Valutazione di impatto sulla salute per l’aiuto alle decisioni Il caso di un “termovalorizzatore”nella Piana fiorentina Eva Buiatti, Agenzia regionale.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Come e a Chi parlerà il nuovo Catasto
Advertisements

Il contributo dell’Azienda USL di Bologna
COME SI STA NEL TERRITORIO PROVINCIALE: valutazioni epidemiologiche
Maria Vizioli Sabine Mall Roberto Grilli
Ruolo della statistica nell’interpretazione dei risultati
DAL. ALLA Le problematiche specifiche 1.Inceneritore 2.Ambiente e Urbanistica a)Non cè più territorio da consumare b)Ippodromo c)Ospedale d)Nautica.
Attività del progetto TAB per il territorio del Distretto di Giaveno Torino, 13 novembre 2012.
Seminario Una nuova Infrastruttura
La validazione dei dati PASSI: confronto tra dati misurati e dati riferiti Carlo Alberto Goldoni Direttore Servizio Epidemiologia e Comunicazione Dipartimento.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Società della Salute della Valdera Convegno R.T. del 6 marzo 2007 Profilo e Immagine di Salute della Valdera Profilo e Immagine di Salute della Valdera.
Per una Agenzia di Valutazione Civica Cittadinanzattiva - Direzione Nazionale Intervento di Angelo Tanese Roma 22 maggio 2010.
La progettazione partecipata: mappatura e analisi degli stakeholders
Il nuovo progetto regionale VIRC (Valutazione Integrata del Rischio Cardiovascolare) per la prevenzione Alessandro Bussotti MMG, Sesto Fiorentino.
Regressione lineare Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Esercitazione n°8.
1 I programmi di screening, la valutazione di performance, le prospettive della valutazione di impatto Marco Zappa Reggio Emilia – 5 Aprile 2006 X congresso.
Susanna Conti 1, Paola Meli 1, Giada Minelli 1, Virgilia Toccaceli 1,
Metodi di stima della sopravvivenza nazionale per tumore in aree parzialmente coperte da registrazione Roberto Lillini a,b,c, Alberto Quaglia b, Riccardo.
VAS nella L.R.12/2005 Art 4, comma 2:..sono sottoposti alla valutazione di cui alla Direttiva 2001/42/CEE –Piano Territoriale Regionale –Piani Territoriali.
VAS nella L.R.12/2005 Art 4, comma 2:..sono sottoposti alla valutazione di cui alla Direttiva 2001/42/CEE –Piano Territoriale Regionale –Piani Territoriali.
Gennaio IZ01Ipsos Public Affairs SONDAGGIO DI OPINIONE PA e Governance nelle situazioni di crisi SONDAGGIO DI OPINIONE PA e Governance nelle situazioni.
MeDeC Le opinioni dei bolognesi sulle problematiche infrastrutturali della mobilità febbraio 2002.
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
La sfida dellequità in salute e sanità Giuseppe Costa Università Torino e ASL TO3 del Piemonte Centro di riferimento CCM per Salute in Tutte le Politiche.
Sustainable Public Budgeting Pianificazione e Politiche Pubbliche Sostenibili - Valutazione degli impatti ambientali, economici e sociali Riccardo Pozzi.
Progetto Registro Tumori Infantili della Regione Toscana Firenze 3 ottobre 2007.
Sistemi Informativi Territoriali
PROGETTO CARTA GEOGRAFICA UNICA per l’intero territorio della provincia di Ferrara E’ un progetto condiviso tra l’Agenzia del Territorio, Regione Emilia-Romagna,
La Carta Geografica Unica nella Provincia di Ferrara
Assessore Ambiente e Partecipazione
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
Giovedì - 19 aprile ore –Sala 3 MALATTIE CRONICHE: LE INFORMAZIONI PER LE POLITICHE E I PROGRAMMI DI PREVENZIONE Potenzialità delluso regionale dei.
Il processo si è svolto attraverso:
MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Comune di Zola Predosa - maggio 2007 Cittadini e amministrazione comunale MeDeC Centro Demoscopico Metropolitano.
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo e Statistica S ISTEMA PER LA PR OGRAMMAZIONE I NTEGRATA E IL G OVERNO.
PIATTAFORMA RIFIUTI. ARGOMENTI: 1. GLI OBBIETTIVI DELLOSSERVATORIO RIFIUTI - OPR 2. LINTRODUZIONE DELLA PIATTAFORMA RIFIUTI 3. I RISULTATI DA RAGGIUNGERE.
COORDINAMENTO DELLA FUNZIONE STATISTICA COMUNALE Incontro del 12 dicembre 2013 Gli enti locali di fronte alla riorganizzazione.
La salute in tutte le politiche e la montagna Giuseppe Costa Dipartimento Sanità Pubblica e Microbiologia Università di Torino Fare salute in montagna.
