Fulvia Cerroni - Viviana De Giorgi – Marianna Mantuano

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Fulvia Cerroni - Viviana De Giorgi – Marianna Mantuano L’impatto della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi microeconomica del settore tessile e del settore IT Fulvia Cerroni - Viviana De Giorgi – Marianna Mantuano Convegno “L’analisi dei dati di impresa per la conoscenza del sistema produttivo italiano: il ruolo della statistica ufficiale” Roma, 21-22 Novembre 2011

Agenda Background e motivazioni Obiettivi Selezione della base dati L’impatto della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Agenda Background e motivazioni Obiettivi Selezione della base dati Le caratteristiche strutturali delle imprese Le matrici di transizione Conclusioni

Background e motivazioni L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Background e motivazioni Motivazioni la recessione economica dell’economia colpisce in modo trasversale il tessuto produttivo nazionale contrazione delle disponibilità dei mercati finanziari e dei livelli della domanda la risposta delle imprese è: da un lato contenere i costi riducendo la manodopera, ricorrendo alla cassa integrazione e contraendo gli investimenti dall’altro lo spostarsi su nuovi segmenti produttivi e nuovi mercati Obiettivo del lavoro Analizzare alcune caratteristiche della performance economica delle imprese italiane negli anni 2007-2009 del settore tessile, abbigliamento, pelli e accessori e del settore dell’Information Tecnology (IT) Attraverso una base dati che integra a livello di impresa, variabili economiche, sia di performance sia di carattere strutturale, provenienti da varie fonti quali l’Archivio Asia gli archivi satellite delle unità economiche costruiti a partire dalle fonti amministrative dei Bilanci civilistici per le società di capitale e degli Studi di Settore per le altre tipologie di impresa.

Obiettivi Scopo della selezione L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Obiettivi Scopo della selezione Definire un insieme di imprese omogenee nel triennio 2007-2009 su cui condurre l’analisi attraverso indicatori coerentemente confrontabili Strumento dell’analisi Il confronto dei risultati economici tra: il panel chiuso delle imprese sempre attive nei tre anni 2007-2009 le imprese cessate nel periodo 2007-2009 Il confronto dei risultati economici per i due insiemi ha consentito di rilevare le differenze di performance economica delle imprese e di individuare alcune possibili cause della cessazione dell’attività.

Selezione della base dati L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Selezione della base dati Criteri di selezione disponibilità di una fonte amministrativa di natura economico-contabile svolgimento “regolare” dell’attività nel corso dei tre anni. attività economica (Ateco2007): Manifattura (sezione C) 13: Industrie tessili 14: Confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia 15: Fabbricazione di articoli in pelle e simili Servizi di informazione e comunicazione (sezione J) 62: Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse 63: Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici Criteri di selezione dei settori economici la rilevanza per occupati, valore aggiunto ed esportazioni (solo per il tessile) scelta di un settore tradizionale ad alta intensità di lavoro e poco tecnologico (il tessile): la manifattura tradizionale ha subito nel periodo la contrazione strutturale più sostenuta, e il tessile è un settore di punta del “Made in Italy”, scelta di un settore ad alta intensità di tecnologia (l’IT): l’Italia è meno avanzata nella diffusione dell’Information Technology

Campo di osservazione Non rientrano nel campo di osservazione: L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Campo di osservazione Non rientrano nel campo di osservazione: imprese non attive in almeno uno dei tre anni di riferimento (fonte Asia) imprese attive meno di sei mesi in almeno uno dei tre anni (fonte Asia) imprese che hanno subito acquisizioni, cessazioni e scorpori (fonte Asia); SONO ESCLUSE: le nate nel periodo, le cessate nel periodo Rientrano nel campo di osservazione ma non sono coperte dai dati amministrativi a disposizione (Bilanci civilistici e Studi di settore): Imprese che non compilano lo studio di settore né presentano un bilancio: i contribuenti minimi le imprese non di capitale con ricavi dichiarati ≥ 7,5 milioni di euro le imprese che pur svolgendo attività sottoposta a studio di settore sono escluse dallo studio oppure alle quali lo studio non è applicabile Imprese analizzate nel periodo 2007-2009 panel chiuso di 42.662 imprese nel settore tessile, abbigliamento e accessori più 5.826 che non sopravvivono al 2007 3.702 che non sopravvivono al 2008 panel chiuso di 48.075 imprese del settore dell’IT più 5.776 che non sopravvivono al 2007 3.554 che non sopravvivono al 2008

