ESAME STATO PRIMA PROVA SCRITTA ITALIANO
Decreto ministeriale 23 aprile 2003, n. 41 La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività [ …] Nella produzione dell'elaborato il candidato deve dimostrare: correttezza e proprietà nell'uso della lingua; possesso di adeguate conoscenze relative sia all'argomento scelto che al quadro di riferimento generale in cui esso si inserisce; attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costru-zione di un discorso organico e coerente, che sia anche espressio-ne di personali convincimenti.
Requisiti indispensabili del testo Deve essere coeso: i contenuti devono essere espressi secondo legami formali che rispettino la concordanza morfologica e sintattica (articolo/nome, nome/predicato, nome/aggettivo ecc.), la sostituzione e la ripetizione, le ripetizioni o le sostituzioni (pronomi, sinonimi o altre parti del discorso, perifrasi) e i connettivi. Deve essere coerente: i suoi contenuti devono collegarsi tra loro secondo legami logici che portano al significato globale del testo. Deve essere inserito in una situazione comunicativa precisa: cioè in un contesto che fornisce informazioni essenziali per la produzione e la comprensione del messaggio: chi parla o scrive? A chi è diretto il messaggio? Qual è l’argomento del messaggio? Quale scopo ha il messaggio? ecc.
Zoom sui connettivi Dal punto di vista linguistico, risultano particolarmente importanti i connettivi per poter chiarire le relazioni che intercorrono fra le varie parti di un testo, specie se argomentativo, segnandone i passaggi più importanti. Nel testo argomentativo i connettivi in forma di avverbi e di congiunzioni hanno la funzione di stabilire rapporti: avversativi (ma, nonostante, tuttavia, mentre, invece …) dimostrativi (infatti, in realtà, in effetti, insomma, in conclusione..); di causa-effetto (quindi, perciò, dal momento che, pertanto, di conseguenza); di successione temporale (in un primo momento, poi, dopo, inoltre, in seguito, infine..).
Altri elementi linguistico - formali l’uso del paradosso: per dare maggiore solidità all’argomentazione, spesso si presentano asserzioni incredibili, esagerate, che stravolgono la realtà con lo scopo di esprimerla con maggior forza; l’uso di un linguaggio figurato: per mettere in risalto un termine, si può ricorrere a vocaboli o espressioni assunti in senso figurato (traslati).
N. B. Evitare espressioni tipo: “a mio parere, secondo me, io penso N.B. Evitare espressioni tipo: “a mio parere, secondo me, io penso..” Non si dovrebbe chiamare in causa se stessi.
Le tipologie previste TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE (4 argomenti in 4 ambiti) TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE
TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO Consiste nel rispondere a domande di comprensione del testo; analisi del testo; interpretazione complessiva e approfondimenti. Le domande sono relative ad un testo letterario (poesia, brano di un testo teatrale, brano di un testo narrativo o di un saggio)
Difficoltà della prova di tipo A Presuppongono la conoscenza del testo e dell’autore; richiedono una discreta capacità di lettura; richiedono buone capacità di analisi.
TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO 3. AMBITO STORICO - POLITICO 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
CONSEGNA TIP. B … ( Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti ) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i docu-menti e i dati che lo corredano. Per entrambe le forme di scrittura non superare le quat-tro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
… SAGGIO BREVE … ARTICOLO DI GIORNALE Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. … ARTICOLO DI GIORNALE Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
DOCUMENTI FORNITI brevi porzioni di testi scritti; testi di poesie o canzoni; immagini corredate da didascalie o informazioni bibliografiche; …
Difficoltà della prova di tipo B Capire ed utilizzare correttamente i documenti forniti (non è necessario citare tutti i documenti, almeno 3). Stendere un testo coerente nel linguaggio e nelle scelte dei destinatari cui ci rivolgiamo. Organizzare il testo in una struttura adeguata. Dare un titolo efficace.
