SCUOLA ELEMENTARE “PREFABBRICATA DI LEVANTE”

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Transcript della presentazione:

SCUOLA ELEMENTARE “PREFABBRICATA DI LEVANTE” ANNO SCOLASTICO 2004-05 SCUOLA ELEMENTARE “PREFABBRICATA DI LEVANTE” V CIRCOLO DIDATTICO MOLFETTA …ecco, un bambino nascerà per noi. Sarà chiamato Dio potente, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine Isaia 9, 5-6 PROGETTO PRESEPE Scene di vita sociale nella Palestina di duemila anni fa progettate e realizzate da bambini, maestri, genitori a cura di Diana Sallustio

La rappresentazione finale I laboratori Il progetto didattico Pensierini di bambini La rappresentazione finale Quello che puoi vedere in questa presentazione è solo una parte del lavoro. Se desideri il cd completo manda una e-mail di richiesta all’indirizzo della scuola www.5circolodidatticoscardigno.it

DESCRIZIONE SINTETICA “Costruiamo un presepe” I caratteri di questa forma di educazione sono ricavabili dal concetto di immagine. L’immagine è un messaggio, cioè una sequenza di segni, suoni, forme, con la quale s’intende comunicare qualcosa. Perciò l’immagine si delinea come un certo modo di considerare la realtà, non disegnandone una copia, elaborandone bensì una rappresentazione. L’educazione all’immagine si delinea come attività diretta al conseguimento della competenza espressiva e comunicativa; avere questa competenza significa divenire capaci di tradurre in un messaggio la propria esperienza e di conoscere i vari sistemi di segni propri dell’ambiente culturale in cui si vive. Peraltro, con l’educazione all’immagine si pone in evidenza che la ricchezza del vivere umano non è conoscibile ed esprimibile solo attraverso i sistemi di segni , perché vi è il mondo delle forme, delle raffigurazioni, dei colori, del movimento, con i quali ci si può esprimere e si può comunicare.

EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE RELIGIONE Obiettivo Formativo: riconoscere i principali segni della religione cattolica: avvenimenti, luoghi, tempi, manifestazioni, riti e comprenderne il significato religioso ed umano Obiettivi Specifici di Apprendimento Conoscere i luoghi della Palestina Conoscere il significato della festa del Natale Conoscere i racconti della nascita di Gesù Conoscere la vita sociale della Palestina EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE Obiettivo Formativo: sviluppare la creatività comunicativa ed espressiva attraverso l’uso di tecniche diverse Disegnare i luoghi più rappresentativi della Palestina Utilizzare materiale vario per costruire le scenografie Dipingere gli scenari utilizzando colori a tempera Giocare con i colori per costruirne altri: chiari/scuri e sfumature Colorare rispettando spazi delimitati Realizzare prodotti collettivi

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA Obiettivo Formativo: conoscere, comprendere e rispettare regole e norme della convivenza democratica Obiettivi Specifici di Apprendimento Porsi in relazione positiva con i compagni e con gli adulti Collaborare con i compagni nel lavoro per il raggiungimento di un fine comune STORIA Obiettivo Formativo: rappresentare scene sociali della Palestina ai tempi di Gesù (i mestieri, l’istruzione, i giochi dei bambini…)

ITINERARIO METODOLOGICO DIDATTICO Convocazione di un’assemblea composta da tutti i bambini del plesso per discutere insieme come attivare il progetto Decisione di realizzare una rappresentazione scenica della Palestina di 2000 anni fa Suddivisione degli alunni in classi e/o gruppi omogenei ed eterogenei Lettura di libri storici per conoscere la vita e gli usi e i costumi della Palestina Lettura del Vangelo per conoscere il racconto della nascita di Gesù Individuazione delle scene più rappresentative del presepe (l’annunciazione, la nascita, l’adorazione dei pastori e l’arrivo dei Magi) Attivazione di laboratori di tipo manipolativo Documentazione fotografica dei vari momenti nei laboratori Allestimento del presepe nell’intero edificio Drammatizzazione e rappresentazione delle scene sociali   ATTIVITÀ DI CONTROLLO Osservazione e registrazione della partecipazione del singolo bambino nei vari momenti del progetto

CON LA TECNICA DELLA SPUGNATURA SI PREPARANO I FONDALI

…E SI MONTANO I CIELI SUL SOFFITTO DEL CORRIDOIO

SI INCOLLANO ALBERI DI CARTA CRESPA…

…E LA LANA SULLE PECORELLE

…NEL LABORATORIO DI TAGLIO E CUCITO SI PROVA A CUCIRE LE SAGOME DELLE BAMBOLE DI PEZZA….