Candidata: Alice Perfetti
Struttura Sviluppo e innovazione tecnologica delle imprese Progetto ValorE Utilizzo del Sistema esperto territoriale Vitaliano Peri
LATTIVITA DEL COORDINAMENTO SANITARIO VALLESUSA IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA Dott. Marco Tomalino 26 maggio 2012.
Slide 1 Workshop – 29 Settembre 2003 Costi ed impatto sul territorio dello sfruttamento della biomassa a scopi energetici: unanalisi GIS based Ing. L.
Area ricerche Sondaggio Il Municipio Riformista 04/09//2011.
GEOGRAFIA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Bertinoro 24 nov “Sistema di sorveglianza ambientale e sanitaria in aree urbane” ORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE E DI VALUTAZIONE.
GIUSEPPE MESSINA UN ESEMPIO DA IMITARE NELLA SCELTA DI SITI PER LA GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE CAMPANIA Campagna, 23 febbraio.
Agenzia Regionale di Sanità della Toscana XXX Convegno Annuale Associazione Italiana di Epidemiologia – Palermo, 4-6 ottobre 2006.
10 I Comuni I COMUNI operano attraverso un Consiglio comunale (organo deliberativo), una Giunta (organo esecutivo) e un Sindaco, che rappresenta il Comune.
INTRODUZIONE termovalorizzatori = incenerimento con recupero energetico combustione  diossine, metalli particolato (PM), azoto, ossidi di zolfo revisioni.
Rossella Salvi – Responsabile Ufficio Statistica / PROVINCIA DI RIMINI - 1 Seminario RECORD LINKAGE E SISTEMA DEGLI OSSERVATORI DELLA PROVINCIA DI RIMINI.
Mappatura di siti ed edifici con presenza di MCA.
Progetto SIT - Cartografia in Rete Obiettivo: Informatizzazione strutturata del Sistema Informativo Territoriale della Provincia al fine di innalzare lo.
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI
LA PROPOSTA SEAV A BRESCIA Servizi Europei di Area Vasta
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI NEI GIOVANI Registro Tumori del Veneto AP Dei Tos, Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
Piano di Protezione Civile
I CONSUMI DI COCAINA E I COMPORTAMENTI A RISCHIO CONNESSI: I DATI TOSCANI AUTORI: Berti A. 1, Voller F. 1, Orsini C. 1, Pasquini J. 1 Silvestri C. 1,,
LE TENDENZE DEMOGRAFICHE DELLA TOSCANA Anno 2015 SINTESI “Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica”
OSSERVATORIO AMBIENTALE DEL COMUNE DI SOLIGNANO INDAGINE AMBIENTALE - SANITARIA SULLA POPOLAZIONE DI SOLIGNANO Dipartimento di Sanità Pubblica 6 Agosto.
Esperienze avanzate di riduzione delle polveri sottili: le strategie e i migliori esempi da seguire per il risanamento della qualità dell’aria nell’area.
L’assetto gestionale del settore in Toscana e la nuova normativa sui rifiuti urbani e i servizi pubblici locali Andrea Sbandati – Direttore Cispel Toscana.
L’impatto sociale ed economico dei tumori V Giornata nazionale del malato oncologico L’impatto sociale ed economico dei tumori V Giornata nazionale del.
PIANO PREVENZIONE REGIONALE WORKSHOP - 3 nov AMBIENTE e SALUTE.
Workshop ELI_FIS ELI_CAT Genova, 22 gennaio 2010 Federalismo fiscale: le politiche regionali in ambito catastale e fiscalità locale Azioni interregionali.
Servizio Controllo Strategico e Statistica Giornata seminariale L’IMMIGRAZIONE NELLA PROVINCIA DI MODENA mercoledì 27 febbraio 2008 Fonti e Archivi per.
L’ avvio del progetto OCCAM
I risultati degli studi trasversali PASSI 2005 e 2006 L’utilizzo di PASSI nella programmazione distrettuale Giovedì 19 Marzo 2009 Natalino Michelini Distretto.
U.O. Epidemiologia – Registro Tumori ASL Lecce
Salute, condizione economica e livello di istruzione Pio Russo Krauss Responsabile Educazione Sanitaria ASL Napoli 1 Centro Coordinatore Regionale Macroarea.
PROVINCIA DI PARMA – Servizio Sistema Informativo – Stradone Martiri della Libertà, 15 – Parma – Il Sistema Informativo.
Transcript della presentazione:

Valutazione di impatto sulla salute per l’aiuto alle decisioni Il caso di un “termovalorizzatore”nella Piana fiorentina Eva Buiatti, Agenzia regionale di Sanità della Toscana Firenze, 18 maggio 2007

Un caso di valutazione ambientale e sulla salute “prima” delle decisioni : un nuovo inceneritore (termovalorizzatore) nella piana fiorentina

La valutazione può “veramente” orientare le decisioni politiche?