Difficoltà della prova di tipo C e D Per la Tipologia C: conoscenza dell’argomento; uso del linguaggio storico. Per entrambe le tipologie: evitare le banalità o le genericità mantenere la correttezza del lessico, della sintassi, dell’ortografia e della punteggiatura; strutturare il testo con un’introduzione chiara, una serie di paragrafi che sviluppino adeguatamente l’argomento e una conclusione efficace.
Specificità del saggio breve e dell’articolo di giornale Scopo comunicativo Articolo Offrire informazioni semplici e precise su notizie “del giorno” o argomenti di forte attualità, con eventuali commenti “a caldo”. E’ vincolante l’attualizzazione. E’ importante precisare che il modello è l’art. di cronaca, o l’art. di opinione. Saggio breve Sostenere 1 tesi ( persuadere sulla sua validità ) o presentare, discutere e confrontare 2 tesi su un dato argomento, sulla base dell’analisi e del commento interpretativo dei documenti proposti. Non è vincolante l’attualizzazione.
(va precisato necessariamente sia nell’articolo che nel saggio) Specificità … Destinatario (va precisato necessariamente sia nell’articolo che nel saggio) Articolo Tenere presente che i lettori sono per lo più indeterminati. Es. di destinazione editoriale: Giornale scolastico Giornale online Giornale a diffusione locale/nazionale Saggio breve Tenere presente che i lettori sono per lo più interessati all’argomento specifico. Dossier scolastico di documentazione Sito della scuola Inserto culturale Rivista specialistica
Tipologie testuali prevalenti Specificità … Tipologie testuali prevalenti Articolo Testo prevalentemente informativo - espositivo. In minor grado argomentativo. Di fatto è bene che l’articolo sia anche argomentativo, ma si concentra su un aspetto particolare del problema affrontato, diversamente dal saggio che è più di ampio respiro, in quanto cerca di analizzare il problema a 360 gradi. Per l’art. infatti lo studente deve individuare un aspetto tra quelli evidenziati dai documenti e usare a sostegno di quanto dice anche solo 2 documenti oltre a conoscenze in suo possesso. Saggio breve Testo prevalentemente argomentativo (dimostrativo), ma con elementi espositivi, volti a spiegare-chiarire argomento o tesi o testi. Il testo può anche avere carattere valutativo – interpretativo (es. analisi e confronto fra tesi e testi). Comunque deve avere uno sviluppo critico, un’impronta personale; cioè non deve essere una semplice relazione espositiva. Inoltre la “tesi” o il/i giudizio/i vanno necessariamente documentati.
Specificità … Uso delle fonti Articolo Citazioni molto brevi. Si consiglia l’utilizzo di almeno 1/2 dei documenti proposti nella traccia ministeriale. Saggio breve Citazioni anche di più periodi, fatte in modo preciso e rigoroso. Si consiglia l’utilizzo di almeno 3/4 dei documenti proposti nella traccia ministeriale. La documentazione prodotta va selezionata, citata, parafrasata; rielaborata attraverso sintesi miste a citazioni, parafrasi, riferimenti ad altri testi o spunti (biografici, letterari, storici, sociali …)
Specificità … Struttura Articolo Lead o attacco: esposizione dell’ informazione centrale: Who? What? 2) Individuazione delle altre coordinate ( Where? When? Why? ) 3) Sviluppo argomento centrale + eventuali ulteriori informazioni (How?) 4) Dettagli meno importanti 5) Eventuali sintesi del giudizio N.B. Il rispetto delle cinque W serve solo a contestualizzare, ma l’uso non deve essere necessariamente “da articolo di cronaca”. Saggio breve Ipotesi: Primo paragrafo: sintesi sul tema (enunciazione tesi) Secondo paragrafo: sviluppo analitico espositivo e argomentativo. Ultimo paragrafo: commento su quanto si è argomentato (ripresa della tesi). I paragrafi possono riportare dei titoli.