LE MAMME TAGLIANO, CUCIONO E PROVANO I VESTITI AI BAMBINI

NEL “LABORATORIO PECORELLE” SI DISEGNANO, SI TAGLIANO E SI RICOPRONO DI OVATTA LE PECORELLE

…GLI ARTISTI DECORANO I PROFETI…

…E SI PREPARANO LE MONTAGNE PER IL PASSAGGIO DEI MAGI

I PROFETI ANNUNCIARONO L’EVENTO …ECCO, UN BAMBINO NASCERA’ PER NOI. SARA’ CHIAMATO DIO POTENTE, PRINCIPE DELLA PACE; GRANDE SARA’ IL SUO DOMINIO E LA PACE NON AVRA’ FINE

INTANTO IL POPOLO DELLA PALESTINA LAVORAVA: LE LAVANDAIE LAVAVANO I PANNI…

…LE DONNE IMPASTAVANO LA FARINA PER FARNE PANE…

DURANTE I MATRIMONI GLI SPOSI, RICCAMENTE VESTITI CON ABITI ELEGANTI E GIOIELLI, VENIVANO ONORATI SOTTO UN BALDACCHINO E FESTEGGIATI CON MUSICHE..

L’ANNUNCIAZIONE NON TEMERE MARIA, PERCHE’ HAI TROVATO GRAZIA PRESSO DIO. ECCO, CONCEPIRAI UN FIGLIO, LO DARAI ALLA LUCE E LO CHIAMERAI GESU’. SARA’ GRANDE E CHIAMATO FIGLIO DELL’ALTISSIMO. IL SIGNORE DIO GLI DARA’ IL TRONO DI DAVIDE SUO PADRE E REGNERA’ PER SEMPRE SULLA CASA DI GIACOBBE, E IL SUO REGNO NON AVRA’ FINE. TI SALUTO MARIA! IL SIGNORE E’ CON TE! EGLI TI HA COLMATO DI GRAZIA! CHI SEI TU CHE CONOSCI IL MIO NOME? IO NON TI HO MAI VISTO!

NELLA BOTTEGA DEI FALEGNAMI ANCHE GIUSEPPE RICEVETTE L’ANNUNCIO DALL’ANGELO E SI RASSICURO’ SULLA MATERNITA’ DI MARIA

UN DECRETO DI CESARE AUGUSTO ORDINO’ CHE SI FACESSE UN CENSIMENTO PER TUTTA LA TERRA… …E GIUSEPPE SALI’ A BETLEMME PER FARSI REGISTRARE INSIEME A MARIA SUA SPOSA, CHE ERA INCINTA…

ORA, MENTRE SI TROVAVANO IN QUEL LUOGO, SI COMPIRONO PER LEI I GIORNI DEL PARTO. DIEDE ALLA LUCE IL SUO FIGLIO PRIMOGENITO LO AVVOLSE IN FASCE E LO DEPOSE IN UNA MANGIATOIA, PERCHE’ NON C’ERA POSTO PER LORO NELL’ALBERGO

I MAGI SI PRESENTARONO AL COSPETTO DI ERODE: -DOV’E’ IL RE DEI GIUDEI CHE E’ NATO? ABBIAMO VISTO SORGERE LA SUA STELLA E SIAMO VENUTI PER ADORARLO-

INTANTO IL TEMPO PASSA… GESU’, INSIEME CON GLI ALTRI BAMBINI CRESCEVA E GIOCAVA CON I POVERI GIOCATTOLI DI LEGNO…

ALL’ETA’ DI CINQUE ANNI I MASCHI COMINCIAVANO A FREQUENTARE LA SINAGOGA PER APPRENDERE CON IL RABBI LE SACRE SCRITTURE ANCHE GESU’ CRESCEVA E PIAN PIANO DIVENTERA’ ADULTO…. MA QUESTA E’ UN’ALTRA STORIA…

Valerio cl. 1°

Mariaclara e Simona Cl. 2° La scena che mi è piaciuta di più è il mestiere di lavare i panni A me è piaciuto quando io e Dalia facevamo il pane, mi sono emozionata molto

Io, quando ho recitato la mia parte al presepe vivente ero molto emozionato! Vito cl. 2°

Prendiamo l’acqua da un pozzo Laura e Daniele cl. 2° Io e Ignazio stiamo a raccogliere le spighe

Ignazio cl. 2°

La scena che ho rappresentato è quella del pescatore al tempo di Gesù, è stata un’esperienza emozionante Gianluca cl. 2°

Speravo che i miei genitori arrivassero col primo gruppo di persone, per darmi coraggio, e invece sono arrivati col terzo gruppo. Allora mi sono fatta coraggio e ho recitato davanti a tutta quella gente. Finalmente ho visto i miei genitori e mi sono entusiasmata molto e sono andata avanti tranquillamente Gaia e Marta cl. 2°

I lavori ai tempi di Gesù Elsa cl. 2°

Davvero speciale, il nostro presepe vivente Davvero speciale, il nostro presepe vivente! Nel nostro presepe si parla e io ero davvero emozionata quando recitavo la mia parte. Veramente fantastico! Annamaria e Damiana cl. 3°

Il momento che io sto recitando mi batte il cuore dall’emozione e anche le gambe mi tremano Daniele cl. 3°

Per fortuna è andata alla grande, sia per noi che per le maestre che hanno lavorato tanto Maria Paola cl. 3°