Copertura dell’insieme di riferimento L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Copertura dell’insieme di riferimento Rappresentatività dei settori di riferimento analizzati: settore tessile, abbigliamento, accessori: 74,3% delle imprese e 83,6% degli addetti; settore servizi dell’IT: 72,7% delle imprese e 85,4% degli addetti

Caratteristiche descrittive delle imprese: settore tessile L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Caratteristiche descrittive delle imprese: settore tessile sostenuta contrazione dei volumi di attività: sia il fatturato, sia il valore aggiunto si riducono di circa il 20 per cento nell’arco del triennio con un’accelerazione della flessione tra il 2008 e il 2009, mentre il margine operativo lordo registra un calo del 45 per cento. la crisi economica produce i suoi effetti sul versante occupazionale solo nel 2009: sebbene il numero di addetti risulti inferiore del 5 per cento rispetto ai livelli del 2007, nel 2008 l’andamento era risultato positivo, in controtendenza con quanto evidenziato per le altre variabili

Caratteristiche descrittive delle imprese: settore IT L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Caratteristiche descrittive delle imprese: settore IT contrazione dei volumi di attività solo nel 2009: il fatturato aumenta nel 2008 e si contrae di poco nel 2009, il valore aggiunto mostra un andamento sempre positivo, il margine operativo lordo si contrae solo nel 2009 attestandosi su livelli poco più bassi del 2007 le imprese continuano ad assumere sia nel 2008 sia nel 2009

Caratteristiche descrittive delle imprese: i settori a confronto 1/3 L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Caratteristiche descrittive delle imprese: i settori a confronto 1/3 Le imprese che sopravvivono alla crisi Il comparto manifatturiero del tessile, abbigliamento e accessori è più in sofferenza rispetto al settore dei servizi IT nel periodo di crisi economica e finanziaria. Possibile causa: la manifattura tradizionale del “made in Italy” è caratterizzata da una forte componente di domanda estera che ha rallentato bruscamente nel periodo analizzato.

Caratteristiche descrittive delle imprese: i settori a confronto 2/3 L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Caratteristiche descrittive delle imprese: i settori a confronto 2/3 Le imprese che NON sopravvivono alla crisi A lasciare il mercato nel corso dei tre anni sono le imprese più piccole sia in termini di addetti sia di volumi di attività. Per entrambi i settori la quota percentuale di imprese che sono uscite dal mercato, sia nel 2008 che nel 2009, è inversamente proporzionale al numero di anni di attività (ad eccezione della fascia 21-50 anni per il settore tessile, abbigliamento e accessori). la quota delle imprese “giovani” (al di sotto dei 5 anni di attività) che non sopravvivono alla crisi è sempre più del doppio dell’analoga quota di imprese che mantengono in piedi la loro attività; la relazione si inverte al crescere dell’età dell’impresa. Il background professionale favorisce la permanenza sul mercato.

Caratteristiche descrittive delle imprese: i settori a confronto 3/3 L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Caratteristiche descrittive delle imprese: i settori a confronto 3/3 Nel settore tessile Nell’ultimo anno di attività le imprese hanno in media 3 addetti e volumi mediani di attività pari ad un quinto circa rispetto alle imprese del panel. L’esperienza professionale di più di 10 anni di attività favorisce la permanenza sul mercato. L’appartenenza ad un distretto industriale non discrimina le imprese che cessano da quelle che permangono sul mercato: la percentuale di imprese appartenenti ad un distretto industriale è simile sia per le imprese che cessano sia per le imprese attive. Nel settore IT Nell’ultimo anno di attività le imprese hanno in media meno di 2 addetti (sono cioè imprenditori individuali o imprese con un solo dipendente) e volumi mediani di attività pari a un terzo circa rispetto alle imprese del panel. Per sopravvivere alla crisi è punto di forza anche un’esperienza breve di 6-10 anni. Le imprese “giovani” subiscono la crisi maggiormente nel 2008 (47,6 per cento di cessate contro il 38,5 per cento del 2009).