Specificità … Linguaggio Articolo Saggio breve Linguaggio semplice e rapido, con frasi brevi (paratassi), anche nominali, adatto a una divulgazione di massa. Non mancano espressioni vicine al parlato. Stile e sintassi non (necessariamente) rigorosi. Saggio breve Lessico chiaro, pertinente all’argomento trattato speciali-stico); linguaggio “formale”, stile rigoroso. Sintassi adeguata all’argomentazione: prevalentemente ipotattica, ampio uso di connettivi subordinanti; nel complesso + elaborata. Modalità dialettica.
Scopo, elemento e funzione Specificità … Scopo, elemento e funzione Articolo Informare Referente (argomento di cui si tratta) Referenziale Saggio breve Informare, esprimere opinioni, giudizi Referente, emittente Referenziale, emotiva
Lunghezza Articolo Saggio breve Specificità … Meno ampio: (ma le “consegne” d’esame parlano come per il saggio di non superare 4 o 5 colonne di metà foglio protocollo). Saggio breve Più ampio: 4 o 5 colonne di metà foglio protocollo.
Facciamo il punto: il saggio breve (tipologia B del nuovo esame di stato) è una prova che oscilla tra: il tema espositivo - informativo il tema argomentativo
N.B. Argomentare significa IN SINTESI IL SAGGIO BREVE Si propone di convincere il destinatario della validità delle opinioni espresse, facendo appello al ragionamento. Non solo presenta dei fatti, ma li interpreta, li discute e li spiega, mettendoli criticamente in discussione. N.B. Argomentare significa “ragionare, sostenere con argomenti e con prove una tesi”
di un TESTO ARGOMENTATIVO STRUTTURA classica di un TESTO ARGOMENTATIVO Esempio: Ho la possibilità di andare a frequentare il prossimo anno scolastico negli Stati Uniti, a New York. L’idea mi entusiasma. Là potrei imparare perfettamente l’inglese, farei nuove esperienze, forse, dimenticherei questi ultimi mesi che sono stati molto difficili. I miei genitori, però, sono contrari. Pensano che sia troppo giovane per stare un anno intero lontano da casa e temono che non sia capace di cavarmela da sola. Ma io cercherò di convincerli. Del resto, ho già quindici anni e trovo giusto che cominci ad affrontare da sola i miei problemi. Penso proprio che alla fine riuscirò a partire! problema; tesi; argomenti a favore della tesi; antìtesi; argomenti a favore dell’antìtesi; confutazione dell’antìtesi; conclusione.
N.B. Quello che hai appena letto, è un testo argomentativo: chi scrive si propone di discutere, di affrontare una questione, un problema (la possibilità di andare a studiare all’estero). Enuncia dunque la propria tesi al riguardo e la sostiene con delle valide ragioni, che tecnicamente si chiamano argomenti. Non si limita però ad esporre solo le proprie ragioni, ma prende in considerazione anche l’idea contraria ( antìtesi ), ne confuta le ragioni, cioè le smentisce; infine conclude il discorso, ribadendo con rinnovata convinzione la tesi iniziale.
