RAPPORTO 2012 SULLECONOMIA REGIONALE Martedì 18 dicembre 2012.

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RAPPORTO 2012 SULLECONOMIA REGIONALE Martedì 18 dicembre 2012

SCENARI RAPPORTO 2012 SULLECONOMIA REGIONALE

Scenario internazionale 3 Fonte: Oecd, Economic Outlook, November 27, 2012

Scenario nazionale: conto economico 4 Fonte: Oecd, Economic Outlook, N. 90, November 27, 2012 Tasso di disoccupazione Debito P.A. / Pil 20118,4119, ,6127, ,4129,6

Scenario regionale: conto economico 5 Fonte: Unioncamere E.R. - Prometeia, Scenario economico provinciale, novembre 2012

Scenario regionale: prodotto interno lordo 6 Fonte: Unioncamere E.R. - Prometeia, Scenario economico provinciale, novembre 2012 tasso di variazionenumero indice del Pil (1991=100)

Scenario regionale: valore aggiunto 7 Fonte: Unioncamere E.R. - Prometeia, Scenario economico provinciale, novembre 2012 tasso di variazionenumero indice (1991=100)

Il consolidamento presuppone la crescita Regola del pollice : ogni punto in meno della crescita PIL genera automaticamente mezzo punto in più di disavanzo, attraverso contrazione delle entrate e aumento della spesa sociale; Spirale del debito : caduta PIL elevata a seguito consolidamento fiscale fa crescere disavanzo e richiede nuove misure restrittive, con effetti negativi sulla fiducia dei mercati (aumento tassi per nuove emissioni di debito) 8

Crescita compito dellEuropa Effetti di politiche restrittive nei diversi Paesi di eurozona si rafforzano a vicenda: la diminuzione del reddito in un Paese si trasmette sulle importazioni e quindi sull export degli altri Paesi; Contemperare rigore con crescita : regole del fiscal compact per evitare che la ripresa si basi sullaumento del debito,ma allUE spetta sostenere la crescita con bilancio (oggi 1%). 9

Scenario euro positivo a medio termine il Commissione: roadmap per rafforzare Uem. 1) entro 18 mesi unione bancaria e strumento di convergenza per riforme strutturali; 2) entro 5 anni riforma Trattati per capacità fiscale zona euro, fondo di redenzione del debito pubblico, emissione euro-bot; in prospettiva Unione politica, non solo economica e di bilancio; dal 2015 in ogni Paese inizia a scendere debito PIL e riforme strutturali producono effetti visibili 10

SETTORI E PREVISIONI RAPPORTO 2012 SULLECONOMIA REGIONALE

Demografia delle imprese 12 Fonte: Movimprese.

Demografia delle imprese 13 Fonte: Movimprese. Settembre 12Var. % (set.11) Imprese attive ,9% Agricoltura, caccia, silvicoltura, pesca ,3% Industria ,8% estrattiva205-3,8% manifatturiera ,0% energetica ,6% edile ,8% Terziario ,2% di cui: commercio e riparazioni ,0%

Mercato del lavoro 14 (1) Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, gennaio-settembre 2012 su gennaio-settembre (2) Unioncamere, Ministero del Lavoro, Indagine Excelsior. Totale industria e servizi. Giugno Emilia - Romagna Nord-EstItalia Variazione delloccupazione (1)+0,10,0-0,2 Tasso di occupazione (15-64 anni) 3° trimestre (1) 67,966,556,9 Tasso di disoccupazione (1)6,76,510,4 Variazione attesa 2012 delloccupazione dipendente (2) -1,0-0,9-1,1

Mercato del lavoro: cassa integrazione 15 Periodo gennaio – ottobre Variazioni percentuali sullo stesso periodo dellanno precedente. Fonte: Inps. Emilia - Romagna Italia Ordinaria - ore autorizzate Variazione+74,1%+49,2% Straordinaria – ore autorizzate Variazione+0,1%-8,9% In deroga – ore autorizzate Variazione+1,8%+8,2%

Agricoltura: Produzione lorda vendibile 16 Fonte: Regione Emilia Romagna - Assessorato agricoltura

Industria: produzione 17 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Indagine congiunturale sull'industria Gennaio-settembre 2012/11 Emilia-Romagna -4,0% Italia -6,3% Imprese attive : (set. 12 / set. 11) -1,7% Occupazione : (gen.-set. 2012/2011) -2,7%.

Industria: fatturato, produzione, ordini 18 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Indagine congiunturale sull'industria

Costruzioni : volume daffari 19 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Area Studi Unioncamere, Indagine congiunturale sull'industria Gen.-Set. 2012/11Italia -11,6% Emilia-Romagna -2,2% Imprese attive (set. 12 / set. 11) -1,8% Occupazione (gen.-set. 2012) +3,0%

Commercio interno: volume daffari 20 Volume daffari (gen-set 2012/11) Emilia-Romagna -5,2% Italia-7,4% Imprese attive (set.2011/ set.11) -1,0% Occupazione* (gen.-giu. 2012/11)+1,5% Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Area Studi Unioncamere, Indagine congiunturale sul commercio. *Occupazione riferita a commercio., alberghi e ristoranti.

Commercio estero 21 Fonte: Istat Variazione tendenziale trimestrale, asse di sinistra Numero indice (media 2008 = 100) asse destra Esportazioni (gen-set 2012/11) Italia +3,5% Emilia-Romagna +3,6%

Commercio estero 22 Fonte: Istat SettoriQuotaVariazioneMercatiQuotaVariazione

Contratti di rete e imprese aderenti per Regione 23

Turismo 24 (1)gennaio-agosto. (2) giugno-settembre province costiere. Fonte: Amministrazioni provinciali. Emilia –Romagna (1)Riviera (2) Arrivi-2,4%-1,8% Presenze-1,8%-1,7% Italiani-2,4%-2,2% Stranieri+0,2%0,0%

Trasporti 25 (1) Settembre (2) Settembre 2012/11. (3) Gennaio-Ottobre 2012/11 (4) Gennaio-settembre 2012/11. Emilia -Romagna Trasporti terrestri Imprese – consistenza (1) Imprese – variazione (2)-2,6% Quota imprese artigiane (1)88,0% Trasporti aerei Passeggeri (3)-2,7% Trasporti marittimi Movimento merci porto Ravenna (4)-11,5%

Credito 26 (1) settembre 2012/11. [2] giugno Tasso attivo riferito al totale Ateco al netto della sezione U. Tasso passivo riferito alla clientela ordinaria residente escluso le IFM [3] giugno Imprese e famiglie produttrici [4] giugno 2012 Fonte: Banca dItalia. Emilia-Romagna Impieghi vivi (1)-4,7% Depositi (1)+13,4% Tasso attivo operazioni auto liquidanti e a revoca (2) 6,06% Tasso passivo conti correnti a vista (2)0,64% Tasso di decadimento (3)0,89% Sportelli / abitanti (4)79

Artigianato 27 Imprese attive Settembre 2012/11-1,5% - di cui manifatturiere -2,4% Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Area Studi Unioncamere, Indagine congiunturale sull'industria

Cooperazione 28 I dati forniti da AGCI, Lega e Confcooperative confermano che anche le cooperative stanno vivendo, seppure in misura inferiore rispetto ad altri comparti delleconomia regionale, la crisi dei consumi generata dalla forte diminuzione della capacità di spesa delle famiglie italiane. La scelta di tutelare i posti di lavoro a scapito della redditività aziendale non trova più grandi spazi a fronte della continua diminuzione della stessa.

Geografia degli eco-investimenti (top ten) 29

Promuovere green economy 30