La didattica della grammatica:

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Transcript della presentazione:

La didattica della grammatica: Grammatica come?

Temi Conoscere la grammatica per insegnarla: il compito del docente Grammatica o riflessione linguistica? Gli attributi della grammatica: deduttiva vs induttiva, esplicita vs implicita Insegnare la grammatica a: bambini, adolescenti, adulti Tecniche didattiche per l’insegnamento della grammatica Analisi di materiali didattici e attivita’ di riflessione e produzione grammaticale

Grammatica: conoscerla per insegnarla L’insegnante: - e’ guida nell’esplorazione delle aree grammaticali sa spiegare la grammatica= sa spiegare l’uso coltiva la flessibilita’ e l’abilita’ di reinterpretare i fenomeni della lingua alla luce di nuove variabili - ha un atteggiamento da studioso: non deve essere solo un giudice che “sa” che cosa è accettabile e che cosa no, ma sa anche spiegare “perché” una cosa è accettabile e una no.

Grammatica o riflessione linguistica? processo cognitivo attraverso il quale lo studente scopre le regolarità della lingua con la quale viene in contatto, dando la priorità ad un approccio induttivo piuttosto che deduttivo Dinamica della riflessione linguistica: il soggetto che riflette e’ lo studente, sotto la guida dell’insegnante che punta a promuovere l’autonomia; le regole non sono delle norme inalterabili, ma meccanismi di funzionamento della lingua e riguardano tutti gli aspetti legati alla comunicazione

studente insegnante lingua Insegnamento della grammatica Non prende alcuna iniziativa, si limita a seguire (subire?) le indicazioni che il docente prende dal programma e dal manuale. Esegue esercizi su frasi piu’ che su testi significativi Riflessione sulla lingua Con il support del manuale e dell’insegnante, viene chiamato ad attivare il LAD: osserva dei campioni di lingua, elabora e verifica ipotesi, fa eventuali esercizi applicativi. insegnante E’ il soggetto che decide tempi e argomenti. E’ il giudice di correttezza formale, colui che indica l’appropriatezza socio-linguistica rispetto al contesto. E’ il regista che individua i campi di lavoro e offre i testi, autentici o presi dal manuale; organizza e guida le riflessioni; guida l’elaborazione della “regola”; guida il completamento dello schema grammaticale lingua Si riduce alla fonologia-ortografia, alla morfosintassi e alla grammatica del testo. Si concretizza in liste di regole morfologiche, di meccanismi di coordinazione e di subordinazione, di coesione testuale. La terminologia grammaticale viene presentata prima ancora di trattare il contenuto del termine Abbraccia non solo la competenza linguistica, cioe’ la grammatica tradizionale, ma anche tutti i problemi posti dalle varieta’ legate alla situazione sociale, all’area geografica, al canale usato: oggetto della riflessione e’ il fenomeno lingua nella sua complessita’, non solo la forma della lingua. (Da P.E.Balboni 2008, Fare educazione linguistica, UTET)

Cosa significa dunque “fare grammatica a scuola”? Attuare dei percorsi di “scoperta” grammaticale su cui condurre gli studenti (anziche’ fornire gli studenti di un pacchetto di conoscenze gia’ strutturato) Coinvolgere gli studenti nella costruzione delle conoscenze, attivando quelle capacita’ di base come l’osservazione, la classificazione, il confronto, l’ordinamento, l’inclusione, la categorizzazione, ecc., trasversali alle varie discipline, la cui valenza formativa e’ fuori discussione. Promuovere la motivazione mediante il piacere di scoprire, di risolvere un problema, di vincere una sfida e distinguere relazioni, regole, comportamenti (non solo motivazione scolastica finalizzata alla promozione)

La discussione collettiva e’ uno dei passaggi fondamentali della metodologia di ricerca grammaticale: puo’ diventare uno scambio cognitivo importante, capace di far avanzare le conoscenze di tutti (negoziazione con gli altri) “Discutendo s’impara”:la classe diventa una comunita’ di apprendimento e di ricerca. Occorre un forte coinvolgimento della classe che tocchera’ all’insegnante promuovere (Lo Duca)

