STUDI DI SETTORE Rassegna di giurisprudenza
RILEVANZA DELL’ENTITA’ DELLO SCOSTAMENTO Cass n In tema di accertamento delle imposte dirette ed in presenza di una contabilità regolarmente tenuta, l'accertamento dei maggiori ricavi d'impresa può essere affidato alla considerazione della difformità della percentuale di ricarico applicata dal contribuente rispetto a quella mediamente riscontrata nel settore di appartenenza soltanto se essa raggiunga livelli di abnormità ed irragionevolezza tali da privare, appunto, la documentazione contabile dì ogni attendibilità. Nel caso di specie il divario tra la percentuale di ricarico praticata dalla società (21%) e quella stimata ed applicata dall'Ufficio (26%), non poteva definirsi abnorme, così da giustificare un accertamento di tipo induttivo, con gli effetti in tema dì inversione dell'onere della prova a carico del contribuente.
PROBLEMI DI SALUTE Cass n Ai fini della prova contraria rispetto ai risultati dello studio di settore, la patologia cronica evolutiva di cui è affetto il contribuente non è, di per sè, sufficiente a giustificare il calo dei ricavi. A tal fine, infatti, occorre dimostrare quale effettiva incidenza abbia avuto tale patologia sulla capacità lavorativa specifica del soggetto sulla base di un accertamento concreto riferito al particolare stadio evolutivo, oppure ad episodi di tipo acuto, aspetti che nel caso specifico non sono stati dimostrati
C.T. Reg. Genova n. 71/2/13 Il provato stato di crisi dell'impresa assume rilevanza nell'accertamento basato sugli studi di settore per escluderne l'applicazione. Non ha pregio la tesi dell'antieconomicità della gestione: in linea di principio, nessuna attività può essere chiusa nell'arco di breve tempo considerato che i soci hanno effettuato investimenti e la legittima aspettativa che la condizione di difficoltà possa nel tempo rientrare. CRISI D’IMPRESA C.T. Prov. Milano n. 128/44/13 Nell'ambito degli accertamenti basati sugli studi di settore, può essere esclusa l'applicazione delle sanzioni per infedele dichiarazione, versandosi in ipotesi di "obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione delle disposizioni" (art. 8 del DPR 546/92). IRROGABILITA’ DELLE SANZIONI