LE BANCHE IN CINA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Advertisements

I mercati finanziari -Caratteristiche funzioni e attori - definizione di bolla speculativa -l’integrazione dei mercati finanziari nell’area dell’euro.
LE MODALITA’ DI INGRESSO - ESPORTAZIONE
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
Società di gestione del risparmio (SGR)
La comunicazione finanziaria di Fiorenzo Tagliabue
Copyright © 2011 The McGraw-Hill Companies, Srl Economia degli intermediari finanziari 3ed Anthony Saunders, Marcia Millon Cornett, Mario Anolli, Barbara.
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come.
Il sistema finanziario
A cura di : Marco Sala Samuele Pirovano
Area Risorse Umane 25 Ottobre 2006 Consolidare i Manager di oggi e preparare quelli di domani.
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Parte II Istituzioni di Economia CLES.
1 Il capitale. 2 Le fonti del finanziamento Le fonti degli investimenti: Autofinanziamento Finanziamento informale Investimenti diretti dallestero Borsa.
Mercati finanziari Lezioni introduttive.
I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 1 LE SCELTE FINANZIARIE DIMPRESA E I MERCATI DI RIFERIMENTO Lezione 1.
Corso di Economia e Gestione delle Imprese IIUniversità Carlo Cattaneo - LIUCLezione 4 1 I SOGGETTI DEL MERCATO FINANZIARIO. (seconda parte)
La Globalizzazione dei mercati e dell’economia
Definizione La globalizzazione è un fenomeno per il quale il mercato e la produzione di differenti paesi diventano sempre più interdipendenti attraverso.
Capitolo 1 Introduzione
Convegno “Banca-Impresa: un rapporto in evoluzione”
La bilancia dei pagamenti
ESERCITAZIONE 2.
LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA. Il caso Enel
L’intermediazione finanziaria e i mercati
Gli strumenti di SIMEST per linternazionalizzazione delle imprese in America Latina Alessandra Colonna Responsabile Funzione Comunicazione e Rapporti con.
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
Le «nuove rotte» dellexport: opportunità e rischi Firenze, 8 giugno 2011 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
IL BILANCIO La pianificazione di business nella nuova economia
Gli strumenti SIMEST per linternazionalizzazione delle imprese italiane Carlo Reali Dipartimento Promozione e Marketing Portonovo (AN), 30 settembre 2009.
Le imprese che aiutano le imprese 2 Obiettivo del Salerno Bond è quello di collocare obbligazioni fra i cittadini salernitani per raccogliere somme utili.
La cooperazione in ambito economico- finanziario: accordi di Bretton Woods, International Monetary Fund, World Bank (Lezione del )
Le banche, l’Eurosistema e la politica monetaria
Risparmio, investimento e sistema finanziario
Il ciclo finanziario dell’impresa
EQUITÀ di ACCESSO alle CURE
Il Ruolo dei Promotori Finanziari nei momenti di turbolenza dei Mercati. Milano, 30 Settembre 2009 CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO Corso Venezia, 47 - MILANO.
Giorgio Ferrante Regione Toscana Firenze, 24 gennaio 2012 Missione Governo – Regioni in Brasile Road Show.
Laboratorio di Alfabetizzazione Finanziaria
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
Intermediari finanziari di asset management Lezione SISS Martedì 9 febbraio 2006.
Analisi strategica del settore dei servizi a valore aggiunto nel sistema finanziario nazionale ed internazionale Ing. Silvia Torrani ottobre 2006.
ISISS POLO-CATTANEO. In un mondo in cui i mercati azionari e obbligazionari giocano un ruolo determinante tanto per le economie nazionali quanto per la.
Gli Strumenti Finanziari della Cooperazione allo Sviluppo italiana a sostegno del settore privato: crediti d’aiuto e imprese miste Ufficio X DGCS.
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
Ide e produzione internazionale
BCC E CONFIDI GARANTIRE CREDITO PER LA CRESCITA Prof. CLAUDIO CACCIAMANI Università degli Studi di Parma Convegno.
Copyright © 2006 Thomson Learning 18 Risparmio, investimento e il sistema finanziario.
Lezione 12 Gestione Finanziaria delle Imprese LAVORARE IN FINANZA Lezione 12.
FACOLTA’ DI ECONOMIA Economia e Finanza Laurea Magistrale.
I NUOVI STRUMENTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE SESSIONE I: CONTESTI, POLITICHE e STRUMENTI ITALIANI ED EUROPEI PER RAFFORZARE IL PARTENARIATO TRA SOCIETÀ.
BNL per le Reti d’Impresa
Moneta e sistema bancario
STORIA ISTITUZIONI ECONOMIA
PROGRAMMA EUROPA CREATIVA Il programma avrà 3 componenti: Una componente trans-settoriale dedicata a tutti i settori creativi e culturali; Una componente.
Lezione 17 Tipologie di fondi comuni di investimento
ECONOMIA POLITICA Scienza sociale che studia l’attività degli uomini rivolta all’impiego razionale di risorse scarse per soddisfare i loro bisogni.
Motivi Commercio Internazionale Per diversità tra i vari paesi Per realizzare economie di scala nella produzione Vantaggio comparato Ogni paese si specializza.
0 Presentazione Rapporto 2011 Impresa e Competitività Principali risultati dell’indagine Massimo Deandreis Direttore Generale - SRM Roma, 10 novembre 2011.
Introduzione all’azienda Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale I.
IL FINANZIAMENTO DELLA CRESCITA IN ITALIA Storia economica LM
GUARDANDO A ORIENTE: PERCHÉ STUDIARE CINESE OGGI 30 novembre 2015 GUARDANDO A ORIENTE: PERCHÉ STUDIARE CINESE OGGI 30 novembre 2015 Antonella Piva Responsabile.
Il caso Cina nel contesto locale ed internazionale: come l’impresa locale reagisce alla sfida Repubblica San Marino S CUOLA S ECONDARIA S UPERIORE Liceo.
Copyright © 2012 Pearson Prentice Hall. All rights reserved. PART ONE INTRODUCTION Introduzione.
Alessandro Varnelli. Presentazione Economia Politica La moderna impresa industriale.
Transcript della presentazione:

LE BANCHE IN CINA

IL SETTORE TERZIARIO Tradizionale Definizione E’ il settore economico in cui si producono o forniscono servizi. Comprende tutte quelle attività complementari e di ausilio alle attività dei settori primario (agricoltura, allevamento, estrazione delle materie prime, ecc.) e secondario (industria) che vanno sotto il nome di servizi. Si occupa di prestazioni immateriali che possono essere incorporate o meno in un bene.  Tradizionale servizi più comuni e diffusi sul territorio: commercio, scuola di base, uffici comunali, trasporti. Superiore servizi a più elevato livello di specializzazione in cui gli operatori si trovano ad operare con tecnologie informatiche e telematiche: Borsa valori, banche, assicurazioni, ricerca-sviluppo (know-how),marketing.

Service output in 2005, shown as a percentage of the top producer IL TERZIARIO SUPERIORE NEL MONDO Service output in 2005, shown as a percentage of the top producer (USA - $ 9,790,278,000,000) La prima carta tematica mostra la localizzazione del terziario superiore nel mondo. La seconda mostra i Paesi che detengono il debito estero americano che è pari a 3342,4 miliardi di dollari. La Cina è il principale creditore con 776,4 miliardi di dollari, pari al 23% dell’indebitamento complessivo, acquisito attraverso la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie (Dati 2010).

IN CINA CONVIVONO DUE MODELLI ECONOMICI Economia pianificata 11° piano quinquennale 2006-2011 Investimenti dello Stato nel sistema bancario Economia liberista Investimenti stranieri con le politiche delle Zone Economiche Speciali IL RUOLO DELLE ATTIVITA’ DI SERVIZIO Le attività di servizio, trascurate fino agli anni ‘70, stanno avendo nel Paese una rilevante crescita. Il sistema bancario, ancora lontano dagli standard delle maggiori potenze economiche, si sta modernizzando e aprendo al capitale internazionale. Esiste la Banca Popolare di Cina ( Banca Centrale), che controlla la politica monetaria, e una serie di banche commerciali, create a partire dagli anni ‘80, tra cui 4 grandi istituti di credito nazionali che controllano oltre la metà del settore e che stanno rapidamente salendo ai vertici mondiali. Anche in campo finanziario la situazione è in rapida evoluzione. Nel 1990 sono state aperte le Borse Valori di Shanghai e Shenzhen, soprattutto per raccogliere capitali per le « state owen enterprise», cioè le aziende di stato, molte delle quali vivono ancora di sussidi e penalizzano le due Borse. La più importante piazza finanziaria di riferimento per le aziende cinesi rimane Hong Kong: qui sono quotati colossi statali del calibro di China Telecom, PetroChina, oltre che le aziende private più dinamiche.

