JUDICIAL INTERCULTURAL COMMUNICATION IN FAMILY MEDIATION Project JUST/2013/JCIV/AG/4628 IMPLEMENTAZIONE DELLA DIRETTIVA 2008/52/EC NEL DIRITTO NAZIONALE MEDIAZIONE IN ROMANIA Sanda Elena Lungu Giudice – Corte di Appello di Craiova 30 giugno - 03 luglio 2014 Cluj, ROMÂNIA 1
MEDIAZIONE IN ROMANIA -BREVE STORICO DELLA MEDIAZIONE IN ROMANIA -LEGGE DEL 2006 N. 192, RELATIVA ALLA MEDIAZIONE E ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE DI MEDIATORE -REQUISITI PER DIVENTARE MEDIATORE -INVIO DELLA CAUSE AL MEDIATORE -SOSPENSIONE DEL TERMINE DI PRESCRIZIONE -REGIME DELLA RISERVATEZZA -FASI DELLA PROCEDURA DI MEDIAZIONE -ACCORDO DI MEDIAZIONE -COSTI DELLA MEDIAZIONE E IL LORO SOSTENIMENTO
STORICO DELLA MEDIAZIONE 1996 – le prime iniziative per promuovere la mediazione; - All’interno del Ministero della Giustizia risalgono i primi interessi concernenti l’iniziazione della consultazione con i rappresentanti della società civile in materia di mediazione e della professione di mediatore;
STORICO DELLA MEDIAZIONE – il Ministero della Giustizia svolge un programma di formazione dei mediatori; – il Ministero della Giustizia inizia il primo progetto di legge riguardante la mediazione;
STORICO DELLA MEDIAZIONE Nel 2003, a seguito dell’Ordine del Ministro della Giustizia e con il finanziamento dell’Ambasciata SUA, si fonda un Centro Pilota della Mediazione a Craiova. - Ai fini della mediazione, vi sono inviate all’incirca 800 cause dal Tribunale di Primo Grado di Craiova e dal Tribunale di Dolj; - L’arrivo a un accordo è accaduto in una percentuale del 30-60%. Il caso “Antonescu” - Il grado di soddisfazione dei partecipanti alla procedura di mediazione è stato del 90% circa; - Sono stati formati, come mediatori, 450 avvocati di tutte le province del Paese, nonché di Bucarest;
MEDIAZIONE IN ROMANA - LEGGE 192/2006 Nel 2006, si adotta la Legge n. 192, relativa alla mediazione e all’organizzazione della professione di mediatore.
REQUISITI PER DIVENTARE MEDIATORI I. Articolo 4 della Direttiva: Consiglia gli Stati di membri d’incoraggiare la formazione iniziale e continua dei mediatori; Trasposizione: Legge del 2006 n. 192, relativa alla mediazione e all’organizzazione della professione di mediatore. Norme per la formazione dei mediatori Controversia: acquisire la qualità di mediatore senza un percorso formativo.
REQUISITI PER DIVENTARE MEDIATORI Chi può diventare mediatore? Può diventare mediatore la persona che adempie simultaneamente i seguenti requisiti: a)Ha piena capacità di esercizio; b)Ha studi universitari; c)Ha un’anzianità in lavoro di almeno 3 anni; d)È idonea dal punto di vista medico per l’esercizio di tale attività; e)Gode di un’ottima riputazione e non è stato mai condannato per la commissione dolosa di reati che arrechino danni al prestigio della sua professione; f)Ha completato i corsi per la formazione dei mediatori, ai sensi della legge o di un programma post-universitario simile di livello master del settore d’interesse, accreditati secondo la legge e convalidati dal Consiglio di mediazione; g)È stata autorizzata come mediatore ai sensi della presente legge. (art. 7 della Legge del 2006 n. 192)
REQUISITI PER DIVENTARE MEDIATORI Esiste una norma per la formazione dei mediatori? Lo norma di formazione del mediatore è stata adottata dal Consiglio di mediazione il e prevede altresì che: -La durata del corso di formazione iniziale dei mediatori è di 80 ore (massimo 8 ore/gg); -Il corso include un minimo di 70% attività pratiche e un massimo di 30% spiegazioni teoriche; -La formazione dei mediatori si conclude con un esame finale di superamento.
