecnologie Informatica (Programmazione) Rappresentazione dellinformazione su calcolatore Anno Accademico 2009/2010.
“Matematica utile: saper esprimere e usare il pensiero matematico - 1”
STATISTICA a.a DISTRIBUZIONE BINOMIALE (cenni)
Impostazione Assiomatica del Calcolo della Probabilità
CALCOLO COMBINATORIO.
Prof. Fabio Bonoli6 maggio 2009 Quesiti per lEsame di Stato Il coefficiente binomiale.
Il calcolo combinatorio
CALCOLO COMBINATORIO.
Disposizioni probabilità con dadi-gettoni
MOLTIPLICAZIONE COMBINATORIA
Una trattazione elementare esposta in modo essenziale e funzionale.
CALCOLO COMBINATORIO Prof Sandro Pistori.
Istruzioni per navigare
IL CALCOLO COMBINATORIO
Una trattazione elementare
Metodo della moltiplicazione
CALCOLO COMBINATORIO ossia come contare le scelte
Calcolo delle probabilità
Calcolo Combinatorio (clicca su F5 per vedere meglio)
Le distribuzioni campionarie
ANALISI COMBINATORIA.
Calcolo combinatorio E’ una branca della matematica che si occupa di contare gli oggetti di un insieme finito. Tipica domanda: Quanti sono…? Per rispondere.
1 CALCOLO COMBINATORIO Principio fondamentale del calcolo combinatorio Se un evento E 1 si può presentare in n 1 modi e un secondo evento E 2 si può manifestare.
Errori casuali Si dicono casuali tutti quegli errori che possono avvenire, con la stessa probabilità, sia in difetto che in eccesso. Data questa caratteristica,
Entra nel mondo del calcolo combinatorio
STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
Impostazione Assiomatica del Calcolo della Probabilità
Cap. 15 Caso, probabilità e variabili casuali Cioè gli ingredienti matematici per fare buona inferenza statistica.
Calcolo combinatorio e probabilità
CALCOLO COMBINATORIO.
La rappresentazione delle informazioni in un computer
Una trattazione elementare esposta in modo essenziale e funzionale.
Scuola Salvemini Virgilio
Informatica 3 V anno.
Informatica Introduzione alle basi di dati Lezione 4 Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell'educazione, laurea magistrale Anno accademico:
Probabilità. Un percorso didattico esperimenti e simulazioni L. Cappello 9 Maggio Didattica probabilità e statistica PAS 2014.
Corso di Matematica Discreta 4
PROBABILITÀ Corsi Abilitanti Speciali Classe 59A III semestre - 2.
Calcolo combinatorio 2: combinazioni e potenze del binomio
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA
Metodologia della ricerca e analisi dei dati in (psico)linguistica 24 Giugno 2015 Statistica inferenziale
Integrali definiti I parte
16) STATISTICA pag.22. Frequenze frequenza assoluta (o frequenza): numero che esprime quante volte un certo valore compare in una rilevazione statistica.
Elementi di calcolo combinatorio e di probabilità. Prof. Ugo Morra Liceo scientifico V. Vecchi di Trani Lezione di potenziamento delle abilità in matematica.
DIPENDENZA STATISTICA TRA DUE CARATTERI Per una stessa collettività può essere interessante studiare più caratteri presenti contemporaneamente in ogni.
Triennio 1Preparazione giochi di Archimede - Triennio.
La probabilità matematica
1 DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÁ. 2 distribu- zione che permette di calcolare le probabilità degli eventi possibili A tutte le variabili casuali, discrete.
METODI E TECNOLOGIE PER L’INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA Lezione n°17.
Probabilità Definizione di probabilità La definizione di probabilità si basa sul concetto di evento, ovvero sul fatto che un determinato esperimento può.
1 ELEMENTI DI CALCOLO COMBINATORIO. 2 Elementi di calcolo combinatorio Si tratta di una serie di tecniche per determinare il numero di elementi di un.
Un evento è un fatto che può accadere o non accadere. Se esso avviene con certezza si dice evento certo, mentre se non può mai accadere si dice evento.
Transcript della presentazione:

Le disposizioni Sia ora k un intero, k ≤ n Le disposizioni       Sia ora k un intero, k ≤ n.   Le k-uple ORDINATE che si possono costruire utilizzando (senza ripetizione) k fra gli n oggetti dati sono anche dette "le DISPOSIZIONI degli n oggetti dati, presi a k a k" o anche "le disposizioni di classe k, di quegli n oggetti". Il numero di tali k-uple ordinate ( = il numero delle disposizioni di n oggetti, presi a k a k ), si indica con   Supponiamo di avere n oggetti distinti (ad es: n palline numerate progressivamente da 1 a n, oppure n lettere dell'alfabeto, ... ).