Durante la recita mi sentivo nervoso e mi muovevo continuamente, però un episodio mi ha distratto: mentre recitavamo è caduto un cartellone e il re Erode ha dimenticato la sua parte Mauro cl. 3°

I miei sentimenti erano che quando parlavo e cantavo davanti al pubblico mi sembrava di svenire... e invece alla fine ce l’ho fatta Carmen e Vijg cl. 3°

Questa esperienza mi è piaciuta tantissimo perché non ho mai fatto un presepe in vita mia e perché facevo per la prima volta la madonna Elio e Veronica cl. 3°

Io ho sentito vergogna perché c’erano molti genitori a vederci, gioia perché potevo esprimere le mie doti naturali, paura perché avevo il pensiero fisso di sbagliare, e rabbia perché fuori dalla scuola i genitori e alcuni parenti hanno perfino litigato Guido cl. 3°

Caro Gesù Bambino, qui vicino a te mi sento felice, protetto, quasi incredulo a vederti in questa grotta povera, ma colma di calore, gioia, amore. Solo tu puoi farmi sentire così! Tu che mi hai donato la vita, che mi hai dato una famiglia che mi vuole tanto bene, che hai ascoltato con amore ogni scelta e ogni mia debolezza senza mai accusarmi di non amarti abbastanza. In questa notte magica ho sognato di essere un pastore tra i primi che ti hanno visto nascere. Quale incredibile gioia ho provato! Era impossibile non accorgersi che eri un bambino speciale, diverso da tutti gli altri, la notte sembrava nuova e piena di speranza per il futuro di tutti noi. Eppure era difficile pensare che tu, piccolo bimbo nato in una grotta di poveri pastori come me, fossi colui che aspettavamo perché ci liberasse da tutti i mali del mondo. Ricordo che non stavo più nella pelle perché dovevo raccontare la “Buona Notizia” a tutti, gridarla perché fosse sentita dal mondo intero: -Tutti dovevano sapere che tu eri nato, Gesù, il principe della pace, ed io sarò qui per lodarti e seguirti lungo il cammino della vita! Grazie Gesù per essere qui tra noi

Dai “cronisti” delle classi 4° In occasione del Natale 2004 i bambini della Scuola Elementare “Prefabbricata di Levante” hanno organizzato un presepe vivente insieme alle maestre e ai genitori volontari che hanno aiutato nella preparazione delle scenografie e nell’allestimento degli ambienti. Il lavoro è stato duro, ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Il presepe è stato rappresentato i due giorni prima delle vacanze di Natale: martedì 21 e mercoledì 22 dicembre. L’ora è pomeridiana: dalle 17.00 alle 19.00. Il primo martedì il presepe è stato aperto a tutti i genitori, nonni, zii… delle classi 1° e 2°, il mercoledì a quelli di 3°, 4° e 5°. Il presepe è iniziato con la scena dei profeti che annunciano la storia e la venuta di un salvatore. Continuando il percorso si trovavano le scene dei mestieri che si facevano a quel tempo. Successivamente c’era la scena del matrimonio al tempo di Gesù, una delle scene più belle, che partiva con un allegro corteo nuziale con torce accese; accanto l’annunciazione dell’angelo a Maria. C’era anche spazio per il sogno di Giuseppe e, a seguire, la scena del censimento di Erode che dialogava con i Magi. Finalmente si giungeva alla scena della Natività dove i pastori andavano, insieme ai Magi, ad offrire a Gesù alcuni dei loro beni. Un bel salto nel passato attraverso gli occhi e i gesti del presente.

Riflessioni... emozioni...stati d'animo Dagli alunni di classe 5° riceviamo e volentieri pubblichiamo Riflessioni... emozioni...stati d'animo Ogni gruppo portava avanti il proprio lavoro, ci si dava un gran da fare. La scuola era un gran cantiere: chi tracciava linee, chi dipingeva, chi disegnava o ritagliava e alla fine: che soddisfazione! Indispensabile è stato l'aiuto dei genitori e degli insegnanti per montare le scene. Finalmente il gran giorno è arrivato! Eravamo tutti emozionati al momento di entrare in scena: provavamo ansia e vergogna. Man mano che le scene venivano montate la scuola cambiava aspetto! Che bello! Avevo la sensazione di stare veramente in Palestina. Avevamo provato tante volte tra di noi e tutto mi sembrava così facile ma di fronte al pubblico, era tutta un'altra cosa: aumentava il timore di non ricordare le battute o di fare brutta figura. Il cuore mi batteva forte quando ho cominciato a recitare ma la compagnia delle mie amiche mi ha aiutato a superare le paure. Sulla scena , per evitare di emozionarmi, non guardavo la gente ma sorridevo ai miei compagni quasi a trovare sostegno nei loro sguardi. E' stata una grande e bella emozione rivivere la vita in Palestina proprio come 2000 anni fa quando è nato Gesù. Che emozione guidare i più piccoli nella sinagoga! Erano così carini con tunichetta e cappellino. Speriamo che i maestri siano stati orgogliosi di noi.

Fine presentazione