REQUISTI PER DIVENTARE MEDIATORI Esiste un sistema nazionale di accreditamento? I mediatori sono autorizzati dal Consiglio di mediazione e sono iscritti nell’Albo dei Mediatori, redatto dal Consiglio di Mediazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di Romania, Parte I°. Il Consiglio di Mediazione ha il compito di aggiornare periodicamente, almeno una volta all’anno, l’Albo dei Mediatori e di metterlo a disposizione di chi sia interessato, presso la sua sede, quella dei Tribunali, delle Autorità dell’Amministrazione Pubblica Locale e del Ministero delle Giustizia e sulla sua pagina d’Internet.
INVIO DELLE CAUSE AL MEDIATORE II. Art. 5, c. 1 della Direttiva: Conferisce a ciascun giudice dell’Unione, di ogni Tribunale, il diritto d’invitare le parti a ricorrere alla mediazione se lo considera necessario e idoneo per la causa in questione. Il Tribunale può inoltre invitare le parti a partecipare a una sessione d’informazione sulla mediazione, se tali sessioni sono organizzate e sono facilmente accessibili.
TRIMITEREA CAUZELOR LA MEDIATOR Art. 5, c. 1: Trasposizione: Nuovo Codice di procedura civile (vigente dal ) Art. 21: Tentativo di conciliazione delle parti (1) Il Giudice consiglierà alle parti la risoluzione in sede bonaria,della controversia, per mediazione, ai sensi della legge speciale. Nuovo Codice di procedura civile – art. 227 (2) Nelle controversie che, secondo la legge, possono fare l’oggetto della procedura di mediazione, il giudice può invitare le parti a partecipare a un incontro informativo in merito ai benefici di questa procedura. Quando ritiene necessario, tenendo conto delle circostanze della causa, il giudice raccomanderà alle parti la mediazione come soluzione a via bonaria della controversia in qualsiasi fase di giudizio. La mediazione non è vincolante per le parti.
INVIO DELLE CAUSE AL MEDIATORE Art. 5, c. 1: Trasposizione Legge del 2006 n. 192, relativa alla mediazione e all’organizzazione della professione di mediatore. Art. 6 Gli organi giudiziari e arbitrali, nonché le altre autorità con compiti giurisdizionali, informano le parti in merito all’opportunità e ai benefici della procedura di mediazione e le consigliano di farne uso per la risoluzione dei loro conflitti.
INVIO DELLE CAUSE AL MEDIATORE Conclusione – Come le parti arrivano a mediatore: -Propria volontà; -Clausola contrattuale; -Suggerimento dell’avvocato / del consulente legale; -Suggerimento e invito del Tribunale: - per sessione d’informazione, - per mediazione; -Suggerimento di altri organi giudiziari e arbitrali.
SOSPENSIONE DEI TERMINI DI PRESCRIZIONE III. Articolo 8 della Direttiva: Stabilisce il dovere degli Stati di assicurare le parti che scelgono la mediazione, che i termini di prescrizione e decaduta saranno sospesi o interrotti durante la mediazione;
SOSPENSIONE DEI TERMINI DI PRESCRIZIONE Articolo 8: Trasposizione: Codice civile Art – Casi generali di sospensione della prescrizione La prescrizione non inizia a decorrere, e se iniziato, si sospende: 6) Per tutta la durata delle negoziazioni che accadono ai fini della risoluzione a via bonaria delle controversie tra le parti, ma solo se queste siano state tenute gli ultimi 6 mesi prima della scadenza del termine di prescrizione; 7) Nel caso in cui l’avente in diritto a un’azione debba o possa, ai sensi della legge o del contratto, utilizzare una certa procedura preliminare, tali come la denuncia amministrativa, il tentativo di conciliazione o altro simile, a meno che non abbia conosciuto e nemmeno doveva conoscere il risultato di quella procedura, ma senza oltrepassare 3 mesi dall’inizio della procedura, se per legge o contratto non si prevede altrimenti. La partecipazione all’incontro d’informazione non interrompe il corso della prescrizione (art. 60^2 c. 2 della Legge del 2006 n. 192). Legge del 2006 n. 192, relativa alla mediazione e all’organizzazione della professione dei mediatori – art. 49.
