Lez. 6 c L’Impero e i Comuni italiani nell’età di Federico Barbarossa Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 6 c L’Impero e i Comuni italiani nell’età di Federico Barbarossa Prof. Marco Bartoli
Lo scisma del 1130 Nel 1122 con il concordato di Worms aveva fine la lotta per le investiture Nel 1125 finiva la dinastia di Franconia e viene eletto Lotario di Supplimburgo Nel 1130, alla morte di Onorio II, c’è uno scisma: Innocenzo II (del partito del card. Aimerico e di Bernardo di Chiaravalle) e Anacleto II (della famiglia Pierleoni), il quale trova un alleato in Ruggero di Altavilla, cui conferisce il titolo di re di Sicilia Nel 1136 l’imperatore scendeva in Italia per sostenere Innocenzo, ma sulla via del ritorno, moriva (1137) Nel frattempo, per la morte di Anacleto, era terminato anche lo scisma.
Guelfi e ghibellini in Germania Alla morte di Lotario, gli elettori in Germania si divisero tra Svevi, che dal nome del castello di Weiblingen presero nome di Ghibellini Bavari, che riuniti attorno alla famiglia dei discendenti di Guelfo di Baviera, presero nome di Guelfi Nel 1138 viene eletto Corrado III di Svevia, riconosciuto da tutti re di Germania.
Federico Barbarossa Alla morte di Corrado III (1152) venne eletto all’unanimità re di Germania Federico, figlio di Giuditta di Baviera e di Federico di Svevia (che dunque superava le rivalità familiari). Appena eletto bandiva le guerre private, estendendo il suo potere in Germania.
La prima discesa in Italia Nel 1110 Milano aveva distrutto Lodi, che si opponeva all’allargamento dei suoi traffici commerciali Nel 1154 Federico venne chiamato in Italia dai Comuni ostili a Milano e dal papa, in scontro con i romani, che vivevano in quegli anni la loro esperienza di libero comune.
La coronazione imperiale Venendo in Italia Federico ricevette la spontanea sottomissione di Milano, poi, arrivato a Roma, ricevette la coronazione imperiale a San Pietro, provvedendo a reprimere una sollevazione popolare avvenuta il giorno stesso della coronazione e condannando a morte Arnaldo da Brescia (un riformatore religioso, che sosteneva il Comune, predicando l’esigenza di una riforma della Chiesa)
Di nuovo in Germania Tornato in Germania, Federico risolse i principali problemi interni, affidando al cugino Enrico il Leone gran parte della Baviera, e allo zio Enrico di Barberg, l’Austria. Intanto il duca di Polonia, Boleslao IV aveva riconosciuto l’alta sovranità dell’Impero e al duca di Boemia, Vladislao II veniva riconosciuto il titolo regale
La dieta di Roncaglia 1158 Federico, tornato in Italia con un imponente esercito, convocò una dieta a Roncalgia (presso Piacenza), imponendo alle città una serie di misure fiscali (le regalie) e la presenza di un rector, in rappresentanza dell’imperatore 1159 alla morte del papa Adriano IV, viene eletto Rolando Bandinelli di Siena, che prende nome Alessandro III, ma una minoranza, con l’appoggio dei legati imperiali, scelse Ottaviano Monticelli, che prese nome Vittore IV Alessandro dovette fuggire in Francia, accolto da Luigi VI
La distruzione di Milano 1162 Milano si ribella alle decisioni della dieta di Roncaglia e viene cinta d’assedio. Alla fine la città venne presa e distrutta. I più accaniti nella distruzione furono i cittadini di Lodi, Cremona, Pavia e Como, che non sopportavano la supremazia milanese. E’ il momento di più alta potenza di Federico: sembra che Inghilterra e Francia stiano per aderire all’antipapa Vittore IV
La lega lombarda 1164 la dieta veronese (Verona, Padova, Vicenza) 1167 dieta lombarda (Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova): si decide al ricostruzione di Milano e l’unione con la dieta veronese. 1168 viene fondata Alessandria (in onore del papa Alessandro III) contro il marchese di Monferrato, alleato del Barbarossa All’alleanza anti imperiale si aggiunge il regno normanno
La battaglia di Legnano Lo scontro tra Federico e la lega avvenne a Legnano il 29 maggio 1976: per la prima volta l’esercito imperiale era sconfitto da truppe cittadine Federico, caduto da cavallo, fu creduto morto, ma ricomparve, pochi giorni dopo, a Pavia.
Le preoccupazioni del papa La battaglia non aveva risolto il conflitto, mentre si presentavano nuove preoccupazioni per il pontefice Nelle città (Milano) si diffondevano le eresie e non si lasciava spazio alla libertas ecclesiae Nell’ottobre 1976 si giungeva ai Preliminari di Anagni: Il papa vedeva riconosciuta la sua autorità su Roma In cambio riconosceva Enrico, figlio di Barbarossa, come re dei Romani
Verso la pace di Costanza Nel 1177 la pace di Venezia tra papa e imperatore e tregua tra Comuni, Regno di Sicilia e Imperatore 1178 Terzo Concilio Lateranense Federico deve occuparsi del cugino Enrico il Leone (che si rifugia nei territori della moglie Matilde, figlia di Enrico II d’Inghilterra)
Il testo della pace Costanza, 25 giugno 1183. Nel nome della santa ed individua Trinità. Federico, per concessione della divina clemenza, imperatore augusto dei Romani, ed Enrico sesto, figlio suo, augusto re dei Romani. La mansueta serenità della clemenza imperiale è sempre stata solita concedere ai sudditi l'elargizione del favore e della grazia, Benché essa debba e possa correggere con fermezza e con rigore nei sudditi le colpe dei peccati, tuttavia essa deve maggiormente dedicarsi a reggere l'Impero Romano assicurando una favorevole tranquillità di pace e pii affetti di misericordia, ed infine essa deve riportare l'insolenza dei ribelli alla dovuta fedeltà e al dovuto riconoscimento della devozione.
Chi ha vinto? I Comuni ottengono di poter eleggere i consoli, di riscattare le regalie, di costituire eserciti L’imperatore vede riconosciuta la sua autorità, trova proprio in Milano il caposaldo del suo potere in Italia
L’Italia meridionale Federico affronta il problema dell’Italia meridionale attraverso un matrimonio tra il figlio, Enrico, e Costanza, zia di Guglielmo II e figlia di Ruggero II, ultima erede della dinastia degli Altavilla. Le nozze si realizzarono a Milano nel 1186
La crociata Federico, ormai al culmine della sua autorità, decide di recarsi alla crociata (Salah-ed-Din aveva sconfitto l’esercito cristiano a Hattin ed aveva ripreso Gerusalemme nel 1187) Mentre è diretto a Gerusalemme Federico muore nell’atraversamento del fiume Salef, in Cilicia (10 giugno 1190)
Enrico VI Alla morte del padre, Enrico non ebbe difficoltà a farsi coronare imperatore (1191) ma incontrò molti problemi quando volle imporre il suo dominio sul regno di Sicilia dove era morto (1189) Guglielmo II. A lui si contrappose Tancredi, conte di Lecce, figlio illegittimo di Ruggero duca di Puglia, figlio di Ruggero II Enrico scese con un forte esercito schiacciando ogni resistenza e facendosi incoronare re di Sicilia a Palermo (1194)