Il contesto: Il Piano Smaltimento Rifiuti (ATO 6): nasce dalla programmazione regionale in applicazione della normativa nazionale si ad un certo numero di inceneritori afferenza dei rifiuti di un territorio prevalentemente agli impianti di quello stesso territorio

Analizza tre siti (Osmannoro, Ponte Maccione, Case Passerini), tutti collocati nella Piana di Firenze-Sesto-Prato Sceglie un sito (Osmannnoro) qui si è inserita la VIS

LOCALIZZAZIONI: OSMANNORO – PONTE DI MACCIONE – CASE PASSERINI

VIS: 3 fasi -Screening - Analisi dettagliata dello stato di salute in relazione con l’area specifica -Conclusioni ed eventualmente stime previsionali Fase 4: controllo dell’effetto delle decisioni

La committenza: Provincia di Firenze La fase: dopo la stesura del Piano Smaltimento Rifiuti L’approccio: valutazione del solo sito prescelto I portatori di interesse: il Comitato dei cittadini della Piana, i Sindaci, l’Amm. Provinciale, L’Ente smaltimento rifiuti Il conflitto di interessi: gli organismi tecnici di valutazione non devono essere finanziati dai portatori di interesse L’approccio della VIS: di area L’approccio epidemiologico: uso dei dati “correnti”

alcuni PUNTI di ATTENZIONE che richiedono approfondimenti Risultati della I° fase – Screening di area Dai dati di screening non emerge, complessivamente, una situazione di salute particolarmente preoccupante. Gli Indicatori generali risultano quasi sempre migliori o uguali alla media Provinciale MA alcuni PUNTI di ATTENZIONE che richiedono approfondimenti Eccesso di Tumori Polmone nei Maschi a Campi Bisenzio; Eccesso di Malformazioni all’orecchio nell’Area; Eccesso di Linfomi non Hodgkin nelle Femmine a Campi Bisenzio; - Eccesso di Silicosi a Campi Bisenzio e Sesto F.no nei due sessi

L’approccio della II° FASE dellaVIS: Descrivere dettagliatamente(1) lo stato di salute della popolazione residente al Baseline, in un’area definita sulla base della distanza della residenza dal sito(2) di localizzazione, identificando eventuali eccessi o addensamenti di casi(3) (1) con particolare riferimento a patologie potenzialmente correlate a fattori di inquinamento ambientale riferibili ad un impianto di smaltimento rifiuti (rassegna di studi internazionali) (2) Sulla base delle indicazioni delle aree di ricaduta degli inquinanti emerse dallo studio sul versante ambientale (3) Utilizzando diverse tecniche di analisi

Mappa vettoriale dei numeri civici Per fare delle analisi su aree non coincidenti con i confini Amministrativi sfruttando gli archivi correnti è necessario Georeferenziare* la popolazione residente e linkare i Casi (mortalità o morbosità), costruendo un sistema di interrogazione Geografico (GIS) *Assegnare ad ogni “caso” le coordinate (latitudine e longitudine) relative all’indirizzo di residenza del soggetto Mappa vettoriale dei numeri civici Record Linkage per mezzo del CODICE FISCALE Record Linkage per mezzo della TOPONOMASTICA Anagrafe Comunale Archivio dei Casi

Il Sistema di Interrogazione Geografico

“Eccessi significativi” (OSMANNORO) Calcolo di SMR rispetto alla Provincia di Firenze (casi) SETTORE CORONA MASCHI FEMMINE TOTALE A (NORD) < 1,5 1,5 –2,0 2,0 –2,5 B (OVEST) C (SUD) ALTRE MAL.POLMONE (23) SMR =168,8 (P<0,05) TUMORE COLON (26) SMR =142,2 (P<0,10) VIA PISTOIESE (+ / - 250 MT.) ALTRE MAL.POLMONE (36) SMR =168,8 (P<0,10) ASMA BAMBINI (8) SMR =230,5 (P<0,05) ALTRE MAL.POLMONE (58) SMR =121,7 (P<0,05) ASMA BAMBINI (15) SMR =169,3 (P<0,10)