REGIME DI RISERVATEZZA IV. Articolo 7 della Direttiva: Impone il rispetto del principio di riservatezza. Eccezioni.
REGIME DI RISERVATEZZA Trasposizione: Legge del 2006 n. 192, relativa alla mediazione e all’organizzazione della professione dei mediatori Il mediatore è tenuto ad assicurare la riservatezza delle informazioni di cui prende atto durante la sua attività di mediazione, nonché in merito ai documenti redatti o che gli sono stati consegnati dalle parti durante la mediazione, anche dopo la cessazione del suo incarico (art. 32). Il mediatore non può essere udito come testimone. Eccezioni: nelle cause penali, con l’accordo espresso, preliminare, scritto delle parti o di altre persone interessate.
REGIME DI RISERVATEZZA Le asserzioni delle parti in conflitto, degli avvocati e/o di altre persone, degli specialisti, nonché dei mediatori durante la fasi della mediazione sono di carattere riservato di fronte ai terzi e non possono essere utilizzate come prove all’interno di un procedimento giudiziario o arbitrale, ad eccezione del caso in cui le parti convengano altrimenti o la legge preveda il contrario. Il mediatore informerà le parti che partecipano alla mediazione sull’obbligo di garantire/rispettare la riservatezza e si potrà chiedere anche la sottoscrizione di un accordo di riservatezza (Art. 53). In conclusione, sono tenuti all’osservanza della riservatezza: le parti, i parenti e/o altri accompagnatori, gli avvocati, i consulenti legali, i professionisti, il personale dell’ufficio del mediatore, il mediatore, i volontari. Responsabilità disciplinare. Sanzioni.
REGIME DI RISERVATEZZA Il caso del divorzio dei genitori a 3 mesi dalla nascita del minorenne.. Il caso dei “baroni” locali
Procedura di mediazione Secondo la norma del mediatore, le fasi del processo di mediazione sono: -L’Accordo di mediazione e la preparazione dell’incontro di mediazione; -La presentazione del processo di mediazione e la determinazione delle regole; -L’identificazione dei problemi; -L’esplorazione degli interessi e dei problemi; -La generazione delle opzioni; -La conclusione dell’accordo; -La conclusione dell’incontro di mediazione.
ACCORDO DI MEDIAZIONE V. Articolo 6 della Direttiva: Impegna gli Stati membri di mettere a punto un meccanismo mediante cui gli accordi risultati a seguito della mediazione siano esecutori, se le parti lo richiedono.
ACCORDO DI MEDIAZIONE L’articolo 6. Il caso dell’accordo di mediazione in una divisione dei beni comuni: esecuzione immediata, di buona volontà dell’accordo – Caso del “Frigorifero”.
ACCORDO DI MEDIAZIONE Trasposizione: Codice di procedura civile Legge del 2006 n. 192, relativa alla mediazione e all’organizzazione della professione dei mediatore (Tribunale, notaio). L’accordo di mediazione ha la forza probatoria di una scrittura privata. Le parti possono sollecitare al notaio l’autenticazione del loro accordo, acquisendo la scrittura titolo esecutorio. Le parti possono comparire in Tribunale per richiedere l’omologazione dell’accordo senza avere un fascicolo al ruolo del Tribunale. L’omologazione dell’accordo è titolo esecutorio. In alcuni casi, la presentazione dell’accordo di mediazione in Tribunale o al notaio è obbligatoria (in caso di trasferimento del diritto di proprietà degli immobili, di altri diritti reali, delle divisioni di successione). Modifica dell’accordo.
COSTI DELLA MEDIAZIONE E IL LORO SOSTENIMENTO Costi: -Pagamento dell’onorario del mediatore. L’onorario del mediatore: -Si stabilisce prima dell’inizio della mediazione e, come regola, si paga dalle parti in modo equo; -Come regola, si stabilisce per tutta la causa (non a ore). -All’inizio, i lavori di mediazione si svolgevano a base di volontariato o riscuotendosi onorari simbolici – caso della “vendita del maiale”. -In questo momento, gli onorari variano tra Lei ( Euro) a seconda dei casi. La presenza dell’avvocato e il suo pagamento: -Imposte di bollo; -Assistenza giudiziaria pubblica; -Multe.
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