Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il percorso di crescita della MG
Advertisements

CONFERENZA dei SERVIZI del DISTRETTO VT 5
APPROCCIO INTER DISCIPLINARE ED I PROGRAMMI NEL SETTING RIABILITATIVO:RIABILITAZIONE NEI PRESIDI TERRITORIALI,STRUTTURE RESIDENZIALI,UNITA’ POLIFUNZIONALI,RIABILITAZIONE.
Limiti e criticit à del fattore prezzo Walter Bergamaschi AO Universitaria Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi Milano (Circolo della Stampa), 7 luglio.
NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO Dssa Gianfranca Federici
Progetto Sperimentale Home Care
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Marsilio Saccavini IL PAL : PRIORITA ED OBIETTIVI.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
CENTRALITÀ DEL PAZIENTE IN UNOTTICA DI CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Firenze, 1 Maggio 2008 Assemblea Area Management & Qualità XXXIX.
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
“Percorsi di cura in riabilitazione:
Reggio Emilia 19/04/2010 PERCORSO DI CURA NELLA SLA Elvira Morrone
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
Servizio disabile adulto Unità Operativa Semplice Interdistrettuale
Le UOC svolgono compiti di programmazione – indirizzo – supervisione – verifica controllo di gestione : BUDGET Le UOS svolgono compiti operativi omogenei.
1a CONFERENZA DEI SERVIZI CIVITA CASTELLANA 6 FEBBRAIO 2006
LA QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE
Le Cure Primarie nel sistema della Sanità Territoriale Dario Grisillo
METODOLOGIE OPERATIVE E CRITERI DI VERIFICA
Ruolo dei DG tra SSN e territori 1/14 FORUM P.A. Incontro dei Direttori Generali delle aziende sanitarie Roma, 12 maggio 2005 Il ruolo dei DG tra Servizio.
Buongiorno a tutti Forum PA 2005.
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
PRECISAZIONI RELATIVE al SISTEMA DI ACCESSO RISPETTO ALLE INDICAZIONI della Delibera G.R.T. n.402/2004.
NUOVO SISTEMA DI REMUNERAZIONE IL CASO DEI SERVIZI PER LE DIPENDENZE.
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
Assistenza Domiciliare Integrata Dimissione Protetta
Nuclei di Cure Primarie e Medicina di Associazione
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
Locatelli-AUT.1-641/2000 SIOS I rapporti tra Azienda Ospedaliera eIRCCS: Esempi di rete integrata AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI LECCO Bosisio Parini.
CASE MANAGER Infermiere e continuità assistenziale
INTERVENTI PER FAVORIRE LAPPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri Bari Dott. M. Giordano Dott.ssa P. DellAquila Bari 14/06/2008.
La postacuzie tra riabilitazione e cronicità:
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
San Felice Circeo ottobre 2007 Incontri di aggiornamento tra pediatri di famiglia Le criticità del Distretto e proposte di intervento dott. Belardino.
RIFONDARE LA MEDICINA GENERALE UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA O UN NUOVO SPAZIO DI CONTRATTAZIONE SINDACALE? O UN NUOVO.
La cooperazione tra medici di medicina generale
Nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare
PROGETTO MEDICINA OGGI
Appropriatezza dei percorsi nella rete riabilitativa
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
soggetti privi di autonomia
Integrazione e Territorio
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
Il Coordinamento dell’assistenza sul territorio
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Medicina gestionale di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno.
A cura di Clara Curcetti Parma, 21 marzo 2007 Dalla delibera Regionale al progetto interaziendale: un’alleanza tra Regione ed Aziende Direzione Generale.
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Progetto Interattività
L’associazione infermieristica: una risposta libero professionale alle richieste di assistenza dei cittadini Andrea Guandalini Presidente Collegio IPASVI.
1 qualità e appropriatezza Mario Ronchetti Formarsi alla logica e agli strumenti del governo clinico Forum P.A. 9 maggio 2005 – Roma.
Capitolo 9 Elementi per un percorso interpretativo
Ospedali per Intensità di cure : opportunità o minaccia per l’organizzazione Como, SNO-ANIN 23 Aprile 2015 Giusy Pipitone Coordinatore infermieristico.
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
E-health digitalizzazione e semplificazione Angelo Lino Del Favero Presidente Federsanità ANCI “L’Informazione nella sanità digitale: qualità, sicurezza,
Sonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO LO SVILUPPO DEI SERVIZI ASSISTENZIALI 24/11/20151 Seminario Spi Cgil Lombardia.
