Il fumo.

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Il fumo.
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Transcript della presentazione:

Il fumo

Indice Scienze: i danni del fumo Storia: da Colombo ai giorni nostri Diritto: la legge Sirchia sul fumo Italiano: il capitolo sul Fumo ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo

Scienze: i danni del fumo Il fumo contiene migliaia di componenti dannosi (circa 4000). In particolare adesso analizzeremo alcuni di questi componenti.

Nicotina che provoca dipendenza, aumento della frequenza cardiaca e difficoltà circolatorie. Inoltre la nicotina si accumula negli alveoli polmonari, provocandone il deterioramento.

Monossido di Carbonio che fa diminuire il nutrimento per i tessuti, l’ossigeno per il sangue, provocando arteriosclerosi e infarto, ingiallisce la pelle, fa cadere i capelli, e aumenta i radicali liberi, cha fanno invecchiare più precocemente:

Altre sostanze, come acido cianidrico , acroleina, formaldeide e ammoniaca, che si accumulano nel muco dei bronchi, provocando bronchite cronica ed enfisema polmonare

Infine, il benzopirene fa aumentare il rischio di tumore, particolarmente ai polmoni, ma anche di cavità orale, faringe, laringe. Aumentano perfino le percentuali di tumore alla vescica, esofago, rene, pancreas, collo e corpo dell'utero.

Inoltre il fumo provoca anche: caduta dei capelli, alito cattivo, macchie della cute e dei denti, danni alla cute.

Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche Il fumo riduce notevolmente le prestazioni atletiche. Gli atleti professionisti, soprattutto in quegli sport che richiedono il 100% delle prestazioni (atletica leggera, sci di fondo, ciclismo, ecc.) sono TUTTI non fumatori.

Il fumo favorisce la calcificazione dei vasi sanguigni, perciò spesso i fumatori soffrono di disturbi circolatori alle gambe e sviluppa quella condizione morbosa nota con il nome di "gambe del fumatore"

Il tabagista soffre frequentemente di ulcere gastriche e intestinali, perché il fumo influisce sulla produzione degli acidi gastrici e inibisce la guarigione delle ulcere, ostacolando il successo del trattamento medico.

Un altro danno correlato al fumo, a causa dei disturbi circolatori, è l'impotenza nell'uomo. Secondo un inchiesta condotta in America che dimostra che questa è più frequente del 50% tra i fumatori che non tra coloro che non fumano.

Le ossa non sono esenti dai danni del tabagismo, infatti il fumatore spesso soffre di dolori alla schiena a causa dell'effetto che la nicotina ha sulla circolazione del sangue, facendo degenerare i dischi intervertebrali.

La bocca del fumatore è sovente colpita da gengivite, che s'insinua gradualmente nei tessuti più profondi del parodonto, causandone anche l'infiammazione che può con il tempo determinare la caduta dei denti.

EFFETTI SULLA PELLE Il melanoma (tumore della pelle) non è l’unico danno provocato dalla sigaretta alla pelle. I fumatori accaniti vanno incontro anche ad altri, gravi rischi cutanei. Sembra infatti che, l’esposizione del volto al sole creerebbe meno danni per l’invecchiamento della pelle di quanti ne procuri il fumo.

PARTICOLARI EFFETTI SULLA DONNA Sembra che il tabagismo diminuisca la fecondità: un vasto studio ha dimostrato che, mentre solo il 5% delle non fumatrici non ha concepito nei 5 anni seguenti l'interruzione della contraccezione, la percentuale arriva all'11% nelle forti fumatrici.

Le fumatrici presentano un rischio due volte più grande di gravidanze extrauterine; sono maggiormente esposte alla dismenorrea, al cancro del collo dell'utero ed entrano in menopausa due anni prima; l'osteoporosi è più precoce.

Anche il feto è esposto ad una serie di rischi importanti e l'aborto spontaneo è più frequente. Inoltre il bambino figlio di fumatori contrae patologie

EFFETTI SULL'APPARATO DIGERENTE Il fumo può causare gastrite, favorendo l'accumulo di secrezioni acide e provocando bruciore di stomaco, creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo di un'ulcera

Storia: da Colombo ai giorni nostri Quando Cristoforo Colombo scopre l'America, egli si accorge anche che alcuni indigeni bruciano delle erbe per gustarne il profumo, tra cui le foglie di tabacco

Nei secoli successivi i regimi occidentali (Inghilterra, Francia, USA, ecc…) attuarono regimi monopolistici e penalizzanti dal punto di vista fiscale, mentre quelli orientali (Russia, Impero Ottomano, ecc…) istituirono leggi sempre più severe.

1880 - Il 14 settembre James Bonsak presentò un brevetto per una macchina che sfornava 100000 sigarette al giorno. Fu una rivoluzione: crollarono i prezzi delle sigarette e si andò verso la produzione ed il consumo di massa. 

Lo sviluppo maggiore del fumo si ebbe nel periodo delle due guerre mondiali.

Nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato guerra al fumo, ritenuto una delle principali cause di mortalità per il mondo di oggi.

Diritto: la legge Sirchia sul fumo Nel dicembre 2002 il parlamento ha approvato una legge che vieta il fumo nei locali pubblici. L’iter prevede che entro il dicembre 2004 sia proibito il fumo nei locali pubblici. Sono previste sanzioni molto severe, soprattutto per i gestori.

Italiano: il capitolo sul Fumo ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo Il giovane “inetto” Zeno non riesce a liberarsi del pericoloso vizio del fumo, benché si riprometta più volte di smettere, costellando le pareti delle stanze di date della fatidica “ultima sigaretta”

Proprio questo capitolo del romanzo è particolarmente significativo per la verifica della cosiddetta “acronia sveviana”, cioè di quel particolar modo di scrivere un testo per cui i piani temporali (presente di Zeno ottuagenario narratore, passati più o meno remoti di Zeno personaggio) si sovrappongono continuamente.

È singolare notare, però, come, nonostante le paure giovanili, in realtà il vizio del fumo non abbia portato ad un reale danno per la salute di Zeno, che sopravviverà anzi ad altri personaggi ritenuti meno “inetti” e più “sani” di lui.

Questo darà modo a Zeno-Svevo di riflettere nel capitolo finale del romanzo sul concetto stesso di malattia, arrivando alla singolare conclusione che TUTTI sono malati, e forse l’unica forma di sanità è quella di accorgersi di ciò, come fa l’ex-inetto Zeno.