Attributi della grammatica: deduttiva / induttiva Grammatica deduttiva: partire da una regola della lingua per proporla agli studenti, spiegarla e poi farla ritrovare e applicare in diverse forme, testi, esercizi (dall’alto al basso) generale=la regola particolare= applicazione della regola Grammatica induttiva: partire da un testo, da uno o più esempi di lingua per arrivare poi ad estrapolare una regola. (dal basso all’alto) generale= regola particolare= applicazione

Cosa insegnare? Tutto o poco? Puntare sulla selezione e sulla concretezza: trovare una giusta mediazione tra esaustività e funzionalità, tra completezza e operatività. 1. L’insegnamento di una lingua deve avere una forte base funzionale. 2. Una struttura a spirale del programma permette di ritornare più volte sullo stesso argomento. 3. Il tema “grammatica” va affrontato sotto 4 aspetti: forma uso funzioni tipologia studenti

Grammatica a chi? 1. Bambini Competenza d’uso o anche sull’uso? Entrambe (riflessione, guidata dall’insegnante, ma condotta dagli alunni) Riflessioni deduttive o induttive? Induttive e concrete. Gioco Interazione tra pari

2. Adolescenti Considerare le conoscenze linguistiche pregresse e in corso degli studenti Proporre un ragionamento sulla lingua più strutturato e più rivolto alla riflessione metalinguistica esplicita Integrare i due approcci (induttivo e deduttivo) in funzione della classe (esigenze linguistiche, cognitive, motivazionali) Importanza del “branco”, dei valori del gruppo

3. Adulti Hanno ormai sviluppato capacità cognitive e di manipolazione astratta Hanno già avuto esperienze di apprendimento linguistico, basate sullo studio esplicito delle regole grammaticali Possono opporre resistenza ad una metodologia piu’ induttiva Individualismo e autonomia nella dinamica didattica Dosare le modalità induttive e quelle deduttive, lasciando alla sistematizzazione esplicita delle regole grammaticali uno spazio maggiore

Come aiutare gli allievi a riflettere sulla lingua ? Percorso dalla competenza d’uso alla competenza sull’uso FORMAZIONE DI IPOTESI  VERIFICA DELLA FONDATEZZA DELLE IPOTESI FISSAZIONE DELLE REGOLE IPOTIZZATE E VERIFICATE RIUTILIZZO DELLE REGOLE  RIFLESSIONE ESPLICITA SULLA LINGUA  (da Balboni 1998)

Teniche grammaticali per ogni fase Formazione delle ipotesi Proporre testi che si focalizzano su una struttura; lo studente scopre induttivamente le regolarita’ Verifica delle ipotesi Osservazione guidata e discussione in gruppi Esercizi di riconoscimento, sostituzione, completamento Fissazione delle regole Esercizi strutturali Riutilizzo delle regole Libero reimpiego delle regole: role play, role taking, ecc. (dalla ripetizione all’uso autonomo) Riflessione esplicita sulla lingua Tecniche di natura insiemistica Tecniche di combinazione e incastro Tecniche di esplicitazione

Riflessione sulla lingua=sistematizzare, applicare in modo consapevole le regole a.tecniche di natura insiemistica: comprendono tutti quegli esercizi che presentano all’allievo un insieme indistinto e gli chiedono di evidenziare le omogeneità o di eliminare le disomogeneità, oppure di ordinare gli elementi secondo un preciso criterio; b.tecniche di combinazione e di incastro: in una colonna ci sono i pezzi iniziali di alcune frasi, in un’altra colonna le conclusioni, messe in ordine casuale: l’allievo deve ricostruire le frasi correttamente, riflettendo sui meccanismi di concordanza e sui legami semantici; c.tecniche di esplicitazione, per riflettere a livello testuale sui meccanismi di coesione, sui pronomi, sui connettori, sulle pro-forme (sinonimi, iperonimi, iponimi).