di un TESTO ARGOMENTATIVO Ambito tecnico – scientifico STRUTTURA classica di un TESTO ARGOMENTATIVO Esempio: Ambito tecnico – scientifico Argomento: “Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione”
DOCUMENTI
G. SARTORI, Homo sapiens, Laterza, Bari 1997 “L’homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. E’ vero che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell’avvento - a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento – del giornale che si stampa ogni giorno, del “quotidiano”. Nel contempo, dalla metà dell’Ottocento in poi comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l’invenzione del telegrafo, poi quella del telefono (di Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l’era delle comunicazioni immediate. La radio, anch’essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento. Una voce facile da diffondere in tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazione; ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell’uomo. […] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione – lo dice il nome – è vedere da lontano (tele), cioè portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in campo o di un parlante è secondaria, sta in funzione dell’immagine, commenta l’immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione, perché mentre la capacità simbolica distanzia l’homo sapiens dall’animale, il vedere lo ravvicina alle sue capacità ancestrali, al genere di cui l’homo sapiens è specie. […] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i riempitivi, per le bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari, ma dubito che se ne innamoreranno”. G. SARTORI, Homo sapiens, Laterza, Bari 1997
2 “Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l’uomo aveva catturato e imparato a governare l’immagine. Solo in questo secolo (Novecento) è stato capace di realizzare una delle sue più antiche ambizioni: quella di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e delle cose. La galassia Gutemberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha ridato voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche”. R. MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza Bari, 3 “La rivoluzione dell’editoria comincia a primavera. E nell’arco di pochi anni si verificheranno tali trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche in quella dei giornali) che alla fine apparirà tutto mutato. Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook……Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile delle relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura dopo Gutenberg”. L. SIMONELLI, “Tuttoscienze”, 23 febbraio 2000
IPOTESI DI SVOLGIMENTO DELLE VARIE PARTI DEL SAGGIO Esempi di Titolo Es. 1: L’importanza di comunicare Es. 2: Le tecnologie comunicative fanno la società Es. 3: Gutenberg contro Gates
Introduzione: Breve storia delle innovazioni tecnologiche e comunicative Comunicazione premoderna (monopolio della cultura da parte della Chiesa; l’arte degli amanuensi …) Invenzione della stampa a caratteri mobili (Gutenberg, metà del XV secolo: dal libro manoscritto al libro stampato; allargamento degli orizzonti culturali …) Evoluzione dei mezzi di comunicazione (es. telegrafo, telefono, televisione, Internet)
[ ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTÌTESI ] STRUTTURA classica di un SAGGIO BREVE Oggi, nel secolo XXI, occorre porsi una domanda: le innovazioni informatiche hanno veramente migliorato le relazioni fra gli uomini o hanno portato ad un lento impoverimento comunicativo? [ PROBLEMA ] Impoverimento comunicativo [ TESI ] perdita dei contenuti (immagini più importanti delle parole; v. documento 1 - Sartori); mancanza contatti personali che solo l’incontro fisico può dare (si preferisce telefonare o inviare SMS piuttosto che parlare direttamente); perdita delle componenti emotive collegate al linguaggio analogico (linguaggio del corpo, es. gesti, espressioni, posture, modi di respirare o emettere suoni). [ ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI ] Miglioramento comunicativo (v. documento 2 - Maragliano) [ ANTÌTESI ] Accessibilità globale alle informazioni ( con Gutenberg la trasmis- sione scritta diventa potenzialmente accessibile a tutti); comodità; accelerazione globale della cultura (addio libri, addio biblioteche – v. documento 3 – Simonelli). 2. La dimensione globale dell’informazione cancella le differenze fra i popoli. [ ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTÌTESI ] Calo delle letture negli ultimi anni dovuto a Internet e in parte agli ebook; riduzione delle capacità e delle competenze culturali; riduzione dell’interesse intellettuale, nei giovani soprattutto. La comodità minore sforzo minore apprendimento; c) accelerazione superficialità. 2. Impossibile verificare l’autenticità e la veridicità delle informazioni (manipolazioni) [ CONFUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI DELL’ANTITESI ]
di un TESTO ARGOMENTATIVO STRUTTURA classica di un TESTO ARGOMENTATIVO problema; tesi; argomenti a favore della tesi; antìtesi; argomenti a favore dell’antìtesi; confutazione dell’antìtesi; Conclusione (facoltativa). Può essere il bilancio consuntivo di quanto si è detto, a dimostrazione della ragionevolezza e della validità della tesi sostenuta; ma può anche far scaturire nuovi sviluppi di argomentazione e riflessione.
Varianti nella struttura del testo argomentativo Ho la possibilità di andare a frequentare il prossimo anno scolastico negli Stati Uniti, a New York. Là potrei imparare perfettamente l’inglese, farei nuove esperienze, forse, dimenticherei questi ultimi mesi che sono stati molto difficili. I miei genitori, però, sono contrari. Pensano che sia troppo giovane per stare un anno intero lontano da casa e temono che non sia capace di cavarmela da sola. Ma io cercherò di convincerli. Del resto, ho già quindici anni e trovo giusto che cominci ad affrontare da sola i miei problemi. Insomma, l’idea mi entusiasma e penso proprio che alla fine riuscirò a partire! A 1- problema 2- argomenti a favore della tesi 3- antìtesi 4- argomenti a favore dell’antìtesi 5- confutazione degli argomenti a favore dell’antìtesi 6- tesi e conclusione In questo caso la tesi è stata spostata alla fine del testo, dopo prove a suo sostegno e la confutazione di eventuali obiezioni.
