Si, va bene così Parole di Vladimiro Furlan dal libro Ave Maria una donna una madre una candela nel vento del tempo. Musica Cortazar Foto Arturo
Quando la sera distendeva le sue ali sulla curva del dì, e io ritornavo dal lavoro,
Mi avvoltolavi col tuo amore un po’ foresto, quasi selvatico, ma autentico e sempre uguale;
Anche se non ero più bambino, mi esortavi a ubbidirti;
Poi una notte d’aprile, la signora ti ha sorriso, e tu smarrita, l’hai seguita.
Mamma dolcissima, io e la mia ombra ti veniamo a trovare, ti cantiamo la ninna nanna,
E tornando a casa parliamo di te, della luce obliqua e greve che mi opprime il cuore, dei palchi di corna aguzze che lacerano il giorno;
Sono pietra che non ode più la voce della pioggia, e le lacrime, come cera liquida, sovrastano l’orlo del cratere;
La liturgia di questa ferita senza rimedio mi annienta La liturgia di questa ferita senza rimedio mi annienta. Riempire o cancellare i solchi della memoria?
Anche se lo potessi fare, madre mia, mai ti strapperei da questo cuore: il polline della tua assenza mi ricopre: sì, va bene così.