San Benedetto in Alpe 21-22 aprile 2012 C’era una volta un uomo molto ricco. Aveva una grande casa, molti campi e tre servi. Un giorno decise di partire.

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Transcript della presentazione:

San Benedetto in Alpe aprile 2012

C’era una volta un uomo molto ricco. Aveva una grande casa, molti campi e tre servi. Un giorno decise di partire per un lungo viaggio. Prima di andarsene, chiamò i servi e disse loro: “Vi affido tutti i miei beni”.

Poi diede ad ogni servo quello che riteneva andasse bene per lui. Al primo diede cinque monete d’oro, al secondo due, al terzo una. Poi partì tranquillo.

Il servo che aveva ricevuto cinque monete tornò a lavorare nei campi. Seminava, piantava, coltivava. I semi germogliarono, il raccolto fu abbondante e il servo vendette i prodotti ricavati. Così, ben presto il suo lavoro fruttò altre cinque monete d’oro.

Anche il servo che aveva ricevuto due monete si affrettò a tornare al lavoro. Acquistò una certa quantità di lana e cominciò a tessere. In breve tempo, realizzò tuniche, una più bella dell’altra e le vendette. Così in breve tempo il suo lavoro gli permise di guadagnare altre due monete d’oro.

Il servo che aveva ricevuto una sola moneta d’oro si precipitò in un angolo del giardino, scavò una buca e vi nascose il tesoro che il padrone gli aveva affidato. Dopo essersi guardato intorno per un certo tempo che nessuno lo vedesse, coprì la moneta di terra. Passarono le settimane, poi i mesi.

Un bel giorno il padrone tornò a casa: convocò i servi e disse loro: “Cosa avete fatto durante la mia assenza?”. Il primo servo gli disse: “Signore, mi hai dato cinque monete d’oro e io ne ho guadagnate altre cinque. Guarda, sono qui!”. Il padrone ne fu felice e gli disse. “Bravo! Potrò accordarti ancora più fiducia. Vieni a condividere la mia gioia”.

Il secondo servo disse: “Signore, tu mi hai dato due monete d’oro ed io ne ho guadagnate altre due. Guarda sono qui!”. Il padrone ne fu felice e gli disse. “Potrò accordarti ancora più fiducia. Vieni a condividere la mia gioia”. E abbracciò anche lui.

Quando arrivò il suo turno il terzo servo disse: “Io ho avuto paura di te. Ho preferito nascondere la moneta che mi hai affidato per essere certo di potertela restituire. Eccola”. Allora il padrone gli disse: “Da quando sono partito non hai fatto altro che avere paura aspettando il mio ritorno? Con quello che ti ho dato non hai fatto nulla di nuovo!”.

E gli tolse la moneta per darla al servo che aveva dieci monete d’oro. Poi lo cacciò, dicendo: Vattene, chi sa accogliere, riceverà molto. Chi invece non fa nulla di ciò che gli viene offerto, perderà tutto”.

PAROLA DEL SIGNORE! Alleluia... La nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà! [2V] Perchè la festa siamo noi, che camminiamo verso te. Perchè la festa siamo noi cantando insieme cosi... Alleluia…