SUPERARE IL PANICO.

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Transcript della presentazione:

SUPERARE IL PANICO

Vedremo cos’è e come si può affrontare nella vita scout. Superare il Panico Vedremo cos’è e come si può affrontare nella vita scout.

Ansia, Paura e Panico Nel linguaggio corrente si usano le parole ansia, paura e panico quasi come sinonimi, o meglio: Ansia è considerata una sensazione negativa quasi di timore Paura è la sensazione un po’ più forte Panico è la paura fortissima

E se si pensa al panico come una paura violenta e fortissima, si ha l’impressione che sia difficile da gestire, sia da soli che con l’aiuto degli. Facciamo quindi un po’ di chiarezza sulle definizioni:

Ansia e Paura Se nel corso di un’escursione in montagna si incontra un branco di cani randagi, si ha paura Se durante l’escursione si teme di incontrare un branco di cani randagi, questa è ansia

Panico Se nel corso di un’escursione in montagna si comincia a temere di morire, di svenire, di perdere il controllo di se stessi, di non essere soccorsi, di non aver “vie di fuga” senza che ci sia in realtà nessunissimo pericolo (neanche i cani randagi), questo è Panico. E la persona ha queste paure anche in città o altre occasioni. Cosa notate?

Panico Vediamo bene cos’è il Panico: Secondo la clinica parliamo di “Disturbo di Panico” quando la persona ha attacchi di panico in situazioni “normali”, in particolare in mezzo alla gente: in strada, al mercato, sull’autobus, al supermercato… Quindi in situazioni dove non c’è un pericolo reale

Quello che succede è che si comincia a fare pensieri catastrofici (paura di morire, impazzire, perdere il controllo, comportarsi in modo imbarazzante di fronte agli altri, svenire, non essere soccorsi….) in assenza di pericolo reale. Gli attacchi di panico sono difficilmente gestibili. La medicina da farmaci ansiolitici, mentre la Psicoterapia va a capire le ragioni di questi pensieri catastrofici e cura.

Si è notato che se la persona che soffre di attacchi di panico, si trova di fronte ad un pericolo vero, lo affronta “dimenticando” i suoi pensieri. Perché la paura è creata dai pensieri, non da un evento reale. Quindi le situazione che vi potrebbe capitare di gestire sono di paure legate ad eventi reali, quindi non sono IL PANICO. Che effetto fa?

MA LA PAURA E’ GESTIBILE Anche se… E’ vero che l’idea che una cosa sia difficile, che io non ce la possa fare, blocca. Blocca molto più l’idea, della cosa stessa Pensare “non ce la farò!” attiva sentimenti di incapacità, tristezza, ansia… Il tutto si ripercuote sul fisico (stanchezza, debolezza, tremore…) MA LA PAURA E’ GESTIBILE

Quindi è sull’idea che occorre lavorare, ma come? La cosa fondamentale per affrontare situazioni difficili è la PREPARAZIONE, la CONOSCENZA. Quindi è bene che i capi vadano in avanscoperta per conoscere il percorso, capire gli eventuali pericoli (anche immaginandoseli), e conoscere le eventuali vie di fuga.

Poi? Poi occorre preparare i ragazzi a quali sono le difficoltà che si possono incontrare e come si affrontano Preparazione dei pericoli sia in generale (es. se viene un temporale bisogna…, se sentite la fatica bisogna…) che in particolare (questo percorso è cosi e colà)

Poi? FONDAMENTALE è dare loro (durante la preparazione, prima della partenza) il messaggio che CE LA POSSONO FARE, che ne siete sicuri, che sono preparati, che sono in grado anche se ci sono difficoltà Eventualmente chiedere loro quali sono le fantasie e le paure che hanno, rispetto a quello che devono affrontare e parlarne insieme, rassicurandoli in modo realistico.

Poi? E’ importante preparare i ragazzi anche fisicamente, che siano pronti ad affrontare la fatica E Soprattutto porsi mete raggiungibili!!! (io ho lasciato gli scout quando si è detto che l’impresa sarebbe stata andare in Spagna in bicicletta partendo da Torino: la mia bicicletta era una graziellina e la meta solita più lontana era la sede scout, lontana 100 m da casa!!!).

Vediamo… Come voi avete affrontato paure/difficoltà nella vostra vita scout? - condivisione - preparazione fisica - parlarne prima - pensare “ce la posso fare” - avere altri che come me… - pensare “devo farlo” e/o “contano su di me” - avere vie di fuga

Cosa fare se un ragazzo ha paura Lista precedente Stimolarlo Dire che ce la può fare, che è in grado Dare punti di riferimento Dare soluzioni, es. guarda davanti, non guardare in basso, mete piccole (molto usato da chi fa maratone)

Cosa NON fare Non spaventarsi: non è un attacco di panico, quindi gestibile Non sminuire il ragazzo Non deriderlo Non minimizzare (piuttosto, mete piccole) Non mettere ragazzi disabili troppo alla prova, hanno minori capacità di gestire la paura e ragionare

Secondo la Psicologia, sono più utili i rinforzi che le punizioni, aumentano l’autostima e fanno pensare alla persona che è in grado. “Sei in grado”, questo è il messaggio che dovete passare: ►prima, durante la preparazione ►durante (stimoli e mete piccole) ►dopo (rinforza l’autostima)