Lez. 7 a Federico II di Svevia Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 7 a Federico II di Svevia Prof. Marco Bartoli
Federico Ruggero 1194 nasce a Jesi il figlio di Enrico VI e di Costanza d’Altavilla: Federico Ruggero 1197 muore il padre 1198 muore la madre Il giovane re è affidato al papa, che ha l’alta sovranità sul regno di Sicilia (Innocenzo III)
La successione imperiale Il papa è arbitro della successione al trono imperiale: Filippo di Svevia, fratello di Enrico VI Ottone di Brunswick, figlio di Enrico il Leone Quando nel 1208 Filippo muore vittima di una vendetta privata, il papa decide di dare il trono a Ottone, che venne incoronato il 4 ottobre 1209 [Ottone IV] Il papa voleva mantenere il Regno di Sicilia per il giovane Federico Ruggero, ma Ottone invase il Regno
La prima battaglia europea Federico Ruggero, maggiorenne dal 1208, aveva sposato Costanza d’Aragona Nel 1212, su invito dei principi tedeschi (tra cui in particolare Ottocaro I di Boemia) e con il consenso del papa, trasferiva la guerra ad Ottone nella sua stessa Germania Federico chiese l’appoggio di Filippo Augusto, re di Francia mentre Ottone aveva quello di Giovanni, re d’Inghilterra Il 27 luglio 1214 a Beauvines vi fu lo scontro, con la vittoria di Filippo Augusto (e quindi di Federico)
La coronazione imperiale Nel 1220 a Roma Onorio III (che era succeduto a Innocenzo III) corona Federico Ruggero imperatore [Federico II di Svevia] Consitutio in basilica Beati Petri: gli eretici sono al bando dell’impero Federico torna nel Regno. Impone il controllo sui matrimoni e i testamenti dei feudatari Nel 1224 fonda, a Napoli, la prima università statale, per formare il personale amministrativo del regno
La crociata Nel 1227 veniva eletto papa Gregorio IX, che imponeva a Federico l’esecuzione di una delle promesse solenne fatte al momento della coronazione imperiale: quella di riprendere la crociata. Nel settembre 1227 parte la flotta di Federico da Otranto, ma dopo breve navigazione tornò in porto a causa di una epidemia Il 27 settembre il papa, ritenendo d’esser stato ingannato, scomunicò l’imperatore
L’accordo con al-Kamil Federico allora preferisce mettersi d’accordo con il sultano d’Egitto Melek al-Kamil, da cui ottiene una pace di 10 anni (1228-1238) con il libero accesso a Gerusalemme per i pelelgrini Dopo l’accordo Federico si recò a Gerusalemme, dove venne coronato re (avendo sposato Jolanda di Brienne) ma in assenza del clero Il papa, mantenendo la scomunica, aveva inviato un esercito di clavigeri in Puglia
La pace di San Germano Tornato in Puglia, Federico sconfigge l’esercito dei clavigeri, ma si ferma ai confini dello Stato della Chiesa. Si ebbero lunghi negoziati (condotti in gran parte da Ermanno di Salza, gran maestro dell’Ordine teutonico), fino a giungere alla pace di San Germano [1130]
Le costituzioni melfitane 1231 Federico II primo ispiratore e autore con i suoi consiglieri Pier delle Vigne e Jacopo di Capua "Vogliamo perciò che tutti i nostri sudditi sappiano, in base ai termini di questa legge, che noi pesiamo sulle nostre bilance il diritto di ciascuno alla giustizia, insistiamo che nessuna che nessuna distinzione debba essere fatta tra gli individui nel giudizio dei tribunali; la giustizia va messa in atto con ugual forza per ognuno, sia questo un franco, un romano o un longobardo, sia querelante o convenuto" (Cost. II, 17).
Nuovi scontri con i comuni 1231 dieta di Ravenna e Aquileia A Verona si afferma il potere di Ezzelino da Romano Milano sollecita la ribellione di Enrico, figlio di Federico, re di Germania Federico si reca in Germania, sconfigge la sedizione, emana il Privilegium in favorem principum 1237 a Cortenuova sconfigge l’esercito della Lega, inviando il carroccio a Roma
Nuovi scontri con il papa Federico aveva fatto sposare il figlio Enzo con Adelasia di Torres e Gallura il papa vide qui una offesa all’alta sovranità pontificia sull’isola, scomunicò Federico e convocò un concilio per giudicarlo 1241 i prelati francesi diretti a Roma per il concilio, vennero intercettati da navi pisane, per conto di Federico, davanti all’isola del Giglio e tenuti in dura prigionia
Il I Concilio di Lione Morto Gregorio IX nel 1241, nel 1243 gli successe Sinibaldo Fieschi, che prese nome Innovenzo IV, il quale fuggì a Lione (1244) 1245: I Concilio di Lione: avanzata dei mongoli (nel 1241 avevano sconfitto re Bela IV di Ungheria) processo all’imperatore
Ultimi anni A seguito della deposizione dell’imperatore, Parma abbandonò il campo imperiale, nel Regno una serie di congiure soffocate nel sangue (anche Pier della Vigna venne incarcerato nella rocca di San Miniato, dove si uccise) 1249 i bolognesi catturano il figlio Enzo 1250 a Fiorentino, in Puglia, dopo rapida malattia, Federico II moriva.
Il ritratto di Federico di fra Salimbene di Parma "fu uomo pestifero e maledetto, scismatico, eretico ed epicureo, corruttore di tutta la terra, giacché seminò il seme della divisione e della discordia nelle città d'Italia, tanto che dura fino ad oggi. Federico quasi sempre amò aver discordia con la Chiesa, e la contrastò in molti modi. Proprio la Chiesa, che lo aveva nutrito e difeso ed elevato. Della fede in Dio non ne aveva neanche un po'. Era un uomo astuto, sagace, avido, lussurioso, malizioso, iracondo. E fu uomo valente qualche volta, quando volle dimostrare le sue buone qualità e cortesie: sollazzevole, allegro, delizioso, industre. Sapeva leggere, scrivere e cantare; e sapeva comporre cantilene e canzoni. Fu bell'uomo e ben formato, ma era di statura media [...]. Ancora, sapeva parlare molte e svariate lingue. E, per farla corta, se fosse stato veramente cattolico e avesse amato Dio e la Chiesa e la propria anima, avrebbe avuto al mondo pochi uguali a lui nell'autorità".