Il settore BANCARIO- FINANZIARIO è quasi interamente statale (State Owned-Companies). ( La Cina diventa membro del WTO nel 2001). La Cina ha realizzato una crescita impressionante negli ultimi 25 anni, raggiungendo un PIL che è pari a 7.929 Miliardi di dollari (2006). Il settore Bancario raccoglie una grossa porzione del risparmio e degli investimenti della popolazione.

Il ruolo delle banche è dominante Il valore totale dei depositi si è avvicinato al 160% del PIL mentre la parte di questi depositi utilizzata dal sistema bancario per erogare credito nell’economia del Paese è stata superiore al 100% del PIL (2005) Il ruolo delle banche è dominante

IL RUOLO DELLE BANCHE E’ DOMINANTE 87% Fondi raccolti dal settore finanziario domestico /= Crediti dalle banche. 13% Mercato obbligazionario non sviluppato. L’economia è finanziata principalmente dal credito bancario Nel 2006 35.000 banche : 4 State Commercial Banks (The Big 4), 3 Policy Banks, 13 Shareholding Banks, 1 Postal Saving Bank, 117 City Commercial Bank, 30.000 Cooperatives, 71 Foreign Banks REGOLATE DA BANCA CENTRALE (PBOC) POLITICA MONETARIA E STABILITA’ SISTEMA ORGANO REGOLATORE (CBRC) SUPERVISORE PRINCIPALE SIST.BANC.

THE BIG FOUR KEY PLAYERS Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) China Construction Bank (CCB) Bank of China (BOC) Agricultural Bank of China (ABC) Partner stranieri strategici presenti e rispettive quote di partecipazione nel 2006. Lo share totale in termini di assets delle 4 Banche è pari al 52,5% nel 2006.

1) La RICAPITALIZZAZIONE 22,5 Miliardi di US$ nella BOC /15 nella ICBC La riforma strutturale delle 4 State Commercial Bank per una politica commerciale e finanziaria prevede: 1) La RICAPITALIZZAZIONE 22,5 Miliardi di US$ nella BOC /15 nella ICBC 2) La modifica STRUTTURA INTERNA da banche interamente possedute dallo Stato a Shareholding (incorporazione di altre banche, partecipazioni in commercial banks) 3) La RICERCA DI UNA PARTNERSHIP STRATEGICA cessione di quote ad investitori stranieri (partecipazione al capitale fino al 20%, di un singolo investitore fino al 25%). Obiettivo: Maggior capitale, più produzione knowledge (conoscenza innovativa), nuovi mercati, importazione know how. 4) La QUOTAZIONE IN BORSA per infondere più disciplina nelle banche cinesi. Quotazione della ICBC (Shanghai e Honk Kong nel 2006) pari a 19,1 Miliardi US$, la più alta nella storia.

LE 13 JOINT STOCK BANKS Di queste Banche, la metà si è assicurata la propria partnership strategica con un investitore straniero, per le restanti sono in corso trattative. Costituitesi tra l’‘80 e il‘90 sono inclinate al business nazionale, sono concentrate nelle ricche città costiere, sono più commerciali e competitive rispetto alle altre banche, infatti 5 di esse sono quotate nelle Borse di Shanghai e Shenzhen. La più importante (assets) è la Bank of Communications quotata a Hong Kong dal 2005. L’obiettivo di far entrare partners stranieri è servito a rafforzare le risorse in capitale attraverso fondi, offerte pubbliche ed emissioni di titoli di debito. I partners stranieri strategici presenti nelle nove joint-stock banks cinesi anno 2006

Le sfide per le 13 Banche Joint stock per accrescere la loro quota di mercato sono: Crescere come entità indipendenti dalle aree di business delle 3 principali state commercial banks. Fronteggiare la competitività delle city commercial banks verso cui si indirizzano gli investitori internazionali. Identificare un target di crescita per un business diretto al consumatore: l’erogazione del credito alle PMI e delle credit card.

