Corresponsabili nella trasmissione della fede
L’impegno che ci attende Che cosa? Come? Perché? Chi?
Che cosa? 1)Dalla catechesi sacramentale all’IC 2)Dalla collaborazione ad una consapevolezza della corresponsabilità 3)Dalla semplice animazione alla serietà e di un cammino di fede 4)Dall’improvvisazione alla progettualità pensata 5) Dalle riunioni scaricate da internet all’uso consapevole dei testi 6)Dal nostro ombelico al cuore di Dio (dalle chiacchiere su noi stessi al confronto coi contenuti della fede)
Che cosa? 7) Dall’ io penso che … all’ascolto della Parola e all’insegnamento della Chiesa 8) Dalle coreografie liturgiche alla trasparente bellezza del simbolismo liturgico 9) Dalla sagrestia alla frontiera (dal ripiegamento su se stessi all’ascolto del tempo e della vita del mondo) 10) Dalla difesa di privilegi acquisiti alla scelta preferenziale per i poveri 11) Dal nascondimento e rassegnazione alla testimonianza coraggiosa
Che cosa? 12)Da un reclutamento d’emergenza degli educatori a una scelta frutto di discernimento 13)Dalla delega in bianco all’accompagnamento sapiente 14)Dal mio gruppo alla trama delle relazioni e del sostegno associativo 15)Dai gruppi parcheggio ai percorsi formativi coinvolgenti le famiglie 16)Da un’AC dei percorsi paralleli ad un’AC che è della comunità 17)Da una programmazione aziendale all’attenzione alle persone e ai percorsi differenziati
Che cosa? 18)Dalla paura alla consapevolezza della varietà come ricchezza 19) Dalla contrapposizione gelosa alla collaborazione feconda
Come? 1)Con fantasia e responsabilità 2)Con creatività creazionale 3)Con discernimento e intelligenza delle situazioni 4)Con progettualità condivisa 5)Con pazienza e lungimiranza (avanti e in alto) 6)Con proposività costruttiva (oltre la rivendicazione di spazi e di riconoscimenti) 7)Con un linguaggio simbolico-narrativo Nella ordinarietà della pastorale
Perché? 1)Perché l’AC è una cosa seria 2)Perché è risposta ad una vocazione 3)È cammino di santità laicale 4)È esperienza di Chiesa che ci fa sentire con la Chiesa 5)È il dono della fede da trasmettere e da accogliere sempre di nuovo 6)È il di più della dimensione comunitaria 7)Perché l’AC è della comunità e non semplicemente nella comunità
Chi? 1) Tutta l’Associazione 2) I responsabili ma non solo 3) Il Consiglio parrocchiale con il proprio Parroco 4) Il Consiglio pastorale come luogo di discernimento 5) Ogni singolo socio Attraverso la qualità della formazione