Gli strumenti di policy. Cosa sono Proposte di classificazione Gli strumenti volontari Gli strumenti coercitivi Gli strumenti misti Perché si sceglie.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SUBFORNITURA TOSCANA ON LINE Workshop - Firenze, 26 giugno 2002 Subfornitura: situazione e problemi aperti a cura di Riccardo Perugi.
Advertisements

Agevolazioni finanziarie Le forme di intervento dello Stato e delle Regioni, si esplicitano in una varietà di schemi che risultano riconducibili alle.
Il Sistema Sanitario in controluce Sostenibilità economica e qualità dellassistenza Rapporto 2012.
Società di gestione del risparmio (SGR)
Come classificare le politiche pubbliche
Gli strumenti di policy
ECONOMIA SANITARIA Prof Fabio Miraglia.
Elio Borgonovi Università Bocconi
1 DILEMMA DEL PRIGIONIERO CASO APPLICATIVO. 2 RAPPORTO TRA CONGRESSO DEGLI USA E LA RISERVA FEDERALE.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Le macrostrutture organizzative
LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO
1 Il capitale. 2 Le fonti del finanziamento Le fonti degli investimenti: Autofinanziamento Finanziamento informale Investimenti diretti dallestero Borsa.
Lezione N° 11 I Modelli di Governo
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna Sesta lezione Le politiche pensionistiche.
Lapproccio condiviso per lo sviluppo delle competenze della P.A. C. Penati Roma – 13 dicembre 2007.
La soluzione divisionale
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
1 Qualsiasi servizio destinato a soddisfare un BISOGNO PUBBLICO, ossia un bisogno ampiamente diffuso presso la collettività uniformemente avvertito la.
LA CORPORATE GOVERNANCE
Sicurezza sociale ed economia: contraddizione – completamento – necessità - opportunità? Dialoghi 2010 sulle politiche sociali Introduzione del Prof. G.
Le 5 forze del modello competitivo di Porter
LEZIONE 3 FALLIMENTI DI MERCATO E BENI PUBBLICI.
CeSPI Centro Studi di Politica Internazionale Il mercato delle rimesse in Italia: il caso degli immigrati latino-americani Milano, 24 ottobre 2006 Daniele.
Economia Aziendale Lezione del 16-18/3/2011
Diritto del lavoro Una sintesi.
PRIVATIZZAZIONE Trasferimento della proprietà delle imprese dallo Stato (State-owned-Entreprise – SOEs) ai privati.
Sicurezza sociale ed economia: contraddizione – integrazione – necessità - opportunità Dialoghi 2010 sulle politiche sociali Intervento del Prof. G. Tappeiner.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Fattori di localizzazione di una impresa
LEZIONI DI MACROECONOMIA CAPITOLI 5 & 6
MACROSOGGETTI DEL SISTEMA (Riceci Barbara - Talacci Andrea)
Gli strumenti di policy
Istituzioni di economia
La legislazione sociale lo Stato sociale (o Stato del benessere)
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
D.L.196 del 30 giugno 2003 codice in materia di protezione dei dati personali Scuola elementare statale IV Circolo di Lodi.
La spesa pubblica ud 2 Prof. Colucci Donato
Un futuro da formare Inclusione Sociale: diritto per tutti, dovere di tutti Ferrara, 4 luglio 2008 Contributo degli Enti di Formazione 1. Una questione.
Le politiche retributive
I CITTADINI SONO TENUTI A PAGARE I TRIBUTI RICHIESTI DAI COMUNI E DALLE PROVINCE.
Progetto “Determinazione a titolo sperimentale dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da assicurare ai minori che ricadono sotto la giurisdizione.
1 Lezione 8 Esternalità e beni pubblici ultimo aggiornamento 9 aprile 2010.
Schede didattiche a cura di A. Cortese
Introduzione Capitolo 1 adattamento italiano di Novella Bottini
Come studiare le politiche pubbliche
1 Lezione Introduttiva Prof. Alessandro Scaletti.
Le relazioni industriali triangolari concertazione e patti sociali
Una proposta di classificazione dei modelli welfare regionali.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
1 Controversie e conflitti le regole concorrenza stato programmazione monopolio mercato liberismo.
Le politiche pubbliche
Chi fa le politiche pubbliche e con quali strumenti?
LE AUTONOMIE TERRITORIALI
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Prof. Andrea Mignone (Università degli Studi di Genova) Storia della Pubblica Amministrazione II Anno Accademico 2008/2009.
Sez. Ricerche Aziendali “G. Zappa” Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
I TEMI DELLA SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE: RISCHIO, CONFLITTI, VALUTAZIONI.
LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO
Laboratori di ricerca universitari con considerazioni sommarie sull’applicazione della L.R. su ricerca e innovazione dal punto di vista di un universitario.
Il sistema tributario un’introduzione “L’arte della tassazione consiste nello spennare l’oca al fine di ottenere la massima quantità di piume con il minimo.
Corso di Alta Formazione Universitaria Integrazione sociosanitaria Modulo Analisi di scenario e politiche integrate Giulio Moini Dipartimento di Scienze.
Diritti, doveri, libertà
Come la pubblica amministrazione garantisce la soddisfazione degli interessi.
Motivi Commercio Internazionale Per diversità tra i vari paesi Per realizzare economie di scala nella produzione Vantaggio comparato Ogni paese si specializza.
Beni pubblici Sono caratterizzati da non escludibilità e non rivalità nel consumo Non escludibilità: non è possibile escludere dal consumo chi non paga.
Trento 16 gennaio Competenza conoscenzeabilitàatteggiamenti.
La riforma dei servizi pubblici locali e l’impatto sulle aziende L’art. 35 della Legge Finanziaria 2002 Andrea Sbandati - Direttore Cispel Toscana.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
Istituzioni di diritto amministrativo del Modelli organizzativi e rapporti politica - amministrazione.
Il finanziamento delle imprese Le istituzioni finanziarie comprendono – le regole nello scambio di beni e servizi di pagamento e di credito – gli operatori.
Transcript della presentazione:

Gli strumenti di policy

Cosa sono Proposte di classificazione Gli strumenti volontari Gli strumenti coercitivi Gli strumenti misti Perché si sceglie uno strumento piuttosto che un altro

Definizione Gli strumenti di policy sono i mezzi o i meccanismi di cui lo Stato può disporre per realizzare le politiche La scelta dello strumento può essere molto controversa. Gli strumenti di policy sono stati al centro di numerosi tentativi di classificazione, basati su: Risorse a disposizione del governo Fine di policy Rapporto tra stato e società: volontarietà o coercizione?

Classificazione basata sulla legittima coercizione (Doern e Phidd) Coercizione Min Max AUTOREGOLA- ZIONE da parte della società/del mercato PROPRIETA’ PUBBLICA

Una tassonomia basata sul livello di erogazione da parte dello Stato Strumenti di policy Massimo di volontarietà Massimo di obbligatorietà STATOSOCIETA’

Una visione d'insieme CoercitiviMistiVolontari Erogazione diretta Impresa e controllo pubblico Regolazione Tasse e tariffe aste per i diritti proprietà Sussidi Informazioni Esortazioni Mercati Organizzazioni di volontariato Famiglie e comunità STATO SOCIETA’

Quali strumenti per una policy? Un governo può scegliere tra i vari strumenti quelli reputati più adatti alla soluzione di un problema collettivamente rilevante. Teoricamente, la scelta può prevedere combinazioni differenti di strumenti. Molti strumenti sono (in linea di massima) TECNICAMENTE SOSTITUIBILI (es. sanità, servizi di cura) Ciò non significa che lo siano in pratica. I diversi strumenti sono infatti caratterizzati da differenti livelli di LEGITTIMITA’, EFFICIENZA, EFFICACIA, EQUITA’, APPROVAZIONE.

Strumenti volontari Gli strumenti volontari implicano un controllo minimo o assente da parte del governo (non decisioni o decisione di non agire) Anziché richiedere un intervento pubblico diretto, il problema di policy viene affrontato direttamente all’interno della società. Alcune organizzazioni (famiglia, comunità, ong, ecc.) agiscono per la soluzione del problema su base volontaria, e non perché costrette dal governo. Il ricorso a questo tipo di strumenti pare destinato ad aumentare a causa dei processi di privatizzazione in corso in molti stati occidentali. Vantaggi in termini di efficienza (minori costi per lo stato); possibili svantaggi in termini di efficacia ed equità.

Tipi di strumenti volontari (1) 1) Famiglia e comunità: (es. servizi di cura e assistenza)  il vantaggio principale è che il governo non deve affrontare nessun costo diretto, mentre può decidere di distribuire fondi per supportare le azioni delle famiglie o delle comunità.  Vi possono essere però molti svantaggi dal punto di vista dell’equità (sia per chi riceve il servizio, sia per chi lo eroga).

