A cura di: Leonardo Imboccioli e Francesco Fardin PROTOCOLLO DI KYOTO A cura di: Leonardo Imboccioli e Francesco Fardin
NAIROBI
Conferenza Onu sul clima: verso proroga protocollo di Kyoto fino al 2015 È durata dal 28 novembre 2010 al 9 dicembre 2011 la discussione dei ministri riuniti a Durban per la Conferenza mondiale dell'Onu sul clima, ma l'accordo ancora non è ancora stato trovato. L'ipotesi che sta prendendo forma con forza sempre maggiore è quella di un Kyoto valido fino al 2015, anno in cui dovrebbe poi essere negoziato un accordo operativo dal 2020.
Il protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese di Kyoto l'11 dicembre 1997 da più di 180 Paesi. Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte della Russia. Il 16 febbraio 2007 si è celebrato l'anniversario del secondo anno di adesione al protocollo di Kyoto. Con l’accordo Doha l’estensione del protocollo si prolungherà fino al 2020.
Adesione al protocollo di Kyoto al febbraio 2009 Adesione al protocollo di Kyoto al febbraio 2009. In verde gli stati che hanno firmato e ratificato il trattato, in blu gli stati che lo hanno firmato ma non ancora ratificato. Gli Stati Uniti hanno firmato ma hanno poi rifiutato di ratificare il trattato.
Effetto serra e riscaldamento globale L'effetto serra è un fenomeno atmosferico-climatico che indica la capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera parte dell'energia solare proveniente dal Sole. Esso fa parte dunque dei complessi meccanismi di regolazione dell'equilibrio termico di un pianeta e agisce attraverso la presenza in atmosfera di alcuni gas, detti appunto gas serra, che hanno come effetto globale quello di mitigare la temperatura dell'atmosfera terrestre isolandola parzialmente dai grandi sbalzi o escursioni termiche cui sarebbe soggetto il pianeta in loro assenza.
Due punti della conferenza di Nairobi (2006) Una parte importante della conferenza riguarda l' Africa, che potrebbe essere il continente più colpito dagli effetti del riscaldamento globale. Si stima che verso la fine del secolo 70 milioni di africani potrebbero trovarsi in regioni a rischio di inondazione. L’ altra parla dei cambiamenti climatici che potrebbero distruggere dal 25 al 40% degli habitat naturali. E' necessario proteggere questi ambienti e prevenire i rischi maggiori, proteggendo le coste e studiando varietà di cereali maggiormente resistenti alla siccità.
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Questione in sospeso sulla conferenza di Nairobi La concomitanza con le elezioni di midterm negli USA potrebbe fornire delle novità alla conferenza: una vittoria dei democratici al Congresso sposterebbe finalmente il pendolo dalla tutela degli interessi di pochi alla difesa di quelli di tutti; la questione è pericolosa perché non bisogna fidarsi troppo degli elettori americani.