SOSTENIBILITÀ E ASSORTIMENTO

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Transcript della presentazione:

SOSTENIBILITÀ E ASSORTIMENTO Guido Cristini, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Università di Parma

Indice dei temi Tema della sostenibilità al centro dell’attenzione delle società avanzate La sostenibilità nei comportamenti di consumo della domanda La sostenibilità per la distribuzione grocery Le politiche saving Le politiche di creazione del valore Limiti e problemi congiunturali

Indice dei temi L’impatto delle problematiche ambientali nella società dei Paesi avanzati problema dei modelli di vita (quale diverso riferimento di consumo) mobilità sostenibile problema degli smaltimenti e recupero Costo-carenza di energia (rifiuto del nucleare) “Balance tra le problematiche” e attenzione al sociale

Comportamento di consumo Sostenibilità Prodotto con filiera sostenibile a monte (basso impatto sull’ambiente, processi puliti, riduzione del consumo di energia durante i processi) Prodotti con package semplici, non ridondanti, recuperabili, con materiali a loro volta riciclati, rispettosi Prodotti “controsegmentati” ovvero legati al core dei processi di consumo Scelta di una politica “no frills” in tutti i sensi ( in comunicazione, in distribuzione, etc.)

Comportamento di consumo Il caso della piramide foot print Classificazione dei prodotti alimentari in ragione del consumo di indicatori ambientali ( acqua, terra, co2 emessa). Tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica circa i danni prospettici provocati da un modello di consumo “nordamericano” fondato sul consumo massivo di prodotti di derivazione animale in quantità eccessiva e secondo processi di omologazione culturale Paesi debitori e creditori

Comportamento di consumo nel biologico Individualità vs Socialità “La mia famiglia, il mio ragazzo, i miei amici mi dicono “tu credi che mangiando biologico vivi di più”. Io dico no, probabilmente vivrò meno di voi, però vivo bene”. ESIGENZE PERSONALI salute e qualità “Perché devo fare arrivare delle arance dalla Sicilia se posso mangiare dell’altra frutta che sta qua, mi sembra un po’ follia perché comunque siamo in una Regione che di prodotti buoni ne ha!” salute del pianeta e sostegno alle produzioni locali ESIGENZE “SOCIALI” SCELGO IL PUNTO VENDITA PER ESIGENZE PERSONALI tempo, comodità e convenienza Individualità Socialità GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI MERCATI CONTADINI RELAZIONE DIRETTA CON IL NEGOZIANTE Fonte:ADEM LAB per Sana Comportamento di acquisto

Canale despecializzato Canale specializzato “Non negativizzerei così tanto, effettivamente tutto quello che non è biologico ci permette di sopravvivere. In questo senso, non è bene né male, penso anch’io che per vivere bene ci vuole qualcosa di naturale” “Non è solo l’acquistare biologico, ma vivere in un mondo biologico che non sfrutti le persone, il territorio” “Non ho l’immagine negativa del consumatore non biologico, è una scelta personale” “Acquisto biologico, sperando appunto di potermi fidare di questo marchio della fogliolina” Razionali: Biologico è meglio, ma non è tutto” RADICALI Biologico è stile di vita Razionalità Emotività FIDUCIARI “Biologico è garanzia certificata” PRAGMATICI “Biologico è libertà di scelta” Canale despecializzato

La sostenibilità per la distribuzione grocery Si esprime attraverso politiche saving Si sostanzia con politiche di creazione del valore

Sostenibilità nella distribuzione POLITICHE SAVING Processi in corso da diversi anni che hanno come snodo principale La riduzione del consumo di energia L’abbattimento degli imballi secondari e terziari La riduzione dei costi logistici e di movimentazione delle merci La contrazione dei costi di magazzino (in particolare lo spazio a disposizione dei prodotti) Il tutto riporta alla necessità di accrescere l’efficienza (costi operativi più alti rispetto alla media europea, 25-contro 21).

LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE POLITICHE DI CREAZIONE DI VALORE PER IL CONSUMATORE Processi in corso da diversi anni che hanno come snodo principale Processi di valorizzazione delle tipicità locali Possibilità di acquisire prodotti alimentari freschi e sfusi Inserimento in assortimento di prodotti che risultino maggiormente eco-compatibili/ sostenibile Forte sviluppo dell’offerta biologica e delle filiere a basso impatto ambientale Proposte di categoria incentrate sulla pl biologica Sostegno a politiche volte a favorire prodotti locali ( km zero)

Processi di valorizzazione delle tipicità locali LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE POLITICHE DI CREAZIONE DI VALORE PER IL CONSUMATORE GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI MERCATI CONTADINI RELAZIONE DIRETTA CON IL NEGOZIANTE Processi di valorizzazione delle tipicità locali

LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE Possibilità di acquisire prodotti alimentari freschi e sfusi

LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE Inserimento in assortimento di prodotti che risultino maggiormente eco-compatibili/ sostenibile Individualità Socialità

LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE Forte sviluppo dell’offerta biologica e delle filiere a basso impatto ambientale Individualità Socialità

LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE Proposte di categoria incentrate sulla pl biologica Individualità Socialità

LA SOSTENIBILITÀ NELLA DISTRIBUZIONE Sostegno a politiche volte a favorire prodotti locali (km zero)

Limiti e problemi congiunturali La ricerca di produttori/soluzioni/prodotti sostenibili è lunga, onerosa e richiede tempo e determinazione I prodotti eco-compatibili e biologici hanno valore unitario elevato e sono difficilmente appealing per diversi segmenti di domanda Di fronte alla necessità di ricostituire il valore, obiettivo del distributore è creare una marca privata specifica Per essere credibili, i distributori devono investire pesantemente in tale direzione attraverso policy di sistema

Limiti e problemi congiunturali Attualmente lo scenario è molto favorevole per lo sviluppo di assortimenti che richiamano la compatibilità ambientale. Esistono tuttavia limiti da offerta ( il mutamento assortimentale e di sistema richiede risorse e tempi) e da domanda (i segmenti di domanda in grado di “pagare” il sovrapprezzo sono limitati e non sembrano poter crescere nel breve periodo stante la crisi dell’economia