Tecniche di natura insiemistica Inclusione: dato un insieme (20 nomi) i suoi elementi devono essere inclusi in due sottinsiemi di rango inferiore (maschile/femminile; singolare/plurale, ecc.) Esclusione: dato un insieme si devono escludere quel o quegli elementi che non sono coerenti col principio che ordina l’insieme (fuori l’intruso) Seriazione: si riordinano gli elementi dell’insieme sulla base di un parametro dato dall’insegnante (ordine alfabetico, dal piccolo al grande, ecc.) Tecniche ben accette dagli studenti che hanno di fronte una sfida logica e insieme ludica

Tecniche di combinazione Ricomposizioni di frasi spezzate. Collegare il focus con i relativi comment: a. i ragazzi si sono calmate b. le ragazze e’ andata via c. Lucia si sono bagnati d. suo padre e’ venuto a prenderla

Tecniche di manipolazione Introdotte da consegne tipo “Volgi al plurale...” sono esercizi poco motivanti, ma utili per la fissazione e l’automazione di alcuni meccanismi. Alternative piu’ coinvolgenti: 1. raccontare un film (cambio tempo verbale, e uso del discorso indiretto); 2. trascrivere in una scheda le risposte dei compagni (uso della terza persona); 3. far descrivere immagini (una con una persona, l’altra con due persone-plurale dei nomi). La riflessione e’ individuale durante l’esecuzione, collettiva dopo aver eseguito il compito, nella correzione.

Altre tecniche Esplicitazione dei pronomi Fa emergere i meccanismi di coesione testuale: gli studenti devono legare con un tratto di matita ogni pronome al suo referente Ho visto Luca e gli ho detto di venire alla festa Scelte multiple grammaticali Puo’ essere usata per i meccanismi di coesione quali le congiunzioni: a. Sono rauco perche’/quindi ho fumato troppo b. Ho fumato troppo quindi/perche’ sono rauco Caccia all’errore (con studenti avanzati) Trova l’errore: 1. Lascia fare a me, che ne so piu’ di te. 2. Aspettami, vengo anche me. 3. Sapete dov’e’ la mia borsa? Si’, noi l’abbiamo presa. 4. Se non sei pronta, preparate! E’ ora di uscire. 5. Mi imprestate la macchina? Si’, la te imprestiamo volentieri.

momento salutare congedarsi - Riempimento di spazi vuoti Tecnica troppo utilizzata e poco motivante per gli studenti Alternativa: cloze - Riflessione funzionale, pragmatica Comparare le espressioni linguistiche usate per 2 atti comunicativi (es. salutare e congedarsi) nei vari registri momento salutare congedarsi mattino Formale: buon giorno Informale: ciao, salve Formale: buon giorno, arrivederci Informale: ciao, ci vediamo pomeriggio Solo in radio,TV: buon pomeriggio Radio, TV: buon pomeriggio sera Come al mattino, ma con buona sera notte Come al mattino, ma con buona notte

Aspetti ludici nella didattica grammaticale Pericolo maggiore nella didattica della grammatica: mancanza di motivazione da parte degli studenti. Motivare gli studenti ad acquisire la lingua rimuovendo le possibili fonti di stress, ansia, noia, facendo leva sulle naturali propensioni verso la novità, il piacere, la sfida. Piacere di vincere delle sfide Piacere di sistematizzare e di risolvere problemi Gioco a squadre e cruciverba

Riflessioni 1. Che regole/aspetti della lingua italiana posso fissare ed esplicitare con i seguenti esercizi? - cloze - riempimento di spazi - caccia all’errore 2. Riuscite ad immaginare esercizi che siano strutturali nell’impianto psico-didattico, ma motivanti, variati, stimolanti…?

Alcuni siti con esercizi grammatica…   http://www.cyberitalian.com/en/html/grammar.html     (sito inglese di grammatica italiana) http://www.itg-rondani.it/dida/italiano/index.htm        (grammatica italiana) http://www.impariamo.info/ (esercizi) http://www.abruzzo2000.com/course/index.html   (esercizi) http://www.scudit.net/mdindice.htm         http://webs.racocatala.cat/llengua/it/     (materiali vari) http://www.international.rai.it/raitalia.tv/programma.php?id_programma=1148  (portale RAI educational, TV, Radio, ecc)