Progetto provinciale per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri e per l'educazione interculturale nel territorio pratese:risultati, criticità e ipotesi di sviluppo 13 Settembre 2010 Franca Ferrara, Direttore Area Istruzione, Formazione, Orientamento e Lavoro
Consistenza alunni stranieri sul territorio provinciale a.s. 2009/2010 - 6.036 alunni di cittadinanza non italiana iscritti alle scuole della Provincia di Prato (incidenza del 18,1% sulla popolazione scolastica complessiva pari a 33.350 unità) - 88 cittadinanze presenti. I cinesi (2.605 unità) rappresentano il 43,2% degli alunni stranieri Fonte OSP Fonte :OSP Prato
Consistenza alunni stranieri nel quadro reg.le e naz.le a.s. 2009/2010 – A livello regionale, Prato è la IA Provincia per numero di studenti stranieri con il 18,22% (media regionale 11,12%) a.s. 2008/09 – A livello nazionale, Prato è la IIA Provincia italiana, per numero di studenti stranieri con il 16,4% (dopo Mantova con il 16, 9%) a.s. 2008/09 - A livello nazionale Prato è IA per numero di studenti stranieri presenti nella scuola secondaria di I grado con il 19% PRATO COME LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLA COMPLESSITA' SOCIALE
Alunni con cittadinanza non italiana (valori %) – confronto tra province toscane – a.s. 2009/10 dati MIUR Infanzia Primaria
Alunni con cittadinanza non italiana (valori %) – confronto tra province toscane – a.s. 2009/10 dati MIUR Sec. I grado Sec. II grado
Provincia di Prato - % alunni stranieri nella scuola dell’infanzia per comune - a.s. 2009/2010 Fonte :OSP Prato
Provincia di Prato - % alunni stranieri nella scuola primaria per comune - a.s. 2009/10 Fonte :OSP Prato
Provincia di Prato - % alunni stranieri nella scuola secondaria di primo grado per comune - a.s. 2009/2010 Fonte :OSP Prato
Prato in rapporto a Lisbona 2010 Prato in rapporto a Lisbona 2010. Tassi di abbandono scolastico prematuro Eurostat (2008) b Istat (2009) c Studio lonigtudinale sulla coorte dei nati nel 1988residenti nella Provincia di Prato che hanno conseguito la licenza media nell.a.s. 2001/02 e che nell'a.s. 2002/03 risultavano iscritti nelle classi prime Sec. II grado della Provincia di Prato (elaborazioni Asel/Osservatorio Scolastico Provinciale) . Ogni 100 studenti che hanno iniziato il ciclo di istruzione sec. II grado, 20 hanno abbandonato gli studi senza conseguire il diploma/qualifica. Oltre la metà degli studenti stranieri (il54%) ha abbandonato prematuramente gli studi, mentre tra gli studenti di cittadinanza italiana la percentuale di abbandoni è pari al 17,8%.
Provincia di Prato - % alunni in ritardo scuola sec. I gr. Ritardo: età superiore a quella che si ottiene considerando un corso regolare che prevede l'iscrizione alla classe prima di scuola primaria a 6 anni e la promozione ogni anno alla classe successiva. Il ritardo non è necessariamente una bocciatura ma può dipendere anche da un arrivo in corso d'anno con inserimento in una classe inferiore rispetto a quella prevista per età. Fonte :OSP Prato
Provincia di Prato - % alunni in ritardo scuola sec. II gr. Ritardo: età superiore a quella che si ottiene considerando un corso regolare che prevede l'iscrizione alla classe prima di scuola primaria a 6 anni e la promozione ogni anno alla classe successiva. Il ritardo non è necessariamente una bocciatura ma può dipendere anche da un arrivo in corso d'anno con inserimento in una classe inferiore rispetto a quella prevista per età. Fonte :OSP Prato
Dall'emergenza allo sviluppo: quale accoglienza? Orientamento integrato verso i ragazzi e le famiglie ACCOGLIENZA dall’inserimento amministrativo ad un inserimento con approccio integrato allievo/famiglia Patto Formativo regolatore e facilitatore dei complessi rapporti su cui poggia il progetto pedagogico Riconoscimento competenze in ingresso acquisite nella scuola del paese d'origine
Dall'emergenza allo sviluppo: quali laboratori? laboratori di alfabetizzazione finalizzati allo sviluppo della conoscenza della lingua italiana superamento dei laboratori destinati esclusivamente ai ragazzi immigrati i quali dovranno sempre di più avere carattere di eccezionalità e temporaneità laboratori specifici ed intensivi di rete per gli alunni iscritti a scuola ad anno scolastico già avviato laboratori per lo sviluppo interculturale percorsi per l'approfondimento disciplinare, azioni per la valorizzazione della multiculturalità, pari opportunità in ambito scolastico, promozione dell'incontro e conoscenza tra comunità straniere del territorio, creazione di spazi comuni, luoghi di incontro tra persone, lingue e culture percorsi per l'apprendimento dei linguaggi disciplinari strumenti per l'apprendimento intensivo dell'italiano L2 prima dell'inserimento scolastico
sostegno alla genitorialità documentazione e diffusione Azioni di sistema attivate formazione operatori del sistema docenti, personale ATA, mediatori culturali, facilitatori linguistici; sostegno alla genitorialità rapporto costante con le famiglie dell'alunno straniero (coinvolgimento del volontariato, del terzo settore, del sistema dell'educazione degli adulti, dei servizi sociali/ socio sanitari del territorio documentazione e diffusione delle esperienze (materiali prodotti, progetti, strumenti, buone prassi, sviluppo del sito del protocollo