       Esempio 1: Con 10 oggetti distinti, quante quaterne ordinate posso costruire? Risposta: D10,4=10*9*8*7 =5040        Esempio 2: Se ho 10 ragazzi, in quanti modi posso scegliere: un portiere, un arbitro e un raccattapalle?     Risposta: D10,3=10*9*8=720    

 Le combinazioni     Le k-uple NON ORDINATE che si possono costruire utilizzando (senza ripetizione) k fra n oggetti dati sono anche dette "le COMBINAZIONI degli n oggetti dati, presi a k a k" o anche "le combinazioni di classe k, di quegli n oggetti".Il numero di tali k-uple NON ORDINATE ( = il numero delle combinazioni di n oggetti, presi a k a k ) si indica con Cn,k e risulta, utilizzando il Terzo Principio Generale,

(Osservazione: l’ultimo passaggio è stato ottenuto moltiplicando sia sopra che sotto per (n-k)!  ; tale passaggio è possibile anche per k=n, perchè, per convenzione, si pone 0 ! =1)   Esempio 3: Con 10 oggetti distinti, quante quaterne non ordinate posso costruire?   Risposta:

IDEA-GUIDA Disposizioni: c’entra l’ordine Combinazioni: non c’entra l’ordine

Il coefficiente binomiale I numeri vengono anche detti “coefficienti binomiali”o   “coefficiente binomiale n su k” e si ha dunque        o anche       

IDEA-GUIDA SUL COEFFICIENTE BINOMIALE: Il coefficiente binomiale  risponde alla domanda:  "dati n oggetti, in quanti modi ne posso scegliere k?"   

Esempio 4:   Ho un insieme di 7 oggetti distinti. In quanti modi posso sceglierne 3? Risposta:   Ho un insieme di 7 oggetti distinti. In quanti modi posso sceglierne 2?

  Esempio 5: Con i 90 numeri del lotto, quanti terni posso costruire? Risposta:

Disposizioni con ripetizione Si parla di "DISPOSIZIONI CON RIPETIZIONE" quando uno stesso oggetto, nella  k-upla ordinata, può essere ripetuto più di una volta. In questo caso, non dev'essere necessariamente  k≤n.Il numero delle disposizioni con ripetizione di n oggetti, presi a k a k,  si indica col simbolo       e si ha

  Esempio 6: utilizzando, con possibilità di ripetizione, i 3 simboli A, B, C, quante stringhe di 5 lettere        posso comporre?(Per “stringa” si intende una “sequenza di caratteri”)   Risposta:  D’3,5 = 35

Esempio 7: quante colonne è possibile teoricamente giocare nel gioco del totocalcio?   Risposta: Volendo, è un problema di disposizioni con ripetizione. Comunque, si ragiona meglio senza formule: per il primo posto in alto nella colonna ho tre possibilità: 1, X, 2; per il secondo posto ho ancora 3 possibilità... ecc...     Dunque:    313=1594323

Esempio 8: se si lanciano 10 monete (o anche: se si lancia una moneta 10 volte) quanti sono gli esiti possibili?      Risposta: 210=1024

Permutazioni Le "PERMUTAZIONI DI n OGGETTI" sono tutte le n-uple ordinate costruibili utilizzando, senza ripetizione, quegli oggetti;il numero delle permutazioni di n oggetti si indica col simbolo Pn  e si ha:

Esempio 9: date 5 persone, in quanti modi si possono mettere in coda davanti ad uno sportello?  Risposta: P5=5!=120

Si constata che, quando si ripete per "molte" volte una prova, la frequenza di un esito, cioè il rapporto si avvicina "molto" alla probabilità a priori di quell'esito, calcolata tramite il rapporto A questa "legge", la cui validità è rilevabile sperimentalmente, si è attribuito il nome di "legge empirica del caso".