WORLD TRADE ORGANIZATION Organizzazione internazionale istituita il 1° gennaio 1995 creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri Nell'ambito della regolamentazione del commercio mondiale, ha sostituito il ruolo precedentemente detenuto dal GATT: di quest'ultimo ha infatti recepito gli accordi e le convenzioni adottati con l'incarico di amministrarli ed estenderli. A differenza del GATT, che non aveva una vera e propria struttura organizzativa istituzionalizzata, l'OMC prevede invece una struttura comparabile a quella di analoghi organismi internazionali. Obiettivo generale dell'OMC è quello dell'abolizione o della riduzione delle barriere tariffarie al commercio internazionale; Gli Stati membri dell'organizzazione sono 153. Il più lungo negoziato di adesione è stato quello della Repubblica Popolare Cinese, durato 15 anni e 5 mesi. Il Direttore Generale dell'OMC, l’attuale Pascal Lamy  detiene il più importante ufficio permanente, in quanto responsabile della supervisione delle funzioni amministrative in seno all'organizzazione

I VINCOLI DEL WTO La Cina ne diventa membro nel 2001 Per onorare gli impegni presi nell’O.M.C. sono nate le New Regolations, liberalizzazioni in favore delle banche straniere ( 11 Novembre 2006). Sviluppo di un interesse sempre più forte da parte delle multinazionali 8 BANCHE STRANIERE Considerate « apripista» possono operare sul mercato retail (risparmiatori) La Citigroup (americana), le HSBC e Standard Chartered ( britanniche), la Abn Amro (olandese) e la DBS Bank ( asiatica di Singapore), la Bank of East Asia e la Hang Seng Bank ( queste due sono straniere per modo di dire poiché si tratta di Hong Kong, ex protettorato britannico). MA Per entrare davvero nel settore retail è necessario superare i parametri fissati dalle autorità cinesi, e questo, combinato ai costi di apertura degli sportelli, potrebbe spingere molte banche estere a preferire cooperazioni con istituti cinesi ancora per diverso tempo.

CONCLUSIONI Se in passato la maggior parte dei fondi raccolti dalle banche statali serviva quasi esclusivamente a finanziare le imprese statali il cui peso sul PIL era pari a un terzo delle imprese private, questo trend sembra orientarsi oggi verso i consumatori e il settore delle piccole e medie imprese. Il sistema bancario si sta equipaggiando per sostenere questi due nuovi segmenti, con particolare attenzione alle seguenti aree: credit assessment, risk management, marketing. I DATI ILLUSTRANO QUANTO SIA DETERMINANTE LA GESTIONE DEL CREDITO COME DRIVER FUTURO PER UNO SVILUPPO ECONOMICO CINESE ARMONIOSO: Infatti, la rapida crescita del reddito pro-capite nelle città e l’emergere di una middle class cinese implica un incremento della domanda di: le credit card e il wealth management. Una crescente domanda di fondi per le più varie esigenze: educational loans, housing loans, personal loans, mutual fund. Un numero maggiore di famiglie avrà accesso ai servizi bancari, attualmente è solo del 27,63%. Le PMI, motore di crescita dell’economia cinese, oggi accedono solo per il 27% al credito bancario privato, l’accesso in futuro tenderà ad aumentare.

ICBC IN ITALIA L‘ apertura dello sportello I.C.B.C. a Milano è considerato un arrivo importante per le relazioni commerciali e finanziari; tra l’Italia e la Cina c'è stato un interscambio di 13 miliardi di dollari (2003), destinati a diventare 80 miliardi (2015). Il 2015 sarà l’anno dell'Expo per l’Italia. Tratto da “Il Sole 24 ore” , di Rita Fatiguso 22/1/2011

Il Rapporto Annuale della Fondazione risponde all'esigenza di fornire uno strumento alle imprese italiane che si affacciano sul mercato cinese, che stanno valutando le strategie d'ingresso e necessitano perciò di informazioni aggiornate e di prospettive future. Le Fondazioni hanno lo scopo di creare dei legami tra l’Italia e i vari Paesi, rendendo tutti questi rapporti molto più efficaci e sistematici nel tempo. Fino a poco tempo fa la Cina rappresentava la piattaforma di produzione ed esportazione mondiale, oggi è sempre più rilevante per le occasioni di investimento che questo Paese possa offrire.

