LA MISURA DEL TEMPO Gli eventi che si ripetono con le medesime caratteristiche a intervalli regolari sono detti fenomeni periodici. Il concetto di tempo.

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LA MISURA DEL TEMPO Gli eventi che si ripetono con le medesime caratteristiche a intervalli regolari sono detti fenomeni periodici. Il concetto di tempo è legato all'esistenza di questo tipo. Sono fenomeni periodici,il battito cardiaco,l'alternarsi del giorno e della notte,il movimento oscillatorio di un pendolo. Lo svuotamento di una clessidra,mostrato qui sotto non è un fenomeno periodico, ma può diventare un fenomeno periodico solo se si capovolge la clessidra non appena si è svuotata la parte superiore.

L’UNITA’ DI MISURA DEL TEMPO Un giorno solare è il tempo che intercorre tra due passaggi successivi del sole sullo stesso meridiano. In passato,l'unità di misura del tempo veniva riferita moto apparente del Sole attorno alla Terra. Si assumeva come campione di tempo il giorno solare medio,cioè la media aritmetica dei giorni solari presenti in un anno. Un'ora è la ventiquattresima parte del giorno solare medio,il minuto la sessantesima parte dell'ora,il secondo la sessantesima parte del minuto. In questo modo,il secondo è l'86400-esima parte del giorno solare.

LO GNOMONE L' uomo ha sempre mostrato il desiderio di poter misurare il tempo. Dapprima si limitò ad osservare l'alternarsi del giorno e della notte, dell'alba e del tramonto. Passò poi all'uso dello gnomòne (dal greco gnómon = conoscitore), una specie di palo piantato i terra (già in uso sin da epoca antichissima presso gli Egiziani), la cui ombra andava rimpiccionlendosi col salire del sole sull'orizzonte .

GNOMONE GRADUATO LA CANDELA In seguito in Egitto e in altri territori orientali si ricorse ad una nuova specie di gnomone, questa volta graduato. LA CANDELA In un primo momento venne sfruttata - specie di notte e nei conventi - la candela, unita a uno strumento misuratore decorato all'esterno da una serie di segni caratteristici, raffiguranti animali, anelli, corone e altri oggetti simili, sistemati ad un'uguale distanza gli uni dagli altri secondo un calcolo preciso sulla base di un prescelto intervallo di tempo. Tale sistema era noto anche nell'antichità ed è talvolta ancora usato ai nostri giorni nelle vendite all'asta, nel corso delle quali si accende una piccola candela che dura circa un minuto: solo quando essa si è consumata, si procede all'assegnazione. Ecco perché si parla di «aste a candela vergine».In speciali occasioni si ricorreva ad una specie di «orologio umano», composto da un coro di frati salmodianti che per ore e ore cantavano la litania e sempre con la stessa cadenza, mentre uno di loro era preposto al compito di contare il numero dei salmi e di misurare il tempo trascorso.

LA MERIDIANA A MURO Tale apparecchio venne ben presto sostituito dalla cosiddetta meridiana a muro(da meridies = mezzogiorno)il cui gnomone (lo stilo di ferro su cui batte il sole e che proietta ombra) sfruttava la luce solare in senso verticale, anziché orizzontale.

L’OROLOGIO AD ACQUA Più complicato fu l'orologio ad acqua in uso presso i Greci, costituito da un piccolo tubo da cui cadevano delle gocce entro un recipiente,questo, riempiendosi, innalzava un galleggiante sul quale era una figurina che con un braccio teso indicava le ore su un quadrante. Quando l'acqua, dopo 12 ore, raggiungeva il colmo, il recipiente si vuotava da solo, automaticamente, in base al principio dei vasi comunicanti, attraverso un tubo e Pastina subito dopo ricominciava a salire.

L’ANELLO SOLARE L'anello solare era a sua volta in uso a Roma durante l'impero ed era costituito da una piccola scatola, recante un forellino su un fianco: il raggio di sole, che esso lasciava passare, battendo su una tavoletta (spostatile secondo il mese), indicava l'ora in modo abbastanza preciso

L’OROLOGIO MECCANICO Più tardi, fra il x e l'xi secolo, l'acqua e la sabbia vennero sostituite da un peso, il cui sfruttamento dette origine ai primi orologi meccanici, di costo elevatissimo e quindi alla portata soltanto di re e di papi: fra i primi ricordati dalla storia è infatti quello regalato dal grande Saladino a Federico n nel 1232. Dotato di due contrappesi, destinati a fornire l'energia necessaria per muovere le numerose leve poste all'interno di un grande globo d'oro, era ornato dal sole, dai pianeti e da grossi numeri indicatori delle ore. Una vera meraviglia, costata una somma favolosa. Ma chi non aveva orologi? Si arrangiava alla meglio o col sole o con il suono delle campane: consuetudine questa viva ancora oggi nelle campagne, ove si è soliti individuare il mezzogiorno o l'Ave Maria per mezzo dei rintocchi provenienti dal campanile della parrocchia. Il trionfo del meccanismo a pesi si ebbe però solo nel xiv secolo con gli orologi a torre