10° Ceccarelli ad Empoli ( )

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
STREGHE ITALIA PRESENTA un gioco a cura di Manuel / Sam
Advertisements

LONATO DEL GARDA SCUOLA MEDIA STATALE “TARELLO”
Paradiso o Inferno?.
dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
QUELLE DUE.
Paolo, con la faccia triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè.
FANTACAMPIONATO 2009/ ^ GIORNATA. PILONI – FIGHTERS 1-0.
FANTACAMPIONATO 2008/2009 8^ GIORNATA. RAMARRI – BIDONI 2-1.
Intervista al genio della porta accanto.
Corso di qualificazione alla funzione di
DOMANDA DI FISICA Qualche tempo fa venni chiamato da un collega che mi chiedeva se potevo assisterlo nel valutare una risposta ad una domanda d'esame.
GLI ESORDI Luca Toni è uno tra i casi più emblematici di eterna gavetta: per anni rimane infatti a giocare e segnare in campi di periferia … gli osservatori.
XXiV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C

A rapporto!.
Paradiso o Inferno? Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada. Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine.
Quel prete bastardo.
Il mio anniversario Questo anno
Dialogando con il Padre nostro.
Alessandro Matri Alessandro Matri (Sant’Angelo Lodigiano, 19 agosto 1984) è un calciatore Italiano, attaccante Juventino e della Nazionale Italiana… Ha.
IL MIO COMPLEANNO QUEST’ ANNO
La lezione della Farfalla 2.
Il mio compleanno.
LA STORIA DI ANDRE’.
All’età di 33 anni, Gesù venne condannato a morte.
Fra moglie e marito By Bluette.
Uscire con un altra donna
Un giorno una vecchia signora si presentò alla Banca del Canada con una borsa piena di soldi. La vecchia signora insistette per parlare con il presidente.
La Confessione.
Diario di una donna al volante
Un giorno,un giovanotto si fermò nel centro di una citta e iniziò a spiegare a tutti che lui aveva il cuore più bello del mondo…….
IL SILENZIO DI DIO Racconta un’antica leggenda norvegese di un uomo chiamato Haakon che viveva in un eremo dove invitava la gente a pregare con molta devozione.
Iniziò tutto quel giorno, un giorno semplicissimo di dicembre, incasinato come tutti gli altri… chi l’avrebbe mai detto che da quel giorno sarebbe cambiata.
S.S.C. NAPOLI.
Corso per Arbitro di Calcio Lezione 7/10
La mia passione é IL CALCIO E questo è….
Un giorno…...
18 maggio 1986 Stadio 'Rigamonti' di Brescia
FESTA DI COMPLEANNO.
Vera fuga Non avevo sonno, non avevo voglia
Musicale e automatico.
...Una storia d’amore e di aiuto reciproco
Barze tristissime Sulla lapide di un uomo morto d'infarto
La storia dell'amore.
Questa presentazione è offerta da
10° Il talento sregolato di "Paul Varina" Caniggia
San Benedetto in Alpe aprile 2012 C’era una volta un uomo molto ricco. Aveva una grande casa, molti campi e tre servi. Un giorno decise di partire.
VI E’ GIOIA DAVANTI AGLI ANGELI PER UN SOLO PECCATORE CHE SI CONVERTE
Evangelizzare col cuore Un episodio importante per me è accaduto in Giappone. C’era una famigliola in alta montagna che mi fece sapere tramite l’insegnante.
Questa e’ la storia di ALFREDO,voi penserete chi è! Beh…non è chi pensate voi,ma bensi’ un ANIMALETTO davvero speciale,un po’ pazzerello ma anche molto.
Caro papà… lo sai papà che quasi mi mettevo a piangere dalla vergogna quando ti ho visto urlare dalle tribune contro l’arbitro? Io non ti avevo mai visto.
Buona sera a tutti! Stasera apprendiamo come far esplodere i numeri nelle nostre squadre applicando il nostro Sistema di lavoro!
Il bambino autistico Durante un pranzo di beneficenza,
Alessia Williams ITALIANO. Sono nata nel 1963 a Sirracusa dove mi sono stabilita per 19 anni quando poi ho incontrato tuo nonno Mario ed ebbi, il mio.
FANTACAMPIONATO 2008/2009 6^ GIORNATA. BIDONI – PALEOZOSKY 0-1.
LO SPECCHIO.
Diario Patente Femminile gennaio Evviva ! Mi hanno dato la patente ! Finalmente posso guidare la mia macchina senza dover stare ad ascoltare l'istruttore.
Il mio compleanno. Il mio compleanno In questi giorni le persone fanno molte spese. Come sai, sta arrivando di nuovo la data del mio compleanno. Tutti.
Un giorno:.
L’albero e il fiore L’albero si stiracchiò nel nuovo giorno,
FANTACAMPIONATO 2008/ ^ GIORNATA. BIDONI–DEPORTIVO LA CARAÑA 1-2.
ARTURO.
Frasi d’amore da dedicare a tutte le persone che amate in ogni occasione By lolita.
CARLO CASTELLANI Realizzato dai ragazzi dell’Istituto E
E’ giusto litigare per proteggere un amico.
IL CALCIO Il calcio è uno sport di squadra dove si affrontano due squadre ciascuna composta da undici giocatori, compreso il portiere. Lo scopo di questo.
XXxi DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C Lc 19,1-10.
Transcript della presentazione:

10° Ceccarelli ad Empoli (2012-13) Il giovane talento argentino si fa ben presto notare e non solo per il suo look appariscente (con un volto efebico circondato da una foltissima chioma bionda ossigenata): presentato ai tifosi come •«un Fanna coi capelli•», Caniggia mette in mostra doti straordinarie abbinate a una velocità impressionante. Ad ogni falcata sembra quasi sul punto di cadere, salvo poi riuscire miracolosamente a stare in piedi per completare la corsa con invitantissimi cross o conclusioni a rete di rara freddezza. Eccezionale il suo debutto in Coppa Italia con il Torino: in occasione del terzo gol della vittoria (4-0), egli percorre palla al piede tutta la linea laterale sinistra seminando avversari: poi, arrivato alla bandierina del calcio d'angolo, svolta incredibilmente ad angolo retto verso la porta avversaria e, in equilibrio sulla linea di fondo, solo a due passi dal palo mette all'indietro per Pacione un pallone facili facile da trasformare in gol. Alla fine il pubblico gli tributa una meritata ovazione.  Caniggia si disimpegna con onore per tutta la prima parte del campionato decollando più volte per voli promettenti all'attacco. Ma, quando i difensori riescono a prenderlo, subisce solenni randellate, talora impunitew da arbitri poco propensi a proteggerlo. L'ennesima scarpata lo blocca definitivamente a Bologna procurandogli una dolorosa frattura. L'infortunio gli fa perdere praticamente tutto il campionato, dedicandosi con maggior agio a coltivare quelle stupide sregolatezze che ne hanno poi indubbiamente guastato la carriera. E per i tifosi più sarcastici diviene definitivamente •«Claudio Paul Varina•». 

9° Pichlmann al Brescia (2011-12) “E del goal fatto alla Lodigiani cosa hai da dire? Sei entrato di diritto nell’Olimpo dei portieri goleador oppure sei solo un pazzo?” “Prima di smettere volevo provare ad ogni costo la sensazione di segnare un goal. Ho provato a Verona, ma mi è andata male perché ho sbagliato un rigore. Nella partita Frosinone Lodigiani, campionato di C2, ci ho riprovato: ho battuto un calcio di punizione e mi è andata bene; penso che in Italia gli altri portieri goleador abbiano segnato solo di testa e mai di piede, quanto meno mai su tiro piazzato”.   “Ti piaceva anche fare dei dribling ai tuoi avversari…” “Si. Mi fai tornare in mente Messina Verona: stavamo perdendo due a uno; eravamo nei minuti di recupero: sono partito dal mio centrocampo e mi sono messo a dribblare i Messinesi; li avevo dribblati tutti tranne uno; era Ficcadenti… Lui mi tolse la palla e il Messina con tre passaggi, approfittando della porta lasciata da me vuota, con Cambiaghi segnò il terzo goal”.

8° Rimonta con il Modena con gol all’86’ ed all’88’ (2011-12) Due campionati in uno, succede anche questo. Estate del '74: la stagione "regolare" � finita da un pezzo, quando comincia il crudele torneo delle carte bollate, delle denunce e delle confessioni. Un altro torneo, s�: tutti contro tutti con sfide a eliminazione diretta. E' il Foggia, retrocesso sul campo insieme a Sampdoria e Genoa, a dare il calcio d'inizio. Basta spedire all'Ufficio Indagini la copia di un articolo apparso su un quotidiano napoletano: nel pezzo si accenna a una telefonata sospetta che il presidente del Verona, Garonzi (foto a lato a destra), avrebbe fatto al suo ex calciatore Clerici, ora in forza al Napoli, proprio alla vigilia del match tra i veneti e i campani. Partita che si era giocata il 21 aprile - era la quintultima giornata - e che si era conclusa con la vittoria del Verona per 1-0. Due punti pesantissimi che alla fine avevano