FONDAZIONE ITALIA CINA Il paese asiatico è dal 2002 il primo destinatario di investimenti esteri e costituisce un traino per l'economia mondiale. Quindi la fondazione Italia Cina (costituita a Milano l'11 Novembre 2003), è stata creata per migliorare l'immagine e le modalità della presenza italiana in Cina, serve ad orientare le imprese italiane che devono andare a produrre o a proporre i loro prodotti nel mercato asiatico. Questa fondazione è una organizzazione senza scopo di lucro, con uffici a Milano, Roma e Pechino, con l'obiettivo di promuovere gli scambi economici, commerciali, politici e culturali tra i due Paesi. Il Presidente della fondazione è Cesare Romiti, premiato dal Primo Ministro Wen Jiaban in occasione dell‘ Anno della Cultura cinese in Italia.

CAMERA DI COMMERCIO ITALO CINESE La Fondazione Italia Cina e la Camera di Commercio Italo Cinese hanno raggiunto nel gennaio 2009 un accordo di integrazione. L’operazione, che si è conclusa con la firma del protocollo di intesa tra il Presidente della Fondazione Italia Cina Cesare Romiti e il Presidente della Camera di Commercio Italo Cinese Mario Zanone Poma, ha aperto una nuova stagione nei rapporti tra Cina e Italia. La Camera di Commercio Italo Cinese si propone di promuovere lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra Italia e Cina, mettendo a disposizione dei propri Associati, servizi utili per agevolare e sviluppare le relazioni commerciali con la Cina (import, export, investimenti). La Camera di Commercio Italo Cinese annovera attualmente circa 300 soci tra grandi, medie e piccole imprese.

ISTITUTO ITALO CINESE L’Istituto Italo Cinese, associazione senza fini di lucro, è stato costituito il 17 marzo 1971. Nei trent’anni della sua attività ha contribuito in modo rilevante a favorire incontri e scambi tra l’Italia e la Repubblica Popolare Cinese nei campi sociale, scientifico, sanitario, linguistico, artistico ed educativo, mirando soprattutto alla formazione di studenti, docenti, professionisti e manager. Ha per questo meritato apprezzamenti e fiducia da parte delle Autorità cinesi. In modo particolare ha attivato corsi di formazione in aree quali: management, finanza, marketing, sanità per laureati, responsabili di azienda e per funzionari ministeriali sia in Italia che in Cina. Tali iniziative sono state attivate su incarico sia di istituzioni pubbliche italiane (MAE, Min. Commercio Estero, ICE …), sia di Associazioni Industriali o private (es. UCIMU, ACIMGA).

GLOSSARIO State-Owned Enterprise (SOEs)Imprese statali cinesi, su cui si fonda l’economia. Market oriented strategia aziendale che dà priorità alle esigenze del mercato e opera in funzione delle caratteristiche dei consumatori e dei vincoli che devono essere superati per soddisfarli Fund management gestione dei fondi Financial depth_(profondità finanziaria ) possibilità di avere accesso a ingenti somme di denaro sia che si tratti di moneta che di beni o di entrambi sotto forma di fondi obbligazionari. Financial assets_attività-risorse finanziarie GDP Gross Domestic Product / Prodotto Interno Lordo: il valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti da un paese in un determinato intervallo di tempo ( solitamente un anno) e destinati a usi finali. Key players Aree chiave CBRC_China Banking Regulatory Commission_ Commissione di vigilanza bancaria Shareholding Banks Banche partecipanti Foreign Banks Banche estere ( 254 filiali e 240 uffici rappresentativi) Government bonds Titoli di stato: sono obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell’economia e delle Finanze per finanziare il debito pubblico.