Formazione insegnanti 1. convenzione con Università per stranieri di Siena, Corsi sulla didattica della lingua italiana a stranieri e preparazione alla certificazione DITALS (Certificazione di Competenza in Didattica dell'italiano a Stranieri) 2. convenzione con Università Ca’ Foscari di Venezia (Certificazioni CEDILS e CEFILS) RISPOSTA: Partecipazione attiva di n. 90 insegnanti di ogni ordine e grado
Sostegno alla genitorialita' 1- PROGETTO Genitori, immigrati ed operatori di sistema: percorsi interculturali in fase di avvio, azioni specifiche integrate per n 320 genitori con le attività inserite nella programmazione provinciale per l'Educazione degli Adulti. Il progetto prevede l'utilizzo di metodologie quali l’apprendimento collaborativo e agisce su tutto il territorio prov.le, con il coinvolgimento del Centro Territoriale Permanente, degli Istituti Secondari di Secondo Grado, del Comune di Prato - Istituto Culturale di documentazione Lazzerini e dei Comuni (soggetti sostenitori) 2- ricerca -azione “progetto Family Friendly”per la partecipazione dei genitori alla vita scolastica, percorso innovativo realizzato con il contributo della Regione Toscana Autorità Regionale per la Partecipazione. Coinvolti gli studenti (primaria, secondaria di I e II grado n.150) che con l'aiuto dei docenti, hanno fornito suggerimenti e soluzioni per elaborare metodologie ed interventi di coinvolgimento scolastico dei genitori.
Impatto del Protocollo per un processo di qualità: quali processi trasformativi avviati? Coinvolgimento di tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche private per un totale di 33 scuole statali e 24 scuole paritarie in raccordo con gli Enti locali (Regione, Provincia, Comuni) per l’individuazione di linee comuni nell'ambito di specifici ruoli e responsabilità ed attivazione linguaggi “abbastanza condivisi” Partecipazione di 3.300 studenti stranieri e italiani a laboratori linguistici e interculturali a.s. 2009/10 -; Costituzione di nuove reti e rafforzamento di quelle esistenti. (n. 8 reti). Le sinergie attivate hanno favorito l'ottimizzazione dell'impiego delle competenze, la condivisione di buone prassi, la progettazione condivisa, l'organizzazione di laboratori nel corso dell’anno per i nuovi inserimenti Integrazione con altri progetti (obbligo formativo – EDA) a superamento di un sistema di interventi “parcellizati” Attivazione “formazione dei formatori” nell'ambito di un sistema strutturato della Formazione Continua (n. 90) Integrazione risorse finanziarie (Regione – Provincia - Comuni), effetto moltiplicatore
CRITICITA' E SVILUPPI per un percorso di miglioramento a breve termine Ombre e luci 1. Piano di comunicazione: INTERNA - potenziamento delle modalità comunicative all’interno del protocollo A livello di singola scuola con le diverse figure prof.li (Dirigente, Docente referente, Docenti, personale ATA, mediatori, facilitatori) A livello di rete, enti locali ed organismi di governance del protocollo (comitato di coordinamento e C.T.S.) ESTERNA - attivazione e studio di nuove modalità comunicative nei confronti degli studenti, famiglie, comunità cinese (presenza di n. 2.605 studenti cinesi il 43,2% degli alunni stranieri)
… segue 2. Piano di Azioni di sistema CAPITALIZZAZIONE documentazione e buone prassi implementazione dell'azione sinergica con altri progetti finanziati in ambito, provinciale, regionale ed europeo a superamento della parcellizzazione dei microprogetti SOSTEGNO alla genitorialità azioni integrate con le attività inserite nella programmazione provinciale per l'Educazione degli Adulti , anche attraverso metodologie innovative e il coinvolgimento del volontariato sociale e del terzo settore FORMAZIONE dei formatori Creare un collegamento tra le diverse figure prof.li (docenti, facilitatori, Referenti, mediatori....) nella condivisione e realizzazione del progetto pedagogico; Rispondere con azioni formative specifiche ai fabbisogni formativi rilevati; OSARE SPERIMENTAZIONI “per la continuità didattica”: codifica di precisi comportamenti formativi ed azioni organizzative sistemiche al fine di facilitare il passaggio a tutti i ragazzi nel sistema dell'istruzione e della Formazione prof.le
… segue 3. Sistematizzare le azioni, gli strumenti e le metodologie adottate in fase di ACCOGLIENZA - utilizzare in modo integrato le risorse a disposizione (metodologiche, strumentali e umane) per un inserimento e percorso scolastico positivo dei ragazzi; LABORATORIO – consolidare laboratori linguistici “con carattere di eccezionalità”; potenziare laboratori sulla multiculturalità e cittadinanza attiva per mettere in evidenza il valore aggiunto della diversità e sviluppare un linguaggio comune codificato e del “capitale sociale”
… segue 4. Analisi qualitativa sulla ricaduta degli interventi “carriere scolastiche su giovani stranieri e non” mediante l' Osservatorio Scolastico Provinciale (rapporto successi/insuccessi, abbandono scolastico e formativo,continuità nel sistema formativo, aggancio con il M.d.L.) 5. Sviluppare il sistema di monitoraggio e valutazione (a cura della Commissione tecnico – scientifico) 6. Passare dalla sperimentazione del protocollo “alla struttura consolidata”