5- confutazione argomenti a favore dell’antìtesi Ho la possibilità di andare a frequentare il prossimo anno scolastico negli Stati Uniti, a New York. Là potrei imparare perfettamente l’inglese, farei nuove esperienze, forse, dimenticherei questi ultimi mesi che sono stati molto difficili. I miei genitori, però, sono contrari. Pensano che sia troppo giovane per stare un anno intero lontano da casa e temono che non sia capace di cavarmela da sola. Ma io cercherò di convincerli. Del resto, ho già quindici anni e trovo giusto che cominci ad affrontare da sola i miei problemi. Penso proprio che alla fine riuscirò a partire! B 1- problema 2- argomenti a favore della tesi 3- antìtesi 4- argomenti a favore dell’antìtesi 5- confutazione argomenti a favore dell’antìtesi 6- conclusione In questo caso è stata omessa la tesi, in quanto ritenuta sottintesa, o perché giudicata di per sé evidente, o perché si vuole che sia il desti-natario a ad intuirla.
Ho la possibilità di andare a frequentare il prossimo anno scolastico negli Stati Uniti, a New York. L’idea mi entusiasma. I miei genitori, però, sono contrari. Pensano che sia troppo giovane per stare un anno intero lontano da casa e temono che non sia capace di cavarmela da sola. Ma io cercherò di convincerli. Del resto, ho già quindici anni e trovo giusto che cominci ad affrontare da sola i miei problemi. Penso proprio che alla fine riuscirò a partire! C 1- problema 2- tesi 3- antìtesi 4- argomenti a favore della tesi 5- confutazione argomenti a favore antìtesi 6- conclusione In questo caso sono stati omessi gli argomenti a favore della tesi poiché può accadere che l’autore decida di limitarsi a confutare le obiezioni ad essa, cioè antìtesi e argomenti che la sostengono. Questa particolare strutturazione si chiama argomentazione confutativa, in quanto tutta basata sulla confutazione dell’avversario.
Ho la possibilità di andare a frequentare il prossimo anno scolastico negli Stati Uniti, a New York. L’idea mi entusiasma. Là potrei imparare perfettamente l’inglese, farei nuove esperienze, forse, dimenticherei questi ultimi mesi che sono stati molto difficili. I miei genitori, però, sono contrari. Penso proprio che alla fine riuscirò a partire! D 1- problema 2- tesi 3- argomenti a favore della tesi 4- conclusione In questo caso sono state omesse l’antìtesi e le parti ad essa collegate, poiché l’autore può decidere di esporre e valorizzare la propria tesi, senza neppure prendere in considerazione l’antìtesi, cioè l’eventuale obiezione di un avversario. Questa tipologia argomentativa si chiama appunto argomentazione affermativa. Scegliere l’una o l’altra di queste “scalette”, dipende unicamente dalla volontà dello scrivente.
Facciamo il punto: il titolo dell’articolo … deve sintetizzare il contenuto del testo e contenere tutte le informazioni essenziali. Spesso è arricchito da un occhiello (collocato sopra) e/o da un sottotitolo o sommario. Meglio se è ad effetto, in stile nominale, breve e incisivo.
Il gran torto degli educatori è il volere che ai giovani piaccia quello che piace alla vecchiezza o alla maturità, che la vita giovanile non differisca dalla matura, di voler sopprimere la differenza dei gusti e dei desideri; di volere che gli ammaestramenti, i comandi e la forza della necessità suppliscano all'esperienza. Giacomo Leopardi Zibaldone, 1817/32
Mi raccomando, … sale in zucca!!!