Nuove strategie regionali di governo della cronicità e fragilità
Strumento per la presa in carico integrata: UVM
Assistenza Sanitaria Alto Adige 2020 Linee guida per lo sviluppo 1 Assistenza Sanitaria Alto Adige 2020 Linee guida per lo sviluppo Assessora dott. ssa.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
Transcript della presentazione:

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Proposta progetto: Organizzazione della rete per i servizi di riabilitazione, ospedalieri ed extra-ospedalieri, nel Distretto 5 a cura di: in collaborazione con: - FKT Giorgio Demurtas - FKT Alessandro Piergentili Dott.ssa Laura D’Amico Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Esigenze organizzative: • La riabilitazione costituisce una frazione essenziale del complesso sistema di cura. • Nella riabilitazione insistono attività con complessità ed utilità molto diverse: ciò rende necessaria una razionalizzazione delle risorse ampiamente assorbite. • A questi nuovi e dinamici orientamenti non corrisponde ancora, nella nostra azienda, un chiaro indirizzo nei meccanismi di identificazione dell’appropriatezza ed efficacia delle prestazioni riabilitative e, cosa non meno importante, dell’organizzazione dei servizi riabilitativi. Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Criticità attuali: • frammentazione dei percorsi di cura • carenza di efficienti sistemi di governo clinico • carenza di integrazione culturale e operativa fra le diverse professionalità sanitarie: prescrittori (MMG e Specialisti) e professionisti della attività di riabilitazione. • prevalenza di modelli organizzativi più attenti agli aspetti quantitativi (volumi delle prestazioni) piuttosto che a quelli qualitativi. • carenza di standard predeterminati di qualità, negli ambulatori ad esempio vengono erogate: - massimamente prestazioni a bassa appropriatezza sanitaria (terapie fisiche strumentali), - molto poche prestazioni ad appropiatezza intermedia, - rare prestazioni ad alta appropriatezza (per disabilità gravi ed importanti). Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Aspetti socio-sanitari: La mission del nostro progetto è rendere concretamente operative: • la centralità dell’utente • la continuità terapeutica • l’appropriatezza clinica ed organizzativa • la garanzia di tempi di intervento adeguati - Il presente progetto fa riferimento ad un’organizzazione dei servizi riabilitativi “in rete”, orientata a governare in maniera integrata ed unitaria tutti gli elementi dell’area riabilitativa. - Si intende quindi proporre un modello culturale ed organizzativo che affronti in maniera appropriata il quadro di complessità attuale e che concretizzi la messa in rete dei nodi riabilitativi oggi esistenti Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Vantaggi: I vantaggi del modello in rete delle attività riabilitative possono essere così riassunti : • percorsi di cura piuttosto che semplice erogazione di prestazioni • valorizzazione delle diverse competenze professionali riabilitative • appropriatezza delle prestazioni in funzione della domanda • razionalizzazione della spesa e della domanda ad essa collegata • garanzia della continuità assistenziale per l’utente • armonizzazione del rapporto tra offerta pubblica e privata • garanzia di controllo dei percorsi di presa in carico basato su criteri di governo clinico e di verifica degli esiti Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Proposte operative: • Superamento della dicotomia tra attività Ospedaliere e Territoriali (Ambulatorio Fkt ospedaliero / Assistenza Domiciliare) • Integrazione e coordinazione delle offerte (attività pubblica e privata accreditata) • Gestione del Percorso Riabilitativo mediante l’attivazione del TEAM Riabilitativo, da parte di una Struttura Consultiva che agisce in qualità di coordinatore delle attività della rete, per le disabilità importanti con possibili esiti permanenti e/o multipli e per le gravi patologie a carattere involutivo. • Integrazione Socio-Sanitaria Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Caratteristiche qualitative: Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Strumenti di intervento: * Sistema Informativo (Cartella Riabilitativa Informatizzata) * Protocolli diagnostico terapeutici, protocolli operativi * Sistema di valutazione, pianificazione e controllo della gestione * Sistema di verifica e controllo della qualità e dell’appropriatezza Caratteristiche qualitative: • Rispetto dei requisiti Regionali di Accreditamento • Adesione ai criteri di appropriatezza secondo la tipologia del percorso riabilitativo • Utilizzo di protocolli diagnostico-terapeutici ed operativi • Aggiornamento e Formazione continui • Individuazione delle responsabilità e rintracciabilità Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Struttura consultiva Componenti • Medico Dirigente • Fisiatra • Fisioterapista • Personale amministrativo Strumenti - Cartella Riabilitativa Informatizzata - Rete dei servizi aziendali e privati convenzionati - Verifica delle attività - Protocolli diagnostico-terapeutici ed operativi Attività In riunioni settimanali, la Struttura consultiva: • Coordina le attività dei singoli nodi. • Individuare il percorso riabilitativo appropriato. • Attiva il TEAM Riabilitativo (ne definisce professionalità, ruoli e responsabilità). • Definisce la codificazione ICF. • Stabilisce il livello di erogazione e la natura degli interventi. • Coordina le attività della rete ed i passaggi di fase durante il percorso riabilitativo. • Verifica le attività della rete, sia delle componenti aziendali che degli enti privati accreditati. • Stimola i nodi della rete per la produzione di protocolli diagnostico-terapeutici e operativi. Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 TEAM riabilitativo Elementi fissi Componenti - Fisioterapista Elementi variabili Strumenti - MMG - Assistente Sociale - Infermiere - Medici Specialisti - Tecnico ortopedico - Logopedista - Altri - Cartella Riabilitativa Informatizzata - Protocolli diagnostico terapeutici - Protocolli operativi Attività • Esegue una valutazione clinica in ingresso • Elabora una prognosi di funzione • Definisce gli obiettivi a breve, medio, lungo termine • Analizza e implementa il percorso riabilitativo • Comunica il percorso scelto a tutti gli attori e operatori interessati • Definisce i tempi e i modi di verifica delle varie fasi del percorso riabilitativo • Propone alla Struttura Consultiva eventuali modifiche sulla composizione del TEAM stesso Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Percorso riabilitativo Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Percorso riabilitativo Caratteristiche Identificazione chiara di: - Obiettivi a breve, medio, lungo termine - Livello di erogazione - Natura del trattamento - Durata del trattamento - Modalità e tempi di: inizio, verifiche intermedie, termine percorso (dimissione / eventuale prosieguo socio-sanitario) Strumenti • Cartella Riabilitativa Informatizzata • Protocolli diagnostico-terapeutici e protocolli operativi • Riunioni di TEAM (con cadenze regolari) • Comunicazione comprensibile e appropriata del percorso riabilitativo agli operatori, ai pazienti e familiari Finalità • Garanzia della continuità terapeutica riabilitativa (efficacia) • Integrazione dei servizi dell’area riabilitativa (efficienza) • Miglioramento qualitativo dell’offerta riabilitativa (appropriatezza degli interventi) • Gestione per obiettivi (clinical governance) Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Cartella Riabilitativa Informatizzata Criticità attuali • frequente mancato scambio, tra i vari attori riabilitativi, dei dati essenziali al percorso riabilitativo • frequenti ridondanze di dati su informazioni non strettamente inerenti il percorso riabilitativo • manca un sistema univoco di raccolta dati (quantitativi e qualitativi) relativi agli riabilitativi • manca un sistema di controllo, in tempo reale,che possa garantire una corretta clinical governance Scopi - Uniformità nel sistema di raccolta dei dati (miglioramento qualitativo delle informazioni cliniche ed amministrative) - Comunicazione univoca e capillare tra i vari nodi della rete (accessi personalizzati per i vari attori del percorso riabilitativo con differenti livelli di dettaglio) - Raccolta ed elaborazione dati quali strumenti di clinical governance (DataBase ad hoc per i Servizi Riabilitativi) ) - Verifica immediata delle attività e del percorso riabilitativo Strumenti • Individuazione ed attivazione di un web-server (AS400 aziendale) • Generazione di un DataBase ad hoc (CED) • Accesso web al database (log-in differenziate per ogni singolo livello di dettaglio) Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Ipotesi di rilocazione delle attività FKT ambulatoriali Finalità • Redistribuzione uniforme dell’offerta sul territorio • Abbattimento costi di implementazione Strumenti • Consulenze fisiatriche (almeno 3 ore settimanali per consulenze specialistiche di supporto) Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Ipotesi di rilocazione delle attività FKT ambulatoriali Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Ipotesi di rilocazione delle attività FKT ambulatoriali Attuale locazione Ipotesi di rilocazione Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili

Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006 Proposta progetto: Organizzazione della rete per i servizi di riabilitazione, ospedalieri ed extra-ospedalieri, nel Distretto 5 Grazie per l’attenzione Info: cadsez5@asl.vt.it fisioterapia.cc@asl.vt.it Proposta progetto per l’organizzazione dei servizi riabilitativi nel Distretto 5, G. Demurtas – A. Piergentili