Tecniche di analisi statistica per piccole aree (clusters analysys) OBIETTIVO: Valutare l’eventuale presenza di addensamenti di casi di malattia nell’area in esame Analisi esplorativa (General Clustering): metodo di Cuzich-Edwards Localizzazione dei clusters (Cluster Detection) metodo di Kulldorff Calcolo degli Odds Ratio

CLUSTER SIGNIFICATIVO – Altre malattie del polmone

Cambia la committenza: comparare tre siti

LOCALIZZAZIONI: OSMANNORO – PONTE DI MACCIONE – CASE PASSERINI

Distanza dal punto sorgente in Km.(OSMANNORO) Residenti N° % < 0,5 30 0,1 0,5 - 1,0 42 0,2 1,0 – 1,5 995 3,6 < 1, 5 1.067 3,9 1,5 – 2,0 14.650 52,8 2,0 – 2,5 12.027 42,3 Totale <2,5 27.744 100,0 Settori A (Nord) < 1,5 89 48 0,3 B (Ovest) 14.629 79 52,7 C (Sud) 13.026 940 47,0 Via Pistoiese (+/- 250mt.) 16.903 Popolazione Residente al 31/12/01 secondo corona e settore

Distanza dal punto sorgente in Km. (CASE PASSERINI) Residenti N° % < 0,5 0,0 0,5 - 1,0 52 0,3 1,0 – 1,5 62 0,4 < 1, 5 114 0,7 1,5 – 2,0 1.774 10,3 2,0 – 2,5 15.325 89,0 Totale <2,5 17.213 100,0 Settori A < 1,5 8.952 13 52,0 B 6.213 22 36,1 C 2.048 79 11,9 Popolazione Residente al 31/12/01 secondo corona e settore

L’approccio della III° FASE dellaVIS: Studio Microgeografico di indicatori di morbosità e mortalità 1 2 3 4 5 6 A B C D E F Arco viario principale Arco viario secondario Discarica Unità industriali Aeroporto Termovalorizzatore Anagrafe Autostrada A1 Via Pistoiese Via Pratese Ingresso principale alla città Autostrada A11 Calcolo di RSM Calcolo di RBM Analisi Clustering

Morbosità superiore al riferimento provinciale per alcune cause: -altre mal.del polmone -bronchite,enfisema,asma -tumore vescica -tumore colon -tumore polmone -asma bambini Eccessi consistenti di morbosità per: - tumore del polmone - altre mal.polmone

Cluster Significativo di Morbosità per Tumori al Polmone STUDIO ESPLORATIVO: Analisi Spaziale di tipo caso-controllo su dati di routine per indagare la distribuzione di eventi secondo la residenza

CONCLUSIONI : A) Eccessi statisticamente significativi di patologie respiratorie nel bambino e nell’adulto localizzati nell’area in esame circostante la via Pistoiese; B) La localizzazione di Case Passerini mostra una minore numerosità della popolazione residente nella corona più vicina al sito e nessun eccesso significativo di patologie correlabili con inquinamento ambientale; C) Elevata antropizzazione della macro-area comprendente i 3 siti che suggerisce un programma di riqualificzione ambientale (interventi sulla Mobilità, teleriscaldamento e rinaturalizzazione del territorio).

Effetti sul tema riqualificazione: 1 Effetti sul tema riqualificazione: 1. Il termovalorizzatore non termovalorizza! 2. Rimboschimento e Parco della Piana 3. Indisponibilità a misure su traffico e viabilità

Alcuni dei limiti principali 1 Alcuni dei limiti principali 1. Non programmato né codificato né concordato e condiviso il rapporto con i cittadini 2. Valutazione “nel mezzo” del processo decisionale 3. Più investimenti sull’inceneritore che sulla riqualificazione del territorio 4. Difficoltà a separare i ruoli 5. Non accreditamento “a priori” delle strutture tecniche 6. Strumentalizzazioni politiche e personali

7. Mancanza di un organismo unitario di gestione del territorio 8 7. Mancanza di un organismo unitario di gestione del territorio 8. mancanza di un quadro certo delle opere nel futuro

Aspetti positivi: 1. accettazione di un approccio globale (diverso da VIA e anche da VAS) 2. accettazione alla ridiscussione delle decisioni 3. accettazione di misure di riqualificazione 4. maggiore chiarezza sulle potenzialità 5.rapporto con i cittadini e trasparenza.