Tipi di strumenti volontari (2) 2)Organizzazioni di volontariato: (es. beneficienza; tutela di interessi debolmente rappresentati ecc.).  Sostituiscono lo stato nell’affrontare numerosi problemi, fornendo prestazioni flessibili e spesso innovative, e stimolando lo sviluppo di spirito di solidarietà.  Tuttavia possono agire con efficacia solo in alcuni ambiti di policy (difficoltà di fronte a problemi particolarmente complessi, es. occupazione, disagio minorile ecc.) e pertanto non possono essere usati come sostituti di altri strumenti.  Rischi di “burocratizzazione” in presenza di finanziamento pubblico

Tipi di strumenti volontari (3) 3) Mercato: è lo strumento attorno al quale vi sono maggiori conflitti politici e ideologici (es. ideologia liberista vs. ideologia interventista).  Genera non pochi problemi se posto di fronte alla necessità di beni pubblici, a cui la società attribuisce un valore.  In genere i governi scelgono differenti combinazioni di mercato e regolazione.

Strumenti coercitivi Gli strumenti coercitivi vincolano o indirizzano l'azione degli individui o delle aziende, delimitandone i comportamenti ammissibili. Il governo può agire liberamente all'interno dei vincoli costituzionali, limitando la discrezionalità degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni e/o provvedendo all’erogazione diretta dei servizi. REGOLAZIONE IMPRESE A CONTROLLO PUBBLICO EROGAZIONE DIRETTA DI BENI O SERVIZI

Tipi di strumenti coercitivi (1) 1.Regolazione: processo o attività con cui un governo richiede o prescrive una certa azione o un certo comportamento all'individuo e alle istituzioni.  Implica un COMANDO da parte del governo, a cui I soggetti devono adeguarsi, pena una SANZIONE (es. leggi, provvedimenti amministrativi, standard, proibizioni).  Può essere di natura economica (es. correzione squilibri mercato, concorrenza ecc.) o sociale (es. tutela interessi diffusi come la salute, la parità di genere, la qualità ambientale ecc.)

Tipi di strumenti coercitivi (2) 2.Imprese a controllo/partecipazione pubblica: sono un caso estremo di regolazione, in cui il governo partecipa al capitale azionario delle imprese e alla loro gestione. Il livello di partecipazione statale può variare, fino ad un max. del 100%. In genere si introducono per garantire beni e servizi alla collettività nel caso in cui il settore privato non possa rispondere a questo bisogno perché i costi iniziali o di investimento sono troppo elevati rispetto ai benefici previsti (es. settore delle partecipazioni statali per la fornitura di servizi; es. politiche per il Mezzogiorno).

Tipi di strumenti coercitivi (3) 3. Erogazione diretta: diretta produzione di un servizio da parte dello Stato (difesa, pubblica sicurezza, istruzione pubblica, viabilità, ecc.) tramite le proprie strutture burocratiche. PROBLEMA DEI COSTI E DELLA “RIGIDITA’” DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE; PROBLEMI CORRELATI ALL’INDIVIDUAZIONE DEI BENEFICIARI

Gli strumenti misti Combinano in vario modo elementi di obbligatorietà con elementi di volontarietà. Il governo li utilizza se vuole influire nelle decisioni degli attori non statali, pur lasciando la decisione finale agli attori privati. INFORMAZIONE ED ESORTAZIONE SUSSIDIASTE TASSE E TARIFFE

Tipi di strumenti misti (1) 1) Informazione ed esortazione : si tratta di uno strumento passivo, al quale gli individui rispondono soltanto se vogliono farlo. In genere si applicano dove si pensa che il governo debba rispettare la sfera privata individuale (campagne di sensibilizzazione, promozione di politiche di prevenzione sanitaria, ecc.).  Sono strumenti poco costosi e orientati al rispetto delle libertà individuali, ma sono anche molto deboli quando servono risultati immediati.

Tipi di strumenti misti (2) 2) Sussidi: qualsiasi forma di trasferimento di denaro dal governo ad altri individui, imprese o organizzazioni, allo scopo di incentivare il compimento di un’attività desiderabile. (es. finanziamenti; agevolazioni fiscali; prestiti e vouchers) Offrono numerosi vantaggi politici (es. benefici concentrati e visibili, costi diffusi e scarsamente percepiti), ma presentano anche possibili svantaggi dal punto di vista dei costi e dell’equità.

Tipi di strumenti misti (3) 3) Tasse e tariffe: sono somme che i privati (singoli cittadini o imprese) devono pagare obbligatoriamente allo stato il quale le utilizza per finanziare la fornitura di servizi collettivi o come deterrenti per scoraggiare certi comportamenti.  Vantaggi: immediata cogenza; flessibilità dello strumento.  Svantaggi: alto costo politico; difficoltà nel graduare la tassazione e conseguenti rischi di iniquità; non consentono una precisa e immediata pianificazione, poiché la loro riscossione è vincolata al comportamento individuale.