ABUSO AI MINORI: dalla COAZIONE che costringe

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA Verso una nuova forma di affido
Rifugiati: l'emergenza non esiste! Esperienze e proposte per un Sistema Integrato di Accoglienza Proposte Regionali Coordinamento Non solo asilo 10 novembre.
Azione 1 Formazione linguistica ed educazione civica : Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi terzi -Annualità Presentazione a cura.
2° transnational meeting Regione Lombardia settembre 2010.
Il profilo di salute del Piemonte
al fine di garantire una presa in carico globale della situazione.
Èquipe operatori di strada: Obiettivo Nuove Droghe
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
I soggetti dell'Inclusione
UN SERVIZIO SOCIALE UNICO IN OGNI ZONA SOCIOSANITARIA
CENTRO MULTIPROFESSIONALE PROVINCIALE CONTRO LABUSO E IL MALTRATTAMENTO ALLINFANZIA IL FARO.
Interventi di prevenzione
ATTORI DELLA PROTEZIONE DEL MINORE E DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE DEI SUOI DIRITTI.
il Centro di salute mentale 24h
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’ ASL DI MANTOVA
CORSO DI FORMAZIONE II LIVELLO ASL RMB
A cura di Maria Vittoria Musella Rielaborazione elementi di analisi emersi 24 gennaio 2013.
Il lavoro di rete e l’èquipe integrata interna ed esterna: metodologia, nodi critici, la funzione di regia M. Giordano.
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Gabriele Annoni Lintegrazione socio-sanitaria: strumenti, percorso e prospettive.
M.Cristina Boato-Gloria Soavi Centro contro la violenza all’infanzia
PROGETTO SALUTE MENTALE MULUKUKU-NICARAGUA tenemos en la mente la salud.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Linee guida del gruppo di lavoro Cura del trauma per lapproccio multidisciplinare delle problematiche correlate allabuso dellinfanzia e al maltrattamento.
Seminario Conclusivo dello Scambio fra Città Gemelle FEBBRAIO 2009, RAVENNA COMUNE DI RAVENNA Istituzione Istruzione e Infanzia.
SERVIZIO CIVILE ANNO PROGETTO A.S.I.A 4 (Assistenza, Solidarieta, Autonomia, Integrazione) A cura delle volontarie: Esposito Francesca Luciani.
LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
EDUCAZIONE FISICA E SPORT A SCUOLA IN EUROPA
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONA Ambito n. 1- Bergamo.
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
UFFICIO DI PIANO ALLARGATO 2 NOVEMBRE 2010 Piano di Zona Ambito Territoriale 1 –Bergamo
PIANO OFFERTA FORMATIVA
P.A.I PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: Gruppo di Sperimentazione
Il Progetto P.I.P.P.I. nei SIAST 4 e 5 di Firenze
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
UN MODO PER COLLABORARE: IL PERCORSO ADOTTIVO NEGLI ACCORDI E NELLE CONVENZIONI PROVINCIALI PER LA COLLABORAZIONE E LINTEGRAZIONE TRA SERVIZI PUBBLICI.
9.2. LAssociazionismoLAssociazionismo 9.3. I Servizi Sociali in gestione associataI Servizi Sociali in gestione associata 9.4. Le Pari OpportunitàLe Pari.
Progetto Dafne La rete dei Servizi contro la violenza alle donne Rimini anno 2007.
ETICA E DEONTOLOGIA La questione dell’etica non è un optional
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO REGIONI:
La tutela del minore e la rete integrata
Convegno Regole di sistema o elementi di riforma sanitaria“ "Regole di sistema o elementi di riforma sanitaria“ Giovedì 27 febbraio 2014 Sala Ticozzi ore.
1 Servizio di ospitalità a livello provinciale per donne vittime di violenza Forum provinciale delle donne 12 giugno 2013.
12 febbraio Attuazione LR 1/2000 SERVIZI EDUCATIVI PRIMA INFANZIA e SCUOLE DELL’INFANZIA In corso monitoraggio aggiornato dei dati su nidi e scuole.
DATI CLUB LOMBARDIA E TRIVENETO > 32 azioni > 46 azioni 1 ottobre '13 – 30 aprile '14 72 azioni.
Modello di approccio integrato per il CONTRASTO alla VIOLENZA di GENERE (elaborato dalle esperienze dei Club della Lombardia e del Triveneto)
Progetto A R I A N N A contrasto alla violenza all’infanzia e adolescenza RESPONSABILE: M. ADELE SERRA GRUPPO CENTRALE: STEFANIA ALMA, LINDA CRIPPA, GIOVANNA.
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E DI PARITA’ UFFICIO PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DEI TEMPI.
PROGETTO FAMIGLIA Provincia di Brescia Comune di Palazzolo sull’Oglio
LA SCUOLA SI CONFRONTA CON IL BULLISMO
Le famiglie di origine dei minorenni allontanati Samantha Tedesco SOS VILLAGGI DEI BAMBINI Onlus.
Assistente Sociale Dirigente dott.ssa Donatella Meletti Varese – 9 ottobre DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO SVILUPPO E SUSSIDIARIETA’ A.S.S.I. UNITA’
ATTIVITA’ RISERVATE ALLA LIBERA PROFESSIONE. 1° ambito: Lavoro sociale professionale di base con persone / famiglie  Informazione e orientamento  Esame,
Progetto pilota “GENITORIALITA’ E LAVORO ” – A zione di prevenzione e contrasto dei rischi per la salute derivanti da discriminazioni di genere sul lavoro.
Lavorare come liberi professionisti, consente di poter svolgere l’attività per privati od enti pubblici senza limiti nella quantità di lavoro da svolgere,
TERZO TEMPO Servizio di Gestione e Mediazione dei Conflitti Patto Locale per la Sicurezza Integrata, a norma della L. R. 23/07.
Dott.ssa Catia Bufacchi
Sintesi lavori della Sessione 5 Le politiche e i servizi per l’accoglienza Un decennio di contrasto alla istituzionalizzazione di bambini e adolescenti.
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
1. Welfare “a misura di bambino e adolescente” tra protezione e tutela. La rete dei servizi sociali e della giustizia minorile Restituzione dei lavori.
accoglienza residenziale in comunità educative di tipo familiare assistenza domiciliare anziani e disabili animazione territoriale.
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
Le proposte del CISMAI per una nuova stagione della protezione e prevenzione dalla violenza sui bambini e sui ragazzi in Italia CISMAI Coordinamento Italiano.
Le politiche per le Famiglie nella Programmazione del PLUS Alghero INCONTRO CARITAS – ALGHERO
LA FAMIGLIA SVILUPPA …ENERGIE RINNOVABILI…. Il Contesto Territoriale del Consorzio Monviso Solidale Istituito il Comprende 58 Comuni Con una.
Paola Papi A.S. Comune di Genova. L’esperienza del Comune di Genova sulle attività di protezione avviate nell’ ambito del progetto “Creuzedema”
Transcript della presentazione:

ABUSO AI MINORI: dalla COAZIONE che costringe alla CO-AZIONE che costruisce Lecco, 13 novembre 2012

2008: Prefettura di Lecco costituisce tavolo tecnico sul tema “minori vittime di abusi” rispondendo alla necessità di assumere un approccio integrato delle istituzioni. PROTOCOLLO D’ INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI STRATEGIE DI PREVENZIONE ED INTEVENTI INTEGRATI SUL MALTRATTAMENTO, L’ABUSO E LA VIOLENZA ALL’INFANZIA E ALL’ADOLESCENZA 2012: progetto “Abuso ai minori: dalla COAZIONE che costringe alla CO-AZIONE che costruisce” Scopo: potenziare e qualificare la rete delle risorse professionali e ampliare la collaborazione a realtà del privato sociale MODALITA’ DI RACCORDO

per la concessione di contributi per il sostegno a progetti pilota Avviso 1/2011 per la concessione di contributi per il sostegno a progetti pilota per il trattamento di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale Ministero delle Pari Opportunità Costo del progetto 114.403,20 Finanziamento 91.522,56 DURATA E DESTINATARI

1_ INFORMAZIONE, FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE OPERATORI E SOCIETÀ CIVILE tavolo di lavoro permanente sulle best practices indagine sociale Interventi di prevenzione nelle scuole primarie formazione ai genitori formazione agli insegnanti Interventi di sensibilizzazione alla cittadinanza rinvenimento materiale pedopornografico LINEE OPERATIVE

2_ PRESA IN CARICO DEI MINORI ABUSATI CON FINALITÀ DI VALUTAZIONE CLINICA E DI TRATTAMENTO Equipe permanente (gruppo interdisciplinare Cura del trauma dell’ASL, Azienda Ospedaliera e le equipe Tutela Minori delle Gestioni Associate) ASL/Azienda Ospedaliera e coordinatori delle Gestioni Associate decidono le azioni a protezione del minore in caso di allontanamento LINEE OPERATIVE

3_ PRESA IN CARICO DEI GENITORI DEL MINORE VITTIMA Gestione incontri protetti Percorso valutativo e terapeutico di recupero genitorialità anche attraverso la family group conference Valutazione delle possibilità di recupero delle competenze genitoriali e di intervento terapeutico Sessioni di studio attraverso cases history LINEE OPERATIVE

4_ ASSISTENZA GIURIDICA DEL MINORE VITTIMA Riduzione rischio di vittimizzazione secondaria attraverso: Il consolidamento del rapporto con le Forze dell’Ordine L’estensione del Protocollo al Tribunale per i Minorenni L’estensione del Protocollo al Tribunale Ordinario LINEE OPERATIVE

5_ ACCOMPAGNAMENTO DEL MINORE VERSO UN PROGETTO DI VITA Stesura del progetto, comprensivo di aspetti psicologici, sociali, legali, economici, sanitari, alternativo o connesso a un rientro in famiglia Supporto con group conference anche a famiglie adottive, di bambini abusati, in fase post- adozione a partire dal 2° anno LINEE OPERATIVE

EQUIPE OPERATIVA TERRITORIALE PROTOCOLLO D’INTESA EQUIPE OPERATIVA TERRITORIALE Analisi casi paradigmatici Analisi aspetti gestionali Confronto su aspetti disfunzionali Verifiche in itinere Raccolta periodica di dati Reporting cases Formazione periodica Reporting formazione Confronto-formazione Valutazione indicatori di risultato Incontri di verifica con Servizio Socio-Educativo territoriale Pubblicazione finale sul sito ASL APPROCCIO METODOLOGICO