7° Gol di Manetti su punizione alla Fiorentina (1996-97) Non si può non partire da lì: 5 Maggio 2002. Scende al «Granilli», la banda Malesani (con 2 futuri campioni del mondo in campo, uno in panchina e un fuoriclasse romeno). Bisogna muovere una classifica asfittica per non cadere tra i cadetti. Fino a quel punto, nel girone di ritorno, abbiamo conquistato la bellezza di 14 punti in 16 partite, le più, inguardabili (quel gol del torinista Franco, al Bentegodi, grida ancora vendetta). E sì che la squadra aveva cominciato giocando bene, il tasso tecnico non trascurabile e si arriva a parlare, apertamente, di zona UEFA. Poi il tracollo. Il Verona che va a Piacenza, per gli ultimi 90 minuti, è una squadra praticamente già condannata. Lo «spareggio» non ha storia. Il 3 a 0 finale segna una delle pagine più nere della storia gialloblù degli ultimi anni. Il tutto, davanti a migliaia di tifosi veronesi accorsi, con la consueta devozione, a sostenere i propri beniamini. Video del gol: http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=12lr9pXds0s

6° Gol di Guidetti su punizione allo scadere nel 2-1 con l’Udinese (1983-84) a metamorfosi di Alberto Malesani, allenatore che improvvisamente diventa ultrà, si materializza agli occhi del mondo appena Trentalange fischia la fine di Verona-Chievo. Il Verona vince 3-2 dopo essere stato sotto di due gol, in settimana Malesani si è caricato di tensioni sparse ("I notabili della città stanno tutti col Chievo", aveva detto) e anche durante la partita certi insulti dei tifosi del Chievo non gli hanno fatto piacere. La gara, per giunta, è vissuta su emozioni intense, all'inglese, con tanti gol ed emozioni in serie. Così l'uomo, alla fine della partita, esplode. Salta su dalla panchina e inizia una corsa verso la curva nord, quella dei tifosi del Verona. L'occhio è spiritato, l'esultanza totale, qualcuno la definirà sguaiata e inopportuna: "Me me frego, potevo fare anche di peggio", non fa altro che ripetere lui dopo, di fronte a telecamere e taccuini. Braccia al cielo, l'ultrà Malesani si inginocchia sotto la curva, i tifosi sono impazziti più di lui. Che decide di esagerare: via il giaccone, lanciato verso la gente, via il maglione. Rimane in canottiera, chissenefrega del mondo, e urla la sua gioia sotto la pioggia, chissenefrega anche della pioggia, questa è la mia serata. La metamorfosi è completa.

5° Cammarata al Milan al 93’ (1999-00) Giocavamo in casa con il Verona ma non ricordo contro chi. Negli spogliatoi prima della gara Valcareggi mi dice: «Zigo, oggi non giochi». «Come, non fa giocare il giocatore più forte del mondo? Sta scherzando spero!», gli risposi molto sorpreso. Ma lui replicò sottolineandomi che la domenica precedente nonostante io fossi squalificato, la squadra aveva vinto anche senza di me e lui non aveva alcuna intenzione di cambiare quella formazione vincente. (N.d.R.: questo non corrisponde a verità perché la partita in questione è Torino-Verona 4-2 giocata il 25/01/1976). Non c'era nulla da fare, dovevo andarmene in panchina e visto che era una giornata molto fredda decido di entrare in campo con la pelliccia ed il cappello. I miei compagni di squadra, alcuni di loro abbastanza tirchi, quasi sfidando la mia follia mi dicono: «Se entri in campo conciato così, facciamo una colletta e ti diamo 50.000 lire». Non furono le 50.000 ma il mio cervello che aveva già deciso. Entrai in campo e ci fu un boato. Poi mi girai verso il pubblico con lo sguardo feroce. Tutto lo stadio zittì».