Perfoming loans (NPLs) prestiti non performi: i crediti non-performing appartengono alla categoria degli assets non-investment grade, per ovvi problemi di rischiosita’, di limitata regolamentazione del mercato (ed in parte degli intermediari) e per la scarsa liquidita’ dei relativi mercati secondari. Il loro mercato di riferimento (tanto primario che secondario) e’ caratterizzato dalla mancanza, in Italia come in altri mercati piu’ avanzati, di una organizzazione centrale che aggreghi ed analizzi i volumi intermediati, i prezzi negoziati e permetta quindi di divulgare i rendimenti ottenuti dagli investitori. Borrowers_mutuatari Joint stock banks banche per azioni, molto competitivi, il cui obiettivo è di crescere come entità indipendenti e di sviluppare un business diretto al consumatore City commercial banks banche commerciali della città: le banche che si occupano del credito ordinario e del credito finanziario. Rural credit cooperatives cooperative di credito rurale: dette anche “cassa rurale” Postal saving_ risparmio postale i libretti di risparmio sono depositi a vista che non comportano alcuna spesa di apertura, di gestione e di estinzione e sono esenti dall'imposta di bollo Knowledge conoscenza know how: letteralmente “sapere come” identifica le conoscenze e le abilità operative necessarie per svolgere una determinata attività lavorativa. Commercialy-driven guidati dai fini commerciali. Management gestione

ROA_Return on Assets_rendimento delle attività Wholly-owned state banks: banche di stato interamente controllate Credit managers gestori di credito. Corporate bonds obbligazioni societarie / obbligazioni emesse dalla società allo scopo di ottenere finanziamenti. Commercialy driven business culture_politica commerciale e finanziaria guidata alla cultura d'impresa: la cultura d'impresa è l'insieme dei valori e delle relative norme adottate e riconosciute dall'impresa. Roadmap tabella di marcia Holding company anche conosciuta con il nome “holding” è una società finanziaria che possiede abbastanza partecipazioni su un altra società da ottenerne il controllo sulla gestione, generalmente anche detta società madre. CAR capital adequacy ratio rapporto di adeguatezza patrimoniale: misura l'ammontare del capitale di una banca espresso come percentuale della sua esposizione creditizia a rischio. ROA_Return on Assets_rendimento delle attività New Regulation normativa che permette alle banche straniere di aumentare il loro capitale registrato, consente loro di operare senza limiti né sulle tipologie di operazioni né sulle aree geografiche. Viene inoltre abolito il limite dei depositi per cui non doveva eccedere il 70% delle sue attività totali.

IPOs offerte pubbliche iniziali: offerte al pubblico iniziali di titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato. Business scope_portata di affari Citigroup la più grande azienda americana di servizi finaziari al mondo. HSBC è uno dei più grandi gruppi bancari al mondo. Credit assessment Valutazione del credito Risk management La gestione del rischio è il processo mediante il quale si misura o si stima il rischio e successivamente si sviluppano delle strategie per governarlo. Marketing analisi dell'interazione del mercato e degli utilizzatori con l'impresa. processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotto e valori.

Wealth management disciplina di consulenza sugli investimenti che integra la pianificazione finanziaria, la gestione del portafoglio di investimenti e una serie di aggregati di servizi finanziari Educational loans Prestiti “didattici”, erogati per consentire lo sviluppo dell’istruzione superiore Housing loans Prestiti all’edilizia abitativa Personal loans Prestiti concessi ai privati Mutual fund Liquidità a disposizione dei fondi comuni di investimento. Il livello di liquidità può essere utilizzato per prevedere l'andamento dei mercati azionari Ide Investimenti diretti esteri, attivati quando un’impresa crea una filiale all’estero o acquista almeno il 10% del capitale di una società straniera. Fondi sovrani Risorse finanziarie che i paesi possiedono e che decidono di ricollocare sui mercati finanziari. Fondi d’investimento controllati direttamente dai governi di alcuni Paesi. Assets Risorse finanziarie

Gruppo di: Roberto Ballabio, Luca Pavone, Aurora Molteni, Simone Cogliati. Glossario: Aurora Molteni Rapporti Cina /Italia: Simone Cogliati Introduzione e immagini: Luca Pavone Il sistema bancario cinese: Roberto Ballabio Animazione presentazione: Roberto Ballabio, Luca Pavone, Simone Cogliati. Dati da: www.corriereasia.com – Il Sole 24 Ore Torna all’inizio