Costruzione delle matrici di transizione dal 2007 al 2009 L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Costruzione delle matrici di transizione dal 2007 al 2009 Si calcola la redditività lorda di ciascuna impresa del panel (rapporto tra margine operativo lordo e fatturato per 100). Ad ogni impresa viene assegnata la sua posizione relativa in ciascuno dei due anni (primo, secondo, terzo ed ultimo quartile). Le imprese vengono collocate in gruppi “dinamicamente” omogenei di redditività. Si costruisce la matrice di transizione, con lo scopo di verificare in che misura le imprese mantengono o migliorano/peggiorano la loro posizione relativa nel tempo. Si calcolano ulteriori indicatori per ciascun gruppo di redditività: produttività del lavoro (rapporto tra valore aggiunto e numero medio di addetti), e competitività di costo (rapporto tra produttività e costo del lavoro per dipendente per 100) e costo del lavoro per le sole imprese con dipendenti.

Categorie omogenee di imprese L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Categorie omogenee di imprese imprese stabili: imprese che permangono nello stesso quartile di redditività (quelle presenti sulla diagonale principale della matrice) meno redditive, ovvero imprese la cui redditività è sempre nel primo quartile; più redditive, ovvero imprese la cui redditività è sempre nell’ultimo quartile; a redditività intermedia, ovvero imprese la cui redditività mantiene la stessa posizione centrale (secondo o terzo quartile). imprese in miglioramento, imprese che si spostano verso quartili di redditività più elevati (quadrante in alto a destra, al di sopra della diagonale principale) imprese in peggioramento, imprese che si spostano verso quartili di redditività più bassi (quadrante in basso a sinistra, al di sotto della diagonale principale)

Matrici di transizione: composizione percentuale L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Matrici di transizione: composizione percentuale in miglioramento in peggioramento

Matrici di transizione: composizione percentuale L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Matrici di transizione: composizione percentuale meno redditive più redditive

a redditività intermedia L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Matrici di transizione: composizione percentuale a redditività intermedia

Matrici di transizione: composizione percentuale di RIGA L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Matrici di transizione: composizione percentuale di RIGA

L’evidenza empirica: redditività e produttività per gruppi di imprese imprese stabili più redditive caratterizzate da performance migliori rispetto alle altre classi Imprese dei servizi IT con valori generalmente maggiori rispetto al settore tessile Aumento della produttività del lavoro in alcune classi dei sevizi IT

L’evidenza empirica: imprese con dipendenti Sono caratterizzate da: Redditività generalmente più bassa Minore dispersione Produttività più elevata

Alcune considerazioni conclusive L’analisi della crisi sui risultati economici delle imprese: analisi micro economica del settore tessile e del settore IT Alcune considerazioni conclusive Riassumendo: il comparto manifatturiero del tessile, abbigliamento e accessori sembra aver avvertito le difficoltà derivanti dalla crisi economica e finanziaria in misura maggiore rispetto ai servizi IT le imprese che abbandonano il mercato sono quelle più piccole, più giovani e con volumi di attività più contenuti il background professionale favorisce la permanenza sul mercato soprattutto nel settore tessile il settore IT appare caratterizzato da un minore dinamismo in termini di posizione relativa nelle classi di redditività Sviluppi futuri: estensione ad altri settori ulteriore integrazione della banca dati (ad es., dati della cassa integrazione) esplorazione del grado di proiezione internazionale delle imprese verifica dell’appartenenza a gruppi di imprese inserimento dei processi di fusione e acquisizione

Grazie! Fulvia Cerroni: cerroni@istat.it Viviana De Giorgi: degiorgi@istat.it Marianna Manuano: mantuano@istat.it