4° Akagunduz nel derby col Vicenza (2006-07) Il SEDICENTE «Cardinal Visco» accompagna Lancini da Arvedi e con la sua «benedizione» le parti trovano l'accordo per la cessione; Lancini firma un contratto preliminare di acquisto dell'Hellas sulla base di 5 milioni di euro. Il pagamento - prima anomalia - avviene in contanti con pacchi di banconote chiusi in una borsa sigillata con un lucchetto. Verificata l'entità della somma, Arvedi e Lancini vanno in una banca cittadina e depositano la borsa in una cassetta di sicurezza: la chiave di accesso, in duplice copia, è a disposizione di entrambe le parti coinvolte nella compravendita, con l'accordo, anomalo, che il denaro resti al sicuro per alcune settimane. Poco dopo Lancini raggiunge nuovamente Arvedi, sempre con il «Cardinal Visco»: il conte, a quel punto, vuole mostrare al prelato la cappella di famiglia della villa di Cavalcaselle. E qui l'attore commette una leggerezza imperdonabile: si «dimentica» del segno della croce quando varca la soglia della chiesetta privata. Una dimenticanza che alimenta sospetti latenti e che convince Arvedi e i suoi collaboratori a controllare il contenuto della borsa chiusa in banca: la sorpresa, tale fino a un certo punto, racconta di 5 milioni di euro falsi e di un contratto ormai firmato. A quel punto Lancini, forte del preliminare d'acquisto, ha già contattato un bergamasco per cedergli la sua «posizione» per soli 2 milioni di euro. Soldi veri in cambio di soldi falsi, un guadagno alla vendita e all'acquisto che avrebbe soddisfatto entrambi. Ma l'arresto di Lancini, a marzo 2008, fa saltare tutta l'operazione.

3° Gol vittoria di Elkjaer sull’Inter (1986-87) Nel suo non breve periodo di reggenza, Uzzo fece a turno apparire e scomparire intorno alla società, come in un colorato gioco di bussolotti, la più sgangherata carovana di personaggi che mai si fosse vista nel pur popoloso sottobosco del grande calcio. Egli presentò per primo come presidente, dopo aver scartato - disse - prestigiose candidature, tale Angelo Di Palermo, avvocato milanese che si presentò alla vigilia del campionato con queste due singolari referenze: "1) Non capisco niente di calcio; 2) tutt'al più, faccio il tifo per la Juventus". Dopo poche settimane, scomparve improvvisamente dalla circolazione senza lasciare più traccia. La poltrona presidenziale venne affidata a un giovane iraniano che vendeva tappeti, tale Emil Mirzakhanian, nome impronunciabile dai tifosi di Villimpenta e Michellorie. Un certo Roberto Pini, noto nell'ambiente per essere l'autista di Uzzo, venne pomposamente presentato dopo qualche mese come il nuovo amministratore delegato. A fare il direttore sportivo fu chiamato a metà campionato tale Galigani, la cui fama era talmente specchiata che, quando il Verona andò a giocare a Pescara, trovò una folla di tifosi locali ad aspettarlo fuori intonando compatti il coro: "Galigani, rendici i denari".

2° Zeytulaev a Busto (2007-08) Nel secondo tempo era chiaro che il Verona non poteva riproporre il ritmo del primo tempo, e infatti, nonostante una partenza veemente, dopo pochi minuti la gara ha seguito un canovaccio diverso, con la squadra di Remondina che fa un passo indietro, lasciando a tratti l'iniziativa agli ospiti che però, a parte qualche buon dialogo sulla fasce e qualche spunto personale, impensieriva davvero la retroguardia gialloblu solo in pieno recupero, quando Ceccarelli mandava in angolo una conclusione in piena area. Proprio sugli sviluppi dell'angolo Rafael abbrancava la palla, usciva dall'area e mandava in gol Farias che, nel frattempo, era entrato al posto di Ciotola. Video del gol: http://www.youtube.com/watch?v=aUKhblksXHA

1° Cossato a Reggio (2001-02) Verona-Juventus 2-0 del 14.10.1984 è forse la partita che più è rimasta impressa nella mente dei tifosi gialloblu, un'indimenticabile beffa alla vecchia signora con lo straordinario gol senza scarpa di Preben Larsen Elkjaer. All'82' avviene l'incredibile: Preben Elkjaer, lanciato direttamente da calcio di rinvio, prende a volare zigzagando verso la porta nemica seminando gli avversari come birilli. L'ultimo difensore bianconero davanti al portiere cerca di fermarlo arpionandone il piede, ma riesce "solo" a strappargli di dosso la scarpa. L'indomito vichingo prosegue come se nulla fosse la sua corsa e, benchè mezzo scalzo, conclude imparabilmente alla sinistra di Tacconi. Un grido di festa esplode all'unisono tra i tifosi gialloblu, tutti in piedi ad applaudire, mentre ai compagni che corrono ad abbracciarlo Preben mostra sghignazzando il piede scalzo su cui saltella come un "bociassa" barbariano. Videro del gol:: http://www.youtube.com/watch?v=NXOKMVJAcOw