PROGETTO A…M@RE IN AULA La parte propedeutica al progetto è stata sviluppata in aula modo dettagliato e preciso soprattutto per ciò che riguarda la geomorfologia della superficie terrestre, le caratteristiche geomorfologiche e geologiche della provincia di Imperia. Le diverse attività svolte, come la visione del film “Vajont” e 2 esperimenti, che vedrete tra poco, ci ha fatto riflettere non solo sulle cause ambientali e quali effetti la natura crea e manifesta, ma anche sulle responsabilità a cui l’uomo non può sottrarsi e che troppo spesso egli influenza l’ambiente in modo negativo distruggendo il delicato equilibrio tra ambiente e i suoi diversi fattori biotici e abiotici.
GEOLOGIA DEL TERRITORIO I terreni su cui poggiano i nostri piedi e su cui realizziamo le nostre opere ed attività sono il frutto di fenomeni geologici creativi che si sviluppano in archi temporali di milioni di anni, Un esempio stupendo di architettura geologia sono le nostre Alpi.
Dominio del Flysch ad Elmintoidi Il nostro entroterra si colloca al margine esterno dell’edificio delle Alpi Liguri, di cui rappresenta una sezione trasversale di grande interesse e complessità dal punto di vista paleogeografico Dominio del Flysch ad Elmintoidi
scavalcando i terreni della Zona Brianzonese. La Liguria occidentale forma la prosecuzione verso sud-est dell’arco delle Alpi Occidentali e vi si possono riconoscere dunque gli elementi paleogeografici e strutturali caratteristici di questo (vedi Figura precedente). Ad occidente, la copertura autoctona (cioè che è rimasta in loco, nell’ambiente paleogeografico originario) dell’Argentera si prolunga nelle Valli della Roja e del Nervia fino alla costa tirrenica. Verso oriente, a nord del parallelo di Ceriale, sono disposte le formazioni della Zona Brianzonese. Tra l’autoctono e la Zona Brianzonese rimane una vasta area triangolare, occupata da vari gruppi di formazioni la cui posizione tettonica non è ancora del tutto chiara. La parte maggiore di quest’area è occupata dalla Formazione a Helminthoidi, che, storicamente parautoctona per alcuni AA (cioè di poco spostata rispetto al suo originario ambiente di formazione relativamente agli altri ambienti), rappresenta per i più la parte più alta della Zona Piemontese, scollata dal suo substrato e scorsa verso l’esterno dell’arco alpino (in direzione da destra a sinistra nella fig.1), scavalcando i terreni della Zona Brianzonese. Intercalate tettonicamente tra il Flysch di Ventimiglia (tetto della copertura del massiccio dell’Argentera e parautoctono) ad Ovest e la Formazione a Helminthoidi a Est, allungate all’incirca in direzione meridiana, a partire dalla costa in prossimità di Bordighera fino al Colle di Tenda, si osservano diverse scaglie tettoniche, le cui serie stratigrafiche sono di norma variabili dall’una all’altra e comunque difficilmente Quadro Fondativo del P.T.C. della Provincia di Imperia – TEMA:GEOLOGIA riconoscibili, a causa delle intense laminazioni “tettoniche” che hanno subito. Sono chiamati complessivamente “Lembi interposti” ovvero “Scisti a Blocchi”. Litostratigrafia e tettonica Rimandando a quanto già scritto in precedenza per l’inquadramento paleogeografico e tettonico generale delle unità affioranti all’interno del bacino, in questa sede ci soffermiamo esclusivamente sui caratteri litostratigrafici e tettonici che più sono legati agli aspetti di difesa del suolo ovvero maggiormente influenti sulle condizioni di stabilità del territorio. UNITA’ DI SANREMO – MONTE SACCARELLO Flysch di Sanremo in facies calcareo-marnosa (cmELM) Al di sopra delle Arenarie di Bordighera, si rinviene la potente successione calcareo-marnosa del Flysch di Sanremo costituita dall’accumulo di fanghi calcarei con frequenti apporti terrigeni il cui aspetto tipico è quello di calcari marnosi grigio chiari in superficie, sempre piuttosto compatti, in strati di spessore anche superiore al metro. La serie, da tempo attribuita al cretaceo superiore, sembrerebbe potersi riferire nella parte sommitale all’inizio del Paleocene. Flysch di Sanremo in facies marnoso-arenacea (maELM) Rappresentano la parte sommitale del Flysch e sono costituite da torbiditi arenaceo marnose in strati da sottili a spessi, torbiditi torbiditi siltoso-arenacee o arenacee da fini a grossolane, argilliti siltose nere, e calcari micritici. L’età della formazione è presumibilmente Paleocenica.
LINEAMENTI GENERALI DEL TERRITORIO
PROGETTO A…M@RE Esperimento effettuato in classe Immagini tratte dalla presentazione dell’alunno Lorenzo Lentini
SABBIA, GHIAIA E TERRICCIO
UNA SCATOLA Con una traccia ogni 5 cm Misure: 30 cm lunghezza 20 cm altezza 20 cm larghezza
UN SETTO DIVISORE
FASE 1 Alziamo di 5cm la scatola su un lato